More stories

  • in

    Dal campo nomadi di Giugliano sassaiola contro manifestanti e Borrelli durante un sopralluogo

    Rifiuti, roghi tossici e poi anche sassi, come quelli lanciati stamattina da alcuni ragazzini del campo nomadi di Giugliano contro chi stava manifestando contro il degrado, tra cui il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli e il senatore Luigi Nave, che stavano effettuando un sopralluogo proprio sul campo.PUBBLICITA

    Sono dovute intervenire le forze dell’ordine, che con il supporto del sindaco di Giugliano sono riuscite a placare gli animi.

    “Da anni ci battiamo contro il grave fenomeno della Terra dei Fuochi e di questi campi che non sono nuclei abitativi che danno rifugio a dei nomadi, ma agglomerati di degrado, delinquenza, anarchia, violenza e oscenità.
    Perché è davvero osceno che qui si possa pensare di far vivere dei bambini, che rappresentano almeno la metà della popolazione di tali accampamenti. È vita questa? No di certo, si tratta, al contrario, di una non-vita che toglie futuro e speranze a giovani e giovanissimi che potrebbero, attraverso veri progetti di integrazione, costruirsi un destino differente da quello che altri hanno scritto per loro.

    Ma è umano tollerare tale vergogna che forma e fa crescere persone/zombi senza leggi e senza morale, che arrecano danno non solo a sé stessi ma a tutti coloro che vivono nei dintorni, costretti tra la monnezza e fumi tossici?

    Chiudere e smantellare questi campi, come detto, abbinando dei progetti seri di reintegrazione sociale, è l’unico vero atto di umanità, l’unica mossa possibile per restituire sicurezza al territorio”, queste le parole di Borrelli.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, 150 controlli dei carabinieri del NAS

    Nell’ambito della campagna “Estate tranquilla”, i Carabinieri del NAS di Napoli hanno intensificato i controlli per garantire la sicurezza alimentare e sanitaria durante la stagione estiva. Le attività ispettive hanno coinvolto ristoranti, aziende agrituristiche, camping, lidi balneari e pescherie in tutta la provincia.PUBBLICITA

    Dall’inizio dell’estate, sono stati effettuati 150 controlli dai Carabinieri del NAS, che hanno portato a significativi risultati. Sessantuno titolari di attività di somministrazione e vendita di alimenti sono stati segnalati all’Autorità amministrativa. Le sanzioni amministrative contestate ammontano a 130 mila euro, e sono stati sequestrati 900 kg di prodotti carnei e ittici.

    Otto strutture sono state chiuse immediatamente per la preparazione e somministrazione di cibi privi di rintracciabilità e in condizioni igieniche precarie. Inoltre, il personale del NAS ha prelevato numerosi campioni di prodotti carnei per la ricerca del virus della PSA e di prodotti ittici reimmersi in acqua non certificata, con rischio di contaminazione da batteri di “escherichia coli”.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, la Prefettura avvia fase di monitoraggio su dispersione scolastica

    La lotta contro la dispersione scolastica rappresenta un obiettivo primario per le istituzioni, non solo per prevenire il disagio sociale, ma anche per garantire la tutela dei minori. Sebbene il fenomeno sia in lieve ma costante diminuzione, continua ad avere un impatto significativo sul futuro dei giovani e sulla sicurezza sociale. Per questo motivo, le azioni di monitoraggio e intervento sono cruciali, supportate da un quadro normativo rinnovato che prevede una raccolta sistematica e analisi dei dati per interventi mirati ed efficaci.PUBBLICITA

    Dal 2022, la Prefettura di Napoli, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, in collaborazione con ANCI e il Comune di Napoli, hanno avviato un programma di monitoraggio e prevenzione della dispersione scolastica. Questa collaborazione istituzionale ha permesso di creare una strategia concertata, sfruttando le competenze diversificate degli attori coinvolti per affrontare in modo trasversale e interistituzionale un fenomeno complesso che coinvolge tutta la società civile.

    La vigilanza sull’adempimento dell’obbligo di istruzione è stata rafforzata dal Decreto-legge del 15 settembre 2023 n.123, convertito con modifiche dalla legge n. 159 del 13 novembre 2023. Questo ha introdotto una significativa modifica dell’articolo 114 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, influendo notevolmente sulle norme relative alla vigilanza scolastica. A febbraio 2024 è stata effettuata una prima rilevazione in conformità alla nuova normativa, raccogliendo dati su abbandoni, frequenze discontinue e segnalazioni di inadempienze.
    Con la conclusione dell’anno scolastico 2023/24, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, in accordo con la Procuratrice per i minorenni di Napoli, Maria de Luzenberger Milnernsheim, e il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, Ettore Acerra, ha avviato un monitoraggio specifico tramite una circolare congiunta. Questo monitoraggio riguarda la rilevazione degli ammonimenti e delle segnalazioni di elusione o evasione scolastica all’autorità giudiziaria da parte degli enti locali. Le istituzioni scolastiche, inoltre, sono state incaricate di raccogliere dati sulla vigilanza dell’adempimento dell’obbligo di istruzione da parte delle famiglie degli alunni minorenni.

    Il Comune di Napoli utilizza una piattaforma digitale integrata per raccogliere in tempo reale le segnalazioni effettuate dalle scuole e gli esiti delle stesse. A fine luglio sarà disponibile un report complessivo, che includerà sia i dati delle segnalazioni che gli esiti degli scrutini inseriti nell’anagrafe degli studenti, delineando così un quadro completo dell’andamento dell’anno scolastico 2023/24.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Castellammare scoperta fattoria illegale con cerbiatti e cervi

    Castellammare. Durante recenti controlli, da parte dei carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia i militari hanno scoperto e denunciato due casi distinti di reati.PUBBLICITA

    Una donna è stata denunciata per furto di energia elettrica, mentre un uomo di 40 anni è stato accusato di detenzione illegale di animali protetti secondo la Convenzione di Washington.

    Punti Chiave ArticoloI carabinieri hanno individuato una donna responsabile di furto di energia elettrica. L’indagine è stata avviata dopo rilevamenti anomali sui contatori di energia, che hanno portato alla scoperta dell’illecito. La donna è stata immediatamente denunciata all’autorità giudiziaria competente.
    Detenzione illegale di animali protetti Parallelamente, durante i controlli è emerso un altro grave reato ambientale. Un uomo di 40 anni è stato denunciato per la detenzione illegale di animali protetti dalla Convenzione di Washington.  I carabinieri hanno trovato nella sua proprietà diverse specie animali che sono protette dalle normative internazionali. Nella fattoria anche due cerbiatti e un cervo Nella proprietà del 40enne sono stati rinvenuti alcuni esemplari di tartarughe protette, oltre a due pony, due cerbiatti e un cervo. Oltre a questi animali protetti, sono stati trovati anche numerosi altri animali da fattoria. La presenza di queste specie indicate dalla Convenzione di Washington, che mira a regolamentare e proteggere la fauna selvatica, ha aggravato ulteriormente la situazione dell’uomo.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Torre Annunziata arrestati 5 usurai legati al clan Gionta

    Cinque persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato per reati di usura, estorsione e tentata rapina, aggravati dal metodo mafioso, commessi a Torre Annunziata e nei comuni limitrofi.PUBBLICITA

    Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Commissariato di Torre Annunziata, hanno fatto luce su un giro di usura che ha visto diverse vittime, tra cui imprenditori in difficoltà economica, subire pressioni e violenze per ottenere il pagamento di interessi a strozzo.

    Punti Chiave Articolo Gli arrestati, gravemente indiziati a vario titolo dai reati contestati, sono ritenuti affiliati o comunque vicini al clan Gionta, noto sodalizio camorristico operante nella zona.
    Le indagini hanno ricostruito un modus operandi tipico del clan: le vittime venivano avvicinate e indotte a richiedere prestiti di denaro, spesso a tassi d’interesse usurari. Minacce a  chi non pagava in tempo Una volta cadute nella trappola del debito, subivano minacce e aggressioni per essere costrette al pagamento, anche oltre le cifre pattuite. In un caso, è stato ricostruito anche il tentativo di rapina del telefono cellulare di una delle vittime, gesto finalizzato a procurare ulteriore pressione psicologica.
    Le attività investigative hanno permesso di documentare il clima di terrore diffuso dagli arrestati tra le vittime, che, sottoposte a continue vessazioni, erano indotte a non denunciare per paura di ritorsioni. L’operazione di polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, rappresenta un duro colpo al clan Gionta e alla sua capacità di condizionare la vita dei cittadini e delle attività economiche del territorio. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Blitz tra Castellammare Monti Lattari, sequestrate bombe e droga: tre arresti

    Castellammare. Operazione congiunta dei Carabinieri di Castellammare di Stabia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria ha portato all’arresto di tre persone e al sequestro di un arsenale di armi ed esplosivi, droga e animali selvatici protetti.PUBBLICITA

    I blitz sono avvenuti nell’ambito di controlli intensificati lungo la costa stabiese e sui Monti Lattari, zone particolarmente attive in questo periodo per le coltivazioni illegali di cannabis.

    Punti Chiave ArticoloNel corso delle perquisizioni, i Carabinieri hanno scoperto: 170 grammi di polvere pirica esplosiva, 2 artifizi pirotecnici e 18 detonatori elettrici con telecomando a casa di Vincenzo Gargiulo, 48enne già noto alle forze dell’ordine.20 ordigni esplosivi, di cui 3 artigianali, all’interno di una carrozzeria abusiva gestita da Domenico Iacone, 52enne. L’uomo è stato denunciato anche per detenzione di 20 grammi di marijuana. Un altro ordigno esplosivo e diverse piante di cannabis nell’abitazione di Antonio Iacone, 31enne, arrestato e posto ai domiciliari.Oltre alle armi e alla droga, i Carabinieri hanno trovato anche alcuni animali selvatici protetti illegalmente detenuti da uno degli arrestati.
    L’operazione dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata e nella tutela del territorio e dell’ambiente. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Torre del Greco, pescheria trasformata in un deposito di droga: arrestati due fratelli

    Torre del Greco. I Carabinieri della Sezione Operativa di Torre del Greco hanno arrestato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Aniello Accardo e Giuseppe Accardo, fratelli di 53 e 61 anni.PUBBLICITA

    I militari, nel corso di un servizio di pattugliamento in via Teatro, hanno notato i due fratelli con fare sospetto e hanno proceduto al loro controllo. Addosso ad uno dei due sono stati rinvenuti 13 grammi di hashish, suddivisi in 9 stecchette.

    Punti Chiave ArticoloL’intuito dei Carabinieri li ha spinti ad estendere la perquisizione anche all’interno della pescheria gestita dai fratelli Accardo. Qui, all’interno di un locale adibito a retrobottega, hanno scoperto un vero e proprio deposito di droga: ben 10 panetti di hashish per un peso complessivo di oltre 1 chilo, insieme a materiale per il taglio e la suddivisione in dosi e la somma di 1.400 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività illecita.
    Nella pescheria i fratelli Accardo avevano 10 panetti di hashish Alla luce di quanto accertato, i due fratelli Accardo sono stati arrestati e rinchiusi presso il carcere di Torre del Greco, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Volla grave operaio di 53 anni: investito da un pallet di materiale

    Napoli. Continua ad allungarsi l’elenco degli incidenti sul lavoro tra Napoli e la provincia.PUBBLICITA

    Ieri pomeriggio, infatti, poco dopo l’incidente dell’operaio caduto da una scala al Palazzo Reale di Napoli, i carabinieri della stazione di Volla sono intervenuti in via Palazziello, nei locali di un’azienda di smaltimento e recupero di materiale elettrico, dove si era verificato un incidente.

    Dalle indagini è emerso che durante alcune operazioni di scarico, un operaio di 57 anni (regolarmente assunto) sarebbe stato accidentalmente investito da un pallet di materiale. Avrebbe poi battuto pesantemente la testa a terra.
    Sono scattati i soccorsi ed è stata chiamata un’ambulanza che ha trasportato l’uomo al vicino pronto soccorso dell’ospedale del Mare di Ponticelli.

    I medici hanno effettuato una Tac e hanno riscontrato una emorragia. L’uomo è ricoverato in prognosi riservata ed è in pericolo di vita. Indagini in corso, da parte dei carabinieri, per chiarire dinamica dell’incidente.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    “D10S in the street”: Napoli celebra i 40 anni di Maradona con un grande evento gratuito

    Napoli. Quarant’anni dopo il suo leggendario arrivo a Napoli, Diego Armando Maradona viene celebrato con un grande evento gratuito intitolato “D10S in the street”.PUBBLICITA

    L’iniziativa, in programma alla Rotonda Diaz sul Lungomare di Napoli da venerdì 5 a domenica 7 luglio, è organizzata da un gruppo di amici e collaboratori di Maradona, tra cui Stefano Ceci, Raffaele Iavazzi, Enzo Ciardi, Sergio Errico e Gennaro Di Scala, con il patrocinio del Comune di Napoli.

    Punti Chiave ArticoloUn evento dedicato ai bambini “D10S in the street” è dedicato in particolare ai bambini, che Maradona amava profondamente. Proprio per loro, saranno organizzati tornei di calcio a tre, con la fase finale che si svolgerà nel campo allestito alla Rotonda Diaz. La partecipazione ai tornei è aperta ai baby calciatori nati tra il 2013 e il 2016. Un ricco programma di eventi Oltre ai tornei di calcio, il programma di “D10S in the street” prevede anche:
    Parata di bambini: venerdì 5 luglio alle 18Presentazione degli organizzatori: venerdì 5 luglio alle 19Consegna delle divise alle squadre partecipanti al torneo: venerdì 5 luglio alle 19:30Show con Paola Morra, giornalisti, ex compagni di squadra di Maradona, youtuber e altri ospiti: venerdì 5 luglio alle 20:30Spettacolo di fuochi d’artificio a mare: venerdì 5 luglio alle 22:30Villaggio con dj set e partite di calcio a tre: sabato 6 e domenica 7 luglio dalle 15 alle 22Premiazione del torneo di calcio: domenica 7 luglio Ospiti d’eccezione Tra gli ospiti attesi a “D10S in the street” figurano il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’assessora allo Sport Emanuela Ferrante, il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis e l’ex presidente Corrado Ferlaino. Saranno inoltre esposte le maglie di Diego Armando Maradona, grazie alla collaborazione del Cammarota Antonio Museum. Un’occasione per ricordare un grande campione e un uomo speciale “D10S in the street” è un’occasione per ricordare Diego Armando Maradona, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, ma anche un uomo speciale che ha lasciato un segno indelebile nella città di Napoli. L’evento è anche un modo per promuovere i valori dello sport, dell’inclusione e della solidarietà, valori che Maradona ha sempre portato avanti.
    L’evento è gratuito e aperto a tutti. Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Camorra lo scontro tra gli Iadonisi e i Troncone dietro la sparatoria di via Leopardi

    C’è lo scontro in atto tra il gruppo degli Iadonisi del Rione Lauro e i Troncone di Fuorigrotta dietro la sparatoria con scene da Far West del tardo pomeriggio di ieri in via Leopardi.PUBBLICITA

    Polizia e carabinieri sono al lavoro da ieri per ricostruire quanto accaduto e hanno preso visione delle numerose immagini delle tante telecamere pubbliche e private posto sia sul luogo della sparatoria sia lungo la via di fuga.

    Punti Chiave ArticoloTutto è iniziato in via Consalvo, dove una Honda Sh nera con a bordo due uomini ha incrociato un’altra motocicletta, di tipo e colore ancora ignoti, con altre due persone in sella. Tra i quattro, appartenenti a due clan rivali, c’è stata una discussione degenerata rapidamente in una sparatoria. Ancora non è chiaro quale dei due mezzi si sia poi dato alla fuga a tutta velocità verso via Leopardi, dove all’altezza del civico 80 si è verificata una seconda sparatoria, anche questa senza feriti.
    nel frattempo in zona si trovava una volante della polizia che sentito il fragore degli spari si è posta all’inseguimento ma il traffico ha consentito ai motociclisti pistoleri di dileguarsi. Sul luogo sono stati trovati tre bossoli calibro 7,65.  Polizia e carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto e identificare i responsabili. L’episodio è avvenuto nel quartiere di Fuorigrotta, una zona già da tempo teatro di scontri tra i clan Troncone e Esposito-Iadonisi.
    Si ipotizza che la sparatoria sia l’ennesimo capitolo di questa sanguinosa faida, alimentata dalla lotta per il controllo del racket delle estorsioni ai parcheggiatori abusivi e alle bancarelle attorno allo stadio Maradona, che con il nuovo entusiasmo con l’arrivo di Conte sulla panchina del Napoli di sicuro porterà introiti superiori a quelli dello scorso anno.  Il controllo del territorio di Fuorigrotta attorno allo stadio motivo dello scontro Ma più in generale, per il controllo delle piazze di spaccio sul territorio, il riciclaggio nelle attività del food and beverage, del divertimento. E’ stato solo un caso che ieri non sia scappata qualche vittima innocente come quando il 4 aprile scorso, in piazza Italia, una donna, Luisa Mangiapia, è stata ferita per errore durante un’altra sparatoria tra clan. Ancora una volta, gli inquirenti si trovano ad affrontare l’incubo della criminalità organizzata che semina terrore tra la popolazione civile. La caccia ai responsabili è in corso, ma la strada per sconfiggere la camorra e riportare la sicurezza a Napoli appare ancora lunga e in salita. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli 43enne gambizzato mentre era in strada con la moglie vicino all’Orto Botanico

    Napoli. La polizia sta cercando di fare luce sul ferimento a colpi di pistola di Andrea Pillo, 43enne residente in zona, che è stato gambizzato ieri mezzogiorno in via Michele Tenore, nei pressi dell’orto Botanico.PUBBLICITA

    L’uomo si trovava nei pressi della sua abitazione insieme con la moglie quando ha avvertito un forte bruciore alla caviglia destra e si è accorto di perdere sangue.

    Punti Chiave ArticoloImmediatamente diverse persone si sono prodigate per soccorrerlo e trasportarlo all’ospedale dei Pellegrini. I medici hanno riscontrato una ferita da arma da fuoco e hanno stimato una prognosi di circa 20 giorni. Le indagini sono condotte dalla Polizia di Stato. La dinamica dei fatti è ancora da chiarire. Sul luogo dell’aggressione sono stati trovati tre bossoli di proiettili calibro 7,65.
    Non si esclude un errore di persona Si esclude al momento la pista della rapina. Il profilo della vittima, incensurata e senza legami con la criminalità, non fa ipotizzare un agguato o un’intimidazione. E non si esclude un ‘errore di persona oppure un fatto personale. Gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e attendono l’esito degli accertamenti per delineare un quadro più chiaro dell’accaduto. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

  • in

    Processo Galleria Umberto, la polemica dell’avvocato di uno degli imputati

    Lo scandalo del Processo galleria Umberto, la sentenza di primo grado tenta di scagionare il Comune: parla l’avvocato di uno degli imputatiPUBBLICITA

    E’ in corso l’Appello del processo sulla morte del giovane Giordano. “Si discute ancora sulla proprietà di un monumento storico quando, ai sensi dell’art.9 della Costituzione, senza alcun dubbio, la pubblica amministrazione, è l’unico soggetto deputato, alla tutela del patrimonio storico ed artistico della Nazione”. Le parole di uno degli avvocati.

    Si avvicina un’altra udienza per il processo del crollo in galleria Umberto a Napoli, che causò la morte del giovane Salvatore Giordano, che riportò gravi ferite dopo essere stato colpito alla testa dal pesante frammento di un fregio staccatosi dall’opera architettonica.
    La Galleria Umberto di Napoli è un monumento storico e pertanto di proprietà del Comune, in particolare il fregio dell’arco che sostiene la volta ha una funzione importante per mantenere la cupola che è inconfutabilmente dell’amministrazione partenopea, come evidenziato anche dal procuratore generale nel corso dell’ultima udienza, che si è tenuta il 27 maggio davanti alla Corte d’Appello di Napoli.

    Inoltre ci sono leggi e documenti che lo attestano, e che sono stati acquisiti per il processo di appello che è ancora in corso.
    “Si discute ancora sulla proprietà di un monumento storico quando, ai sensi dell’art.9 della Costituzione, senza alcun dubbio, la pubblica amministrazione è l’unico soggetto deputato alla tutela del patrimonio storico ed artistico della Nazione”.
    Queste sono le parole dell’Avv. Carlo Spina, difensore di uno degli imputati che, come altri tre appellanti, ha rinunciato alla prescrizione in modo da poter difendere fino all’ultimo la propria innocenza dal pregiudizio di una sentenza di primo grado, che lo vede condannato per la mancata tutela di un bene che “per comune sentire” non è di proprietà privata.

    Del resto, tale “comune sentire” nel corso del processo ha trovato piena condivisione nella testimonianza dell’accreditato accademico Prof. Nicola Augenti, più volte chiamato a svolgere il ruolo di consulente in importanti processi, come quello del crollo del ponte Morandi di Genova.
    Infatti, l’accademico nominato consulente della procura,sentito davanti al giudice di primo grado, ha affermato che, senza alcun’ombra di dubbio, il frontone, da dove si è staccato l’intonaco assassino, è di proprietà pubblica.
    Del resto, il regolamento del condominio di piazzetta Matilde Serao n.7, documento acquisito agli atti del processo, nulla dice riguardo ad uno specifico intervento sul frontone assassino.
    Un altro elemento portato all’attenzione del giudice dallo stesso difensore dell’imputato che ha rinunciato alla prescrizione, è rappresentato da un atto, a firma del Prof. Nicola Spinosa, con il quale nell’anno 1996, a seguito della caduta di intonaci dall’arco di ingresso della galleria, lato via Santa Brigida, causate da infiltrazioni d’acqua sulla copertura dell’arcone, la soprintendenza dei beni artistici di Napoli invitava l’amministrazione comunale adintervenire provvedendo anche al restauro delle parti danneggiate;
    di fronte a questo atto di un organo amministrativo, deputato alla tutela del patrimonio artistico, il comune di Napoli riteneva di doversene fare carico affidandone i lavori di restauro a ditta specializzata.
    Del resto, lo stesso teste Carughi, sempre in occasione della sua deposizione davanti al giudice di primo grado affermava: che così si era proceduto perché si riteneva che l’arcone fosse di proprietà pubblica, in quanto sottoposto ipso iure a vincolo e la stessa valutazione poteva, a suo avviso, estendersi anche agli altri ingressi della Galleria.
    La situazione è talmente chiara che mi sembra scandalosa la sentenza di primo grado, in una vicenda che ha causato la morte di un giovane ragazzo, 10 anni fa – ha continuato l’avvocato, che ha poi spiegato -, prima di tutto perché c’è una legge dello stato, la legge di Napoli, del 1885, che vieta la vendita a privati (e quindi alle banche) delle facciate che sono sulle strade sulle fasce orizzontali del monumento storico, sui quali si può intervenire solo attraverso un fondo pubblico che prevede un 50% a carico del Comune e un 50% a carico dello Stato.
    C’è chi ha parlato di un atto di compravendita dell’appartamento al quarto piano del 1917 – ha continuato Spina – che in realtà conferma solo quanto abbiamo detto, cioè che le banche non potevano vendere il terrazzo (sotto il quale vi è il frontone al di sopra dell’arco d’ingresso della galleria).
    Nello specifico in questo atto di vendita del 1917 si fa riferimento alla vendita dell’appartamento annesso al terrazzo (quello che è sul frontone incriminato) e si specificano anche i confini del bene venduto, come previsto dal codice civile Pisanelli, precedente a quello attuale, che impone che si trasferiscano le cose che sono esplicitamente scritte.
    Proprio in questo documento i beni da trasferire al proprietario D.R sono elencati e difatti non vi è la torre incriminata proprio perché non poteva esserci, poiché di proprietà comunale e dunque non vendibile: la non vendibilità, per intenderci, deriva proprio dalla natura giuridica del terrazzo, diversa da quella dell’appartamento”.
    Il procuratore generale nella sua ultima requisitoria in aula, ha parlato “di una lacunosa manutenzione decennale”, che pero è stata segnalata più volte dai condomìni adiacenti all’arco in questione che comunicarono al Comune diverse volte (nel 2009 e poi nel maggio 2014) la necessità di intervenire per mettere in sicurezza la parte, sulla quale però, da semplici cittadini, non poterono mettere mano in quanto parte monumentale della galleria.
    Seppur i rilievi siano stati evidenziati in aula, la sostituto procuratore generale, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado alla Corte di Appello. Confondendo anch’essa che quello che chiamiamo Galleria è divisa in una parte privata (fabbricati condominiali e relative facciate) e una parte pubblica (strade coperte dalle volte a vetro e relative pertinenze che comprendono i fregi.
    Un’ultima considerazione, che secondo lo stesso difensore potrebbe fare anche un comune cittadino alla lettura delle motivazione della sentenza che attribuiscono al frontone una funzione di decoro delle facciate dei confinanti condomini, attribuendone, perciò, anche l’obbligo della sua manutenzione, che se venisse applicato lo stesso metro di giudizio alla fontana di Trevi che forma un tutt’uno con la facciata di palazzo Poli, in mancanza di idonea documentazione, l’obbligo manutentivo andrebbe a ricadere, per quel principio di Trevi “presunzione” richiamato nella sentenza del Tribunale di Napoli, esclusivamente sui proprietari del palazzo del duca Poli, che potrebbero, come fece Totò, nel noto film “Totò Truffa 62“, venderlo a terzi.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO