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    Napoli, a Ponticelli hashish nel cofano: arrestato 26enne

    Napoli.I Carabinieri della Stazione di Ponticelli, durante un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato un 26enne del posto e denunciato una donna per resistenza a pubblico ufficiale.
    I militari, notando un’autovettura con a bordo due persone che procedeva a velocità sostenuta, hanno intimato l’alt. Il conducente, invece di accostare, ha accelerato dando il via ad un inseguimento che si è protratto per diverse centinaia di metri.

    L’auto è stata infine bloccata in via Carlo Miranda. I Carabinieri hanno proceduto a perquisire il veicolo, rinvenendo nel cofano ben 57 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 3 chili. Inoltre, è stata trovata anche una mazza da baseball.
    Alla luce del quanto accertato, il 26enne, Luca Risimini, è stato arrestato e tradotto in carcere in attesa di giudizio, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere.

    La donna che era con lui in auto, una 26enne di Anzio, è stata invece denunciata per resistenza a pubblico ufficiale.
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    Napoli, nuova stesa a Pianura: spari al Cannavino, paura tra gli abitanti

    Napoli. Riesplode la faida di Pianura: stesa in via Evangelista Torricelli. Cinque colpi di pistola esplosi in aria in direzione di un edificio dove abitano alcuni esponenti del gruppo di camorra dei Carillo.
    Paura tra gli abitanti che sono scesi in strada e hanno avvertito la polizia. Arrivati sul posto gli agenti hanno repertato i bossoli e hanno effettuato i rilievi cercando anche di capire a chi era rivolto il messaggio di piombo.

    Via Evangelista Torriccelli, nella zona della Cannavino, regno del boss Antonio Carillo, nel corso dell’ultimo anno è diventata tristemente nota per lunga lunga serie di stese ed attentati.
    L’ultimo in ordine di tempo il 24 aprile scorso quando alle tre di notte ci fu prima un colpo di pistola in aria e poi l’incendio dello scooter di una donna incensurata.

    Gli investigatori ritengono che anche questa volta sia opera di un gruppo di giovani emergenti che cercano di approfittare del vuoto di potere determinato dalla detenzione dei boss dei due gruppo criminali in guerra da tempo ovvero dei Carrillo, eredi dei Pesce-Marfella, in contrasto con i Calone-Esposito-Marsicano.
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    Napoli, morte di Elvira Zibra: il centauro condannato a 5 anni per omicidio stradale

    Napoli. Il giudice del Tribunale di Napoli, Linda Comella, ha condannato a 5 anni di reclusione Gianluca Sivo, il centauro responsabile dell’omicidio di Elvira Zibra, la giovane donna falciata a Mergellina nell’estate di due anni fa.
    La pena è stata emessa con rito abbreviato, che prevede uno sconto di un terzo, e Sivo dovrà anche risarcire la famiglia della vittima con 70mila euro.

    Sivo era senza patente e viaggiava a 78 km/h
    La sera del 29 agosto 2022, Sivo era alla guida di una moto prestata da un amico, senza patente e a una velocità di 78 km/h, quando ha investito Elvira Zibra che stava attraversando la strada per gettare la spazzatura. L’impatto è stato violentissimo e la donna è morta sul colpo.
    La famiglia della vittima: “Giustizia è fatta, ma Elvira non tornerà indietro”
    I familiari di Elvira, assistiti dall’avvocato Giuseppe Catalano, si sono costituiti parte civile nel processo. La madre della vittima, come riporta Il Mattino che ha anticipato la notizia, già provata dalla perdita del figlio Mustapha, morto in un incidente stradale simile pochi mesi prima, ha commentato: “Giustizia è fatta, ma Elvira non tornerà indietro. Spero che questa sentenza sia da monito per tutti quelli che guidano spericolatamente”.

    La difesa annuncia ricorso in appello
    L’avvocato di Sivo, Giuseppe D’Alise, ha annunciato il ricorso in appello: “Leggeremo le motivazioni della sentenza e poi faremo le nostre valutazioni. In aula abbiamo cercato di dimostrare che la scarsa luminosità e l’assenza di strisce pedonali nelle vicinanze del luogo dell’incidente hanno avuto un ruolo nella tragedia”.
    La vicenda di Elvira Zibra è stato il primo di una serie di episodi di incidenti mortali riportati dalle cronache di Napoli, con una continuità impressionante negli ultimi due anni. Il numero di vittime della strada è in costante aumento causa guida spericolata e l’eccesso di velocità.
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    Pozzuoli danni alle apparecchiature dell’Ingv, l’allarme del direttore Di Vito

    Pozzuoli. Danni per 100mila euro alle apparecchiature sottomarine dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv nel golfo di Pozzuoli, da parte di pescatori senza scrupoli e di barche che lanciano le ancore noncurante della presenza delle boe che segnalano la presenza di strumenti nel fondo marino.
    E’ l’allarme lanciato anche oggi a Rai News24 da Mauro Di Vito direttore dell’Osservatorio.

    “Ci sono stati danni ripetuti alle nostre strumentazioni come nel caso di golfo di Pozzuoli. Si tratta di apparecchiature uniche al mondo messe in mare basso che purtroppo a volte vengono, spero involontariamente, tirate sù da ancore e reti di pescatori in un’area dichiarata interdetta.
    Continuano ugualmente gli ancoraggi e i danni non solo di tipo economico ma anche legati all’invio e la registrazione dei dati alla nostra centrale di monitoraggio.

    Chi vede qualcosa avvisi la Capitaneria di Porto e noi, per questa strumentazione è fondamentale che non venga danneggiata ripetutamente soprattutto in un momento così delicato.
    A volte le imbarcazioni che si riconoscono vengono ad ancorare vicine a questa strumentalizzazione delicatissima che si trova a volte a meno 50, 30, 70 metri. Dobbiamo poi intervenire noi ma quello che più è grave è la perdita di dati, non possiamo permettercela”.
     “E’ una strumentazione unica al mondo e ci serve per studiare il fenomeno”
    Questa strumentazione è unica al mondo e vengono ricercatori da tutti il mondo a vedere come facciamo il nostro lavoro. Dateci una mano a continuare a farlo perché i dati che raccogliamo con quella strumentazione sono fondamentali per capire il fenomeno del bradisismo.  In questo momento ci serve la mano di tutti”.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, maxi processo al clan Contini: 140 indagati

    Napoli. 140 gli indagati, 1000 pagine di ordinanza cautelare, 130 capi di imputazione e 40 ordinanze di misura cautelare: è questa la sintesi del maxi processo al clan Contini che inizia dopodomani  nell’aula Bunker di Poggioreale. L’udienza preliminare che si apre il 7 giugno parte dall’inchiesta della Procura di Napoli, Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed emesse dal G.I.P.
    Punti Chiave Articolodel Tribunale di Napoli, per un presunto giro di denaro sporco, secondo gli Inquirenti – proveniente dal clan Contini dell’Alleanza di Secondigliano – riciclato in imprese del tessuto economico campano e non solo.
    Nella lista esponenti del clan Contini, imprenditori compiacenti, prestanome, intermediari d’affari, per un giro vertiginoso di soldi che ha portato carabinieri e finanza ad operare anche una serie di sequestri per un totale di 8,4 milioni di euro. Otto anni di indagini, per questo filone di indagine (ve ne sono altri 10) avvenute attraverso analisi di documenti fiscali, accertamenti fiscali, appostamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, testimonianze di parti offese e di Collaboratori di Giustizia, il cui castello accusatorio si completava via via con nuovi accertamenti, interrogatori e nuovi iscritti nel registro degli indagati.
    I reati contestati dagli inquirenti sono a vario titolo: falsificazione e commercializzazione di orologi a marchio contraffatto, fittizia intestazione di beni, indebite compensazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, auto riciclaggio e reimpiego di ingenti capitali, emissione ed utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente mediante altri artifici, dichiarazione infedele, indebita compensazione, detenzione e traffico di armi da fuoco, estorsione aggravata, aggressione e tentato omicidio, tutte aggravate dal metodo mafioso per favorire la potente cosca del Clan Contini dell’Alleanza di Secondigliano (Mallardo e Licciardi).  I Festa avevano creato un gruppo imprenditoriale/criminale Secondo gli investigatori, si era costituito “un vero e proprio gruppo imprenditoriale/criminale costituito da diverse società operanti sul territorio italiano ed estero create e/o acquistate” da Antonio Festa, suo figlio Gennaro Festa e Salvatore D’Amelio,  grazie alla collaborazione di vari professionisti tra cui Michele Tecchia il tutto attraverso “l’imposizione fittizia e fiduciaria di numerosi prestanome”. Tenore di vita altissimo, investimenti in molteplici settori economici, eppure i componenti del Gruppo Festa risultavano secondo gli inquirenti “essere privi di una solida base economica”. L’ipotesi è che i componenti del gruppo fossero riusciti a “creare una fitta rete di società intestate a prestanome, nelle quali confluivano i proventi delle varie condotte illecite, dalla contraffazione alle frodi fiscali, e conseguenti attività di riciclaggio”. Nell’inchiesta anche il traffico di armi Ultima fase di questa enorme vicenda criminale: detenzione e traffico di armi da fuoco e l’estorsione al fondamentale intermediario S.C, che secondo la Procura e’ stato destinatario di estorsioni da uomini del clan, minacciato, picchiato e accoltellato per un investimento andato male con i Festa e altri esponenti del clan, antecedentemente all’epoca covid, con intermediari Cinesi. Una vera e propria esecuzione che doveva portare al suo omicidio. Tra le varie attività, il gruppo secondo gli inquirenti avrebbe anche acquisito il 50% del capitale sociale di una clinica per autistici in provincia di Campobasso, reimpiegando nell’operazione quasi 3 milioni di euro di origine illecita. Nel pool difensivo gli avvocati Arturo Cola,  Gaetano Manzi, Giovanni Cerino,  Vincenzo Romano, Claudio Davino, Massimo Viscusi, Domenico Vincenzo Ferraro, Gianluca Gambogi,  Leopoldo Perone. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli “Il poeta racconta”: i bamnbini alla scoperta delle tombe di Virgilio e Leopardi

    Napoli. Domenica 9 giugno alle ore 11:00, NarteA conclude il suo progetto “Piccoli esploratori scoprono…” con un evento speciale al Parco Vergiliano di Piedigrotta. “Il poeta racconta” è un viaggio immersivo tra storia e leggende, alla scoperta delle tombe di Virgilio e Leopardi, due poeti che ebbero un legame profondo con Napoli.

    Punti Chiave ArticoloI bambini si trasformeranno in piccoli esploratori, guidati dalle esperte guide NarteA, per conoscere questi luoghi affascinanti e ripercorrere le atmosfere della celebre Festa di Piedigrotta, il “carnevale napoletano” che si svolgeva un tempo nei pressi della grotta di Posillipo. Un’esperienza ricca di divertimento e apprendimento I bambini potranno esplorare il parco, prendere appunti su un libretto e completare attività ludico-ricreative per memorizzare ciò che imparano.Conosceranno la vita e le opere di Virgilio e Leopardi, due grandi figure della letteratura italiana.
    Si immergeranno nell’atmosfera della Festa di Piedigrotta, con le sue sfilate, la musica e i festeggiamenti.Stickers, cruciverba e disegni per sprigionare la fantasia e imparare divertendosi. Scopriranno la figura della sirena Partenope e le leggende legate a Virgilio, come quella della mosca d’oro e dell’uovo. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Luca Abete incontra il boss dell’olio contraffatto di Caivano

    Questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) torna Luca Abete e l’inchiesta sullo spaccio di olio contraffatto.
    «Siamo partiti rintracciando rivenditori di etichette fasulle, poi abbiamo scovato i venditori per strada e siamo arrivati al “boss dell’olio contraffatto”. Poi, a fine aprile, il sequestro da parte dei Carabinieri di circa 900 litri di olio e di etichette falsificate a Caivano», racconta Abete, che indaga sulla vicenda da dicembre 2023.

    Gli “spacciatori” continuano a inondare il mercato napoletano di bottiglie “pezzotte”. L’inviato si occupa questa volta di un venditore all’ingrosso che lavorerebbe come cuoco in un ristorante.
    Le sue bottiglie sono però grossolane imitazioni di quelle dell’Olio Bertolli. Sottoposto alle analisi, il prodotto è risultato una miscela di olii di semi, altro che olio extra vergine d’oliva. Quando lo incontra, lo chef-venditore nega tutto e se ne va, non senza minacciare Abete: «O ti mando all’ospedale, o ti levi davanti al c…».

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, nel garage di Soccavo arsenale del clan: arrestato il custode

    Napoli. Maxi sequestro di armi e droga dei clan di Soccavo: arrestato un 35enne, era il custode del garage dove erano custoditi. Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Dante, impegnati in attività di contrasto alla criminalità organizzata, hanno effettuato un controllo in un garage di via Epomeo. Durante il controllo, hanno scoperto due nascondigli.

    Punti Chiave ArticoloAll’interno di un’autovettura in stato di semi abbandono sono stati rinvenuti 23 panetti di hashish e altra sostanza dello stesso tipo per un peso complessivo di circa 2,5 kg. All’interno di uno degli uffici del garage gestito dai clan di Soccavo invece sono stati trovati 2 confezioni di cocaina per un peso complessivo di circa un kg, un fucile mitragliatore modello Uzi cal. 9 x 19, verosimilmente di provenienza israeliana, con matricola abrasa e completo di caricatore.
    Cinque chilogrammi di droga, un mitra e 6 pistole E ancora un revolver marca Astra cal. 357 magnum con matricola abrasa, cinque pistole semiautomatiche clandestine, di varie marche e calibro, tutte cariche e pronte all’uso83 cartucce di vario calibro e 20.000 euro. In base alle evidenze raccolte, i poliziotti hanno arrestato un 35enne, ritenuto essere il custode dell’arsenale e della droga. L’uomo aveva infatti l’esclusiva disponibilità dell’ufficio dove era occultata parte del materiale sequestrato. L’arrestato, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia, è stato associato presso la casa circondariale “Giuseppe Salvia” di Napoli Poggioreale. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Aggressione a San Sebastiano al Vesuvio: arrestato un 22enne

    La Polizia di Stato ha arrestato un 22enne gravemente indiziato del reato di lesioni gravissime. L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Nola. L’arresto è avvenuto al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola e condotte dal Commissariato di P.S. San Giorgio a Cremano.

    Punti Chiave ArticoloLe indagini hanno fatto luce su una brutale aggressione a colpi d’arma da taglio avvenuta la notte del 25 maggio scorso a San Sebastiano al Vesuvio. La vittima, un 19enne, è stata ferita gravemente alla spalla e alla guancia sinistra durante un diverbio per futili motivi avvenuto in Piazza Raffaele Capasso, luogo di ritrovo di molti giovani.
     Il 19enne di san Giorgio a Cremano ha riportato uno sfregio permanente al viso L’aggressore, armato di un coltello con lama curva di circa 20 cm, ha sferrato diversi fendenti alla vittima, provocandole uno sfregio permanente al viso. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Scampia capitale dell’infanzia: dal 15 al 17 giugno il ‘Festival delle città bambine’

    Scampia “capitale dell’infanzia” dal 15 al 17 giugno. Si terrà infatti in quei giorni il “Festival delle città bambine”, l’evento conclusivo del progetto nazionale “Ip Ip Urrà – Infanzia Prima” selezionato da impresa sociale Con i bambini nell’ambito del fondo di contrasto alla povertà educativa minorile. Il progetto si conclude a Scampia (Na) dove ha sede l’associazione chi rom e…chi no capofila dell’iniziativa che da sud a nord ha coinvolto tantissimi partner, enti e scuole su 10 regioni italiane.
    Nel quartiere di Scampia, per questo terzo e conclusivo viaggio di comunità sono attesi almeno 150 partecipanti provenienti da 10 regioni del nostro Paese. Il percorso è iniziato nel 2020 e ha coinvolto complessivamente 15.648 bambine e bambini, il 23,5% di origine straniera. Sono stati convolti circa 11.347 i genitori ed adulti di riferimento e oltre 80 operatori. Più di 400 iniziative tra percorsi, eventi, laboratori e feste di quartiere realizzate su scala nazionale.

    Questo ultimo viaggio di comunità assume la dimensione di un festival aperto alla città, in cui le tante famiglie provenienti da tutta Italia e dai tanti posti del mondo, incontreranno le rete territoriale di Scampia e la città di Napoli all’interno di tre giorni di laboratori, parate, incontri, workshop e un convegno finale. Due alberghi sono locati per intero, una residenza religiosa, con campo base presso il Centro Chikù cibo e cultura, tante le realtà cittadine coinvolte in vari intrecci nazionali come l’orchestra Musica Liberi Tutti– Pratiche quotidiane per crescere insieme a Suon di Musica a Scampia che si gemella con “TrillArgento” orchestra di Genova.
    In chiusura si terrà il convegno nazionale conclusivo dell’esperienza nella sede dell’Università Federico II di Scampia il 17 giugno dove interverranno il presidente dell’impresa sociale Con i Bambini Marco Rossi Doria, l’assessora all’istruzione e alle Famiglie Maura Striano, i rappresentanti delle istituzioni, dell’università e del terzo settore, le famiglie, scrittori, urbanisti, pedagogisti. In quella sede sarà lanciato il Manifesto per l’infanzia e la pubblicazione del diario Parole Appuntate – il quaderno di Ip Ip Urrà.

    I partner del progetto: Associazione Chi rom…e chi no (capofila Napoli);  Cooperativa Sociale Il Cantiere (Bergamo), Coop L’Abbaino (Firenze), Coop. Soc. Mignanego (Genova), Ass. Comunità Progetto Sud (Lamezia Terme), Ass. Fermenti lattici (Lecce), EcoS-Med coop. soc. (Messina), Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali  (Pioltello- Mi), Associazione 21 luglio (Roma), Coop. Soc. Educazione Progetto (Moncalieri -To), Fondazione Zancan, Università Federico II centro Sinapsi e tante scuole, enti e partner sparsi lungo lo stivale.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Bradisimo Campi Flegrei, nell’ultima settimana il suolo si è sollevato di un centimetro

    Il suolo ai Campi Flegrei si è sollevato di un centimetro nell’ultima settimana. È quanto emerge dal bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che prende in esame il periodo dal 29 maggio al 2 giugno 2024. Invece negli ultimi mesi, dalla metà di aprile al 20 maggio, la deformazione si era attestata su 2 cm al mese.

    Punti Chiave ArticoloNella settimana dal 27 maggio al 2 giugno 2024 nell’area dei Campi Flegrei sono stati localizzati 56 terremoti (la settimana scorsa erano 274 n.d.r.) con magnitudo maggiore di zero (non si tiene conto quindi degli eventi con magnitudo negativa n.d.r.). Gli eventi più energetici hanno avuto Magnitudo max 1.7. Dalla metà di aprile al 20 maggio, il valore medio della velocità di sollevamento nell’ area di massima deformazione è di circa 20+/3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE).
    In seguito allo sciame del 20-21 maggio, alcune stazioni GNSS nell’area centrale hanno registrato un abbassamento cosismico di circa 0.5-1 cm. Successivamente non si sono evidenziate variazioni significative fino al 29/05, da quando si registra un sollevamento del suolo di circa 1 cm alla stazione GNSS di RITE ed inquelle vicine. ll sollevamento registrato alla stazione GPS di RITE (rione Terra) è di circa 122,5 cm da gennaio 2011, (nei bollettini delle scorse settimana era di 121,5 cm n.d.r.’) di cui circa 26,5 cm da gennaio 2023 e 8,5 cm da gennaio 2024 (il sollevamento è di circa 128,5 centimetri da novembre 2005, superato di circa 34,5 centimetri il livello massimo di sollevamento toccato con l’ultima crisi bradisimica degli anno ’80).  Da novembre del 2005 il suolo si è sollevato di 128,5 centimetri I flussi di CO2 (Anidride Carbonica) dal suolo misurati nell’ultima settimana (stazione di Pisciarelli) non hanno mostrato variazioni significative rispetto alle settimane precedenti. In una emissione fumarolica nell’area di Pisciarelli che dista circa 5 metri in linea d’aria dalla fumarola principale. Nell’ultima settimana non si registrano variazioni significative di temperatura, il cui valore medio rilevato è di 95 °C (anche la settimana scorsa era di ~95°C). Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, a Capodichino si piange la morte del 16enne Paky Esposito

    Napoli. A Capodichino si piange la morte del 16enne Pasquale Esposito conosciuto come Paky che l’altra sera si è schiantato con la sua moto contro due auto in via Giovanni Pascoli nella frazione di Arpino di Casoria al confine proprio con l’aeroporto di Capodichino. Il giovane stava rientrando a casa. Era in sella al suo scooter Honda 125 e indossava il casco. Ha impattato prima con una Fiat Panda guidata da un 19enne e poi è finita contro una seconda auto che transitava nel senso di marcia opposto.

    Punti Chiave ArticoloL’impatto è stato violentissimo e Paky è morto sul colpo. A nulla sono servite le richieste di soccorso degli altri automobilisti coinvolti. Quando è arrivata l’ambulanza il suo cuore già si era fermato per sempre. Sul posto i carabinieri che hanno effettuato i rilievi. La salma è stata sequestrata in attesa dell’autopsia. Sequestrate anche le due auto coinvolte e lo scooter che è andato distrutto.
     I numeri impietosi delle morti per incidenti stradali a Napoli e provincia nel 2024 I carabinieri  come da prassi, hanno anche sottoposto ai test i conducenti delle due auto. Ora le indagini dovranno accertare eventuali responsabilità di terzi nell’incidente mortale o se si sia trattato di una distrazione alla guida del giovane centauro. I numeri degli incidenti mortali raccontati dalle cronache di Napoli nell’ultimo anno sono drammatici con 13 vittime solo in città. Elenco che arriva ad oltre 20 se si estende alla provincia e addirittura a ad oltre 30 se si allarga a tutta la regione Campania. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO