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    Caivano, venerdì Locatelli e Ciciliano inaugurano ‘Lo spazio dei talenti’

    Venerdì 5 luglio, alle ore 10:00, in corso Umberto I 413 a Caivano, in provincia di Napoli, si terrà un evento significativo per la comunità locale e per tutto il paese. La ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, insieme al commissario straordinario di governo, Fabio Ciciliano, presiederanno l’inaugurazione dei nuovi spazi destinati al progetto “Lo Spazio dei Talenti”.PUBBLICITA

    Questo progetto, sostenuto dal ministero per le Disabilità e attuato dalla Croce Rossa Italiana, rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di inclusione sociale delle persone con disabilità. Come specificato in una nota del dicastero, l’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare i talenti e le competenze delle persone con disabilità, ponendo un’attenzione particolare ai bambini e ai ragazzi. Il progetto mira non solo a promuovere l’integrazione, ma anche a offrire un sostegno concreto alle famiglie.

    “Il progetto ‘Lo Spazio dei Talenti’ – si legge nella nota – mira a favorire l’inclusione sociale e a valorizzare i talenti e le competenze delle persone con disabilità, con particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi, promuovendo nel contempo il supporto e il sostegno ai loro nuclei familiari”.
    La cerimonia di inaugurazione sarà un momento di grande importanza, non solo per la presentazione delle strutture che ospiteranno il progetto, ma anche per ribadire l’impegno delle istituzioni verso la costruzione di una società più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti i suoi membri.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Eav domenica sciopero di 4 ore: disagi per gli utenti

    Astensione dal lavoro a livello nazionale: annunciati possibili disagi il 7 luglio per gli utenti di Eav.PUBBLICITA

    Lo fa sapere la stessa azienda di trasporti in una nota in  cui  spiega: “l’organizzazione sindacale Orsa ha proclamato uno sciopero nazionale di quattro ore, che in Eav sarà dalle ore 8:20 alle ore 12:20.

    Con le seguenti motivazioni: rinnovo contratto collettivo nazionale autoferrotranvieri, mancanza di finanziamenti adeguati al settore trasporto pubblico, problemi di sicurezza, inquadramento parametrale del personale penalizzante”.
    Come spiegato ancora dall’Ente Autonomo Volturno, “durante l’orario di sciopero l’effettuazione delle corse è subordinata al numero di lavoratori aderenti allo sciopero”.

    Per informazioni sulle ultime partenze garantite prima dello sciopero e le prime assicurate una volta conclusa l’astensione, basta consultare il sito internet www.eavsrl.it.
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    Napoli, arrestato ispettore di Polizia Penitenziaria di Poggioreale con mezzo chilo di droga nel calzino

    Napoli. Un grave episodio di corruzione è avvenuto ieri nel carcere di Poggioreale a Napoli. Un ispettore della Polizia Penitenziaria, Antonio Zuzolo, è stato arrestato mentre tentava di introdurre illegalmente quasi 600 grammi di droga all’interno dell’istituto penitenziario.PUBBLICITA

    Lo stupefacente, nascosto in un calzino, è stato scoperto durante i consueti controlli di routine a cui sono sottoposti gli agenti all’ingresso del carcere. Zuzolo, invece di assolvere al suo dovere di garantire la sicurezza del carcere, ha tentato di eludere i controlli nascondendo la droga in un calzino.

    Punti Chiave ArticoloL’arresto è stato convalidato dal sostituto procuratore di Napoli Fabrizio Vanorio, che ha disposto l’accompagnamento di Zuzolo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Sono in corso ulteriori indagini per chiarire il movente di Zuzolo e a chi fosse destinata la droga. Si tratta di un fatto gravissimo che mina la fiducia nella Polizia Penitenziaria e che evidenzia la necessità di controlli più rigorosi all’interno delle carceri.
     La soddisfazione del provveditore per le carceri della Campania, Lucia Castellano Il provveditore per le carceri della Campania, Lucia Castellano, ha espresso soddisfazione per l’arresto: “Si tratta della terza operazione della Polizia Penitenziaria in Campania ma il fatto che le mele marce, appartenenti non solo alla penitenziaria, vengano individuate e neutralizzate, significa che abbiamo gli anticorpi giusti contro questo triste e inaccettabile fenomeno”. Per il provveditore è, però, necessario implementare i controlli di sicurezza per gli accessi alle strutture penitenziarie, che rendano “sempre più simile l’ingresso nelle carceri a quello negli aeroporti”. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Giugliano, giovani rapinatori assaltano supermercato: arrestati. Uno è minorenne

    Giugliano. Ieri sera, un supermercato in via Mugnano a Giugliano è stato teatro di una rapina a mano armata. I Carabinieri, grazie a una rapida e coordinata azione, sono riusciti ad arrestare i due responsabili poco dopo il colpo.PUBBLICITA

    Erano circa le 20:00 quando due giovani, a volto coperto e con fucili in pugno, hanno fatto irruzione nel supermercato. Minacciando il cassiere, si sono fatti consegnare circa 450 euro in contanti e poi sono fuggiti a bordo di un’auto rubata.

    Punti Chiave ArticoloImmediatamente allertate, le pattuglie dei Carabinieri della sezione operativa di Marano sono intervenute sul posto. Grazie alla descrizione fornita dal cassiere e alle immagini delle telecamere di sicurezza, i militari hanno individuato l’auto dei rapinatori e li hanno intercettati mentre tentavano la fuga. Arresto e recupero della refurtiva I due giovani, un 22enne e un 17enne entrambi incensurati, non hanno potuto opporre resistenza e si sono arresi ai Carabinieri. I militari hanno recuperato circa 450 euro di refurtiva e le armi utilizzate per la rapina.
    I due arrestati sono stati accusati di rapina aggravata. Il 22enne è stato portato nel carcere di Poggioreale, mentre il minorenne è stato condotto al centro di prima accoglienza dei colli Aminei. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, carabiniere fuori servizio cattura ladra di cellulare ai Quartieri Spagnoli

    Napoli. Ieri sera, un vice brigadiere della stazione di Varcaturo, libero dal servizio, ha arrestato una donna che aveva appena scippato il cellulare a una dipendente di una pizzeria ai Quartieri Spagnoli.PUBBLICITA

    Erano circa le 21:00 quando la dipendente della pizzeria, urlando disperatamente, ha attirato l’attenzione dei passanti in via Speranzella. La donna era stata appena derubata del suo smartphone da una donna che si era poi dileguata.

    Punti Chiave ArticoloL’intervento del vice brigadiere Il vice brigadiere, che si trovava in zona con la famiglia per cena, ha sentito le grida della donna e, intuendo cosa fosse accaduto, si è messo all’inseguimento della ladra. Dopo una breve corsa di circa un centinaio di metri, il carabiniere ha raggiunto la donna, identificata come Raffaella Esposito di 52 anni, che aveva ancora con sé il cellulare rubato.
     La ladra inseguita e arrestata dopo 100 metri Con l’ausilio di una pattuglia della PMZ Centro, il vice brigadiere ha arrestato la Esposito per furto con strappo. La donna è ora in attesa di giudizio. Grazie al tempestivo intervento del carabiniere, la vittima ha potuto riottenere il suo cellulare. Il carabiniere, invece, ha dovuto rinunciare alla sua cena che si è inevitabilmente raffreddata. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, vede la volante e scappa: arrestato pusher al Rione Traiano

    Napoli. L’altra sera, tre agenti del Commissariato San Paolo, liberi dal servizio, mentre si recavano a lavoro in via Marco Aurelio, al Rione Traiano, hanno notato un uomo che, alla vista di una volante della Polizia, si è infilato precipitosamente in uno stabile nel tentativo di eludere il controllo.PUBBLICITA

    Insospettiti dal comportamento anomalo, i poliziotti hanno raggiunto l’uomo e, con l’ausilio di una volante del Commissariato, lo hanno bloccato. Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti in suo possesso:

    39 bustine contenenti marijuana, per un peso complessivo di circa 70 grammi;4 involucri di hashish, del peso di circa 8 grammi;141 euro, in banconote di diverso taglio.

    Alla luce di quanto scoperto, l’uomo, un 34enne napoletano con precedenti di polizia specifici in materia di stupefacenti, è stato arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
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    Quartieri Spagnoli nuova stesa contro la casa di Pietro Savio: è la risposta al ferimento di Saltalamacchia?

    Nuova notte di spari ai Quartieri Spagnoli: è l’obiettivo è sempre lo stesso Pietro Savio, figlio dello storico boss dei Quartieri Spagnoli Mario detto ‘o bellillo. Si tratta di una ritorsione o rientra nella nuova guerra tra le giovani leve dei clan?PUBBLICITA

    Non si placa dunque la tensione ai Quartieri Spagnoli. Nella notte di martedì diverse colpi di arma da fuoco sono stati esplosi in piazzetta Montecalvario, alimentando i dubbi degli investigatori su una semplice escalation di faide tra piccoli criminali. Dietro la “stesa” potrebbe esserci ben altro, forse una lotta per il controllo dei traffici di droga.

    Punti Chiave ArticoloPietro Savio era stato ferito alle gambe nella notte tra il 16 e 17 giugno scorso in vico Canale a Taverna Penta, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. E prima ancora la stessa abitazione colpito la notte scorsa era stata centrata da altri proiettili il 25 marzo. Un segnale mirato e ben preciso? L’episodio segue il ferimento di Nunzio Saltalamacchia avvenuto il 28 giugno scorso. Ieri sera, i proiettili hanno colpito proprio la zona dove si trovava Saltalamacchia poco prima dell’agguato. Non ci sono stati feriti, ma il messaggio intimidatorio è chiaro.
     Una risposta al ferimento del giovane Nunzio Saltalamacchia? Le forze dell’ordine non escludono che lo sparo sia una risposta al ferimento del cugino del boss Eduardo Saltalamacchia. Altra ipotesi è che si tratti di strategie camorristiche spontanee, tipiche dei periodi in cui i capi storici sono in carcere. Gli agenti del commissariato di zona e della Squadra Mobile stanno indagando sull’accaduto. I cinque bossoli di proiettili recuperati sul luogo del delitto e l’assenza di feriti o danni a persone o cose supportano la tesi di un’azione dimostrativa. Secondo gli investigatori, i fatti di cronaca nera degli ultimi 15 giorni ai Quartieri Spagnoli non sono collegati. I ferimenti di Pietro Savio e di un 17enne in vico San Liborio sarebbero dovuti a liti degenerate, mentre dietro l’agguato ai Banchi Nuovi con il ferimento di Saltalamacchia e del pizzaiolo incensurato Alessio Bianco potrebbe esserci la mano di un clan.
    L’arresto dei capi dei clan Esposito, Masiello e Saltalamacchia nell’operazione “clan a tre teste” dello scorso anno ha creato un vuoto di potere che ha innescato una faida tra giovani ras emergenti. Le forze dell’ordine sono al lavoro per stroncare la violenza e riportare la legalità ai Quartieri Spagnoli. L’operazione contro il “clan a tre teste”, raccontata nei mesi scorsi nelle cronache di Napoli, è stata un duro colpo, ma la strada per sconfiggere la camorra è ancora lunga. (nella foto da sinistra Pietro Savio e Nunzio Saltalamacchia) Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Notte di paura ai Campi Flegrei scossa di magnitudo 3.2: gente in strada

    Napoli. Nuova notte di paura ai Campi Flegrei per una forte scossa di terremoto che ha svegliato la popolazione alle 2.18.PUBBLICITA

    Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata a quell’ora nella zona di Bagnoli.

    Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a tre chilometri di profondità ed epicentro sei chilometri a sudest di Pozzuoli. Non si hanno al momento segnalazioni di danni a persone o cose.
    La scossa era stata preceduta da uno sciame sismico con una serie di scosse con magnitudo compresa tra 2.5 e 2.9. Poi in serata a intermittenza altre piccole scosse fino a quella forte di stanotte che ha svegliato la popolazione.

    Molti si sono riversati in strada e sui social da stamane sono stanti i commenti. tanti hanno sentito boati e puzza di zolfo nell’area. Poi c’è stata un’altro scossa di magnitudo 1.2 alle 3.53.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli la schedina vincente da 567mila euro giocata nella tabaccheria di via De Marco

    Napoli. La schedina vincente che ha centrato il ‘5+1’ al Superenalotto è stata giocata presso una tabaccheria di Napoli, situata in via Carlo De Marco.PUBBLICITA

    Non è stata solo Napoli stasera ad essere baciata dalla fortuna: anche Sedegliano, un comune in provincia di Udine, ha visto una vincita straordinaria con un ‘5 Stella’ che ha fruttato ben 1.447.545,25 euro.

    Punti Chiave ArticoloLa Vincita a Napoli Nel cuore della città di Napoli, una semplice schedina ha trasformato una gioca in un evento memorabile per il fortunato vincitore. La tabaccheria di via Carlo De Marco è stata il luogo di questa svolta di fortuna, portando un ‘5+1’ che ha cambiato la vita di qualcuno. La Fortunata Sedegliano Sedegliano, una piccola località in provincia di Udine, è stata teatro di una vincita notevole. Un fortunato giocatore ha realizzato un ‘5 Stella’, conquistando una cifra impressionante di 1.447.545,25 euro. Questo premio ha probabilmente rivoluzionato la vita del vincitore e ha portato una celebrazione inaspettata nella comunità.
    Ancora sconosciuto il vincitore dei 101 milioni di euro del 10 marzo E’ ancora ignoto il fortunato vincitore che il 10 maggio scorso con una sola giocata da due euro si aggiudicò uno dei montepremi più ricchi della storia del Superenalotto pari a 101 milioni di euro. La schedina vincente era stata giocata presso il punto di vendita Sisal Tabaccheria situato in via Toledo ex Via Roma, 410 Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Patrizio Bosti boss senza scrupoli che voleva impiccare il genero pentito

    Napoli. Sarà pur vero come ha detto il procuratore capo Nicola Gratteri che la camorra si è evoluta anzi “l’ho trovata evoluta” ma usa ancora vecchi e feroci metodi come quelle delle minacce di morte ai familiari di pentiti per farli desistere.PUBBLICITA

    Ed è quanto è stato scoperto indagando sul nucleo familiare del boss Patrizio Bosti fondatore insieme ai due cognati Mallardo e Contini della potente Alleanza di Aecondigliano con i Licciardi.

    Punti Chiave ArticoloIl boss fermato in carcere da una nuova ordinanza a una decina di giorni dalla scarcerazione non aveva esitata a minacciare di impiccare il genero Luca Esposito che per un periodo aveva deciso di collaborare con la giustizia (lo fece tre anni fa quando fu fermato con la moglie Maria, altra figlia di Bosti mentre cercavano di andare a Dubai con green pass falsi ancora in epoca covid). Patrizio Bosti: un boss senza scrupoli Dalle indagini della DDA emerge il ritratto di un boss spietato, pronto a tutto per mantenere il potere. Patrizio Bosti non ha esitato a minacciare di morte i nipoti pur di far tacere il genero Luca Esposito, collaboratore di giustizia che aveva svelato alcuni segreti del clan. Ai due nipoti ha fatto sapere di essere pronto a fargli del male e finanche di impiccare il padre. E le minacce, criptiche, sono state fatte pervenire a Esposito in carcere attraverso delle lettere solo apparentemente affettuose.
    I Contini sono considerati la cosca più potente di Napoli, paragonabili solo ai Casalesi per egemonia in Campania. Dal loro quartier generale di San Giovanniello, tra Amicizia e Arenaccia, tessono una ragnatela di potere che si estende su ben dieci quartieri cittadini. La loro influenza data dagli anni ’70, quando la Camorra si è strutturata come organizzazione criminale. Alleanze e affari Accanto ai Mallardo e ai Licciardi, i Contini hanno dato vita all’Alleanza di Secondigliano negli anni ’80. Un connubio che ha rafforzato il loro dominio e ampliato i loro traffici illeciti. Tra le loro principali attività figura il riciclaggio di denaro proveniente da droga ed estorsioni, canali attraverso cui vengono ripuliti i proventi e infiltrati nel tessuto economico sano della città. Un colpo al cuore del clan Le recenti operazioni congiunte di Procura, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza hanno colpito duramente i Bosti, in particolare il gruppo di Patrizio, figura apicale della cosca. I Bosti, legati ai Contini da un matrimonio, rappresentano una costola importante del clan.
    Nuove accuse e un clan sotto assedio L’ordinanza di custodia cautelare ha portato all’arresto di Patrizio Bosti e dei suoi figli Flora ed Ettore, oltre che dello stesso Luca Esposito. Le accuse nei loro confronti includono minacce gravi e tentativi di ostacolare la collaborazione con la giustizia. L’operazione rappresenta un duro colpo per i Contini, che si ritrovano ad affrontare una nuova sfida nella lotta per il potere e il controllo del territorio. La zona grigia: dove il clan incontra l’economia legale Colpire i Contini significa anche colpire la zona grigia dell’economia, quell’area in cui le attività illecite si intrecciano con quelle legali. E’ qui che il clan ricicla i suoi proventi, inquinando il tessuto imprenditoriale sano e alimentando la corruzione. L’azione delle forze dell’ordine mira a smantellare questo sistema, a recidere il legame tra il clan e le attività legali, privandolo di una fondamentale fonte di potere e di consenso. Gratteri: “La lotta contro la Camorra continua” “L’operazione contro i Contini è un passo importante nella lotta contro la Camorra, ma la strada per sconfiggere questo cancro è ancora lunga. Occorre un impegno costante da parte delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della cittadinanza per estirpare il malaffare dalle radici e costruire un futuro migliore per Napoli e per tutta la Campania. “Non sono un esperto di Camorra sul piano storico, sto imparando, sto cercando di portare il mio metodo su questa Procura e sto facendo ancora scuola guida, però è ovvio che, nel momento in cui vedo questa ricchezza e questo target di criminalità, è chiaro che si tratta di una struttura evoluta nel mondo camorristico”. Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, commentando il sequestro di 4 milioni di euro e di gioielli e orologi di lusso per un valore di 5 milioni eseguito in un’abitazione nella disponibilità di un elemento apicale del clan camorristico Contini, tra i destinatari dell’ordinanza eseguita ieri. “Una delle prime cose che mi hanno sorpreso qui a Napoli – ha aggiunto Gratteri – è vedere una Camorra molto evoluta sul piano imprenditoriale, quindi molto ricca”. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    I boss dei clan Orlando e Polverino liberi: annullata l’ordinanza per il duplice omicidio Pastella-Vigna

    Napoli. Colpo di scena nel processo per il duplice omicidio di Antonio Pastella e Salvatore Vigna, avvenuto a Marano nel 2015.PUBBLICITA

    Il Tribunale del Riesame di Napoli (VIII sezione collegio F presieduto dal dottor Vito Maria Giorgio Purcaro) ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per gli esponenti di spicco dei clan Orlando e Polverino, ritenuti mandanti ed esecutori materiali dell’efferato delitto.

    Pastella e Vigna furono uccisi a distanza di poche settimane l’uno dall’altro, vittime – secondo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Giuseppe Simioli, Giuseppe Ruggiero e Teodoro Giannuzzi – di una faida interna alla camorra.
    Il movente? Il loro passaggio al gruppo dello scissionista emergente Mario Riccio, mossa che avrebbe scatenato la furia dei clan Orlando e Polverino.

    Nonostante la gravità delle accuse e la detenzione già in atto per altri reati, i giudici napoletani hanno accolto le istanze di revoca della misura cautelare, disponendo la scarcerazione di Antonio Orlando, Angelo Orlando, Vincenzo Polverino e Armando Lubrano.
    Nel collegio difensivo gli avvocati Briganti, Alfonso Vozza e Antonio Rocco.

    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    A Castellammare nuovi reperti in mostra al museo Libero D’Orsi

    Un prezioso ritorno a casa: una delle tre coppe in ossidiana scoperte nell’antica Stabia nel 1954, durante uno scavo a Villa San Marco ad opera dell’archeologo Libero D’Orsi, torna ad arricchire la sua città natale.PUBBLICITA

    Finemente lavorata con fili d’oro e impreziosita da tarsie di malachite, diaspro giallo, lapislazzulo e corallo bianco e rosa, la coppa troverà finalmente dimora nel museo intitolato proprio a Libero D’Orsi, all’interno della Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia.

    Un tesoro proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), dove era custodita, la coppa in ossidiana sarà esposta al Museo Archeologico di Stabia grazie all’accordo di valorizzazione firmato nel 2023 tra il Parco Archeologico di Pompei e il MANN.
    “Il Museo Archeologico di Stabia si afferma sempre più come protagonista di una rete territoriale di siti e luoghi culturali di inestimabile valore” – sottolinea il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel.

    “Abbiamo già in programma un incontro con il neoeletto sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, per discutere progetti futuri. Tra le priorità da affrontare insieme all’amministrazione comunale ci sono i collegamenti con mezzi pubblici, il decoro urbano e la segnaletica.
    Intanto, si sta lavorando per migliorare i servizi di accoglienza alle ville di Stabia, dove sono in corso importanti lavori di restauro e messa in sicurezza.”
    La coppa in ossidiana è solo un’anticipazione delle nuove meraviglie in arrivo al museo. Presto giungerà anche il noto busto-ritratto di una principessa giulio-claudia, attribuito a Claudia Octavia, figlia di Claudio e prima moglie di Nerone.

    Ritrovato nel larario del piccolo peristilio della villa di Anteros insieme all’iscrizione di Anteros ed Heracleo, anch’essa esposta nel museo, il busto arricchirà ulteriormente la collezione del Museo Libero D’Orsi.
    L’arrivo di queste opere di inestimabile valore rappresenta un’ulteriore tappa fondamentale nella crescita del Museo Archeologico di Stabia, che si conferma come un polo culturale di riferimento per l’intero territorio
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO