More stories

  • in

    Incidente Villa Literno: indagine sulle cause dello schianto mortale

    L’indagine sull’incidente di Villa Literno che ha causato la morte di tre giovanissimi e il ferimento di altre tre persone, tutte in gravi condizioni., dovrà stabilire  le eventuali responsabilità oltre alla dinamica. Ovvero di dovrà capire chi ha invaso la corsia opposta schiantadosi contro l’altra auto e perché.L’incidente si è verificato intorno all’1.30 della notte tra sabato e domenica in via delle Dune, la lunga strada di campagna che collega Villa Literno alla costa Domiziana. E’ li che  la Fiat 500X con alla guida Salvatore Donciglio, allevatore bufalino di cinquantaquattro anni di Casapesenna, e la moglie casalinga quarantanovenne, Antonella Nobis e una Fiat 500 modello Abarth si sono scontrate frontalmente.
    I due coniugi sono stati trasportati in pronto soccorso in codice rosso, l’uomo in quello di Pineta Grande, la donna a Sessa Aurunca con l’aorta perforata.
    Nella Abarth vi erano quattro ragazzi: alla guida la ventunenne Jowel Abbruzzese, residente a Varcaturo, località di Giugliano, che è stata trasferita in codice rosso all’ospedale civile di Aversa in prognosi riservata. Era la fidanzata di Dimitri Tammaro Iannone.
    E poi le tre vittime: Filomena del Piano, che è rimasta incastrata nelle lamiere insieme con l’amica, diciannovenne di Aversa, studentessa, figlia di un noto commerciante della città. Mentre i due ragazzi, pure loro morti sul colpo, erano stati sbalzati via nei cespugli della campagna incolta che costeggia la strada: Dimitri Tammaro Iannone, 25 anni e Gabriel Badica di 23 anni.
     Il papà e il fratellino di Gabriel Badica erano morti alcuni anni fa in un incidente stradale
    Entrambi di Villa Literno, il primo, di origine ucraine con la passione per la televisione, è stato anche concorrente del reality “Il Collegio”, aveva venticinque anni, il secondo, di origine rumene, viveva da solo con la mamma.
    Il suo papà e il fratellino alcuni anni fa erano rimasti vittima entrambi di un altro incidente stradale.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Incidente di Caserta: la vittima è il 20enne Alfonso Cerreto, grave il fratello

    Si chiamava Alfonso Cerreto il ragazzo di 20 anni morto a seguito dell’incidente stradale avvenuto questa notte a Caserta.
    Cerreto, originario di Maddaloni, ha lasciato una comunità sconvolta che in queste ore si stringe intorno alla sua famiglia. Alfonso stava guidando la sua Peugeot lungo la Strada Statale 7, nel territorio del Comune di Caserta, in compagnia del fratello quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del veicolo, che si è ribaltato. L’impatto è stato così violento che Alfonso è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, finendo in una scarpata sottostante la strada.
    Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Caserta che, con tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviali), hanno soccorso il giovane nella scarpata, affidandolo alle cure dei sanitari del 118, i quali purtroppo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
    Il fratello di Alfonso, che era con lui, è attualmente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. La prognosi resta riservata. La polizia è intervenuta sul luogo dell’incidente per effettuare tutti i rilievi necessari a determinare l’esatta dinamica dell’accaduto, che al momento risulta ancora poco chiara.
    La polizia stradale ha avviato le indagini per far luce sulla dinamica dell’incidente. Dai primi rilievi, sembra che la Peugeot si sia ribaltata più volte prima di finire la sua corsa sulla carreggiata. Pare che nel sinistro sia coinvolta anche un’altra vettura.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Calvi Risorta, i carabinieri intervengono per un incendio e trovano 3600 botti illegali

    I Carabinieri, durante un’intervento per un incendio avvenuto nella zona ASI di Calvi Risorta, hanno fatto una scoperta incredibile. Ciò che inizialmente sembrava essere un semplice spegnimento di un incendio in un deposito industriale, si è rivelato molto di più.
    Dopo circa cinque ore di operazioni per domare le fiamme, le forze dell’ordine hanno identificato la causa dell’incendio: la deflagrazione di polvere da sparo, usata presumibilmente per la produzione illegale di fuochi d’artificio.
    All’interno di locali adiacenti a quelli incendiati, sono stati ritrovati 2400 scatoloni di fuochi pirotecnici noti come “Super Cobra 6”, illegalmente fabbricati e di categoria F4, destinati solamente a persone qualificate.
    I Carabinieri hanno messo sotto sequestro oltre 360.000 petardi, il cui peso totale superava i 1000 kg di sostanza detonante e il cui valore commerciale è stato stimato in quasi 4 milioni di euro.
    Questo notevole quantitativo di materiale esplosivo è stato affidato a un’azienda pirotecnica specializzata. L’industria e il magazzino coinvolti nell’incendio sono ora sotto sequestro e si procede con le indagini per identificare i responsabili della fabbricazione e detenzione dei petardi illegali.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    La velocità dietro i due incidenti mortali di Caserta

    La notte tra sabato e domenica è stata segnata da due tragici incidenti stradali nel Casertano, che hanno causato la morte di quattro giovani.
    I carabinieri stanno indagando per stabilire le esatte cause del primo impatto che ha causato tre morti e tre feriti e anche per stabilire le cause del ribaltamento dell’auto sulla provinciale di Caserta che ha causato la morte di un 20enne.
    Ai superstiti sono stati effettuati tutti i test necessari per stabilire le loro condizioni.
    Il primo incidente è avvenuto a Villa Literno, sulla via delle Dune, strada di collegamento con Giugliano in Campania. Una 500 Abarth con a bordo quattro giovani – una 20enne di Aversa, un 25enne di origine ucraina e un 23enne romeno – si è scontrata frontalmente con una 500 X dove viaggiavano un uomo e una donna di 49 e 54 anni, residenti a Casapesenna.
    L’urto è stato violentissimo e i quattro giovani sono rimasti incastrati tra le lamiere dell’auto. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno estratto i corpi dalle lamiere, ma i giovani erano già morti sul colpo. Il quarto passeggero, un 21enne di Giugliano in Campania, è rimasto ferito gravemente, così come la coppia che viaggiava sull’altra auto.
    Sulle cause dell’incidente e sulla dinamica dello schianto stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe.
    Al momento non sono state trovate né telecamere né testimoni dell’accaduto, e gli unici indizi sono i segni di frenata sull’asfalto. Le auto viaggiavano a forte velocità – secondo una prima ricostruzione- ed ora si dovrà anche stabilire se chi era al volante era in condizioni di farlo
    Il secondo incidente è avvenuto a Caserta, sulla statale Appia. Un 20enne alla guida della sua auto ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato in mezzo alla carreggiata.
    Il giovane è stato sbalzato fuori dall’abitacolo e finendo nella scarpata adiacente alla strada. I vigili del fuoco del Comando di Caserta, intervenuti sul posto, hanno trovato l’auto ribaltata e il 20enne ormai deceduto. Per recuperare il corpo del giovane sono dovuti intervenire i vigili del Nucleo Saf (speleo-alpino-fluviale).
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Autopsia per stabilire le cause della morte del 15enne Cristian Caruso

    Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte di Cristian Caruso, il 15enne morto nella piscina di via Nazionale a castel Volturno mentre partecipava a una festa di compleanno con gli amici.
    Il giovane studente del secondo anno all’istituto tecnico industriale “Cesare Falco” di Capua, aveva scelto l’indirizzo legato alle costruzioni aeronautiche. Il suo sogno era lavorare in quel settore, un sogno alimentato dalla presenza del Centro di Ricerche Aerospaziali e dell’aeroporto militare di Grazzanise.
    Poco dopo la tragedia gli amici di Cristian hanno voluto esprimere il loro dolore incontenibile e la loro vicinanza alla famiglia scegliendo la recinzione dell’istituto tecnico come luogo simbolico per un ultimo saluto.
    Un lenzuolo bianco con la foto del giovane, qualche cuore rosso disegnato a mano e un messaggio semplice e toccante: “Cristian vive per sempre”. Un modo per dire che il suo ricordo non si spegnerà mai, che il suo sorriso e la sua vitalità continueranno a vivere nei loro cuori.
    Sui social e nelle strade delle due città si moltiplicano i messaggi di cordoglio per Cristian.  Anche il mondo della chiesa e le autorità locali hanno espresso il loro profondo cordoglio.
    La scomparsa di Cristian lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. La sua energia, il suo sorriso e il suo sogno di volare rimarranno per sempre vivi nei loro cuori. Un dolore immenso che unisce Capua e Grazzanise nel ricordo di un ragazzo speciale che troppo presto è stato strappato alla vita.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Morte cavallo Found Goal Pag, condannata ex vetturina Reggia di Caserta

    LAV accoglie con soddisfazione la condanna per la morte di Found Goal Pag, ma ribadisce l’impegno per un mondo senza sfruttamento animale
    “Siamo soddisfatti per la sentenza di condanna, ma non possiamo dimenticare il dolore e la sofferenza di Found Goal Pag. La sua morte rappresenta una tragica testimonianza delle crudeltà inflitte agli animali non umani nel nome del profitto e dell’indifferenza.”
    Così Nadia Zurlo, responsabile LAV Area Equidi, commenta la sentenza di oggi del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ce) che ha condannato per uccisione di animali ad un anno di reclusione l’ex vetturina che lavorava presso il servizio ippotrainato della Reggia di Caserta, processata per aver cagionato la morte di Found Goal Pag il 12 agosto 2020.
    La LAV sottolinea la gravità del reato e la necessità di una maggiore tutela degli animali. Il giudice, spiega la nota, “ha riconosciuto la penale responsabilità della donna, colpevole di aver negato al cavallo il riposo e le cure essenziali durante il suo ‘lavoro’ sotto il sole implacabile di quella giornata estiva.
    L’assenza di abbeveraggio e lo sforzo eccessivo hanno portato il cavallo a subire un profondo stato di disidratazione, culminato in un colpo di calore fatale e nell’arresto cardio-circolatorio che ne ha determinato la morte. Per tale motivo, l’imputata è stata condannata a un anno di reclusione.”
    La LAV ribadisce il proprio impegno nella lotta contro lo sfruttamento degli animali e per un mondo in cui ogni creatura possa vivere libera da sofferenza e violenza. “Continueremo a lottare affinché nessun altro animale debba subire un destino simile a quello di Found Goal Pag”, conclude Zurlo. “La sua morte non sarà vana e ci spingerà a fare ancora di più per difendere i diritti degli animali e per garantire loro una vita dignitosa.”
    La LAV invita tutti coloro che condividono i suoi valori a unirsi alla sua battaglia per un mondo più giusto e compassionevole per tutti gli esseri viventi. LEGGI TUTTO

  • in

    Presidente Antimafia a Castel Volturno in memoria di Noviello

    A Castel Volturno si è commemorato oggi il 16esimo anniversario della morte dell’imprenditore Domenico Noviello, ammazzato dai killer dell’ala stragista del clan dei Casalesi guidati da Giuseppe Setola il 16 maggio del 2008, in piena stagione del terrore nel Casertano.In pochi mesi, da maggio a novembre di quell’anno, i sicari del clan uccisero 18 persone, tra cui imprenditori coraggiosi come Noviello che avevano denunciato e fatto condannare gli estorsori del clan, e i sei incolpevoli ghanesi della strage di San Gennaro.
    Presenti a piazzetta Domenico Noviello a Baia Verde, proprio laddove l’imprenditore fu massacrato con decine di colpi di pistola, la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, con a fianco il figlio di Noviello, Massimiliano, e gli altri figli Mimma e Matilde.
    “E’ importante la commemorazione ma non basta” ha detto Colosimo; “ciò che già fanno le forze dell’ordine e la magistratura – ha aggiunto – deve trovare il pieno supporto delle istituzioni comunali e soprattutto del Parlamento, che oggi io rappresento; e magari nel Dl sicurezza in discussione la prossima settimana, avremo il giusto riconoscimento per le vittime delle mafie, che oggi manca” ha sottolineato, riferendosi alla modifica di quelle norme che impediscono a numerosi familiari di vittime innocenti della criminalità organizzata di avere il riconoscimento da parte dello Stato, un riconoscimento che si traduce anche in sostegni di carattere economico.
    “Il coraggio delle organizzazioni dei familiari delle vittime, come della Fai (Federazione associazioni antiracket) – ha evidenziato Colosimo – è lo stesso coraggio mostrato dalla vittime, come Mimmo Noviello; e il loro impegno ci racconta che un’altra città, un’altra libertà, sono possibili in territori dove spesso è sembrato che questo non fosse possibile.
    Ce lo raccontano comuni vicini a Castel Volturno come Casal di Principe, e soprattutto la speranza e la voglia di crescere che trovo in questi territori”. Mimma Noviello, figlia di Domenico, afferma che “16 dopo l’omicidio di mio padre il mondo è cambiato, è cambiato il modo di vivere e di comunicare.
    Ma oggi più che mai ricordare e impegnarsi è importante , è necessario, in un momento storico come quello attuale, invaso di noia, dove si muore senza morire, in questi giorni usati, dove si vive senza soffrire. Non ci resta che impegnarci e crederci sempre”.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Tragedia a Cancello ed Arnone: operaio muore incastrato in un’impastatrice

    In un drammatico incidente avvenuto in un cantiere di Cancello ed Arnone, in provincia di Caserta, un operaio di 62 anni ha perso la vita dopo essere rimasto incastrato in un’impastatrice per cemento.
    La tragedia si è consumata mentre l’uomo stava lavorando alla posa di canaline per l’installazione della fibra ottica in Via Viti. Secondo le prime informazioni, l’operaio sarebbe rimasto incastrato nel macchinario per cause ancora da accertare.
    La morte è sopraggiunta per dissanguamento. L’uomo era dipendente di un’azienda di Nola specializzata in impianti.
    La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo dell’operaio, che è stato trasportato all’ospedale di Caserta. Anche l’impastatrice è stata sequestrata per accertamenti tecnici.
    Aperta un’inchiesta sull’ennesima morte sul lavoro
    L’inchiesta dovrà chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto e stabilire eventuali responsabilità. Tuttavia, nulla potrà lenire il dolore dei familiari della vittima, che ha lasciato la propria casa per andare a lavorare e non ha più fatto ritorno.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    LA NOTA Pubblicato il nuovo bando di valorizzazione partecipata della Reggia di Caserta

    È stato pubblicato il nuovo bando per la valorizzazione partecipata della Reggia di Caserta, rivolto agli operatori del mondo artistico e culturale. Le proposte selezionate faranno parte del programma di attività che si svolgeranno dal settembre 2024 al febbraio 2025. Il Museo della Reggia promuove una sinergia con le istituzioni e le associazioni locali, con l’obiettivo di sviluppare contenuti culturali che favoriscano la partecipazione, la sperimentazione e l’innovazione.
    Si intende stimolare forme di progettualità condivisa attraverso diverse iniziative che avranno luogo nel Palazzo Reale, nel Parco Reale e all’Acquedotto Carolino. Le attività proposte devono essere in linea con la missione del museo e possono riguardare la fruizione culturale, la valorizzazione fisica o virtuale del patrimonio culturale materiale e immateriale, momenti di aggregazione, e l’utilizzo di varie espressioni artistiche e creative.
    Le proposte saranno sottoposte a una prima istruttoria amministrativa da parte del Servizio Comunicazione, Valorizzazione e Promozione, seguita da una valutazione del Comitato Scientifico del Museo, che definirà la graduatoria di ammissibilità. La scadenza per la presentazione delle istanze è fissata al 10 giugno 2024. La manifestazione d’interesse per le proposte di valorizzazione partecipata del Complesso Vanvitelliano e dell’Acquedotto Carolino sarà pubblicata con cadenza semestrale, offrendo ulteriori opportunità di collaborazione a tutti gli interessati.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Fingono la vendita online di un box auto e intascano l’acconto: 3 denunciati

    Grazie all’acquisizione dell’indirizzo IP del falso annuncio, pubblicato circa un mese fa su un noto sito di vendite online, e ai dati bancari forniti per ricevere il pagamento del box auto proposto, i carabinieri della Stazione di Roccamonfina, nel casertano, hanno identificato e denunciato in stato di libertà per truffa in concorso tre persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare.
    Madre, padre e figlio, già noti alle forze dell’ordine, avevano orchestrato la truffa in modo accurato, pubblicando foto e dettagli di un box auto removibile in lamiera che in realtà non era mai stato nella loro disponibilità.
    L’ignara vittima, attratta dall’offerta vantaggiosa, ha manifestato l’intenzione di procedere all’acquisto. I truffatori hanno subito richiesto un acconto di 240 euro da corrispondere tramite bonifico bancario.
    Dopo aver ricevuto la somma richiesta, i tre hanno interrotto ogni comunicazione e non hanno mai consegnato il box. Gli immediati accertamenti eseguiti dai carabinieri a seguito della denuncia della vittima hanno permesso di smascherare e denunciare i responsabili.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    “Ti faccio due buchi in testa”, testimone minaccia avvocato al processo per le violenze in carcere

    “Ti faccio due buchi in testa”: momenti di tensione questa mattina nell’aula bunker del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dove è in corso il maxi processo sui pestaggi avvenuti nel carcere “Francesco Uccella” il 6 aprile del 2020.
    Durante una pausa, un testimone, Gennaro Romano, detenuto per lesioni e rapina e parte civile nel processo, ha rivolto minacce di morte all’avvocato Carlo De Stavola, che difende alcuni degli agenti penitenziari imputati.
    Romano, durante la sua testimonianza, ha descritto le violenze subite in carcere, affermando di essere stato colpito al ginocchio nonostante avesse già lamentato dolore. Insofferente alle domande dell’avvocato De Stavola, ha poi minacciato: “ti faccio due buchi in testa”.
    L’avvocato De Stavola ha dichiarato di non escludere la possibilità di presentare querela. L’episodio ha creato tensione in aula, ma la situazione è stata riportata sotto controllo.
    Un processo complesso
    Il processo in corso è molto complesso e vede imputati 52 persone tra agenti della Polizia penitenziaria, dirigenti del carcere e un medico. Le accuse nei loro confronti sono pesanti: tortura, abuso di potere, lesioni personali aggravate e omicidio colposo. Le testimonianze delle vittime, come quella di oggi di Gennaro Romano, sono fondamentali per fare luce su quanto accaduto all’interno del carcere “Francesco Uccella”.

    Leggi Anche LEGGI TUTTO

  • in

    Aversa, tentano di introdurre droga in carcere: denunciate mamma e figlia

    Due donne, madre e figlia, sono state denunciate ieri nella casa di reclusione di Aversa, in provincia di Caserta, per aver tentato di consegnare hashish durante un colloquio.
    A scoprirle sono stati i due cani antidroga della Polizia Penitenziaria, Tyson e Spike, che hanno fiutato la presenza della droga nei pantaloni della madre e nella borsetta della figlia, di appena 19 anni.
    Per entrambe è scattata la denuncia alla procura della Repubblica per tentata introduzione di sostanza stupefacente.
    “Si tratta di un episodio preoccupante che evidenzia l’incessante tentativo di introdurre droga e altri oggetti vietati all’interno delle carceri”, commentano Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti, rispettivamente segretario regionale e presidente dell’Uspp (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria).
    “In Campania, dove mancano ben 800 agenti, è da tempo improrogabile la necessità di dotare la polizia penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati per contrastare più efficacemente questi fenomeni,” sottolineano i due sindacalisti.
    “Agli agenti del carcere di Aversa che, nonostante la carenza di organico, riescono a mantenere l’ordine e la sicurezza interna, e soprattutto ai due splendidi esemplari di pastore belga Malinois del Distaccamento antidroga di Avellino, Spike e Tyson, va il nostro plauso per il risultato ottenuto,” concludono Auricchio e Moretti.
    Leggi Anche LEGGI TUTTO