More stories

  • in

    Arzano scontro tra scooter e auto: gravi due giovanissimi

    I carabinieri della stazione di Arpino di Casoria sono intervenuti in via Angelo Volpicelli ad Arzano a seguito della segnalazione di un grave incidente stradale.PUBBLICITA
    L’impatto ha coinvolto uno scooter Honda SH 125 con in sella un ragazzo di 16 anni e una ragazza di 15 anni, e un’Audi A4 guidata da un uomo di 49 anni.

    Punti Chiave ArticoloLe cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento. Tuttavia, il violento impatto tra lo scooter e l’automobile ha causato gravi ferite ai due giovani. I due minorenni coinvolti nell’incidente sono stati prontamente trasferiti all’ospedale Cardarelli. Al momento, entrambi sono in prognosi riservata, con lesioni considerate gravi.
    I due sono in gravi condizioni al Cardarelli I carabinieri hanno sequestrato i mezzi coinvolti nell’incidente per permettere agli esperti di condurre tutti i rilievi necessari.
    L’incidente l’ennesimo raccontato in questi ultimi tempi nelle cronache di Napoli solleva ancora una volta la preoccupazione sulla sicurezza stradale nella zona. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Arzano, per evitare un’auto sbanda e distrugge parapetto e palo della luce

    Arzano. Per evitare un’auto sbanda e distrugge parapetto e palo della luce. Intervento della polizia locale, sequestrato il veicolo.PUBBLICITA
    E’ quanto successo ad Arzano dove il conducente di un’auto, una Lancia y, per evitare un’altra auto che lo precedeva e che ha frenato all’improvviso, ha deviato la manovra impattando su un muro alla via Falcone e Borsellino.

    Punti Chiave ArticoloDiversi i danni al parapetto e al palo della pubblica illuminazione che grazie all’intervento tempestivo degli agenti della polizia locale di transito, è stato subito messo in sicurezza dalla società di energia elettrica. Ad un accurato controllo, il veicolo è risultato essere sprovvisto di copertura assicurativa e perciò posto sotto sequestro con una sanzione di oltre mille euro.
    L’auto era anche senza assicurazione Il proprietario del veicolo che ha provocato i danni, dovrà risarcire l’Ente per il pagamento di quanto distrutto.
    Nel corso dei controlli diversi i veicoli posti sotto sequestro nel parcheggio antistante il luogo dell’incidente, sito perché privi di copertura assicurativa e altre violazioni al codice della strada. P.B. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

  • in

    Campi Flegrei, nuova ricerca Ingv rivela strutture sismiche differenti nella caldera

    Identificate diverse strutture sismiche all’interno della caldera dei Campi Flegrei attraverso l’analisi della distribuzione delle magnitudo dei terremoti nello spazio.PUBBLICITA

    Comprendere come le caratteristiche della crosta terrestre in corrispondenza della caldera dei Campi Flegrei, lo stress cui è sottoposta e le temperature che la caratterizzano, possano influenzare il numero dei terremoti e le loro magnitudo.

    Questi gli obiettivi dello studio innovativo “B value enlightens different rheological behaviour in Campi Flegrei caldera”, realizzato da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, e pubblicato sulla rivista scientifica ‘Communications Earth & Environment’ di Nature.
    I Campi Flegrei, nota caldera collassata a ovest della città di Napoli, presentano una parte centrale che continua a sollevarsi e abbassarsi lentamente nel fenomeno detto “bradisismo”. Questo movimento del suolo è accompagnato da terremoti che causano preoccupazione.

    “L’obiettivo della ricerca”, spiega Anna Tramelli, ricercatrice dell’INGV e prima autrice dello studio, “è stato quello di comprendere come le caratteristiche della crosta, lo stress a cui è sottoposta e la sua temperatura influenzino la relazione tra il numero totale dei terremoti e le loro magnitudo, nota come relazione di Gutenberg-Richter, al fine di identificare aree sismogenetiche con comportamenti differenti e di monitorare eventuali variazioni di comportamento nel tempo.

    Il parametro che si analizza è chiamato b-value e dipende dal rapporto tra il numero dei terremoti di magnitudo elevata e quelli di magnitudo minore. Ad esempio, il valore di b uguale a 1, osservato analizzando il catalogo sismico globale, indica che per ogni terremoto di magnitudo 4 si osservano 10 terremoti di magnitudo 3″.
    “Il metodo sviluppato prevede una suddivisione automatica del catalogo sismico” sostiene il Prof. Cataldo Godano dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli “consentendo una stima accurata delle variazioni spaziali della relazione tra le magnitudo dei terremoti”.
    “Analizzando 7670 eventi sismici verificatisi in 18 anni, da gennaio 2005 a ottobre 2023, e rilevati dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV (INGV-OV),”, prosegue Vincenzo Convertito, ricercatore dell’INGV e coautore della ricerca, “è stato possibile evidenziare che al di sotto delle aree Solfatara e Pisciarelli, fino a una profondità di circa 2 km, l’elevata fratturazione delle rocce e la presenza di fluidi idrotermali favoriscono il verificarsi di terremoti di bassa magnitudo (fino a Md=3) rispetto a quelli di magnitudo più elevata (fino a Md= 4.4).
    Al di sotto dei 2 km, invece, per le aree circostanti il rapporto tra le magnitudo dei terremoti è coerente con quanto osservato a scala globale; ovvero il valore di b stimato è molto prossimo a 1″.
    La scoperta di variazioni nel rapporto tra le magnitudo dei terremoti all’interno della caldera dei Campi Flegrei rappresenta un importante passo avanti per il monitoraggio delle aree vulcaniche.
    “La capacità di rilevare automaticamente le variazioni di questo rapporto potrebbe migliorare significativamente il monitoraggio sismico e la comprensione delle dinamiche vulcaniche”, prosegue Anna Tramelli.
    “Il team di ricerca continuerà a migliorare la tecnica per il monitoraggio automatico delle variazioni della relazione di Gutenberg-Richter, con l’obiettivo di applicarla in altre aree vulcaniche e di utilizzare i risultati per prevedere cambiamenti potenzialmente pericolosi nella dinamica della crosta terrestre”, conclude Vincenzo Convertito.
    La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile, rappresentando un contributo potenzialmente utile in futuro per affinare gli strumenti di previsione e prevenzione di protezione civile. Al momento i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta su misure che riguardano la sicurezza della popolazione.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli truffa dei crediti SuperAce: sequestro beni per 117 milioni di euro a a 800 società

    Una maxi inchiesta sulla concessioni dei crediti alle imprese contenuti nel Pnrr con il cosiddetto “SuperAce” ha portato al sequestro di oltre 1117 milioni di euro nei confronti di 800 società in tutta Italia.PUBBLICITA

    L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, fac riferimento alla precedente indagine del Gruppo della Guardia di Finanza di Frattamaggiore, ha già sottoposto a sequestro, dal 2022, crediti fittizi per complessivi 1,6 miliardi di euro.

    Si tratta della più imponente inchiesta che ha coinvolto l’intero territorio italiano e che ha portato appunto al sequestro preventivo, emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 800 società, con riferimento ai crediti connessi alle agevolazioni introdotte in materia di aiuti alla crescita economica, c.d. “SuperAce”, per un valore complessivo di oltre 117 milioni di euro.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    La Dia: “Su Napoli pax mafiosa tra Alleanza di Secondigliano e Mazzarella”

    La relazione semestrale della Dia evidenzia come fenomeno camorristico in Campania si manifesti sotto varie forme in ragione dei contesti geografici in cui ha avuto origine e si è evoluto.PUBBLICITA
    Le province di Napoli e Caserta restano i territori a più alta e qualificata densità criminale, ove si registra la presenza di grandi cartelli camorristici (Alleanza di Secondigliano, Mazzarella e Casalesi) ovvero di organizzazioni mafiose più strutturate, i cui interessi illeciti riguardano anche settori dell’economia legale e che in molti casi si sono evoluti in vere e proprie “imprese mafiose”.

    Punti Chiave ArticoloQueste organizzazioni hanno inoltre evidenziato un’elevata capacità di permeare le amministrazioni locali alterandone i processi decisionali al fine di incrementare profitti illeciti e consenso sociale, prassi che anche nel semestre considerato hanno condotto allo scioglimento di alcuni Consigli comunali campani per infiltrazione mafiosa ex art. 143 TUEL. Accanto ad esse e nella loro sfera di influenza, in posizione strumentale e funzionale, coesistono gruppi criminali minori i cui interessi illeciti riguardano settori più tradizionali quali gli stupefacenti, le estorsioni e l’usura.
    I gruppi criminali operanti nel territorio del comune di Napoli invece, sono tantissimi e si fa spesso riferimento a zone, rioni o aree, più o meno estese e diversamente denominate, che possono corrispondere ad un agglomerato urbano o, talvolta, a singoli edifici abitativi che ricadono contemporaneamente in più quartieri.
    Riguardo ai fenomeni criminali, l’analisi della copiosa letteratura giudiziaria e delle numerose attività di contrasto operate dalle Istituzioni a presidio della legalità restituisce un quadro ove coesistono realtà delinquenziali eterogenee, con differenti stadi evolutivi. Ad un livello più elevato si collocano 2 principali cartelli camorristici storicamente antagonisti che dominano il territorio, spesso definiti dagli stessi appartenenti con il termine “Sistema”: da un lato l’Alleanza di Secondigliano, composta dalle famiglie Mallardo, Contini-Bosti e Licciardi, le prime due legate anche da vincoli di parentela, dall’altro il clan Mazzarella. Queste organizzazioni, per quanto immanenti nella città, negli ultimi anni stanno adottando strategie più subdole e meno evidenti risultando meno visibili e palpabili e quindi ancor più pericolose e insidiose. In particolare, i loro interessi illeciti appaiono prioritariamente orientati all’inquinamento dei settori dell’economia legale e all’infiltrazione nelle procedure per l’ottenimento di finanziamenti pubblici, raggiungendo una sorta di oligopolio economico e, al contempo, anche una legittimazione sociale. È proprio questo a rendere la loro presenza ancor più allarmante in quanto capaci non solo di controllare ampie aree territoriali e settori economici secondo un consolidato “sistema” camorristico, ma, soprattutto, di imporre una subcultura criminale, laddove il degrado sociale è più diffuso e consente loro di elevarsi a referenti alternativi per la sicurezza collettiva. Nella sfera di influenza dei due cartelli camorristici gravita una galassia di sodalizi criminali, strutturalmente più piccoli e meno evoluti, i quali, dotati di una propria autonomia operativa sebbene circoscritta all’area di competenza, si evidenziano per un più evidente e maggiore impatto sulla percezione della sicurezza cittadina. Al livello più basso, infine, si aggiunge un sottobosco criminale, per lo più dedito allo spaccio di stupefacenti, alle rapine e alle piccole estorsioni, che si contende piccole porzioni di territorio con modalità violente in un perenne stato di conflittualità. Proprio a tale ambito sarebbero riconducibili i fatti di sangue registrati durante il 1° semestre 2023.  Il sistema camorra dei Quartieri Spagnoli Riguardo ai rapporti tra i due cartelli dei Mazzarella e dell’alleanza di Secondigliano, degno di nota e suscettibile di ulteriori approfondimenti analitici è quanto sarebbe emerso da una recente attività investigativa conclusa il 29 maggio 2023 dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri a carico di una consorteria camorristica di neo formazione denominata Paranza dei Quartieri Spagnoli (o Sistema dei Quartieri Spagnoli, composta dalle tre storiche famiglie camorristiche Esposito, Masiello e Saltalamacchia), operativa nell’area dei Quartieri Spagnoli (tra il quartiere San Ferdinando e Montecalvario) e gravitante nella sfera di influenza dei menzionati macro-cartelli. Questi ultimi, in particolare, vengono definiti dal GIP di Napoli “cartelli mafiosi …egemoni nell’area metropolitana, …in passato contrapposti ed aventi da anni relazioni di coesistenza, cooperazione ed integrazione nelle rispettive attività illecite…”, rilevando, pertanto, delle cointeressenze tra le due compagini camorristiche che negli ultimi anni avrebbero prevalso sugli storici antagonismi seppur nei rispettivi ambiti di autonomia, facendo ritenere attuale uno stato di pax mafiosa tra le due compagini criminali. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli fermate navi straniere per gravi carenze in materia di sicurezza

    Napoli. Ancora navi straniere fermate nel porto di Napoli dai rigorosi controlli del Nucleo Psc della Capitaneria di Porto, guidata dall’Ammiraglio Pietro Vella.PUBBLICITA

    Una prima nave, chimichiera-petroliera battente bandiera panamense, costruita nel 2001 e di circa 37.000 tonnellate, è stata fermata per non aver rispettato gli standard internazionali di sicurezza della navigazione.

    La seconda, una general cargo carica di materiali ferrosi, battente bandiera di Palau e costruita nel 1991, era già stata segnalata dall’ITF (International Transport Workers’ Federation) per il mancato rispetto delle normative internazionali relative alle condizioni di vita e lavoro a bordo.
    A seguito delle ispezioni, gli uomini della Capitaneria hanno confermato le denunce dell’ITF e hanno fermato la nave per le gravi carenze riscontrate, non solo in materia di condizioni di lavoro, ma anche di sicurezza della navigazione.

    In questa occasione, gli ispettori hanno agevolato il rimpatrio di un marittimo azero che, a causa delle precarie condizioni di vita a bordo, aveva da tempo espresso la volontà di sbarcare.

    Con questo fermo, salgono a cinque le navi fermate nel porto di Napoli dall’inizio del 2024, a testimonianza dell’impegno costante della Capitaneria di Porto nel garantire la sicurezza della navigazione, la tutela dell’ambiente marino e la salvaguardia dei diritti dei marittimi.
    Le parole dell’Ammiraglio Vella:
    “L’attività di controllo del Nucleo Psc della Capitaneria di Porto di Napoli prosegue senza sosta. Il nostro impegno è quello di garantire la sicurezza della navigazione, la tutela dell’ambiente marino e la salvaguardia dei diritti dei marittimi. Non esiteremo a fermare tutte le navi che non risultano in regola con le normative internazionali.”
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli nuove interdittive antimafia e controlli serrati sui cantieri del PNRR

    Napoli intensifica la lotta alle infiltrazioni mafiose nei cantieri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Su disposizione del Prefetto Michele di Bari, sono state emesse nuove interdittive antimafia nei confronti di tre aziende edilizie, di lavori di urbanizzazione e immobiliari con sede a Nola.PUBBLICITA

    L’azione di contrasto non si limita alle interdittive. Il Gruppo Interforze, composto da forze dell’ordine, Ispettorato del Lavoro e Provveditorato alle Opere Pubbliche, sta effettuando controlli a tappeto su numerosi cantieri attivi nel capoluogo e nell’area metropolitana.

    Mirino puntato su grandi infrastrutture e opere finanziate con i fondi PNRR. L’obiettivo è quello di verificare la regolarità delle aziende, del personale impiegato, dei mezzi utilizzati e della documentazione amministrativa.
    Un’azione di prevenzione a 360 gradi per garantire la legalità e la trasparenza nell’esecuzione delle opere del PNRR, contrastando ogni tentativo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Ischia, Gennaro Savio: “Si individuano e si condannino le responsabilità della tragedia sfiorata al Rizzoli”

    Ischia. La notizia fortunatamente è che la tragedia è stata solo sfiorata e che sotto parte del solaio e della controsoffittatura crollati ieri pomeriggio nella Hall dell’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno non ci sia rimasto nessuno.PUBBLICITA

    E questo perché caso ha voluto che il crollo si verificasse di pomeriggio e non di mattina quando la sala d’ingresso è sempre piena zeppa di gente. Ancora una volta possiamo dire che ci è andata bene perché, diversamente, oggi staremmo qui a piangere morti e feriti.

    Ma possibile che in un luogo pubblico come l’ospedale dove vi ci si reca per curarsi e stare bene, rischi di uscire chiuso in una bara di legno per il crollo di una controsoffittatura? Ma qualcuno veramente pensa di scherzare con la vita delle persone?
    Quasi non bastassero le croniche problematiche che attanagliano il nosocomio lacchese, ora dobbiamo anche preoccuparci della pericolosità di parte della struttura? Com’è possibile che non sia stato previsto ed evitato il crollo di parte del solaio e della controsoffittatura della sala d’attesa? Qual è la situazione di staticità dei solai di tutti gli ambienti del “Rizzoli”?

    Domande, queste, che in attesa che si faccia luce sui motivi che hanno determinato il crollo, giriamo pubblicamente a chi è deputato a far sì che pazienti ed utenti si rechino in una struttura ospedaliera sicura dal punto di vista statico, soprattutto tenuto conto che si trova in una zona a rischio sismico e dove ogni “oscillazione” potrebbe essere fatale.

    L’amministrazione comunale di Lacco Ameno guidata dal sindaco Giacomo Pascale che si è resa responsabile dell’insopportabile e disumana vergogna sociale dell’installazione dei posti a pagamento per le automobili inondando l’esterno dell’ospedale di strisce blu penalizzando così utenti, malati, ricoverati e familiari.
    Cosa ha fatto in questi anni con lo stesso piglio, assieme a tutti gli altri amministratori locali, per pretendere da Asl e regione una struttura ospedaliera sicura in ogni reparto, in ogni zona?
    Sembra quasi un paradosso, per non dire un incubo, ma intanto che aspettiamo l’ampliamento dell’ospedale così tanto pomposamente promesso ed annunciato dal Presidente della regione Vincenzo De Luca con la posa della prima pietra, intanto che aspettiamo l’assunzione di nuovo personale sanitario che metta finalmente fine all’indegna carenza di medici e operatori sanitari.
    Intanto che ci beviamo le false promesse elettorali di sindaci e rappresentanti della politica regionale, intanto che aspettiamo che il nosocomio lacchese esca dal coma profondo in cui lo ha ridotto la politica isolana, regionale e nazionale, dobbiamo anche registrare la tragedia sfiorata per l’improvviso crollo di una controsoffittatura: assurdo.
    Ora quello che è necessario e che chiediamo con forza è che si individuano e si condannino immediatamente le responsabilità tecniche di quanto accaduto.
    Per quanto riguarda invece le responsabilità politiche dello stato comatoso in cui versa il “Rizzoli”, beh, quelle sono facilmente individuabili e, francamente, dovrebbero essere condannate finalmente e definitivamente dagli isolani i quali non dovrebbero più dare il proprio consenso elettorale agli attuali ed ex amministratori comunali isolani, regionali e governativi, tutti accumunati dal totale interesse di governare in nome e per conto degli interessi collettivi.
    Anzi, spero che così come lo siamo da decenni noi comunisti che assieme al compianto e combattivo Domenico Savio quotidianamente ci siamo sempre battuti e continuiamo a batterci affinché venga garantito a tutti il pieno diritto alla salute, gli ischitani siano finalmente anch’essi stanchi dello stato di arretratezza in cui versa l’unico ospedale pubblico dell’isola d’Ischia e la sanità isolana in generale e decida di scendere in piazza affinché venga garantito a tutti il pieno diritto alla salute.
    Intanto, mi sento di ringraziare pubblicamente medici, infermieri e dipendenti amministrativi e sanitari i quali, nonostante tutto, resistono ancora sul fronte caldo del “Rizzoli” e che col loro quotidiano impegno professionale continuano a lavorare per salvare vite umane.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Quartieri Spagnoli chiuso locale per 15 giorni: alcol a minorenni, risse e droga

    Napoli. Il Questore di Napoli ha disposto la sospensione per 15 giorni dell’attività di un locale situato nei Quartieri Spagnoli, a seguito di una serie di violazioni e di un concreto pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.PUBBLICITA

    Tra febbraio e marzo 2024, il locale è stato sanzionato per la somministrazione di bevande alcoliche a minori tra i 16 e i 18 anni e per violazioni relative all’impatto acustico.

    All’interno del locale, sono stati trovati 4 clienti in possesso di droghe per uso personale. Uno di questi è stato denunciato anche per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, in quanto trovato con un coltello.
    Nell’ottobre 2023, la titolare del locale è stata denunciata per aver somministrato alcol a 3 minori, di cui 2 inferiori ai 16 anni, senza richiedere il documento d’identità e nonostante l’evidente minore età. E’ stata inoltre sanzionata per lo stesso motivo.

    Il provvedimento di sospensione per 15 giorni mira a scongiurare il ripetersi di tali episodi e a tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini nella zona dei Quartieri Spagnoli.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

     Sant’Antimo: 49enne arrestato per violenze sui genitori dopo un rocambolesco inseguimento

    Un uomo di 49 anni di Sant’Antimo è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione e violazione del divieto di avvicinamento. L’uomo, già arrestato un mese fa per estorsione ai danni dei suoi genitori, era tornato a casa loro violando il divieto di dimora nel comune e il divieto di avvicinamento alle persone offese.PUBBLICITA

    Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo sono intervenuti su richiesta di una coppia di anziani, 80 e 77 anni, che stavano subendo l’ennesima aggressione da parte del figlio. L’uomo, arrampicatosi sui tubi del gas, era salito sul terrazzo dell’abitazione dei genitori urlando e minacciandoli di morte per estorcere denaro.

    Alla vista dei Carabinieri, il 49enne ha tentato la fuga a piedi, ma dopo un breve inseguimento è stato bloccato e arrestato. Ora si trova in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
    L’episodio rappresenta l’ennesimo caso di violenza familiare, un problema purtroppo ancora troppo diffuso. I Carabinieri invitano le vittime a denunciare sempre gli abusi, per proteggersi e per far sì che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, trasportava pet food risultato rubato: 46enne denunciato

    Nella mattinata di ieri, i carabinieri della stazione locale hanno denunciato un uomo di 46 anni, originario di Napoli, con l’accusa di ricettazione. Il sospetto è stato fermato dai militari mentre si trovava alla guida di un Fiat Iveco, all’interno del quale sono state scoperte 2.624 confezioni di mangime per cani e gatti, per un valore complessivo che supera i 50mila euro.PUBBLICITA

    Durante il controllo, il 46enne ha tentato di fornire alcune giustificazioni sull’origine della merce. Tuttavia, le indagini approfondite dei carabinieri hanno rivelato che le confezioni di mangime erano state rubate l’11 giugno scorso a Nola. La mancanza di documentazione che accompagnasse il carico ha ulteriormente insospettito i militari, confermando i loro dubbi sulla legittimità del trasporto.

    L’uomo è stato quindi denunciato a piede libero per ricettazione, mentre il veicolo è stato posto sotto sequestro. Le confezioni di crocchette sono state restituite al legittimo proprietario, che ha potuto così riavere la merce sottratta.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Deposito di orologi falsi sequestrato a Pollena Trocchia

    Blitz della Polizia a Pollena Trocchia: sequestrati orologi di lusso per 6 milioni di euro.PUBBLICITA
    Un’operazione lampo della squadra giudiziaria del commissariato Decumani ha portato al sequestro di oltre 30.000 orologi di alta gamma, tra cui Breil, Boss ed Emporio Armani, per un valore stimato di circa 6 milioni di euro.

    Punti Chiave ArticoloTeatro dell’operazione è stato un deposito di via Massa a Pollena Trocchia, dove gli agenti hanno rinvenuto gli orologi. L’inchiesta è ancora in corso e il titolare del deposito, un 37enne già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato a piede libero per ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. L’operazione non è stata casuale, ma il frutto di un’attività investigativa durata giorni. Dagli accertamenti era emersa la presenza di armi, munizioni ed esplosivi all’interno del deposito. I poliziotti, non trovando l’arsenale, hanno comunque scoperto il prezioso carico di orologi.

    Provenienza incerta e indagini in corso La provenienza degli orologi è ancora da accertare, ma gli investigatori sono certi che si tratti del frutto di un’operazione illecita. Il titolare del deposito, E.O., ha un curriculum criminale preoccupante, già noto per truffa aggravata, possesso di documenti contraffatti ed emissione di fatture false.
    Il suo telefono e il deposito sono stati sequestrati e l’analisi del dispositivo potrebbe rivelare elementi utili per risalire alla provenienza degli orologi e ai clienti interessati. Un maxi-sequestro che apre nuovi scenari investigativi Il sequestro degli orologi apre nuovi scenari investigativi e gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la rete di traffici illeciti e individuare i responsabili. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO