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    EAV, aprivano i tornelli ai passeggeri in cambio di soldi. Arrestati dopo segnalazione del deputato Borrelli.

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    Scandalo EAV: sventata una vera e propria racket ai tornelli.
    Un’inchiesta giornalistica, partita da una segnalazione del deputato Francesco Emilio Borrelli, ha portato alla luce una sconcertante realtà che si celava dietro le quinte delle stazioni EAV tra Torre Annunziata ed Ercolano.
    Un gruppo di individui, approfittando della loro posizione e della disperazione di alcuni pendolari, aveva messo in piedi un vero e proprio racket, costringendo i viaggiatori a pagare somme di denaro per poter accedere ai tornelli.
    Le indagini, condotte con celerità dal presidente Umberto De Gregorio, si sono avvalse delle immagini delle telecamere di sicurezza installate nelle stazioni. Grazie a queste preziose testimonianze, è stato possibile ricostruire nei minimi dettagli le modalità con cui operavano gli estorsori.
    Le immagini, infatti, hanno mostrato chiaramente come gli individui, con atteggiamento minaccioso e arrogante, avvicinassero i passeggeri all’ingresso dei tornelli, chiedendo loro denaro in cambio dell’apertura.
    Le prove raccolte sono state inconfutabili e hanno permesso all’autorità giudiziaria di emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli arrestati, tutti ritenuti responsabili di estorsione aggravata.

    Gli arresti, eseguiti alla stazione di Torre Annunziata, hanno suscitato grande soddisfazione tra i pendolari, ormai stanchi di subire soprusi e violenze.
    “Si tratta di un duro colpo inferto a una criminalità che cerca di attecchire anche nei luoghi più impensabili”, ha commentato il deputato Borrelli. “Ringrazio il presidente De Gregorio e tutte le forze dell’ordine che hanno lavorato senza sosta per smantellare questa organizzazione criminale”.
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    Crispano marocchino ferito nel tentativo di rapina

    Crispano. Ancora un cittadino straniero ferito da armi da taglio nella notte appena trascorsa.PUBBLICITA

    Questa volta è accaduto a Crispano. I carabinieri della stazione di Grumo Nevano sono intervenuti presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Frattamaggiore per un uomo ferito con arma da taglio.
    Si tratta di un 34enne di origini marocchine, senza fissa dimora. Secondo una prima ricostruzione ancora da verificare, il 34enne sarebbe stato colpito con un coltello all’avambraccio destro, durante un tentativo di rapina in una strada non precisata di Crispano.
    I medici dopo averlo medicato gli hanno diagnostico 15 i giorni di prognosi. Indagini in corso da parte dei carabinieri che stanno verificando anche la versione fornita dal ferito.
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    Napoli extracomunitario ferito con arma da taglio in piazza Garibaldi

    Napoli. E anche oggi si registra l’ennesimo episodio di violenza con uso di armi da taglio e che vede come protagonisti cittadini extracomunitari.PUBBLICITA

    All’alba infatti i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti all’ospedale Pellegrini, dopo la consueta segnalazione da parte dei medici del pronto soccorso, per un extracomunitario ferito al volto con un’arma da taglio
    . Il fatto sarebbe accaduto in piazza Garibaldi. La vittima non è in grado di raccontare quanto accaduto e rimarrà ricoverata, non in pericolo di vita. Sono in corso indagini per chiarire la dinamica. E’ in corso l’identificazione della vittima,
    I carabinieri stanno cercando di ricostruire quanto accaduto attraverso la visione delle immagini delle telecamere pubbliche e private presenti in zona.
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    Scoperta bisca clandestina a Casandrino: 7 denunciati

    Casandrino. Una bisca clandestina, un luogo dove giocare d’azzardo lontani dai riflettori. Non ci sono riusciti 7 uomini di origini indiane, pakistane e bangladesi.PUBBLICITA

    Difficile rimanere nell’anonimato, le loro voci si sentivano chiaramente dal portone (spalancato) di una palazzina in via Nino Bixio.
    Siamo a Casandrino e i carabinieri della locale stazione avevano già in programma un controllo in quell’abitazione al primo piano. Sono arrivati in forze e, seguendo il gran baccano, sono arrivati fino a un appartamento con la porta di ingresso già aperta.
    Attorno a un tavolo ovale, in un soggiorno spoglio, 7 extracomunitari giocavano a carte. La posta in gioco era in bella vista come centro tavola: mucchi di contanti, banconote di ogni taglio.
     Sequestrati 1200 euro e 5 mazzi di carte
    I giocatori si sono accorti dei Carabinieri quando erano ormai attorno a loro. Hanno provato a nascondere quel denaro, ma il tentativo è stato vano.
    Sequestrati oltre 1200 euro e 5 mazzi di carte. Sono stati tutti denunciati per gioco d’azzardo.

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    Pianura, Gennaro Remondino ucciso come un boss a soli 20 anni

    Napoli. Per lui l’appuntamento con la morte era stato solo rimandato e così due anni dopo e a soli 20 anni Gennaro Remondino è stato ucciso come un boss e nel peggiore dei modi.PUBBLICITA

    Prima tre proiettili e poi i killer hanno tentato di far sparire per sempre il suo corpo bruciandolo.
    La squadra mobile della Questura di Napoli ha identificato il cadavere scoperto tra le sterpaglie bruciate in via Torre Poerio, nella zona di Pianura.
    Si tratta di una zona di campagna in stato di abbandono vicino via Montagna Spaccata, una strada che conduce verso la zona dei Pisani e  a Quarto.
    Venerdi’ sera l’allarme lanciato dai residenti per l’incendio e questa mattina la macabra scoperta del cadavere dato alle fiamme che aveva tre fori di proiettile. Chiara la matrice camorristica del delitto.
    A suo carico un piccolo precedente, nessuna condanna, ma gli investigatori lo inquadrano come legato al clan Santagata di recente colpito da arresti da parte delle forze dell’ordine.

    La giovane vittima è il figlio di Salvatore Ramondino, elemento di spicco della camorra locale. Due anni fa aveva già subito un agguato a Varcaturo: nella circostanza era stato ferito a colpi di pistola a un ginocchio e a un braccio.
    La squadra mobile di Napoli, sotto il coordinamento della Dda sta conducendo le indagini per risalire agli autori e scoprire cosa possa aver portato ad una esecuzione così efferata nei confronti di un giovane.

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    Forcella, ancora in gravi condizioni i tre ustionati dallo scoppio

    Napoli. Sono ancora in gravi condizioni i tre uomini, di 41, 42 e 60 anni, tutti originari dello Sri Lanka, che sono stati coinvolti nell’esplosione di una bombola del gas a Forcella.PUBBLICITA

    Hanno riportato fratture e ustioni in varie parti del corpo, in vico Pace, nel centro di Napoli. L’edificio colpito è stato dichiarato inagibile e completamente sgomberato, lasciando sei famiglie senza una casa.
    Dopo l’esplosione, l’intervento dei soccorsi è stato ostacolato dalla sosta selvaggia delle auto nel vicolo, complicando l’accesso dei vigili del fuoco e delle ambulanze.
    Tuttavia, alcuni residenti hanno dimostrato grande coraggio, scavando a mani nude tra le macerie per estrarre i tre uomini, che al momento dello scoppio, intorno alle 19 di ieri, erano gli unici presenti nell’edificio.
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    Ucciso a Pianura: il cadavere bruciato è di un 20enne legato ai clan

    La Squadra Mobile di Napoli ha fatto luce sull’orribile ritrovamento in via Torre Poerio, a Pianura: il corpo carbonizzato rinvenuto tra le sterpaglie appartiene a  un ventenne del quartiere, già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati legati alla criminalità locale.PUBBLICITA

    L’autopsia, un esame fondamentale per ricostruire la dinamica dell’omicidio, ha rivelato la presenza di tre colpi d’arma da fuoco sul corpo della vittima.
    Gli esperti legali sono ora al lavoro per stabilire il calibro dell’arma utilizzata e la sequenza degli spari, elementi cruciali per tracciare un profilo dell’aggressore.
    Un punto ancora da chiarire è se i colpi siano stati esplosi prima o dopo l’incendio: gli investigatori stanno analizzando attentamente le tracce di sparo e le lesioni da fuoco per cercare di stabilire la sequenza temporale degli eventi.
    L’incendio, verosimilmente appiccato intenzionalmente per cancellare le tracce del delitto, ha reso più complessa l’opera degli inquirenti.
    I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno raccolto campioni di liquido infiammabile e altre tracce che potrebbero rivelarsi determinanti per identificare l’arma del delitto o l’accelerante utilizzato.

     Si segue la pista del regolamento dei conti tra clan
    Il movente dell’omicidio rimane ancora un mistero. Gli investigatori stanno vagliando diverse piste, tra cui quella di un regolamento di conti legato alle attività criminali del giovane o quella di una vendetta personale.
    Le indagini sono concentrate sull’analisi delle ultime ore di vita della vittima: gli inquirenti stanno interrogando amici, parenti e conoscenti per ricostruire i suoi movimenti e individuare eventuali sospetti.
    Un ruolo fondamentale è affidato all’esame del cellulare della vittima, che potrebbe contenere preziose informazioni sulle sue ultime conversazioni e sui suoi appuntamenti.

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    Napoli, rapina a Neres: al setaccio le immagini delle telecamere. Fari puntati sul rione Traianno

    La polizia sta passando al setaccio tutte le immagini delle telecamere pubbliche e private poste nella zona dove è avvenuta la rapina al calciatore del Napoli, David Neres.PUBBLICITA

    C’è una pista concreta che si sta seguendo.  Stamattina il giocatore azzurro ha sporto denuncia e subito sono partite le indagini. Secondo le prime indicazioni la polizia sta dragando la zona del Rione Traiano per poter risalire ai responsabili della rapina a Neres. La Squadra mobile della questura partenopea (guidata dal dirigente Giovanni Leuci) ha messo in moto gli specialisti dei rapina Rolex.
    Le indagini sono a 360 gradi. C’è da capire come l’obiettivo sia diventato Neres che era uscito dal sottopasso del Maradona in un van con i vetri oscurati. I malviventi sono andati sul sicuro sapendo anche dove era posizionato nel Suv.
    Si sospetta una soffiata: fari puntati sul rione Traiano
    Qualcuno avrebbe potuto fare la soffiata. In passato ci sono stati altre rapine e qualcuno ha restituito l’orologio grazie alla spinta della camorra.
    La brutta notte vissuta da David Neres dopo la vittoria con il Parma è stata difficile da dimenticare. L’attaccante brasiliano avrebbe voluto festeggiare il successo contro gli emiliani in maniera diversa ma ha dovuto fare i conti con due malviventi che a bordo di uno scooter e a volto coperto gli hanno rubato il Rolex mentre stava rientrando in albergo.
    Nel Suv con lui c’erano anche i familiari, che hanno avuto tanta paura quando i due ladri hanno rotto il vetro del van e hanno strappato il prezioso gioiello dal polso del sudamericano.

    liv eE così il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, esprime “viva preoccupazione per quanto accaduto, che sarà oggetto di specifica analisi in occasione della prossima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, fissata per giovedì prossimo 5 settembre alle ore 9,30 allo scopo di promuovere le ulteriori iniziative di prevenzione”.
    Il Prefetto ha disposto, nell’immediato, un ulteriore incremento dei controlli nelle aree periferiche e nel centro cittadino da parte delle Forze dell’ordine, già impegnate in un’incessante azione di deterrenza e contrasto.
    Inoltre, verranno potenziate tutte le iniziative messe in campo nei tavoli prefettizi, volte ad attivare, con le altre istituzioni, una dettagliata metodologia di intervento, per contrastare – in costante interconnessione con i territori – la multifattorialità della povertà educativa che rappresenta l’anticamera della devianza, attraverso la promozione della legalità, la prevenzione della dispersione scolastica ed il rafforzamento del ruolo della scuola come laboratorio sociale e di comunità”. 
    Intanto l’episodio ha suscitato l’indignazione social. In tanti si stanno scatenando contro i due banditi.

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    Napoli , sorpreso a spacciare a Porta Capuana: arrestato 54enne

    Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato Vicaria – Mercato, durante i servizi all’uopo predisposti, hanno notato sopraggiungere da piazza San Francesco di Paola in direzione di via Albanese uno scooter con in sella un uomo che, dopo aver prelevato qualcosa, l’ha ceduta ad alcune persone che si sono poi allontanate frettolosamente.PUBBLICITA

    I poliziotti, prontamente intervenuti per interrompere l’iter criminoso, lo hanno raggiunto e bloccato trovandolo in possesso di due involucri di marijuana e di 70 euro, suddivisi in banconote di vario taglio.
    Inoltre, essendovi fondato motivo di ritenere che potessero esservi ulteriori elementi in ordine ai fatti per i quali si stava procedendo, gli operatori hanno esteso il controllo presso l’abitazione dell’uomo dove hanno rinvenuto, ben occultati nella cucina, un barattolo contenente la stessa sostanza del peso complessivo di circa 41 grammi e diverso materiale per il confezionamento della droga.
    Per tali motivi, l’indagato, identificato per un 54enne napoletano con precedenti di polizia, anche specifici, è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

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    Ucciso a Pianura e dato alle fiamme: il mistero di via Torre Poerio

    E’ un omicidio e molto probabilmente la vittima rientra nel macabro elenco delle vittime della faida dei clan della zona Ovest di Napoli.PUBBLICITA

    L’uomo ritrovato semi carbonizzato alla periferia di Pianura è stato ucciso altrove. Tre fori di proiettile sono stati infatti trovati sul corpo dell’uomo scoperto senza vita a Pianura, nel quartiere occidentale di Napoli, dopo che Vigili del Fuoco e Polizia era intervenuti per un incendio.
    Il corpo, ancora da identificare, giaceva in via Torre Poerio, dove le fiamme avevano colpito una zona agricola abbandonata. Gli esami preliminari hanno rivelato i colpi d’arma da fuoco.
    La ricostruzione degli eventi è in corso, con la salma posta sotto sequestro. La Polizia, coordinata dalla Procura di Napoli, sta indagando.
    Probabilmente chi lo ha ucciso e trasportato in quel posto ha anche appiccato le fiamme alle sterpaglie con l’intento di far sparire il corpo o quantomeno renderlo irriconoscibile.
    Ora bisogna scoprire l’identità della vittima e se rientra nella faida di camorra di Pianura

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    Napoli, non rispetta la fila e schiaffeggia medico al Cardarelli

    Napoli. Non rispetta la coda e colpisce un medico con uno schiaffo, poi attacca una guardia giurata. 32enne denunciata dai CarabinieriPUBBLICITA

    I Carabinieri di Vomero Arenella hanno sporto denuncia contro una 32enne del quartiere Pendino di Napoli per violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale.
    I militari, appena giunti al Pronto Soccorso del Cardarelli per prevenire atti di violenza, sono stati informati da testimoni che una donna, ignorando le regole del triage, insisteva per essere sottoposta immediatamente a esami medici.
    Dopo essere stata invitata a pazientare, la 32enne ha schiaffeggiato una dottoressa di 29 anni. Subito dopo, ha aggredito una guardia giurata accorsa sul posto.
    I Carabinieri hanno proceduto all’identificazione della donna, denunciandola per il suo comportamento all’Autorità Giudiziaria. Entrambe le vittime hanno richiesto assistenza medica.
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    Napoli, rifiutano di consegnare lo scooter ai baby rapinatori nel rione Conocal: due 16enni feriti

    Napoli. Non è un bollettino di guerra ma poco ci manca visto che nella notte di violenza di Napoli si sono registrate ben 4 rapine con cinque vittime di cui 4 ferite.PUBBLICITA

    Quella più clamorosa è stata compiuta ai danni del calciatore brasiliano del Napoli, David Neres rapinato del suo prezioso orologio mentre tornava in albergo con la mglie dopo la partita vincente con il Parma.
    L’ultimo episodio in ordine di tempo vede invece come vittime e protagonisti due giovani di 16 che nella notte sono arrivati all’ospedale ‘Villa Betania’: erano feriti al fianco.
    Entrambi hanno riferito che erano in sella ad uno scooter non lontano dal rione Conocal di Ponticelli e sono stati avvicinati da altre persone in sella a dei motorini che hanno intimato loro di consegnare il mezzo.
    Ad una loro reazione sono stati feriti con un corpo contundente. I due giovani sono stati medicati e trattenuti in ospedale per ulteriori accertamenti anche se le loro condizioni di salute non destano preoccupazioni.
    Sulla vicenda indagano gli agenti della polizia che dopo aver raccolto la testimonianza dei due feriti sono alla ricerca di immagini utili dalle telecamere pubbliche e private presenti nella zona.

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