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    Napoli, sit-in dello Spartak San Gennaro: “Il Comune non dimentichi i bimbi più poveri”

    Ogni anno, cento bambini e ragazzi tra i sei e i sedici anni varcano la soglia dell’associazione Spartak San Gennaro. Provenienti da quartieri difficili e famiglie con risorse economiche limitate, questi giovani trovano in questa piccola realtà sportiva non solo un campo da calcio, ma un luogo sicuro dove socializzare e stringere nuove amicizie. Lo Spartak San Gennaro, situato nel cuore di Montesanto, è diventato una vera casa per tanti giovani napoletani meno fortunati.PUBBLICITA

    Dietro questa impresa ci sono le spalle forti di Luigi Volpe e un gruppo di volontari appassionati che non vogliono lasciare soli i ragazzi. Per garantire la continuità dell’associazione, i membri dello Spartak si autotassano, contribuendo di tasca propria per mantenere in vita questa realtà. Tuttavia, non sono soli nella loro “missione”. Molti, nel tempo, hanno conosciuto la loro attività e li sostengono attraverso donazioni e campagne di crowdfunding. Tra questi sostenitori c’è l’attore Gianfranco Gallo, che ha scelto di destinare parte dei proventi dei suoi libri e spettacoli all’associazione. “Siamo molto grati a Gianfranco e a tutti coloro che ci aiutano a supportare i ragazzi che bussano alla nostra porta”, ha detto Volpe.
    Il sostegno è arrivato anche da alcuni consiglieri comunali, sia del passato sia dell’attuale amministrazione, come Rosario Andreozzi e Sergio D’Angelo, che hanno contribuito con donazioni personali. Questi fondi permettono allo Spartak San Gennaro di fornire ai ragazzi divise, scarpette e zaini e di partecipare ad alcune iniziative calcistiche in Italia. “Solo per queste attività e per il materiale spendiamo circa 13.000 euro all’anno”, racconta Volpe.
    Nonostante il successo del progetto, lo Spartak San Gennaro continua a scontrarsi con problemi strutturali. La principale difficoltà è la mancanza di un campo da calcio adeguato. L’associazione si è vista negare l’accesso al campo Lieti di Capodimonte, nonostante avesse vinto un bando comunale. La causa? Il campo non è stato reso agibile dall’amministrazione cittadina. Per questo motivo, Luigi Volpe e altri rappresentanti dell’associazione, insieme a mamme e bambini, hanno protestato pacificamente di fronte al Consiglio comunale, durante una sessione in cui si sarebbe dovuta votare una delibera sulla gestione del campo Lieti.
    “Chiediamo al Comune solo la possibilità di utilizzare spazi adeguati per far giocare i ragazzi e costruire iniziative che uniscano sport e legalità. Il Comune non deve abbandonare i bambini che provengono da contesti meno fortunati”, ha dichiarato Volpe. Attualmente, l’associazione si arrangia come può, facendo allenare i ragazzi su un campetto asfaltato all’interno della struttura “Scugnizzo Liberato”, un ex carcere minorile trasformato in spazio sociale. “Abbiamo messo le porte e messo in sicurezza l’area, ma il campo è piccolo e fatto di asfalto”, spiega Volpe.
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    Scampia: sì del Comune al rientro nelle prime 70 case della Vela

    Sono 70 gli appartamenti della Vela Celeste di Scampia considerati agibili e che saranno a breve restituiti ai loro abitanti.PUBBLICITA

    L’ok dopo che oggi sono state riallacciate le forniture di acqua e luce elettrica in tutto l’edificio lunedì sera soggetto al crollo che ha provocato tre vittime. I settanta appartamenti si trovano in diverse aree della Vela Celeste e sono stati controllati e garantiti come sicuri.

    Si sta lavorando alla stesura di una seconda lista composta da altri 115 appartamenti che pure sono stati controllati e che possono riaccogliere gli abitanti nel giro di quindici giorni, solo dopo ulteriori verifiche sulla sicurezza da parte degli organi tecnici del Comune di Napoli.
    Il Comune, si evidenzia, vuole dare l’ok al rientro degli abitanti solo quando tutta la Vela sarà garantita e sicura. In serata tavolo tecnico a Palazzo San Giacomo tra il sindaco Gaetano Manfredi, la vicesindaca e assessore all’Urbanistica Laura Lieto e i rappresentanti degli sgomberati per cercare un punto di incontro.

    Attualmente le circa 800 persone evacuate dalla Vela Celeste vivono per una metà da parenti e amici e l’altra metà nell’edificio dell’università Federico II di Scampia che è stata occupata.
    Dal Comune si apprende anche che verrà esposta all’ingresso della Vela la lista delle famiglie che possono rientrare e inoltre gli abitanti saranno contattati singolarmente dal servizio del Comune che si farà carico di accompagnarli. Chi dovesse rifiutare dovrà firmare una carta in cui attesta la propria volontà.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Caldo a Napoli: attivo il Piano Emergenza 2024

    Con l’arrivo delle ondate di calore, il Comune di Napoli attiva il Piano Emergenza Caldo 2024 per tutelare i cittadini più fragili.PUBBLICITA

    Attiva la Centrale Operativa Sociale: 081/5627027

    Tra le misure:
    Centrale Operativa Sociale: attiva tutti i giorni per segnalare emergenze al numero 081/5627027 (feriali dalle 16 alle 8, h24 festivi).Dormitorio CPA: accesso anticipato al pomeriggio per offrire un riparo durante le ore più calde.Potenziamento docce: riattivate quelle all’istituto Tanucci e al Sai di vico Volpicelli, con letti e servizio guardaroba.Distribuzione beni di prima necessità: le unità di strada distribuiranno con maggiore frequenza bevande e biancheria.Consigli per affrontare il caldo:

    Uscire di casa nelle ore meno caldeIndossare abbigliamento leggero e comodoBere molti liquidiMangiare molta frutta e verduraEvitare alcolici e pasti pesantiConservare correttamente i cibiNon fare attività fisica intensaNon lasciare persone o animali in autoFare bagni o docce tiepidiUsare climatizzatori con moderazioneDirezionare i ventilatori verso l’alto, non sul corpo

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    Femminicidio Anna Scala: Comune di Piano di Sorrento parte civile

    Femminicidio Anna Scala:il Comune di Piano di Sorrento ha deliberato di costituirsi parte civile nel processo per il femminicidio di Anna Scala, la donna uccisa il 17 agosto 2023 a Piano di Sorrento. L’udienza preliminare si terrà nei prossimi giorni presso il Tribunale di Torre Annunziata.
    “La decisione di costituirci parte civile – dichiara il Sindaco Salvatore Cappiello – rappresenta un dovere morale per la nostra città. L’omicidio di Anna ha sconvolto profondamente l’intera comunità e rivolgo un pensiero affettuoso a lei e ai suoi familiari”.
    “Come Amministrazione – prosegue Cappiello – vogliamo continuare a contrastare con fermezza il fenomeno del femminicidio e ogni violenza di genere. Riteniamo che questi crimini siano una lesione del diritto all’integrità fisica e psicologica delle donne e un’offesa alla nostra comunità. Per questo motivo, continueremo a promuovere iniziative di sensibilizzazione e di educazione al rispetto reciproco”.
    L’impegno del Comune si concretizza in diverse azioni:

    Partecipazione al processo: La costituzione in parte civile rappresenta un atto di sostegno alla famiglia di Anna Scala e una presa di posizione netta contro la violenza sulle donne.Sensibilizzazione: Il Comune organizzerà campagne di sensibilizzazione sul tema del femminicidio e della violenza di genere, coinvolgendo scuole, associazioni e cittadini.Educazione al rispetto: Saranno promossi progetti di educazione al rispetto reciproco e alla non violenza, rivolti in particolare ai giovani.Sostegno alle donne vittime di violenza: Il Comune continuerà a offrire supporto e assistenza alle donne vittime di violenza, attraverso i servizi sociali e in collaborazione con le associazioni del territorio.

    L’obiettivo del Comune di Piano di Sorrento è quello di creare una comunità più consapevole e sensibile al tema della violenza di genere, dove il rispetto e la solidarietà siano valori condivisi da tutti. LEGGI TUTTO

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    A Caivano nuove assunzioni in Comune

    Il Comune di Caivano ottiene il via libera per nuove assunzioni: si tratta di 17 nuovi profili a tempo indeterminato.
    La Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni ha accolto la richiesta dell’Ente, che potrà così potenziare alcuni servizi chiave come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.
    L’assunzione di questo nuovo personale si aggiunge alle 31 già effettuate nei mesi scorsi e rappresenta un passo importante per il rafforzamento della macchina amministrativa comunale.
    Come sottolineato nella nota ufficiale, “queste nuove assunzioni potenzieranno alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni, che attualmente risultano molto sguarniti di personale, in modo da dare un assetto definito all’organigramma comunale”.
    Lo sviluppo del capitale umano al centro del Progetto Caivano
    L’attenzione al capitale umano è uno dei pilastri fondamentali del Progetto Caivano, promosso dal Dipartimento della funzione pubblica. L’obiettivo è quello di reclutare le figure professionali più idonee e di valorizzarle attraverso la formazione e la crescita professionale.
    I nuovi profili
    I 17 nuovi dipendenti ricopriranno i seguenti ruoli:
    8 istruttori contabili (Area degli Istruttori)2 istruttori direttivi contabili (Area dei Funzionari e dell’E.Q.)2 istruttori amministrativi (Area degli Istruttori)4 operai specializzati (Area degli Operatori esperti)1 istruttore tecnico (Area degli Istruttori) LEGGI TUTTO

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    L’APPELLO Multe Ztl a Napoli, il Comune chiede di sospendere esecutività

    Il Comune di Napoli ha recentemente riscontrato un’anomalia nella gestione dei verbali per passaggi non autorizzati nelle aree pedonali, risalenti al periodo tra il 6 giugno 2020 e il 31 ottobre 2020. Alcuni di questi verbali sono stati inviati al concessionario per l’emissione delle ingiunzioni di pagamento prima di verificare gli esiti dei ricorsi presentati al prefetto o al giudice di pace.
    Le aree pedonali coinvolte includono i varchi di via Santa Sofia, via del Sole, via Duomo, Calata Trinità Maggiore, via Mezzocannone e via Miroballo al Pendino. In risposta a questa situazione, il Comune ha chiesto al concessionario di sospendere l’esecutività delle ingiunzioni di pagamento, per permettere le necessarie verifiche sulla legittimità dei verbali.
    I cittadini che hanno ricevuto ingiunzioni di pagamento per passaggi non autorizzati nelle suddette aree pedonali durante il periodo indicato, e che hanno documentazione attestante la presentazione di un ricorso al prefetto o una sentenza favorevole del giudice di pace, possono procedere inviando la documentazione via email o PEC all’indirizzo riscossionecoattiva-napoliov@legalmail.it o rivolgendosi, a partire dal 1° giugno 2024, agli uffici di Napoli Obiettivo Valore, situati in via G. Porzio n.4, Centro Direzionale – isola B2 piano 3.
    È necessario fissare un appuntamento tramite il portale https://www.napoliobiettivovalore.it o telefonando al numero 08119758372 e presentare la documentazione. Per i cittadini che non possiedono i requisiti necessari, come la presentazione del ricorso al prefetto o una sentenza favorevole del giudice di pace, resta l’obbligo di pagare la sanzione. LEGGI TUTTO

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    LA RASSEGNA Città della Pizza 2024: a Napoli vincono Bellafesta di Lombardi Pizzeria e Comune di Trattoria Pizzeria da Cesira

    Ieri 20 Maggio si è conclusa con entusiasmo e grande partecipazione la tappa di Napoli de La Città della Pizza 2024. È stato un incontro intenso pieno di professionalità e condivisione che si è respirata durante la tutta la gara. Una giornata che ha celebrato la pizza proprio nella sua città natale, Napoli, grazie al talento e alla passione dei pizzaioli presenti, che si sono sfidati presso la sede principale dell’Associazione Verace Pizza Napoletana in via Capodimonte 19.“Anche questa tappa de La Città della Pizza è stata un trionfo – afferma Emiliano De Venuti, creatore de La Città della Pizza – Come avevamo immaginato Napoli ci ha regalato grandi emozioni, in entrambe le manches, superando le aspettative in termini di creatività e manualità dei pizzaioli in gara. Dopo le sorprendenti tappe in giro per l’Italia, siamo già proiettati a Bologna, ultimo incontro del Tour che completerà il dream team di pizzaioli, pronti ad affrontare la finale di Roma”.
    La giuria tecnica, composta da Luciano Pignataro e Luciana Squadrilli insieme ai maestri pizzaioli dell’Associazione Verace Pizza Napoletana Ciro Salvo, Giovanni Grimaldi e Antonio Aniello, ed affiancati dalla giornalista Nadia Taglialatela e da Elia Del Pizzo, tecnico dell’Olio Extravergine d’Oliva, ha valutato le creazioni di 25 pizzaioli tra i quali hanno trionfato:
    Michele Bellafesta di Lombardi Pizzeria a Maddaloni (CE) con il Cavallo di Battaglia “Gambero Detox” realizzata con crema di asparagi, fior di latte, julienne di asparagi croccanti, tartare di gambero rosso, zest di lime, pepe rosa e sale vero di Trapani, riduzione di bisque di gamberi rossi e, a completare, olio Evo “Monte della torre”, un blend di Sessanella, Pignarola e Frantoio.
    Francesco Pio Comune della Trattoria Pizzeria da Cesira a San Salvatore Telesino (BN) con la pizza “Franci 2” con pomodoro pelato 100% italiano, fior di latte di Agerola, pomodorini freschi, Grana Padano 16 mesi, origano del Matese, olio Evo aromatizzato all’aglio da cultivar Monicella, Olivicola e Cassettao e basilico fresco.
    Ai due pizzaioli vincitori de La Città della Pizza di Napoli si uniscono Alessandro Tirriciello dell’Agriturismo Il Riccio a Rionero in Vulture (PZ) e Salvatore Zanetti di I Careca Pizza Concept a Pomigliano d’Arco, che accedono al ripescaggio e avranno la possibilità di prendere parte alla sempre più vicina finale al Circo Massimo.
    “Da sempre, la nostra Associazione è impegnata a sostegno della pizza di qualità – sottolinea Antonio Pace, Presidente di AVPN – per questo siamo davvero orgogliosi di aver ospitato la tappa napoletana de La Città della Pizza, il concorso nazionale che come noi promuove i valori autentici di questo simbolo di italianità nel mondo e che continuiamo a sostenere ogni anno, in ogni tappa, per celebrare i talenti pizzaioli che sono ambasciatori dell’eccellenza della pizza tricolore”.
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    IL RICONOSCIMENTO Pomigliano d’Arco tra i comuni italiani ‘Plastic Free’: sono solo 7 in Campania

    Il Comune di Pomigliano d’Arco è stato dichiarato “plastic free”, un riconoscimento ottenuto dalla Plastic Free Onlus. L’annuncio è stato fatto durante una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, dove Pomigliano d’Arco è stato premiato insieme ad altre 110 amministrazioni locali, di cui solo 7 in Campania. Il premio, che sarà consegnato il 9 marzo a Milano, riconosce gli sforzi dei comuni nella lotta contro l’abbandono illecito dei rifiuti, la sensibilizzazione sul territorio, la gestione dei rifiuti urbani e la collaborazione con la onlus.Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, ha dichiarato: “A tutte le 111 Amministrazioni va il nostro plauso per le azioni meritorie che portano avanti sui territori”. Ha poi elogiato la Plastic Free Onlus per il suo impegno nell’involgere sempre più comuni verso l’obiettivo comune di ridurre i rifiuti di plastica e ha aggiunto: “Le isole di plastica sono purtroppo realtà anche nei nostri mari e dobbiamo adoperarci non solo per raccoglierla ma per far sì che non si disperda più nell’ambiente. Dobbiamo consegnare alle nuove generazioni un Pianeta migliore che non sia ogni giorno più povero”.
    Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, ha sottolineato: «Dalla scorsa edizione registriamo quasi un raddoppio dei riconoscimenti a riprova della sempre maggiore attenzione che le Amministrazioni comunali ripongono su questo premio». Ha anche enfatizzato l’importanza delle azioni concrete per l’ambiente e ha affermato: «Continueremo nel sensibilizzare sempre più cittadini, anche grazie al coinvolgimento attivo degli amministratori locali, determinante per avere un impatto importante sui diversi territori della nostra splendida Italia».
    Il sindaco di Pomigliano, Raffaele Russo, e l’assessore all’Ambiente, Maria Rosaria Toscano, non nascondono la loro soddisfazione per questo importante risultato raggiunto in pochi mesi dall’amministrazione comunale: «Siamo assolutamente soddisfatti e contenti per questo successo del nostro comune. Abbiamo lavorato, in questi mesi, per portare avanti questo risultato. Un obiettivo che premia l’impegno dell’amministrazione comunale su questo tema».
    Non a caso gli interventi per il plastic free rappresentano parte integrante, ovvero il terzo ambito, del progetto complessivo di difesa ambientale varato dal Comune di Pomigliano d’Arco, “Pomigliano+Green”. Il Comune punta a ridurre significativamente l’uso della plastica monouso nella comunità. Attraverso la promozione di alternative sostenibili, come contenitori riutilizzabili e prodotti biodegradabili, e l’introduzione di politiche per limitare la distribuzione di plastica monouso in luoghi pubblici, il Comune di Pomigliano d’Arco si impegna a combattere l’inquinamento da plastica. Riducendo la dipendenza dalla plastica, si mira a proteggere l’ambiente dai danni causati dalla plastica e dai suoi derivati. LEGGI TUTTO

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    Napoli, torna giocattolo sospeso: online l’elenco di chi aderisce

    In vista del Natale, l’Assessorato alle Politiche giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli rinnova l’iniziativa di solidarietà “Giocattolo Sospeso”.
    L’iniziativa, ormai una tradizione della città, permette a chiunque voglia donare un giocattolo o un libro ai bambini in difficoltà di farlo in modo semplice e veloce.
    I giocattoli e i libri possono essere acquistati presso i negozi aderenti all’iniziativa, il cui elenco è pubblicato sul sito del Comune di Napoli, oppure online sulla piattaforma https://unpaniereperte.it/categoria-prodotto/giochi/
    “Il Giocattolo Sospeso è un’iniziativa che ci sta molto a cuore – dichiara l’assessora Chiara Marciani – negli ultimi due anni le donazioni sono cresciute molto e hanno raggiunto un numero sempre maggiore di bambini.
    Questo dimostra che la solidarietà dei cittadini napoletani è sempre viva e presente. A noi come istituzioni il compito di raccogliere queste spinte solidaristiche e convogliarle affinché possano offrire un momento di serenità a chi ne ha più bisogno”.
    I giocattoli e i libri raccolti saranno distribuiti alle famiglie in difficoltà attraverso i servizi sociali del Comune di Napoli. LEGGI TUTTO