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    Vomero, appello al Prefetto per la riapertura di via Luca Giordano

    Il presidente del Comitato Valori collinari, Gennaro Capodanno, ha lanciato un appello al Prefetto di Napoli per riaprire via Luca Giordano nel quartiere del Vomero.
    Capodanno si è espresso contro la pedonalizzazione di alcune aree e ha chiesto la revoca dei provvedimenti attuati, sottolineando l’importanza di ripristinare la viabilità come in passato.
    Nell’appello, Capodanno denuncia la situazione critica delle strade, in particolare via Morghen, e si oppone all’ipotesi di istituire una zona a traffico limitato nella parte alta del quartiere.
    L’appello sottolinea anche i possibili effetti negativi che una simile misura potrebbe avere sul traffico e sul commercio locale. Capodanno chiede interventi immediati da parte delle autorità competenti per migliorare le condizioni del traffico nel quartiere del Vomero e ridurre la congestione stradale.
    L’appello include la richiesta di vietare la sosta lungo alcune vie per snellire il traffico e prevenire problemi legati all’inquinamento atmosferico.
    In conclusione, l’appello di Capodanno mira a sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di adottare provvedimenti efficaci per risolvere i problemi di viabilità nel quartiere del Vomero, ribadendo l’importanza di mantenere un equilibrio tra le esigenze della popolazione locale e la mobilità urbana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, riciclaggio con tecnologia da servizi segreti: 8 arresti e 6 mila clienti

    Hanno utilizzato tecnologia da servizi segreti, quella israeliana, tra le più sofisticate al mondo, per difendere la loro rete informatica e riciclare ben 2,6 miliardi gli otto componenti dell’organizzazione criminale sgominata oggi dalla Guardia di Finanza di Napoli.
    Il particolare è stato rivelato dal procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i risultati dell’operazione. Nell’operazione sono stati eseguiti 8 arresti e sequestrati beni per 25 milioni di euro.
    Il comandante provinciale della Guardia di Finanza, generale Paolo Borrelli, ha detto che tra i clienti dell’organizzazione ci sono campani, laziali e lombardi.Le indagini hanno coinvolto anche l’estero e hanno portato all’esame di centinaia di documenti criptati e al controllo di 140mila operazioni bancarie.
    Tra i beni sequestrati ci sono:
    15 immobili a Vilnius, tra cui due appartamenti di lusso nel centro storico, due alberghi e un bar-ristorante4 immobili a Riga, tra cui due appartamenti di lussoUna villa ad Ercolano con piscina e campo di calcioUn immobile a PorticiUn immobile a ComoUno yachtSi stima che l’organizzazione avesse circa 6mila clienti. LEGGI TUTTO

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    Processo per l’omicidio del pizzaiolo, il padre: “Chiediamo giustizia per Francesco Pio”

    “Chiediamo giustizia per nostro figlio, non vendetta”, ha dichiarato Antonio Maimone, padre di Francesco Pio Maimone, il giovane aspirante pizzaiolo di 18 anni assassinato senza motivo la notte tra il 19 e il 20 marzo scorsi nella zona degli chalet di Mergellina a Napoli, mentre si trovava con degli amici.
    Stamane, il padre di Francesco Pio sta partecipando, insieme al suo avvocato Sergio Pisani, alla prima udienza del processo davanti alla Corte di Assise partenopea, che vede imputati Francesco Pio Valda, il 20enne legato ad ambienti camorristici della zona di Barra e accusato dell’omicidio, insieme a un gruppo di parenti (tra cui la sorella e la nonna) e amici che si presume l’abbiano aiutato a sfuggire alle sue responsabilità.
    “Per noi questo è un giorno di grande dolore”, ha continuato Antonio Maimone. “Da quando è avvenuta la tragedia, per noi è cominciata una pace dolorosa. Siamo distrutti e addolorati, ma ci affidiamo alla giustizia”. LEGGI TUTTO

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    Pomigliano, minorenne incensurato arrestato con una pistola da killer professionista

    Un giovane di 17 anni, residente a Pomigliano d’Arco, è stato sorpreso dai carabinieri della sezione operativa di Castello di Cisterna con un’arma clandestina.
    Durante la perquisizione eseguita nella sua abitazione nella zona popolare della “219”, è stato trovato e sequestrato una pistola semiautomatica marca Ruger modello “Mark II Target in” calibro 22 long, carica con 9 cartucce dello stesso calibro nel caricatore.
    L’arma è di quelle usate dai killer professionisti. Nonostante l’età e l’assenza di precedenti penali, il minorenne è stato arrestato per detenzione di arma clandestina e trasferito nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei per ulteriori accertamenti.
    L’arma sarà sottoposta ad analisi balistiche al fine di verificare eventuali coinvolgimenti in fatti di sangue o altri crimini.
    Indagini sull’uso della pistola da parte del minorenne
    Ora i carabinieri continuano le indagini per stabilire eventuali legami con la criminalità organizzata da parte del minorenne e se quella pistola fosse in suo uso o se il giovane incensurato la custodisse per conto di qualcuno. LEGGI TUTTO

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    Napoli, mamma e figlia picchiano infermieri all’ospedale Santobono

    Ennesimo episodio di violenza negli ospedali napoletani in danno di medici e infermieri ha visto coinvolte una donna di 34 anni e la sua figlia di soli 14 anni nell’ospedale pediatrico Santobono a Napoli.
    Le due hanno aggredito alcuni infermieri del pronto soccorso, probabilmente frustrate dall’attesa per la visita medica della bambina di 6 anni. Le lesioni riportate da due infermiere sono guaribili in 7 giorni.
    La madre e la figlia sono state denunciate per lesioni, violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.
     Protestavano per i ritardi della visita alla figli di 6 anni
    I carabinieri stanno continuando ad indagare per chiarire eventuali complicità nell’aggressione da parte di altre persone. LEGGI TUTTO

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    Portici, scoperta centrale del riciclaggio internazionale: arrestati anche all’estero

    Nella mattinata odierna, a Portici ed Ercolano, sono in corso le operazioni di esecuzione di misure cautelari personali e reali da parte dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli.
    Le 13 misure cautelari sono state firmate dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica locale.
    Si tratta di uno dei filoni di un’inchiesta coordinata da Eurojust che coinvolge quattro uffici inquirenti: Napoli, Lecce, Riga (Lettonia) e Vilnius (Lituania).
    I soggetti coinvolti sono sospettati di associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio, ricettazione, intestazione fittizia di beni, bancarotta per distrazione, omessa dichiarazione dei redditi e detenzione illegale di apparecchiature per intercettazioni informatiche.
    Parallelamente, il Comando Provinciale di Lecce sta eseguendo un’altra misura cautelare, nell’ambito di un’indagine coordinata da Eurojust che coinvolge anche le Autorità Giudiziarie della Lettonia e della Lituania. LEGGI TUTTO

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    Crollo del palazzo a Torre Annunziata: lite in aula tra l’avvocato e il Procuratore generale

    L’udienza di oggi in corte d’appello sul crollo del palazzo a Torre Annunziata, episodio drammatico verificatosi il 6 luglio del 2017 ha visto consumarsi un forte conflitto tra l’avvocato Elio D’Aquino e il sostituto procuratore generale Cangianiello.
    Il difensore stava discutendo sulle posizioni di Cuomo e Lafranco già assolti in primo grado perché ritenuti estranei ai fatti che hanno provocato il crollo del palazzo dove persero la vita otto persone tra cui un bambino.
    Dopo circa due ore di discussione l’avvocato veniva interrotto da Pg che criticava le sue argomentazioni difensive. Ne e’ nata una vera e propria lite in aula con il difensore che accusava il Pg di ingiusto accanimento e di non essersi letta gli atti del processo.
    A questo punto la Corte, presieduta dalla dr.ssa Iorio, sospendeva l’udienza che riprendeva dopo circa venti minuti una volta sedati gli animi.
    La prossima udienza è’ prevista per il 20 marzo data in cui si concluderanno le discussioni degli altri difensori. La sentenza e’ prevista per aprile. Il primo grado si e’ concluso con la condanna per disastro colposo di Velotti, autore dei lavori che avrebbero causato il crollo, e dei tecnici Manzi e Bonzani. LEGGI TUTTO

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    Crollo in galleria a Napoli: processo d’appello ad aprile

    Il processo d’appello per la tragedia della Galleria Umberto I di Napoli, in cui perse la vita lo studente 14enne Salvatore Giordano, è stato fissato per il prossimo 15 aprile.
    Il giovane di Marano di Napoli morì il 5 luglio del 2014 dopo essere stato colpito alla testa da un frammento di un fregio staccatosi dal monumento.
    Al termine del processo di primo grado, il 19 settembre 2022, cinque imputati (tra cui alcuni dipendenti comunali) sono stati condannati, mentre uno è stato assolto.
    In vista del decennale della tragedia, che cadrà il prossimo luglio, la famiglia di Salvatore Giordano, assistita dall’avvocato Sergio Pisani, ha inviato una lettera al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
    Nella lettera si chiede di valutare l’opportunità di installare sul luogo dell’accaduto una targa o un altro simbolo in memoria della giovane vittima.
    L’obiettivo è di ricordare Salvatore Giordano e di fare in modo che eventi del genere non si ripetano mai più.
    L’iniziativa si ispira alle analoghe iniziative intraprese in questi giorni per il giovane Giovanbattista Cutolo. LEGGI TUTTO

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    Truffa anziano a Venezia: arrestato 31enne a Napoli

    Un uomo di 31 anni è stato arrestato a Napoli per aver truffato un anziano di 80 anni con la tecnica del finto carabiniere.
    L’uomo si è spacciato per un carabiniere, dicendo all’anziano che suo figlio era coinvolto in un incidente stradale e che era necessario pagare le spese legali. Approfittando di questa bugia, si è presentato a casa della vittima e ha ottenuto monili in oro del valore di circa 2.000 euro.
    Tuttavia, è stato intercettato dai veri carabinieri della Tenenza di Mira che lo hanno arrestato sul posto e portato in caserma.
    L’episodio si è verificato a Mira in provincia di Venezia il pomeriggio del 23 febbraio e l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari dopo la convalida dell’arresto. LEGGI TUTTO

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    Autodemolizione abusiva sequestrata a Boscoreale

    I carabinieri della sezione Parco di Boscoreale hanno sequestrato un’autodemolizione abusiva che ospitava 32 veicoli e diversi rifiuti pericolosi.
    L’attività, completamente priva di autorizzazioni, è stata posta sotto sigilli.
    I militari hanno rinvenuto anche veicoli di provenienza furtiva.
    Il responsabile è stato denunciato per ricettazione, gestione illecita di rifiuti e attività illecita di discarica.
    L’operazione si inserisce nel contesto di una campagna di controlli agli autodemolitori da parte dei carabinieri forestali del Parco Nazionale del Vesuvio.
    Dall’inizio dell’anno sono state denunciate cinque persone per reati legati alle attività di autodemolizione, tra cui illecita immissione di fumi in atmosfera, scarico illecito di acque industriali, gestione illecita di rifiuti e discarica abusiva.
    Sono state inoltre elevate sanzioni per un ammontare complessivo di circa 30.000 euro. LEGGI TUTTO

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    Controlli nella movida di Mergellina: quasi 500 identificati

    Durante il fine settimana appena trascorso, le autorità dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, insieme al personale della Polizia Locale, hanno condotto ispezioni nella zona della movida presso gli “chalet” di Mergellina e in largo Sermoneta.
    Durante queste operazioni sono state identificate 497 persone, di cui due sono state denunciate e 135 sono risultate avere precedenti penali. Sono stati controllati 150 veicoli e sono state riscontrate 5 violazioni al Codice della Strada.
    Queste attività di controllo sono finalizzate a garantire la sicurezza e il rispetto delle norme nel contesto della movida a Mergellina. Le autorità locali vigilano costantemente per mantenere l’ordine pubblico e prevenire comportamenti illeciti o pericolosi. LEGGI TUTTO

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    Accoglienza senza fissa dimora: vertice a Napoli

    Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato un incontro sulla situazione dei senza fissa dimora presenti nella città di Napoli.
    La riunione si è tenuta presso la Prefettura di Napoli, alla presenza dell’assessore comunale al Welfare e di rappresentanti di diverse organizzazioni tra cui Asl Napoli 1 centro, Croce Rossa Italiana, Caritas, Comunità di S. Egidio e Associazione Be Humans – Rete Coordinamento di Strada.
    Durante l’incontro è stata valutata l’attuazione delle iniziative legate allo sgombero dei senza fissa dimora dalla Galleria Principe di Napoli. Il Comune ha avviato i lavori finanziati dal Pnrr per creare tre stazioni di posta e riqualificare 9 appartamenti da destinare alle persone senza tetto.
    Le stazioni potranno ospitare fino a 50 persone e saranno posizionate a piazza Garibaldi e Fuorigrotta. Gli appartamenti saranno utilizzati per accogliere piccoli gruppi o famiglie fino a 6/7 persone e offrire sistemazioni temporanee, soprattutto nei periodi più difficili come l’inverno.
    Tutti i partecipanti hanno concordato di intensificare gli sforzi per migliorare l’accoglienza di queste persone vulnerabili.
    Per quanto riguarda la Galleria Principe di Napoli, dopo lo sgombero avvenuto nei giorni scorsi per consentire i lavori di restauro, le persone senza fissa dimora sono state trasferite in strutture dormitorio o sistemazioni alternative. Il Tavolo si riunirà regolarmente per monitorare la situazione. LEGGI TUTTO