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    Movida e alcol a Napoli: 11 denunciati a Coroglio

    È bastato un controllo approfondito con gli strumenti necessari per accertare che i sospetti di cui si parlava da mesi, erano validi: molti giovani in discoteca fanno uso eccessivo di alcol e poi si mettendo alla guida mettendo a repentaglio la loro vita e quella degli altri.
    E cosi stanotte ben 11 ragazzi, tutti giovanissimi sono stati trovati positivi alcol test. Tre le persone denunciate perché trovate con tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.
    L’operazione di controllo da parte di carabinieri della compagnia di Bagnoli e della polizia municipale si è svolta nella zona più frequentata dalla movida di Napoli e provincia ovvero Coroglio.
    Operazione che rientra nell’ambito della campagna di sensibilizzazione dello scorso giugno del comando provinciale carabinieri di Napoli “Non lasciare che sia il tuo #ultimosorriso! Divertiti responsabilmente!”
    Ben 50 militari e agenti hanno setacciato le strade e, armati di alcol test, controllato i tanti autisti nei pressi dei locali notturni.
    Un servizio di prevenzione non quantificabile ma che ha potuto garantire a tantissimi giovani il ritorno nelle rispettive abitazioni. Sulle 230 persone controllate erano 85 i minorenni. Tre le persone denunciate perché trovate con tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.
    Durante la notte sono stati controllati 120 veicoli e sono ben 81 le sanzioni al codice della strada elevate con 8 giovanissimi che hanno visto le proprie patenti di guida ritirate per guida in stato di ebbrezza.
    Denunciato per estorsione un parcheggiatore abusivo e rimosse 22 auto parcheggiate in aree vietate
    I controlli hanno permesso anche di denunciare per estorsione un parcheggiatore abusivo e di rimuovere 23 auto parcheggiate in aree vietate. Movida e locali: militari e agenti hanno controllato 8 esercizi commerciali per un totale di 11 sanzioni amministrative.
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    Mare di Coroglio e Nisida inquinato: sversamento dal collettore fognario, il Parco della Gaiola denuncia

    Un’ennesima macchia marrone e maleodorante galleggia nel mare tra Coroglio e Nisida, a causa di uno sversamento dal collettore fognario locale.
    L’eccesso di acqua da un acquazzone ha causato il sovraccarico del troppopieno della vasca di trattamento, riversando i liquami in mare senza depurazione.
    Si tratta di un problema ricorrente, già denunciato più volte dal Parco della Gaiola, che rientra nella Zona Speciale di Conservazione “Fondali marini di Gaiola e Nisida” della Rete Natura 2000. Il tubo del troppopieno, completato nel 2001, si trova vicino alla spiaggia di Coroglio e un massiccio sversamento nel 2021 ha causato il divieto di balneazione per tutta la baia di Posillipo.
    Le preoccupazioni del Parco della Gaiola
    “La situazione è inaccettabile”, afferma Maurizio Simeone, direttore del Parco della Gaiola. “Nonostante le nostre richieste di un progetto serio per eliminare questo scempio, il Piano di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana del SIN Bagnoli-Coroglio (Praru) ha obiettivi tutt’altro che favorevoli”.
    Il Parco teme che il raddoppio della portata del collettore e l’apertura di un secondo carico sulla spiaggia di Coroglio possano causare gravi danni all’ambiente marino. Inoltre, il piano prevede l’aumento della portata di scarico con una terza condotta, “sacrificando l’ultimo polmone del nostro mare”.
    L’area marina ospita habitat marini di prioritaria importanza, tra cui ben tre banchi di Coralligeno, la comunità biologica più importante del Mediterraneo. Il Parco sta curando un lento ripopolamento della Posidonia oceanica nei fondali, dopo anni di assenza per inquinamento.
    Iniziative di sensibilizzazione e l’appello del Parco
    Per contrastare l’inquinamento e difendere il mare, il Parco della Gaiola ha promosso la giornata di sensibilizzazione “Difendiamo il Paradiso” e una petizione online su change.org, che ha già raccolto oltre cinquemila firme.
    Il Parco della Gaiola lancia un appello alle istituzioni affinché intervengano per risolvere definitivamente il problema degli sversamenti fognari e tutelare l’ambiente marino di Coroglio e Nisida. La salute del mare è un bene prezioso che non può essere sacrificato.
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