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    Camorra, la Cassazione annulla l’ergastolo per due boss del clan Mallardo

    La Corte di Cassazione ha accolto i ricorsi presentati dagli avvocati di Francesco Napolitano e Michele Olimpio, annullando la condanna all’ergastolo inflitta loro in secondo grado per l’omicidio di Mario Di Lorenzo, avvenuto a Giugliano in Campania nel 1996.PUBBLICITA

    Napolitano e Olimpio, ritenuti reggenti del clan Mallardo e figure di spicco dell’ “Alleanza di Secondigliano”, erano stati condannati in primo grado all’ergastolo nel marzo 2021 e la condanna era stata confermata in appello nell’ottobre 2023.

    Le accuse a loro carico si basavano principalmente sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Filippo Caracallo e Giuliano Pirozzi.
    La Cassazione ha però ritenuto che le motivazioni alla base delle condanne non fossero sufficienti e ha annullato le sentenze precedenti. Le accuse mosse dai pentiti, secondo la Suprema Corte, non sono state ritenute attendibili.

    Il caso dei due esponenti del clan Mallardo sarà dunque nuovamente discusso in sede di rinvio.
    (nella foto la corte di Cassazione di Roma e e nei riquadri Francesco Napolitano e Michele Olimpio
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    Giugliano, 30mila euro per lasciare la casa: arrestati 4 del clan Mallardo

    Quattro persone sono state arrestate ieri mattina a Giugliano in Campania dai Carabinieri della locale Compagnia.
    Gli indagati che compariranno stamane davanti al gip, Pietro Tortorelli, Emanuele Piscopo, Vincenzo Fabio Poziello e Francesco Sarracino, sono accusati di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso.
    L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha fatto luce su un episodio di estorsione ai danni di un inquilino moroso.
    Secondo la ricostruzione degli inquirenti, su mandato del proprietario di casa, i quattro si sarebbero presentati presso l’abitazione occupata in affitto dalla vittima, intimandogli di consegnare 30mila euro e di lasciare l’appartamento entro 15 giorni.
     Estorsione ai danni di un inquilino moroso ordinata dal proprietario
    La somma di denaro era da dividere in parti uguali: 15mila euro al proprietario dell’immobile e 15mila euro al clan Mallardo “per il disturbo”.
    Di fronte alle resistenze della vittima, uno degli indagati lo avrebbe colpito alla gamba con un calcio.
    Le minacce si sono poi intensificate: se entro il 5 febbraio l’uomo non avesse liberato l’abitazione, i quattro sarebbero “ritornati con altre intenzioni”.
    La denuncia della vittima ai Carabinieri ha permesso di avviare le indagini e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati.
    Il gip del Tribunale di Napoli Nord ha quindi emesso un decreto di fermo che è stato eseguito questa mattina.
    L’arresto dei quattro esponenti del clan Mallardo rappresenta un importante risultato nella lotta contro la camorra e dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività estorsive e intimidatorie. LEGGI TUTTO