More stories

  • in

    Avellino, maltratta la mamma per soldi: arrestato 28enne

    Un uomo di 28 anni proveniente da Pietrastornina, in provincia di Avellino, è stato fermato dai carabinieri della locale stazione per aver ripetutamente maltrattato sua madre e aver cercato di estorcerle denaro.
    Dopo la separazione dalla moglie, il giovane era tornato a vivere con la madre, che è stata costretta a vivere un incubo costante. Finalmente, la donna ha denunciato il figlio ai carabinieri, riuscendo così a liberarsi dalla situazione difficile.
    Il sospettato è stato accusato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, e ora si trova in carcere ad Avellino in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

  • in

    Avellino, altri due microtelefoni ritrovati nelle celle dei detenuti

    Durante la consueta perquisizione nel carcere di Avellino, sono stati scoperti due microtelefoni nascosti nel congelatore della Sala hobby della Sezione.
    Il segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Tiziana Guacci, ha elogiato l’operazione condotta dalla Polizia Penitenziaria, nonostante le criticità presenti nella struttura carceraria.
    Questa scoperta mette in luce l’eccellenza dell’operato sinergico del personale penitenziario, nonostante le carenze di organico e l’inefficienza di alcune sezioni del carcere. La sovraffollamento e la mancanza di risorse stanno influenzando negativamente la sicurezza interna e il benessere del personale di Polizia.
    Attualmente, il penitenziario di Avellino ospita più detenuti rispetto alla sua capacità massima, creando problemi di gestione e approvvigionamento di beni di prima necessità.
    Questa situazione comporta un pesante carico di lavoro per il personale di Polizia, rendendo urgente la necessità di interventi e miglioramenti nelle condizioni della struttura carceraria. LEGGI TUTTO

  • in

    Rissa a coltellate tra detenuti nel carcere di Avellino: uno è grave

    Una lite tra due detenuti nel reparto comune della casa circondariale di Avellino è sfociata in un’aggressione con un coltello rudimentale.
    Il detenuto ferito è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso con l’ausilio della Polizia di Stato, a causa dell’indisponibilità numerica del personale interno.
    La Uilpa Polizia Penitenziaria di Avellino denuncia la carenza di personale che ha costretto all’intervento della Polizia di Stato.
    “Un problema segnalato da anni e che ancora oggi costringe a quotidiani accorpamenti di posti di servizio sovraccaricando di lavoro i poliziotti penitenziari”, afferma il sindacato.
    Criticità in tutti gli istituti penitenziari dell’Avellinese
    Le denunce del sindacato “riflettono criticità legate a tutti gli istituti penitenziari dell’Avellinese, dove l’organico disponibile è allo stremo delle forze nel disperato tentativo di garantire i livelli minimi di sicurezza e che figura di giorno in giorno nel presagio di un imminente disastro”.
    “Un esempio è la Casa Circondariale di Ariano Irpino, che deficita in pianta organica di un intero padiglione e che accoglie detenuti trasferiti da altre carceri d’Italia per ordine e sicurezza, con conseguente difficoltà nella gestione degli stessi considerando la risicata disponibilità di unità ed il sovraffollamento della popolazione detenuta”.
    L’appello ai vertici
    “Invitiamo i vertici a prendere contezza delle problematiche degli istituti penitenziari dell’Avellinese e di provvedere quanto prima ad una congeniale risoluzione, serve con urgenza personale non solo nell’interesse del ripristino dei livelli di sicurezza ma soprattutto del benessere psicofisico degli agenti di polizia penitenziari”.
    La situazione è grave e richiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti per garantire la sicurezza dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria. LEGGI TUTTO

  • in

    L’ANNUNCIO Lutto cittadino ad Acerra per l’operaio morto nell’area dello stabilimento Stellantis

    Il sindaco di Acerra (Napoli), Tito d’Errico, ha annunciato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Domenico Fatigati, il 52enne operaio scomparso giovedì nell’area dello stabilimento Stellantis di Pratola Serra (Avellino). La comunità cittadina è profondamente addolorata per la prematura perdita di questo stimato cittadino, e il sindaco ha ritenuto opportuno onorare la sua memoria con questa speciale dichiarazione di lutto.
    I funerali di Domenico Fatigati saranno programmati una volta completata l’autopsia sulla sua salma. La comunità locale, soprattutto ad Acerra, è in attesa di rendere l’ultimo saluto a questo uomo di 52 anni, molto amato e rispettato. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore di coloro che lo conoscevano, ricordandolo sempre con un sorriso sul volto mentre dava una mano nel negozio di ortofrutta gestito dalla moglie.
    Un luogo che, per molti, è diventato il rifugio di serenità e cordialità di Domenico, dove si dilettava ad aiutare la moglie nei momenti di pausa dalla sua attività lavorativa principale. La comunità si unisce nel dolore, con molte persone che ricordano il suo spirito generoso e la sua dedizione alla famiglia. La figura di Domenico Fatigati rimarrà viva nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di condividere momenti di vita e lavoro con lui. LEGGI TUTTO

  • in

    Cinque indagati per la morte dell’operaio nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra

    Cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Avellino in relazione alla morte dell’operaio Domenico Fatigati, 52 anni di Acerra.
    L’ennesima tragedia sul lavoro si è consumata ieri mattina poco prima delle otto nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra. L’operaio è stato schiacciato dal macchinario su cui stava lavorando per la manutenzione.
    La conferma è stata fornita dal procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma. Si tratta di perosoneche “svolgono compiti di rilevante responsabilità all’interno dello stabilimento e nella ditta dove l’operaio prestava servizio”.
    Il pm Luigi Iglio, poco dopo l’accaduto, ha ordinato il sequestro del macchinario e dell’area della fabbrica coinvolta nell’incidente mortale. LEGGI TUTTO

  • in

    Bimbo di 4 anni investito in provincia di Avellino: è grave

    Un incidente ha coinvolto un bambino di quattro anni nella provincia di Avellino.
    Il bambino, di nazionalità marocchina, è stato investito da un’auto mentre si trovava con sua madre.
    Dopo l’incidente, il bambino è stato trasportato d’urgenza in ospedale ad Avellino, dove è attualmente ricoverato in codice rosso.
    I carabinieri stanno indagando sulla dinamica dell’incidente e l’autista coinvolto ha immediatamente richiesto l’intervento del 118.
    Resta da chiarire come si sia verificato l’investimento, avvenuto poco dopo che madre e figlio avevano lasciato un negozio. LEGGI TUTTO

  • in

    BigMama all’Onu contro body shaming e bullismo

    Come nel brano “La Rabbia Non Ti Basta”, credere nei propri sogni può fare la differenza. Durante il Festival di Sanremo, la rapper e attivista LGBTQ+ BigMama ha portato il suo messaggio di uguaglianza, amore universale e di denuncia del bullismo e del body shaming nell’aula dell’Assemblea Generale dell’ONU.Dall’Ariston al palco delle Nazioni Unite, dove ogni anno i leader mondiali si esprimono, Marianna Mannone, originaria di Avellino, ha tenuto un discorso in inglese di fronte a duemila studenti provenienti da tutto il mondo.
    “Ho trascorso gran parte della mia vita credendo di essere completamente sbagliata. Il mio aspetto fisico ha condizionato il modo in cui gli altri mi giudicavano come ‘non abbastanza’, prima ancora di conoscermi veramente”, ha raccontato BigMama.
    “Nell’immaginario comune, una persona sovrappeso è considerata pigra, svogliata, non intelligente, priva di voglia di migliorarsi. Per una persona come me, sognare sembrava inutile”, ha continuato la cantante, condividendo la sua esperienza con i giovani partecipanti al programma di formazione ‘Gcmun talks’ organizzato da United Network, un’organizzazione affiliata al Dipartimento di Comunicazioni Globali delle Nazioni Unite.
    Emozionata e per la prima volta nella Grande Mela (dove era stata precedentemente vista su un maxischermo di Times Square in collaborazione con Spotify), BigMama ha preso la parola all’ONU dopo essere stata introdotta dall’architetto Mario Cucinella. Ha ripercorso le tappe della sua storia personale, proveniente da un piccolo paese con una mentalità limitata, dove ha dovuto affrontare anni di bullismo sia verbale che fisico.
    “Avevo paura di parlare, così ho cercato di sopportare il dolore in silenzio. La mia prima reazione è stata la rabbia. A 13 anni ho scritto il mio primo brano, ‘Charlotte’, che parla di suicidio e autolesionismo, e per tre anni l’ho tenuto per me. BigMama è nata quando ho trovato il coraggio di condividerlo su YouTube”, ha raccontato.
    Marianna compirà 24 anni il 10 marzo e pubblicherà un nuovo album intitolato “Sangue” in occasione della festa della donna. Ha spiegato che questo album sarà caratterizzato da parole meno aggressive, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di persone e raccontare ogni sfaccettatura della sua vita.
    Ha parlato anche dell’esperienza a Milano, quando si sentiva particolarmente bella ma aveva ancora paura delle persone, e della sua battaglia contro il linfoma di Hodgkin, affrontato con 12 sessioni di chemioterapia proprio mentre stava per firmare il suo primo contratto discografico.
    “È stato il periodo più buio della mia vita”, ha ammesso, “ma la musica mi ha davvero salvata. Sono guarita e quel periodo mi ha finalmente insegnato che merito di essere al primo posto. Che se non mi amo io stessa, nessun altro lo farà per me. Che se non mi salvo io stessa, nessun altro lo farà al mio posto. Come dice ‘La rabbia non ti basta’: credere nei propri sogni salva”. LEGGI TUTTO

  • in

    Operaio schiacciato da un macchinario nello stabilimento Stellantis di Avellino

    Nella zona industriale di Pianodardine, nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra in provincia di Avellino, un tragico incidente ha portato alla morte di un tecnico manutentore di 52 anni.
    L’uomo, dipendente di una ditta esterna, è stato schiacciato da un macchinario durante un intervento nel reparto basamento motore. Nonostante i tentativi di rianimazione del 118 intervenuto, il dipendente, originario di Acerra, ha perso la vita questa mattina intorno alle 7:50.
    Le circostanze esatte dell’incidente sono ancora da chiarire, ma sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Pratola Serra e Avellino, l’ispettorato del lavoro e ASL.
    Si tratta dell’ennesima vittima sul lavoro che evidenzia l’importanza della sicurezza e delle misure preventive in ambito industriale. Il dibattito ripartito dopo la strage di Firenze con 5 operai morti, però non  ha ancora portato a provvedimenti seri in materia  di sicurezza sul lavoro. LEGGI TUTTO

  • in

    Avellino, scoperti telefoni e droga nella cella del boss

    La polizia penitenziaria ha effettuato una perquisizione straordinaria nella cella di un boss della camorra all’interno del carcere di Avellino, dove sono stati scoperti dieci telefonini nuovi ancora incelofanati, cinque microtelefoni e trenta grammi di una sostanza sospetta, probabilmente cocaina.
    Ritrovamento che evidenzia la mancanza di sicurezza e legalità nella struttura penitenziaria, dimostrando la costante presenza di situazioni a rischio.
    Il segretario generale dell’OSAPP-Polizia Penitenziaria, Leo Beneduci, ha manifestato la necessità di rafforzare gli organici e gli strumenti di lavoro e di tutela per il Corpo di Polizia penitenziaria, così come la riorganizzazione della politica penitenziaria nazionale.
    “Questo è dovuto alla scarsa attenzione verso la popolazione detenuta, che sta dimostrando di essere completamente fallimentare.
    Beneduci, Osapp: “Scarsa attenzione verso il problema delle carceri”
    Alla luce di situazioni come queste, si rende necessario un intervento nelle infrastrutture penitenziarie a rischio su tutto il territorio nazionale, al fine di garantire la sicurezza e la legalità sia all’interno che all’esterno delle strutture carcerarie”. LEGGI TUTTO

  • in

    Baiano, due fermati per l’omicidio di Felice Lippiello

    I Carabinieri del Comando provinciale di Avellino hanno fermato due persone per l’omicidio di Felice Lippiello, 54enne ucciso a Baiano  lo scorso 9 febbraio.
    Si tratta di un 47enne e di un 19enne, raggiunti da un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei loro confronti dal pm della Procura di Avellino. Il fermo è stato eseguito questa mattina.
    Il corpo di Lippiello era stato trovato nella tarda serata del 9 febbraio all’interno di un cortile condominiale a Baiano con una profonda ferita da arma da taglio alla gamba sinistra. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale del 118, l’uomo è deceduto per arresto cardiocircolatorio nel tragitto verso l’ospedale di Nola.
    Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Avellino, hanno portato all’identificazione dei due presunti autori dell’omicidio.
    Resta da chiarire il movente dell’omicidio
    Il movente del delitto è ancora da chiarire, ma gli investigatori ipotizzano che possa essere riconducibile a un regolamento di conti.
    I due fermati sono stati condotti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO

  • in

    Avellino, detenuto magrebino aggredisce agente, 7 giorni di prognosi

    Nel carcere di Avellino, un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto magrebino, che in passato aveva già manifestato comportamenti aggressivi.
    Il poliziotto è stato ricoverato presso l’ospedale Moscati, dove è stato giudicato guaribile in sette giorni. Il segretario regionale dell’Uspp, Ciro Auricchio, ha sottolineato la necessità di intervenire a livello normativo per eliminare i benefici di legge per coloro che attaccano il personale penitenziario.
    Auricchio ha anche espresso la necessità di stipulare un protocollo d’intesa con i paesi stranieri per consentire ai detenuti nordafricani di scontare la pena nei loro paesi d’origine.
    Il sindacalista ha elogiato il nuovo direttore e comandante del carcere di Avellino per essere riusciti a mantenere l’ordine e la sicurezza interna nonostante la cronica carenza di personale. Il sindacato ha manifestato solidarietà al collega aggredito.
    Il sindacato Uspp ringrazia i vertici del carcere
    “Nel carcere di Avellino – afferma il sindacalista – grazie all’inserimento dei nuovi vertici, direttore e comandante, si riesce a garantire, nonostante la cronica carenza d’organico, l’ordine e la sicurezza interna. Giunga la solidarietà del sindacato al collega aggredito”. LEGGI TUTTO

  • in

    Chiusano San Domenico, l’ex parroco innamorato ora si candida a sindaco

    Antonio Romano, ex parroco di Chiusano San Domenico, si prepara a partecipare alle elezioni del prossimo giugno per diventare sindaco del piccolo comune in provincia di Avellino.
    Dopo aver lasciato il sacerdozio per sposare una donna del posto, Romano ha deciso di intraprendere una nuova sfida nella politica. Attualmente in attesa di essere ridotto allo stato laicale, Romano ha lasciato la casa canonica e si sta preparando per la campagna elettorale mentre fa il pendolare tra la casa dei genitori e il comune in cui si candida.
    Nonostante le sfide e la competizione impari, Romano si mostra determinato a portare avanti la sua offerta politica.
    La sua decisione di candidarsi a sindaco è stata accolta con una certa diffidenza, ma Romano è deciso a dimostrare il suo impegno e le sue intenzioni. Il suo nuovo profilo politico è descritto come “una voce fuori dal coro del politicamente corretto e del pensiero unico”.
    Mentre la competizione elettorale si avvicina, Romano si prepara ad affrontare la “macchina del fango” e le presunte maldicenze messe in circolo su di lui dalla sua avversaria politica. Tuttavia, non si lascia scoraggiare e si prepara a presentare la sua offerta politica ai circa 1.800 elettori che si recheranno alle urne. LEGGI TUTTO