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    Pompei, un Sacrario blu rinvenuto nella Regio IX

    Un affascinante sacrario con pareti blu è stato scoperto a Pompei, nell’area centrale della città antica. La scoperta, avvenuta durante gli scavi nell’Insula 10 della Regio IX, offre un nuovo spaccato sulla vita quotidiana e le credenze religiose degli antichi pompeiani. Il sacrario, che misura circa 8 metri quadrati, presenta pareti dipinte di un blu intenso, colore raramente utilizzato negli affreschi pompeiani e solitamente riservato ad ambienti di particolare pregio decorativo.
    Punti Chiave Articolo Su questo sfondo blu spiccano figure femminili che rappresentano le quattro stagioni, le Hore, e allegorie dell’agricoltura e della pastorizia. Simboli e rituali La presenza di questi simboli indica che il sacrario era probabilmente dedicato a divinità legate alla natura e alla fertilità. Al suo interno sono stati rinvenuti anche oggetti di uso quotidiano, come anfore da trasporto, brocche, lucerne e frammenti di intonaco con gusci d’ostrica tritati, usati come materiale edilizio. Il sacrario fa parte di un complesso residenziale più ampio, che include un quartiere termale ancora in fase di scavo e un grande salone affrescato con scala di accesso al primo piano. Questi ritrovamenti testimoniano l’evoluzione di questo quartiere nel corso del tempo e la ricchezza della vita a Pompei prima della tragica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Un progetto di valorizzazione Lo scavo del sacrario e dell’intero quartiere rientra in un più ampio progetto di messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio archeologico di Pompei. L’obiettivo è quello di rendere fruibile al pubblico questo sito straordinario e di garantire la sua conservazione per le generazioni future.sto patrimonio pompeiano (più di 13mila ambienti in 1070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibile. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Conte atterrato a Capodichino: oggi la firma col Napoli

    Antonio Conte è a Napoli! L’attesa è quasi finita: il nuovo allenatore azzurro è atterrato a Capodichino pronto ad iniziare la sua avventura sulla panchina partenopea. Il presidente azzurro, dopo la sua vacanza a Ibiza con la famiglia, è già rientrato in Italia e si è subito recato a Roma. L’obiettivo è uno solo: chiudere la trattativa con Conte il prima possibile e dare finalmente al Napoli un nuovo allenatore.
    Punti Chiave ArticoloLe parti hanno trovato l’intesa: Conte firmerà un contratto di tre anni con un ingaggio da 6,5 milioni di euro a stagione, cifra che potrà aumentare con bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi. Contratto da 6,5 milioni a stagione più bonus Secondo alcune indiscrezioni, il contratto è già stato firmato in via definitiva giovedì scorso, con le firme dei legali. Mancano solo le firme simboliche e la presentazione ufficiale. Un nuovo inizio per Napoli: Il primo obiettivo di Conte sarà quello di riportare entusiasmo in un ambiente deluso dall’ultima stagione fallimentare. De Laurentiis ha scelto il miglior allenatore possibile per la difficile sfida che attende il Napoli: Conte è un vincente abituato alle sfide e ha la personalità giusta per riavvicinare il popolo alla squadra e ricostruire un legame forte tra tifoseria e società. Un nuovo ciclo ricco di ambizioni L’arrivo di Conte segna l’inizio di un nuovo ciclo per il Napoli. Con il suo entusiasmo, la sua esperienza e la sua mentalità vincente, il tecnico salentino è pronto a rilanciare la squadra e a riportarla ai vertici del calcio italiano e europeo. I tifosi azzurri accolgono con grande entusiasmo l’arrivo di Conte. La speranza è che il nuovo allenatore possa finalmente riportare il Napoli a competere per i titoli più importanti e regalare loro grandi gioie. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Rinviata l’asta per il pallone d’oro di Maradona

    La vendita all’asta del Pallone d’Oro di Maradona, prevista per questa settimana, è stata posticipata a causa di un’indagine giudiziaria su una possibile rivendita di beni rubati. Il Pallone d’Oro era stato assegnato a Maradona come miglior giocatore dei Mondiali del 1986. Scomparso per decenni, il trofeo è riapparso di recente e gli eredi di Maradona ora ne rivendicano il possesso.
    Punti Chiave ArticoloLa casa d’aste francese Aguttes era incaricata della vendita, ma l’asta è stata rinviata a causa di un’indagine in corso. Le accuse di ricettazione hanno sollevato dubbi sulla legittima proprietà del trofeo, rendendo impossibile per Aguttes di procedere con la vendita in modo responsabile. La posizione degli eredi di Maradona Gli eredi di Maradona contestano la proprietà del trofeo e ritengono che l’attuale proprietario non abbia il diritto di venderlo. La casa d’asta sostiene di aver acquistato il trofeo in buona fede e di non essere a conoscenza di alcuna provenienza illegale al momento dell’acquisto. L’ufficio del procuratore di Nanterre sta conducendo l’indagine. Il trofeo è stato disperso per decenni e le circostanze della sua scomparsa sono incerte. Aguttes ha dichiarato di aver acquistato il trofeo nel 2016 come parte di un lotto più ampio da una collezione privata.Non è ancora stata fissata una nuova data per l’asta.L’esito dell’indagine giudiziaria determinerà il futuro del trofeo. Al 3 giugno 2024, l’indagine è ancora in corso e non è stata ancora fissata una nuova data per l’asta. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Terremoto Pozzuoli rimosse le tende della protezione civile

    Terremoto ai Campi Flegrei: rimosse le tende allestite a Pozzuoli. I volontari hanno smontato le tende predisposte dal Comune di Pozzuoli per il bradisismo, situate in Piazza a Mare, via Napoli, largo Palazzine, Toiano e via Vecchia San Gennaro. Attualmente, l’unico hub operativo è il Pala Troncone di Monterusciello. Il Comune ha registrato circa 250 nuclei familiari sfollati a causa del bradisismo a Pozzuoli; 178 persone (74 famiglie) hanno rifiutato gli alloggi provvisori, mentre 133 persone (50 famiglie) sono state temporaneamente sistemate in strutture alberghiere designate dall’Amministrazione.
    Punti Chiave ArticoloLa rimozione delle tende è stata effettuata dai volontari della Protezione Civile, giunti nella cittadina napoletana nelle ultime settimane per supportare la popolazione di fronte all’intensificarsi del fenomeno del bradisismo. Rimane in funzione solo solo l’hub allestito al Pala Troncone Attualmente, solo l’hub allestito presso il Pala Troncone, il palazzetto dello sport di Monterusciello, rimane attivo, ospitando una ventina di persone. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli aggredite infermiera e operatrice sanitaria all’ospedale Pellegrini

    Napoli. Ieri pomeriggio, intorno alle 16:30, l’ennesimo episodio di violenza contro i sanitari si è consumato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli. Un’infermiera e un operatore socio sanitario (OSS) sono stati aggrediti da una paziente che aveva accompagnato il marito, in cura per un codice verde.
    Come riporta l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, l’aggressione è avvenuta nell’area del Triage. La donna, già in passato autorizzata ad entrare nelle aree mediche per parlare con il marito, non ha gradito l’ennesimo invito da parte dei sanitari ad allontanarsi per consentire l’assistenza medica.
    A quel punto, la paziente ha reagito con violenza verbale e fisica, minacciando, insultando e aggredendo fisicamente l’infermiera e l’OSS. Solo l’intervento delle guardie giurate è riuscito a placare la furia della donna e a evitare il peggio.
    Purtroppo, l’episodio di ieri evidenzia ancora una volta la carenza di sicurezza all’interno degli ospedali. Episodi raccontati spesso dalle cronache di Napoli negli ultimi anni.
    Il drappello di polizia interna al Vecchio Pellegrini, che sulla carta dovrebbe essere attivo ogni giorno, non era operativo al momento dell’aggressione, a causa della mancanza di agenti da impiegare.
    Si tratta di una situazione inaccettabile che mette a rischio la sicurezza di operatori sanitari e pazienti. È necessario un intervento immediato per potenziare i presidi di polizia all’interno degli ospedali e per garantire la tutela di chi lavora e di chi si reca in queste strutture per ricevere cure.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli tonnellate di rifiuti tombati nell’aex area Suarez ai Camaldoli: arrestato imprenditore

    Napoli. Imprenditore edile ai domiciliari per disastro ambientale a Napoli: seppelliti 250mila tonnellate di rifiuti in un’ex cava. L’indagine di Carabinieri, dalla Polizia Locale. L’uomo, B.S.
    Punti Chiave Articologià noto alle forze dell’ordine per vicende simili, è accusato di aver seppellito illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti, tra cui amianto, nell’ex cava Suarez dismessa all’interno del Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica – Sezione V “Ambiente Edilizia Urbanistica” e supportate da accertamenti dell’ARPA Campania e da una consulenza tecnica di una geologa ambientale, hanno rivelato che l’imprenditore, nel corso degli anni, ha realizzato una vera e propria discarica abusiva all’interno dell’ex cava Suarez. Si stima che l’uomo abbia smaltito illecitamente tra i 146.000 e i 176.000 metri cubi di rifiuti, pari a circa 250.000 tonnellate, tra cui notevoli quantità di amianto frantumato. Per avere un’idea della vastità dello scempio, basti pensare che il volume dei rifiuti smaltiti è equivalente a un edificio di 90 metri per 90 metri e alto 7-8 piani. L’operazione di smaltimento illegale ha provocato un grave inquinamento dell’area e ha messo a rischio la salute di un numero considerevole di persone, trattandosi di una zona densamente popolata. Oltre agli arresti domiciliari, all’imprenditore sono stati sequestrati autocarri, macchine per il movimento terra e una delle sue società, beneficiaria delle condotte illecite, è stata interdetta dall’esercizio dell’attività imprenditoriale. Il sequestro preventivo ammonta a circa un milione di euro. L’imprenditore era già stato rinviato a giudizio per l’omessa bonifica della stessa cava, ordinata sia dal Comune di Napoli che dal giudice penale, e aveva già subito un sequestro di tre milioni di euro per non aver provveduto al ripristino dell’area da almeno cinque anni. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, alla Doganella disagi postali in via Cupa Principe

    Napoli.Residenti di una strada della Doganella frustrati da ritardi nelle bollette e mancata consegna della posta. Da mesi, i residenti di Via Cupa Principe alla Doganella soffrono di gravi disservizi postali. La mancata e ritardata consegna della posta sta causando notevoli disagi economici e pratici per la comunità.

    Punti Chiave ArticoloIn molti casi, Via Cupa Principe viene confusa con la vicina “Via Cupa del Principe” situata in Via Stadera. Ciò contribuisce al ritardo o alla mancata consegna della posta. Richiesta di intervento I residenti esortano gli uffici postali centrali ad adottare le necessarie misure per risolvere questo problema cronico. La problematica è stata inoltre portata all’attenzione del Vice Presidente della 7 Municipalità, Giuseppe Grazioso, che ha assicurato il massimo impegno per una rapida soluzione. Soluzione urgente necessaria Il disagio causato dai disservizi postali in Via Cupa Principe è inaccettabile. Le autorità competenti devono intervenire tempestivamente per garantire una regolare e puntuale consegna della posta ai residenti, tutelando i loro diritti e il loro benessere economico. Conseguenze economiche gravi Accumulo di pagamenti in sospeso per bollette non ricevute, mettendo a rischio la situazione finanziaria dei residenti.Rischio di interruzioni di servizi essenziali come l’energia elettrica o il gas a causa del mancato pagamento delle fatture.Applicazione di sanzioni più pesanti per violazioni del codice stradale o altre infrazioni amministrative, a causa della mancata consegna delle multe.Spese impreviste per i residenti, già alle prese con le difficoltà economiche derivanti dal ritardo nella consegna della posta. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Blitz notturno a Porta Capuana: Borrelli e Grazioli minacciati, interviene la Polizia

    Nella notte scorsa, il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, accompagnato dal giornalista Pino Grazioli, ha effettuato un blitz a Porta Capuana. L’intervento ha portato a tensioni e minacce, segnalando ancora una volta i problemi di legalità nella storica area della città.
    Il parlamentare si è fermato all’esterno di un bar che, oltre la mezzanotte, diffondeva musica ad alto volume. Durante il controllo, Borrelli è stato oggetto di insulti da parte di un uomo in sella a uno scooter. L’individuo, privo di documenti, senza casco e alla guida di un mezzo sottoposto a fermo amministrativo e senza assicurazione, è stato successivamente fermato da una pattuglia della Polizia di Stato e portato in Questura per accertamenti.

    La situazione è peggiorata quando alcuni giovani hanno cercato di avvicinarsi a Borrelli e Grazioli, minacciandoli. L’intervento tempestivo della Polizia ha evitato ulteriori escalation. “Dobbiamo riportare la legalità in questo luogo storico della città, dove attualmente vige solo la legge della violenza dei clan,” ha dichiarato Borrelli.
    “Si spaccia a tutte le ore, un bar che funge da punto di ritrovo per una serie di pregiudicati tiene la musica ad alto volume oltre la mezzanotte. Chi osa ribellarsi viene minacciato e aggredito. Tutto intorno il degrado e decine di disperati che si accampano tra rifiuti, sporcizia e topi. Un’immagine devastante della città a pochi metri dalla stazione centrale e da luoghi simbolo della città.”
    Borrelli ha aggiunto che questa situazione di caos e ingovernabilità è mantenuta intenzionalmente per favorire i traffici criminali. Tuttavia, ha assicurato che, come per Pizzofalcone, San Biagio ai Taffettanari e le case occupate dalla camorra, l’intervento delle autorità sarà deciso e continuo per ristabilire l’ordine e la sicurezza nella zona.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, spiagge libere di Posillipo: prenotazione obbligatoria da domani

    Napoli. Spiagge libere di Posillipo: prenotazione obbligatoria da domani. Accesso contingentato per le spiagge di Palazzo Donn’Anna e spiaggia delle Monache A partire da domani, 3 giugno 2024, la prenotazione online sarà obbligatoria per accedere alle spiagge libere di Palazzo Donn’Anna e spiaggia delle Monache a Posillipo. Il sistema di prenotazione, già attivo sul sito web https://www.spiaggelibere.it/, permette di prenotare il proprio posto per il giorno successivo, dalle 8:00 alle 23:00. Ogni utente può effettuare fino a tre prenotazioni a settimana.

    Punti Chiave ArticoloCome funziona la prenotazione Per prenotare il proprio posto, è necessario accedere al sito web https://www.spiaggelibere.it/ e selezionare la data e l’ora desiderata. Il sistema mostrerà la disponibilità in tempo reale per le due spiagge. Una volta effettuata la prenotazione, si riceverà una conferma via email con un codice QR da presentare all’ingresso della spiaggia. Regole di accesso L’accesso alle spiagge libere di Palazzo Donn’Anna e spiaggia delle Monache è consentito solo ai maggiorenni. I minori possono accedere solo se accompagnati da un adulto. L’ingresso ai cani non è consentito. Il 5% dei posti disponibili sarà riservato a categorie protette (ai sensi della legge 69/1999) e anziani (maggiori di 70 anni di età), che potranno accedere senza prenotazione online. Cosa fare in caso di pioggia In caso di maltempo, l’accesso alle spiagge potrebbe essere temporaneamente sospeso. Si consiglia di consultare il sito web https://www.spiaggelibere.it/ o i canali social del Comune di Napoli per aggiornamenti in tempo reale. Alternative alle spiagge di Palazzo Donn’Anna e delle Monache La spiaggia di Mappatella Beach non è soggetta a prenotazione. Inoltre, il Comune sta lavorando per l’installazione di attrezzature sportive su questa spiaggia. Maggiori informazioni Per maggiori informazioni sulle spiagge libere di Posillipo, è possibile consultare il sito web del Comune di Napoli https://www.comune.napoli.it/home o contattare l’Ufficio Mare del Comune al numero 081 562 30 30. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Arzano paletti e fioriere abusive: la protesta dei cittadini

    Arzano.Paletti e fioriere abusive in via Taormina e via Rimini: città senza controlli. Non sono bastate le segnalazioni dei cittadini e dei passanti per mettere un freno e ripristinare la legalità ad Arzano. In via Taormina (nella foto), secondo i residenti, sarebbe tanta l’impunità che alcuni condomini hanno istallato su pubblica via, sulla carreggiata, paletti metallici. Molti dei paletti presentano addirittura il getto in cemento per fissarli nella sede stradale.

    Punti Chiave ArticoloMentre per via Rimini (nella foto), anche in questo caso, le fioriere e vasi fanno ancora bella mostra di se. Ma tutto questo accade un po’ in tutta la città con gli uomini della polizia locale che sottorganico e nonostante le nuove tre assunzioni, non riesce a dare risposte concrete per debellare il triste fenomeno. Addirittura in via Pecchia e via L. Rocco, fruttivendoli e ferramenta espongono al loro merce sui marciapiedi e alcuni occupando la sede stradale con carrelli e sedie onde evitare di far parcheggiare le auto.  Oltre a paletti e fioriere selvagge imperversa anche sedia selvaggia “Chi di competenza, dovrebbe di avviare un controllo sulle tante attività commerciali che occupano spazi pubblici sui marciapiedi e sulla strade della città, verificando l’intralcio al passaggio dei pedoni sui marciapiedi o che impediscono il parcheggio sul margine della strada”, precisa A.L. un residente. “Su queste violazioni gravi e impattanti sulla vivibilità delle nostra strade, che implicano una trasformazione di spazi pubblici in vere e proprie proprietà private, bisogna intervenire urgentemente”. Francesco Nardelli

    I paletti abusivi

    I paletti abusivi

    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli, chiuse via Conte della Cerra e San Gennaro ad Antignano: gravi disagi per residenti e commercianti

    La chiusura di via Conte della Cerra, all’incrocio con via San Gennaro ad Antignano, sta causando notevoli disagi ai residenti e ai commercianti della zona. La decisione di chiudere l’area è stata presa a seguito del rischio di crollo di un edificio adiacente all’ingresso della Asl territoriale, di proprietà dell’ospedale Santobono.
    La situazione, tuttavia, non è il risultato di un’emergenza improvvisa. Secondo le dichiarazioni del deputato Francesco Emilio Borrelli e dei consiglieri di Europa Verde della V Municipalità, Gennaro Nasti e Luca Bonetti, la problematica è peggiorata a causa dell’indifferenza, dell’incuria e della superficialità con cui è stata gestita la pericolosità di un immobile puntellato da decenni. Nessuno, finora, ha affrontato seriamente la questione.

    “Chiediamo agli amministratori dell’ospedale di intervenire tempestivamente per decidere se abbattere definitivamente o rimettere in sicurezza l’edificio senza ulteriori tentennamenti. Non è possibile che uno dei principali assi viari di collegamento tra il centro della città e la zona collinare resti chiuso a lungo, creando il caos nella mobilità cittadina,” hanno dichiarato Borrelli, Nasti e Bonetti.
    Nel frattempo, i rappresentanti di Europa Verde sollecitano l’installazione di un’adeguata segnaletica stradale. La mancanza di indicazioni appropriate ha portato a lunghi pattugliamenti della Polizia Locale, distogliendo risorse da altre priorità. Inoltre, si ritiene necessario garantire un passaggio pedonale sicuro per l’accesso a Piazza degli Artisti.
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    Frattamaggiore, controlli straordinari delle forze dell’ordine: 24 pregiudicati nel mirino

    Ieri, gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, in collaborazione con il personale della Polizia Locale, hanno condotto un’operazione straordinaria di controllo del territorio nel comune di Frattamaggiore. Durante l’operazione, sono state identificate 160 persone, di cui 24 con precedenti penali e 4 attualmente agli arresti domiciliari.
    Inoltre, sono stati controllati 101 veicoli, con 4 di questi sottoposti a sequestro amministrativo e 13 violazioni del Codice della Strada contestate. Le forze dell’ordine hanno anche eseguito controlli su 2 esercizi commerciali e 2 agenzie di giochi e scommesse, nel contesto di un’operazione volta a garantire la sicurezza e il rispetto delle norme sul territorio di Frattamaggiore.

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