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    Capaccio, a 8 anni costretto dal padre a vendere il cocco sulla spiaggia

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    Capaccio. Sfruttamento del lavoro minorile ma anche violenze psicologiche nei confronti del figlioletto.
    E’ quanto accade sulla spiaggia di Licinella a Capaccio Paestum. Lo hanno segnalato i bagnanti che hanno scritto al deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli sottoponendogli la storia di un bimbo gracilino di appena 8anni.
    Ebbene il piccolo è costretto dal padre a vendere il cocco trasportando, nonostante la sua tenera età, la pesantissima borsa frigo carica di merce.
    “Le chiediamo di intervenire affinché si possa mettere fine alle costrizioni del padre il quale, senza alcuna pietà, ammonisce con parole molto dure il figlio di essere lento e di non svolgere al meglio il suo dovere”.
    “I bimbi hanno il diritto di vivere come tali a ogni latitudine del mondo. E’ intollerabile assistere inermi e indifferenti alle condizioni di sfruttamento a cui è costretto a sottostare una creatura.
    Ringrazio i bagnanti della Licinella per aver acceso il faro su una ingiusta e cruda realtà. Lo sfruttamento minorile è reato. Va tolta la patria potestà al genitore indegno che sottopone il figlio a uno sforzo non sostenibile alla sua età, ho segnalato il caso agli organi competenti”.

    Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra che ha ricevuto la segnalazione.
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    Capaccio: ingerisce sostanza stupefacente dopo essere stato sorpreso da vigilantes, morto 34enne

    Un drammatico episodio ha scosso la comunità di Capaccio Paestum, nel Salernitano, dove un uomo di 34 anni è deceduto dopo aver ingerito una sostanza, presumibilmente stupefacente. La tragedia è avvenuta nella serata di ieri nella frazione di Sorvella, e i contorni della vicenda sono ancora in fase di accertamento.PUBBLICITA

    Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo sarebbe stato sorpreso dai vigilantes all’interno di una struttura in costruzione, armato di un martello. Presumendo che i vigilantes fossero forze dell’ordine, il 34enne avrebbe ingerito rapidamente una sostanza non identificata, probabilmente nel tentativo di evitare conseguenze legali.
    Subito dopo, l’uomo ha accusato un malore. Nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari del 118, allertati dalle guardie giurate, non c’è stato nulla da fare. Il 34enne è deceduto sul posto. Le autorità sono immediatamente intervenute: i carabinieri hanno avviato un’indagine per chiarire le circostanze esatte del decesso. Al momento, rimangono dubbi sull’effettiva causa della morte.
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    Ennesimo incidente a Capaccio: muore il 19enne Vincenzo Mucciolo

    Nuova tragedia sulle strade di Capaccio Paestum, nel Cilento.
    La scorsa notte, in un violento scontro tra un’auto e una motocicletta lungo Via Poseidonia, nella località Laura, ha perso la vita un giovane di soli 19 anni, Vincenzo Mucciolo, residente nella zona.
    L’incidente, avvenuto per cause ancora da accertare, si è verificato nei pressi dell’intersezione che conduce all’hotel Schumann.
    Al volante della vettura coinvolta c’era un 33enne di Nocera Inferiore, rimasto illeso e che si è immediatamente fermato per prestare soccorso.
    Sul luogo dell’incidente è intervenuto il personale di un equipaggioi del 118, che ha trasportato d’urgenza il giovane all’ospedale “Ruggi” di Salerno. Purtroppo, a causa delle gravissime ferite riportate nell’impatto, Vincenzo è deceduto.
    L’urto è stato così violento da farlo sbalzare dalla sella della moto, scaraventandolo sull’asfalto a metri di distanza. Informato il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno, la salma è stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria nell’obitorio del presidio per consentire l’esame esterno da parte del medico legale.

    Il conducente dell’auto sottoposto all’alcol e al drug test
    I rilievi dell’incidente sono stati effettuati dai carabinieri della Stazione di Santa Maria di Castellabate, sotto la direzione del maresciallo Marco Cesa, con il coordinamento della Compagnia di Agropoli, guidata dal capitano Giuseppe Colella.
    Il conducente dell’auto, è stato sottoposto a tutti gli esami per stabilire se fosse idoneo alla guida al momento dell’impatto. Si è in attesa degli esiti. Poi il magistrato raccolta la ricostruzione da parte dei carabinieri deciderà sull’eventuale iscrizion e nel registro degli indagati per omicidio stradale
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    Capaccio sono 3 le vittime dell’incidente di ieri lungo la Statale 18

    E’ salito il numero delle vittime dell’incidente di ieri lungo la statale 18 nei pressi dell’uscita di Capaccio-Paestum.PUBBLICITA

    E’ deceduto infatti questa mattina all’ospedale di Salerno, Gerardo Iacovazzo, 49enne di Vallo della Lucania che, nel pomeriggio di ieri, era rimasto gravemente ferito.
    Le altre due vittime sono marito e m,oglie di Atripalda, il 48enne Cosimo Spagnuolo e la moglie Roxana Arena di 50 anni, che viaggiavano sulla moto.
    Il 49enne era stato trasportato, in elisoccorso, all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno in gravissime condizioni. Lo scontro frontale tra auto, alla cui guida c’era il 49enne, e moto, in sella alla quale c’erano il 48enne e la 50enne, e’ avvenuto intorno alle 15 di ieri pomeriggio.
    Al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto ci sono i carabinieri della Compagnia di Agropoli
    Il 49enne, aveva la patente revocata perché in passato era stato trovato alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.

    Le tre vittime dell’incidente di ieri si aggiungono ai cinque morti di quest’anno, sulla Ss18. Ad aprile la prima vittima: il 31enne battipagliese Mattia Di Vece, deceduto dopo tre mesi, al Ruggi di Salerno.
     Sono 8 le vittime di incidente stradali lungo la statale 18 nel 2024
    Il 7 giugno scorso, nel frontale tra due auto, un’Opel e una Fiat Panda, in località Santa Cecilia di Eboli, persero la vita tre persone anziane, una coppia ultraottantenne di Boscoreale, Ferdinando Avino ed Emma Falanga, e di un 83enne di Foggia, Nicola Casafina. Ed infine, il 14 luglio l’incidente che coinvolse, sempre a Capaccio Paestum, un giovane centauro di Eboli, Antonio Cicalese.
    (nella foto il luogo dell’incidente e nei riquadri da sinistra Gerardo Iacovazzo, Cosimo Spagnuolo e la moglie Roxana Arena)
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    Capaccio due morti e un ferito grave: schianto tra auto e moto sulla Statale

    Un tragico incidente è avvenuto sulla Statale 18 all’altezza di Capaccio, vicino all’uscita per Paestum. Il bilancio è pesante: due persone sono morte e un’altra è rimasta gravemente ferita.
    L’incidente ha coinvolto una motocicletta, con due passeggeri in sella, e due automobili. Lo schianto è stato estremamente violento e, nonostante l’arrivo rapido dei soccorsi, per i due motociclisti non c’è stato nulla da fare.
    Lo scontro si è verificato verso le 14:45 tra una Fiat Punto blu e una motocicletta Honda NC750X, coinvolgendo anche altre due vetture.
     In gravi condizioni un 49enne di Vallo della Lucania
    Un elicottero del 118 è arrivato prontamente sul posto, trasportando il ferito grave all’ospedale “Ruggi” di Salerno; il ferito è un uomo di 49 anni di Vallo della Lucania, alla guida della Punto blu.
    Quello di oggi è l’ennesimo tributo di vite umane nell’ultima settimana sulle strade della Campania: con una decina di morti e altrettanti feriti.
    Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, sotto la guida del tenente Giuseppe D’Agostino, e della Compagnia di Agropoli, comandata dal capitano Giuseppe Colella.

    Presenti anche due ambulanze e un’automedica della Croce Rossa, i vigili del fuoco del distaccamento di Agropoli, e gli agenti della Polizia Municipale di Capaccio Paestum, diretti dal comandante Sofia Strafella.
    La Statale 18 è stata chiusa al traffico tra gli svincoli di Agropoli nord e Cafasso per permettere le operazioni di soccorso e i rilievi tecnici in condizioni di sicurezza. Il traffico è stato bloccato, rendendo impossibile il transito sulla SS18.
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    Sparatoria al festival del sordo: morto un secondo bikers

    Tragedia a Capaccio Paestum: sale a due il bilancio delle vittime della sparatoria al Festival del Sordo.PUBBLICITA

    Dopo la morte di Ettore Crò, avvenuta il 5 agosto, un nuovo lutto ha colpito la comunità sorda. Vincenzo Spera, 58enne di Marsala, è deceduto ieri, 9 agosto, a causa delle ferite riportate nella sparatoria avvenuta durante il Festival Internazionale del Sordo di Capaccio Paestum lo scorso 14 luglio.

    Punti Chiave ArticoloI due biker, entrambi membri del gruppo napoletano Deaf Bones Motorcycles, erano stati colpiti da colpi di pistola esplosi dai fratelli Gaetano e Raffaele Ciccarelli, anch’essi sordi, originari di Quliano. Spera, in particolare, era stato raggiunto da due proiettili all’addome e al braccio destro. L’unico sopravvissuto alla sparatoria, un biker emiliano, è ancora ricoverato in ospedale.
    La moglie di Vincenzo Spera, Caterina, ha espresso tutto il suo dolore sui social, ricordando il marito come un uomo coraggioso e lasciando un messaggio commovente. Il commovente messaggio della moglie di Vincenzo Spera “La vita a volte è imprevedibile, ingiusta. La tua scomparsa mi ha lasciato un vuoto. Sarà strano non averti qui, accanto a me. Hai lottato con audacia fino all’ultimo. Il tuo sorriso sarà impresso nel mio cuore. Mi manchi e mi mancherai ogni giorno della mia vita. Sei andato via assieme ad Ettore, sarete compagni di vita anche su, in cielo. Ti amo e ti amerò per sempre”.
    Con la morte di Crò e Spera, si aggrava la posizione dei fratelli Ciccarelli, già accusati di tentato omicidio plurimo e porto abusivo di arma da fuoco. Ora dovranno rispondere anche di duplice omicidio. Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso per ritrovare l’arma del delitto. Gaetano Ciccarelli si trova agli arresti domiciliari, mentre Raffaele, ritenuto l’autore materiale degli spari, è in carcere. Nella foto le due vittime: Vincenzo Spera ed Ettore Crò Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Tentato stupro a Capaccio: 40enne adesca una 16enne con la scusa di un book fotografico

    Una sedicenne è stata vittima di un tentativo di violenza sessuale da parte di un uomo di 40 anni a Capaccio Paestum.PUBBLICITA

    La giovane ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, raccontando di essere stata adescata sui social con la promessa di un book fotografico.

    Punti Chiave ArticoloL’episodio si è verificato lo scorso 1 agosto in una struttura ricettiva di Laura, dove la ragazza si era recata per lo shooting. Appena iniziata la posa, l’uomo avrebbe tentato di aggredirla. Fortunatamente, la giovane è riuscita a divincolarsi e a scappare, allertando i carabinieri.
    Arrestato il bruto: è un 40enne di origine irpina L’aggressore, un 40enne di origine irpina, è stato già identificato grazie alle indagini dei carabinieri, che hanno raccolto testimonianze e acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza dell’hotel. La Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale su minore. Le indagini sono in corso per raccogliere ulteriori elementi a carico dell’uomo. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Sequestrati sentieri accesso alla pineta di Capaccio Paestum

    Questa mattina, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Salerno hanno eseguito un decreto emesso dalla locale Procura della Repubblica di sequestro preventivo d’urgenza dei sentieri/varchi numero 1, 2, 18 e 24 della pineta in località Varolato/Laura di Capaccio – Paestum, ricadente nella riserva naturale Foce Sele-Tanagro.PUBBLICITA

    Le indagini, spiega una nota della procura, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine “alla commissione, nell’area sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale e dichiarata di notevole interesse pubblico, dei reati di deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi, invasione di terreni o edifici, distruzione o deturpamento di bellezze naturali, realizzazione di opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa, nonché realizzazione di opere senza il prescritto nulla osta dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro”.

    In dettaglio, risultano realizzati, senza autorizzazione, “un ampliamento del sentiero pedonale n.24 pari a 5,40 metri, mediante la rimozione della staccionata in legno, rispetto ai 90 cm originari di larghezza, nonché la realizzazione, tra la staccionata in legno ed il muro in calcestruzzo di una rampa volta a superare il dislivello di quota di altezza della sede stradale e la quota della pista ciclabile, tutte opere finalizzate a rendere carrabili i predetti sentieri”.
    Indagati, allo stato, sono tre soggetti: il legale rappresentante di un resort di Capaccio Paestum, il già responsabile dell’area P.O. Turismo del Comune di Capaccio Paestum e il già responsabile dell’Area P.O. Polizia Locale del Comune di Capaccio poiché in concorso tra loro “occupavano arbitrariamente e immutavano lo stato dei luoghi di un terreno demaniale rendendolo carrabile”.

    Inoltre, sui sentieri pedonali numero 1 e 2 “un ampliamento pari a 2,70 metri, mediante la rimozione di parte del muro di recinzione in calcesstruzzio, e per il varco n.18 pari a 4 metri mediante la rimozione in staccionata in legno, rispetto ai 90 cm originari, nonché con riferimento a quest’ultimo varco ignoti realizzavano una rampa volta a superare il dislivello tra la quota di altezza della sede stradale e la quota della pista ciclabile, finalizzata a rendere carrabile i predetti sentieri”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Spari al festival del sordo: ricercati a due fratelli di Giugliano

    Ore contate per i due fratelli di Giugliano e il loro complice autori della sparatoria di sabato notte al termine del Festival Internazionale del Sordo a Capaccio Paestum.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloI carabinieri da ieri, dopo averli individuati grazie alle telecamere, stanno setacciando tutti i possibili luoghi dove avrebbero potuto trovare ospitalità: primo tra tutti familiari e amici.
    I militari hanno anche la targa del furgone a bordo del quale sono fuggiti sabato notte dopo la sparatoria. Le ricerche sono state diramate in tutta Italia anche se non è escluso che si siano divisi per non destare sospetti durante il transito e che abbiano anche utilizzato treni per spostarsi Intanto è sempre in pericolo di vita il 53enne bikers di Napoli rimasto ferito a colpi di pistola insieme con due amici al culmine di una lite con i due fratelli di Giugliano.
    L’uomo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’ospedale ‘Ruggi’ di Salerno e ora si trova in Rianimazione. Altri due feriti, un 58enne e un 52enne, sono in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Sono tutti componenti del gruppo di bikers “Deaf Bones Motorcycles”.
    La sparatoria per futili motivi davanti a un centro congressi di Capaccio La sparatoria si è verificata nella notte di sabato 13 luglio, all’esterno di un centro congressi di Capaccio Paestum. Ancora da chiarire la dinamica dei fatti. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, la lite sarebbe scoppiata tra un gruppo di motociclisti e due fratelli, tutti e cinque sordi. Uno dei due fratelli avrebbe esploso diversi colpi di pistola contro i bikers, ferendoli gravemente.
    Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Giallo sulla spiaggia di Capaccio: resti di un piede umano trovati da un turista

    Giallo a Capaccio Paestum, dove ieri mattina sulla spiaggia di Licinella, è stato fatto il macabro ritrovamento di resti ossei in riva al mare.
    Un turista tedesco, mentre passeggiava sulla battigia con il proprio cane, ha scoperto parte della tibia destra e un piede, molto probabilmente appartenenti a un uomo. E’ scattato subito l’allarme e l’arrivo dei carabinieri della sezione scientifica che hanno prelevato il pezzo di piede.
    È difficile stabilire da quanto tempo i resti fossero sulla spiaggia e quando l’uomo sia deceduto. Saranno necessarie ulteriori indagini e analisi per ottenere maggiori dettagli.
    Il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno ha ordinato il sequestro dei resti per eseguire esami forensi al fine di identificare la vittima tramite il DNA e confrontarlo con quello di persone scomparse o ricercate.
    Le indagini sono in corso per identificare l’uomo e sono state considerate diverse ipotesi, tra cui un incidente in mare o un omicidio. L’unico elemento certo al momento è che si tratti di resti ossei di un uomo, considerando il numero e il tipo di scarpa ritrovata ancora legata all’arto, una scarpa da ginnastica.
    Il fatto che la scarpa e il calzino non fossero particolarmente erosi, nonostante l’azione del mare, suggerisce che la morte sia avvenuta recentemente.
    È probabile che si trattai dei resti di un migrante disperso in mare
    Non è esclusa neppure l’ipotesi che l’uomo possa essere un migrante morto durante una traversata nel Mediterraneo verso l’Italia, data la triste realtà di migliaia di dispersi nell’ultimo anno. Tutte le ipotesi sono prese in considerazione per chiarire questo enigma.
    È stato ascoltato anche il turista tedesco in vacanza a Capaccio, che ha segnalato il ritrovamento.La notizia si è diffusa rapidamente, suscitando interesse e preoccupazione nella comunità locale, molti dei quali si sono recati sulla spiaggia per seguire da vicino le indagini. LEGGI TUTTO

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    RIFIUTI Stallatico e reflui mal gestiti, sequestrata azienda di Capaccio Paestum

    I carabinieri Forestali del Nucleo di Capaccio Paestum, situato nel Salernitano, hanno proceduto al sequestro di un’azienda zootecnica di allevamento bufalino in località Brecciale. Contestualmente, il titolare è stato denunciato per gestione illecita dei rifiuti.
    L’intervento è stato motivato dal rilevamento di pratiche non conformi, come il deposito incontrollato di stallatico su suolo nudo privo di copertura, l’assenza di una vasca idonea per la raccolta dei reflui, e la presenza di pozzanghere di percolato, tutti elementi che costituivano un serio pericolo di inquinamento del sottosuolo. LEGGI TUTTO

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    Capaccio: sequestrato il resort “Giglio sul mare” : 8 indagati. Ci sono anche funzionari regionali

    Anche quattro tecnici del comune di Capaccio Paestum e due funzionari della Regione Campania sono tra le otto persone indagate dalla Procura di Salerno.
    Quest’ultima ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il sequestro del “Resort Giglio sul Mare”. Il decreto di sequestro è stato notificato ai soggetti coinvolti, compreso il proprietario del resort, un tecnico progettista, un agronomo e il titolare di un’impresa forestale.
    I carabinieri del nucleo investigativo di Salerno e del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli hanno effettuato le notifiche.
    Gli illeciti contestati dalla Procura, coordinata dal procuratore Giuseppe Borrelli, e ritenuti sussistenti dal giudice comprendono lottizzazione abusiva di terre demaniali in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, falsità ideologica, abuso d’ufficio, abuso edilizio, esecuzione di opere su beni paesaggistici senza autorizzazioni, e invasione di terreni con distruzione o deturpamento di bellezze naturali e habitat all’interno di un sito protetto.
    L’area coinvolta sarebbe ai margini della spiaggia di Capaccio e la costruzione del resort avrebbe coinvolto anche provvedimenti amministrativi illegittimi, come la concessione di edificabilità in sanatoria nel maggio 2019 per preesistenti strutture (l’ex Hera Argiva) nella pineta di Carolato-Laura di Capaccio Paestum, un’area protetta nella riserva naturale della Foce Sele – Tanagro.
    Nel 2021, è seguito un permesso anch’esso considerato illegittimo per ampliamenti, riqualificazione e recupero di tali strutture attraverso violazioni. LEGGI TUTTO