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    Arzano, individuata la banda del “Cavallo di ritorno”: restituite tre auto

    Arzano, Guerra al “cavallo di ritorno”: intercettata una Fiat Panda (nella foto). La Polizia Municipale restituisce tre auto ai derubati.PUBBLICITA

    La tecnica è sempre la stessa, rubare l’auto e restituirla ai proprietari solo dopo aver ottenuto in cambio una somma di denaro.

    Ma l’intensificazione dei controlli sul territorio da parte della polizia municipale di Arzano, diretti dal comandante Biagio Chiariello, sta portando anche a scoprire altri casi di furti di auto che avvengono in territori limitrofi e che, a colpo fatto, i veicoli vengono collocati in nelle strade di Arzano e nei posti più impensabili, optando di cambiare di frequente i posti e attuando una sotta di “rotazione”, per depistare le forze dell’ordine.
    Ieri pomeriggio una pattuglia della locale impegnata in apposito servizio, ha intercettato una Fiat Panda nera, nuova fiammante, in via Alessandro Manzoni, pronta e “confezionata” per la “tecnica” del cavallo di ritorno.

    Una volta accertato il reato e le formalità di rito, la vettura è stata riconsegnata al legittimo proprietario. A seguito di ulteriori accertamenti investigativi, sarebbero già individuati e segnalati alcuni soggetti che potrebbero fare parte della banda che sta mettendo a ferro e fuoco la città.
    Le auto maggiormente prese di mira dai ladri sono le Fiat Panda e le 500, le Jeeep Renegade e le Smart. “Denunciate , e fatelo tempestivamente, fanno sapere dal Comando”, solo così si porta fine a tale sistema.
    Intanto continuano le verifiche sui aree e depositi abbandonati per recuperare ulteriori vetture visto che il territorio di Arzano da messi è sotto scacco di delinquenti e bande appositamente attrezzate per commettere questi tipi di reati.

    P. B.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Castellammare arrestato pusher: in casa anche documenti e carte di credito rubate

    Casstellammare. I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno arrestato un uomo, già noto per precedenti specifici in materia di stupefacenti, trovato in possesso di sedici involucri di cocaina nella sua abitazione.PUBBLICITA

    In particolare, i finanzieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, nell’ambito di un’attività info-investigativa autonoma, hanno scoperto una fervente attività di spaccio in un’abitazione nel Comune di Castellammare di Stabia.

    Dopo diversi appostamenti per individuare il luogo esatto dove fosse nascosta la droga, sono intervenuti.
    Identificato l’obiettivo, i militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare, rinvenendo e sequestrando 3,5 grammi di cocaina. La sostanza era custodita, insieme a un bilancino di precisione, all’interno di un calzino abilmente nascosto dietro un camino elettrico situato nella sala da pranzo dell’abitazione dello spacciatore.

    Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati una patente di guida e due carte di credito, risultate oggetto di denuncia di furto in data 5 giugno.
    L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e, a seguito dell’udienza di convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria di Torre Annunziata, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in attesa del processo.
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    Casavatore, stese e sparatorie a nord di Napoli: comitato anticamorra per la legalità

    Casavatore. Dopo lo sparo di 15 colpi di pistola lunedì sera, su Corso Europa a Casavatore dove uomini, presumibilmente in sella a moto, hanno messo a ferro e fuoco la città sparando all’impazzata con una pistola.PUBBLICITA

    Sul posto è intervenuta la Polizia locale che ha repertato i bossoli e inviato apposita relazione in Procura. Mentre le indagini sono tuttora in corso.

    “C’è un’aria pericolosa a nord di Napoli e lo dimostrano alcuni episodi accaduti in queste ore, nel parco Macello di Casalnuovo, storica piazza di spaccio, dove sono stati sparati colpi di pistola verso alcune persone, ma anche a Casavatore dove c’è stata una stesa al corso Europa e ad Afragola, nelle Salicelle, dove, nei giorni scorsi, era stato ferito un uomo con precedenti penali”.
    A denunciarlo il Comitato anticamorra per la legalità sottolineando che “il rischio di un’escalation del conflitto tra i vari clan esistenti, spesso composti da giovanissimi, è altissimo perché manca un controllo reale del territorio da parte delle forze dell’ordine che continuano a fare i conti con carenze di personale e mezzi”.

    “Le poche unità di personale che, di tanto in tanto, vengono annunciate, non sono sufficienti a coprire i vuoti esistenti e quelli che si creano con i pensionamenti senza dimenticare che, troppo spesso, sono utilizzati solo per operazioni di facciata come quelle in corso nel Parco Verde di Caivano da quasi un anno” hanno aggiunto i rappresentanti del Comitato.
    E poi hanno ribadito che “la ricetta da seguire è sempre la stessa: un controllo quasi militare del territorio per dare una risposta immediata ma anche tanti interventi che possano incidere sulle cause della fascinazione esercitata da camorristi e criminali”.
    Dopo un periodo di calma apparente, i clan tornano a far sentire la loro presenza con stese e caroselli in moto o a bordo di auto di grossa cilindrata come quanto accaduto ad Arzano “gemellata” – sul fronte criminale -, al clan Ferone di Casavatore e che, nel 2017, determinò anche lo scioglimento per mafia del comune.

    P.B.
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    Napoli, olio contraffatto in minimarket: blitz della polizia locale

    Nell’ambito delle operazioni di controllo predisposte dal comando della Polizia Locale di Napoli, l’Unità Operativa Tutela Ambientale ha condotto una serie di verifiche mirate alla sicurezza alimentare e alla provenienza dei prodotti alimentari venduti sul territorio cittadino.PUBBLICITA

    Durante un controllo effettuato in un minimarket in via Poerio, gli agenti hanno sequestrato bottiglie di olio extravergine di oliva contraffatto, venduto in danno dei consumatori, configurando una frode in commercio. Il titolare dell’attività è stato deferito all’Autorità giudiziaria per violazione frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Castellammare sequestrati sdraio e lettini in via De Gasperi: multe per diecimila euro

    Sdraio, lettini e ombrelloni sono stati sequestrati lungo il tratto di spiaggia di via De Gasperi a Castellammare di Stabia e due stabiesi con precedenti di polizia sono stati sanzionati con 5 mila euro di multa ciascuno.PUBBLICITA

    E’ il bilancio dell’operazione congiunta di Polizia Locale, carabinieri e Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che, nella mattinata di mercoledi’ 3 luglio, sono intervenuti lungo il tratto di spiaggia libera. Nello specifico, in Traversa Cantiere Mercantile, all’interno di un locale di proprieta’ demaniale acquisito al patrimonio comunale, sono stati rinvenuti 88 lettini solari in alluminio, lasciati li’ da ignoti e probabilmente destinati al noleggio dei bagnanti.

    Inoltre, due cittadini stabiesi, gia’ noti alle forze dell’ordine, sono stati sorpresi mentre svolgevano abusivamente attivita’ di noleggio di attrezzature balneari lungo via De Gasperi. Entrambi sono stati sanzionati con cinquemila euro di multa ciascuno e le attrezzature sequestrate. Le operazioni di controllo contro gli abusivi continueranno anche nei prossimi giorni.
    Ringrazio la Polizia Locale, i carabinieri e la Capitaneria di Porto per il loro impegno e la loro dedizione. La tutela del nostro litorale e’ fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini e dei turisti. Continueremo a intensificare i controlli per assicurare il rispetto delle regole e proteggere il nostro litorale”, ha dichiarato Luigi Vicinanza, sindaco di Castellammare di Stabia.

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    Castellammare, aggredisce una donna all’interno del pronto soccorso: arrestato

    Nello scorso pomeriggio, un agente del Commissariato di Castellammare di Stabia, in servizio presso il posto di polizia dell’Ospedale San Leonardo, ha udito delle urla provenire dal pronto soccorso.PUBBLICITA

    Il poliziotto, una volta all’interno della sala, ha notato un uomo che aveva ferito una donna con un coltello a seguito di una lite scaturita da futili motivi; pertanto, l’operatore, prontamente intervenuto, ha bloccato non senza difficoltà il prevenuto trovandolo in possesso di un coltellino a scatto con la lama lunga 5 cm.

    Per tali motivi, un 57enne di Castellammare di Stabia è stato tratto in arresto per lesioni personali aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale
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    Napoli, pompe funebri e imprese edili: scattano 11 interdittive antimafia

    Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha adottato undici nuovi provvedimenti interdittivi nei confronti di altrettante aziende operanti nel settore delle onoranze funebri e in quello edile e immobiliare. Le ditte interessate hanno sede legale nei comuni di Boscotrecase, Torre Annunziata, Torre del Greco e Pomigliano d’Arco.PUBBLICITA

    In una nota ufficiale, la Prefettura di Napoli ha sottolineato come questi provvedimenti rientrino in un più ampio sforzo di prevenzione antimafia, condotto con il supporto delle Forze dell’Ordine e della Divisione Investigativa Antimafia. “Il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e la tutela dell’economia legale vengono costantemente assicurati attraverso l’esercizio dei poteri del Prefetto,” si legge nel comunicato.

    Questi provvedimenti non rappresentano l’unica misura di cui dispone il Prefetto per contrastare le attività mafiose. La Prefettura può infatti intervenire anche mediante accessi ispettivi ai cantieri di opere pubbliche e attraverso la sottoscrizione di protocolli di legalità. “L’articolata attività svolta in tale ambito è finalizzata alla salvaguardia dell’ordine pubblico economico, alla tutela della libera concorrenza fra le imprese e ad assicurare il buon andamento della Pubblica Amministrazione,” continua la nota.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Il prete anticamorra fa chiudere una piazza di spaccio a Pianura: “Andate via da qui”

    Napoli, il parroco anticamorra Don Antonio Coluccia ha  fatto chiudere una piazza di spaccio nel quartiere di Pianura, al grido di “Non cadete nelle mani dei clan”.PUBBLICITA

    La sua azione, supportata dalla polizia, è solo l’ultima di una lunga serie di interventi contro la criminalità organizzata.

    Punti Chiave ArticoloDon Antonio Coluccia è un prete vocazionista noto in tutta Italia per la sua strenua battaglia contro la criminalità. Da anni, è impegnato nell’aiutare giovani in difficoltà e in contesti a rischio, diventando una figura di rilievo nella lotta alla criminalità organizzata. La sua vocazione lo porta a intervenire direttamente sul territorio, con azioni concrete e visibili.
    L’ultimo intervento di Don Antonio ha avuto luogo in una delle piazze di spaccio di Pianura, quartiere di Napoli noto per le attività illegali. Armato di megafono e supportato dalla polizia di Stato, Don Antonio si è scagliato contro spacciatori e criminali, esortando i giovani a non cadere nelle mani dei clan. “Andate via di qui!”, ha gridato ai pusher “Andate via di qui!”, ha gridato ai pusher, sottolineando il suo impegno a favore della legalità. A causa della sua battaglia contro i clan, Don Antonio è da tempo sotto scorta. Nonostante le minacce e i pericoli, continua instancabilmente il suo impegno per salvare le nuove generazioni dalla violenza e dall’illegalità. Le sue azioni concrete e la sua dedizione lo rendono un esempio di coraggio e tenacia nella lotta contro la criminalità organizzata.
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    Più del 100% di infrazioni al codice stradale a Sant’Anastasia e Somma Vesuviana: blitz dei Carabinieri

    Controlli serrati da parte dei Carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna nei comuni di Sant’Anastasia e Somma Vesuviana, con risultati da record.PUBBLICITA

    L’operazione, focalizzata sul rispetto del codice della strada, ha portato al controllo di 79 veicoli, con ben 81 sanzioni elevate. Un dato che supera addirittura il 100% degli automobilisti fermati, evidenziando una preoccupante situazione di non rispetto delle norme.

    Punti Chiave Articolo15 i veicoli sequestrati, per un totale di oltre 23.000 euro di multe contestate. Tra le infrazioni più frequenti, la guida senza casco, la mancanza di copertura assicurativa e l’utilizzo del cellulare al volante. L’impegno dei Carabinieri non si ferma qui: ulteriori servizi di questo tipo saranno condotti nei prossimi giorni, con l’obiettivo di garantire la sicurezza sulle strade dei due comuni vesuviani.
    Un messaggio chiaro e preciso da parte delle forze dell’ordine: la sicurezza stradale non è un optional, e chi viola le regole sarà punito. Ecco alcuni dati salienti dell’operazione: Veicoli controllati: 79Sanzioni elevate: 81Veicoli sequestrati: 15Valore delle multe: oltre 23.000 euroInfrazioni più frequenti: guida senza casco, mancanza di copertura assicurativa, guida col cellulare Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Giugliano: rissa a colpi di spranga per un cancello lasciato aperto, tre denunce

    Una banale disattenzione si è trasformata in una violenta rissa condominiale a Giugliano in Campania, nel vico Simeone. I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato una scena da incubo: una mazza di legno e due spranghe di ferro insanguinate, utilizzate durante una disputa tra tre condomini.PUBBLICITA

    L’episodio è scaturito da un semplice rimprovero. Un uomo di 67 anni e suo figlio di 20 hanno richiamato un vicino di 55 anni per aver lasciato il cancello del palazzo spalancato. Il diverbio è rapidamente degenerato: dalle parole si è passati agli insulti, e dagli insulti ai colpi. Pugni e calci sono volati nel pianerottolo e poi nell’abitazione di padre e figlio.

    L’alterco ha raggiunto il culmine quando sono spuntate le spranghe e la mazza, aggiungendo un elemento di brutale violenza alla contesa. Allertati da diverse chiamate al 112, i carabinieri della sezione radiomobile di Giugliano sono intervenuti tempestivamente. I tre coinvolti nella rissa sono stati subito trasportati in ospedale per le cure necessarie. Successivamente, sono stati denunciati per rissa aggravata.
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    Progetto per 350 nuovi posti barca a Mergellina, la protesta: “Congestione totale in mare e a terra”

    La BBC Napoli ha stanziato circa 10 milioni di euro per supportare il progetto della filiera nautica italiana Afina, volto a trasformare la costa di Mergellina con un’opera imponente. Il piano prevede l’estensione del molo di sopraflutto di Mergellina di 250 metri, con l’aggiunta di sei pontili a pettine, ciascuno lungo 100 metri e distanziati di 50 metri l’uno dall’altro.PUBBLICITA

    Questo progetto ambizioso mira a creare 1.200 metri lineari di ormeggio, sufficienti per ospitare tra i 350 e i 400 nuovi posti barca. Nonostante l’entusiasmo di Afina, l’iniziativa ha incontrato alcune resistenze. “L’area in cui Afina vuole realizzare il progetto è sottoposta a vincolo e quindi serve il benestare della Soprintendenza per procedere”, ha affermato Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra.

    Borrelli ha sottolineato le preoccupazioni riguardo alla possibile congestione di Mergellina: “Riteniamo che l’introduzione di nuovi posti barca porterebbe Mergellina, già pesantemente ingolfata, alla congestione totale, sia in mare che in terra a causa del trasporto delle imbarcazioni.”
    Secondo Borrelli, il progetto di Afina, sebbene mirato a dare nuovo vigore all’economia e a riqualificare il territorio, potrebbe essere più opportuno in un’altra località. “A San Giovanni a Teduccio, un progetto del genere gioverebbe davvero. Si potrebbe ridar vita all’ex porticciolo turistico abbandonato da anni e portare lavoro e sviluppo nel quartiere,” ha concluso Borrelli, indicando una possibile alternativa che potrebbe rispondere meglio alle esigenze locali senza compromettere l’equilibrio già delicato di Mergellina.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Trasportavano pazienti in dialisi durante il Covid a Napoli: scattano ora le multe contro mezzi del 118

    Operatori del 118 si trovano a dover pagare multe per violazioni del codice della strada risalenti al 2021, un fatto che suscita indignazione poiché le vetture sanzionate erano impegnate nel trasporto secondario di pazienti sottoposti a dialisi durante l’emergenza Covid-19.PUBBLICITA

    Secondo il codice della strada, i conducenti di veicoli utilizzati per servizi urgenti di Istituto dovrebbero essere esenti da vincoli, limitazioni e divieti di circolazione. Tuttavia, le sanzioni restano valide in quanto l’amministrazione dell’ASL Napoli 2 Nord non ha presentato i ricorsi necessari, come riportato in una determina ufficiale.

    “Questo è un classico esempio di sciatteria amministrativa che dimostra come vengano sprecati i fondi pubblici mentre la nostra sanità è già in crisi,” ha commentato Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra. “Soldi sprecati per multe e per agenti di riscossione che potevano e dovevano essere evitati con un pizzico di interesse ed attenzione in più. Purtroppo, la superficialità e la strafottenza sono all’ordine del giorno. Se i dirigenti responsabili di questi errori dovessero pagare di tasca propria, siamo certi che episodi del genere non accadrebbero affatto.”
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