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    Truffa da 300mila euro a 94enne di Cagliari: arrestata al porto di Napoli ragazza incensurata

    Una storia di inganno e di un affetto smisurato, quella che ha coinvolto una nonnina di 94 anni a Cagliari. La donna, raggirata da una finta nipote in pericolo, ha rischiato di perdere gioielli di famiglia e migliaia di euro.PUBBLICITA

    Tutto è iniziato con una telefonata: una voce femminile, che si fingeva la nipote, chiedeva alla nonna un grosso aiuto in denaro per evitare l’arresto. La donna, senza esitare, ha consegnato a una ragazza che si è presentata a casa tutti i suoi risparmi e i preziosi di famiglia.

    Punti Chiave ArticoloMa la truffa è stata sventata grazie alla tempestività dei Carabinieri della Compagnia di Cagliari. Analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, i militari hanno identificato la truffatrice, una ventenne napoletana. La caccia alla truffatrice Inizia così una vera e propria caccia all’uomo tra Sardegna e Campania. Grazie alla collaborazione tra i Carabinieri delle due regioni, la giovane è stata rintracciata e arrestata al suo arrivo a Napoli, con tutto il maltolto ancora in suo possesso.

    Un finale a lieto fine La nonnina potrà presto riabbracciare i suoi preziosi, frutto di una vita di lavoro e di affetto. Questa storia, oltre a mettere in guardia sulla pericolosità delle truffe, dimostra anche come la solidarietà e la professionalità delle forze dell’ordine possano far trionfare la giustizia. I consigli dei carabinieri contro le truffe: – Diffida delle apparenze– Non aprire mai la porta agli sconosciuti– Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!– Limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che si presentano come parenti e vi chiedono denaro, prendete tempo e chiamate il numero unico di emergenza 112 o un parente Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    E’ morto Comunardo Niccolai, difensore del Cagliari campione d’Italia nel 1970

    Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Comunardo Niccolai, avvenuta all’età di 77 anni. Il Cagliari, squadra con cui Niccolai conquistò lo storico Scudetto del 1970, ha annunciato la triste notizia con un comunicato ufficiale sul proprio sito. “Tutto il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Comunardo Niccolai, indimenticabile protagonista dello Scudetto del 1970,” si legge nel messaggio.PUBBLICITA

    Nato a Uzzano, in provincia di Pistoia, il 15 dicembre 1946, Niccolai deve il suo nome di battesimo al padre Lorenzo, che lo chiamò Comunardo in omaggio alla Comune di Parigi. Dopo gli inizi nel vivaio del Montecatini, Niccolai arrivò giovanissimo in Sardegna, alla Torres, nel 1963. Qui giocò 22 partite in Serie C, distinguendosi tra i migliori prospetti della categoria. Le sue ottime prestazioni attirarono l’attenzione del Cagliari, che lo acquistò superando la concorrenza di altre squadre.

    Inizialmente riserva al più esperto Vescovi, Niccolai conquistò la maglia numero 5 nel 1968 e divenne un pilastro della difesa rossoblù. Con il Cagliari totalizzò oltre 270 presenze e segnò 6 gol, rimanendo fino al 1976 prima di trasferirsi al Perugia e poi chiudere la carriera al Prato.
    Dopo il ritiro, Niccolai intraprese la carriera di allenatore all’interno della FIGC, diventando un apprezzato selezionatore delle giovanili azzurre e lanciando giocatori come Gianluigi Buffon e Francesco Totti. Nella stagione 1993-94 guidò la Nazionale maggiore femminile. Niccolai è noto anche per i suoi celebri autogol, che affrontava con filosofia e autoironia: “All’inizio mi dava fastidio, ma poi ci ho fatto l’abitudine. Ci sono giocatori che hanno fatto un’ottima carriera ma non se ne ricorda nessuno; io almeno ho lasciato un segno nella storia del calcio italiano.”

    Il Cagliari ha voluto sottolineare che limitare la carriera di Niccolai a questi sfortunati episodi sarebbe ingiusto. Difensore di grande valore, Niccolai era arcigno, attento in marcatura, ma anche capace di uscire dall’area palla al piede e testa alta. I suoi interscambi con i liberi Cera e Tomasini precorrevano i tempi, introducendo movimenti difensivi che sarebbero diventati prassi nel calcio moderno.

    Il suo apporto fu fondamentale per il reparto arretrato del Cagliari nell’anno dello Scudetto, quando la squadra subì solo 11 gol, record tuttora imbattuto nei campionati a 16 squadre. Non a caso, Niccolai fu convocato tra i 22 azzurri per i Mondiali del 1970 in Messico e giocò da titolare nella prima partita contro la Svezia, collezionando 3 presenze in nazionale.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Due femminicidi nella notte ad Arezzo e a Cagliari

    In poche ore, due tragici episodi di femminicidio hanno scosso profondamente le comunità di Arezzo e Cagliari, portando alla ribalta storie di disperazione e conflitti familiari che si sono conclusi in modo drammatico. Ad Arezzo, Alessandro Sacchi, 80 anni, ha ucciso la moglie Serenella Mugnai, 72 anni, affetta da Alzheimer, con un colpo di pistola.PUBBLICITA

    Sacchi, logorato dalla malattia della moglie e dal peso delle cure che gravavano esclusivamente su di lui, ha compiuto il gesto disperato nella notte. Alle 00:30, impugnando una pistola calibro 7.65, regolarmente detenuta, ha sparato alla moglie. Subito dopo, ha chiamato i vicini per informare dell’accaduto e ha atteso l’arrivo della polizia in silenzio.

    Quasi contemporaneamente, a Cagliari, Luciano Hellies, 77 anni, ha assassinato a coltellate la moglie Ignazia Tumatis, 59 anni, al culmine di una lite. Tumatis era appena rientrata a casa dopo aver assistito alla partita di calcio Italia-Spagna, quando è iniziata la discussione con il marito. Vivendo da separati in casa da circa due anni, con stanze da letto separate ma condividendo i pasti, le tensioni tra i due erano frequenti.

    La lite è degenerata in violenza quando Hellies ha impugnato un grosso coltello da cucina, colpendo la moglie con almeno nove fendenti. Dopo il delitto, Hellies ha chiamato una delle quattro figlie per confessare l’accaduto: “Ho ucciso la mamma”, ha detto al telefono. In entrambi i casi, le autorità sono intervenute prontamente.

    Ad Arezzo, la polizia ha trovato Sacchi in stato di shock, mentre a Cagliari gli agenti hanno bloccato Hellies, ancora vestito con gli abiti insanguinati. I tentativi dei medici di rianimare Ignazia Tumatis sono stati vani, e sulla scena sono giunti gli investigatori della squadra mobile, il medico legale e la pm Diana Lecca. Mentre veniva condotto in questura, Hellies ha pronunciato poche parole: “Mi ha riso in faccia e non ci ho visto più”.
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    SERIE A La Salernitana cade anche a Cagliari: la B ora è quasi una certezza

    Il Cagliari ha conquistato la sua seconda vittoria consecutiva e il quarto risultato utile di fila nell’incontro odierno contro la Salernitana. Nonostante l’emergenza in attacco, con Petagna, Luvumbo e Pavoletti indisponibili, i sardi hanno superato con un convincente 4-2 i granata ormai prossimi alla retrocessione.
    All’Unipol Domus, Lapadula ha aperto le marcature nel primo quarto d’ora, sfruttando un lancio preciso di Zappa e superando Ochoa in uscita. Sebbene l’assistente avesse inizialmente segnalato il fuorigioco, il Var ha convalidato il gol, portando il Cagliari in vantaggio 1-0. Il match è stato caratterizzato da un’intensa battaglia sul campo, con la Salernitana che ha cercato di rispondere con un tiro da fuori di Tchaouna respinto da Scuffet.
    Al 38′, un gol di Gaetano è stato annullato per un presunto fuorigioco, ma due minuti dopo il giovane talento ha rifilato il secondo gol al Cagliari con un perfetto contropiede su assist di Nandez. Nella ripresa, l’ingresso di Shomurodov ha portato al terzo gol per il Cagliari, sembrando chiudere anticipatamente il discorso.
    Tuttavia, la Salernitana ha mostrato resilienza, riaprendo incredibilmente la partita con le reti di Kastanos e Maggiore al 56′ e 58′, rispettivamente, su assist di Zanoli e Candreva. Nonostante il rischio di perdere il controllo della partita, la squadra di Ranieri è riuscita a compattarsi e ha ripreso il controllo della situazione.
    Shomurodov ha assicurato la vittoria del Cagliari, realizzando la sua doppietta personale dopo un errore difensivo di Fazio, portando il risultato finale a 4-2. Con questa vittoria, il Cagliari ha temporaneamente raggiunto i 26 punti, allontanandosi di +3 dalla zona retrocessione, mentre la Salernitana resta inchiodata all’ultimo posto, lontana dalla salvezza. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Il Napoli non vince più: beffato al 96′, pari a Cagliari. E la Champions è un miraggio

    Brutto e ormai nemmeno più vincente. Il nuovo Napoli di Calzona gioca male e perde altri punti per strada. All’Unipol Domus gli azzurri subiscono gli attacchi del Cagliari, rischiano più volte di subire gol, a metà ripresa passano in vantaggio con un lampo di Osimhen e sembrano sfangarla fino alla beffa al 96′ di Luvumbo: finisce 1-1.PUBBLICITA

    Ancora 4-3-3 per Calzona, al debutto in campionato. In porta Meret, Mazzocchi va a sostituire lo squalificato Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus al centro con Olivera a completare il quartetto. Anguissa, Lobotka e il rientrante Zielinski a centrocampo, in attacco titolare di nuovo Osimhen supportato da Kvaratskhelia e Raspadori.
    Ranieri risponde con un 4-4-2. Scuffet in porta, Dossena e Mina sono i centrali con Nandez e Augello completano la retroguardia nel ruolo di terzini. Deiola e Makoumbou prendono posto sulla mediana supportati da Luvumbo e Jankto, nel ruolo di esterni. L’ex Gaetano e Lapadula sono invece le due punte in attacco.
    Brutto Napoli, il Cagliari segna ma il gol è annullato: 0-0 al 45′
    In una gara subito nervosa (scintille tra Luvumbo e Olivera prima, Mina e Osimhen poi), il primo squillo è del Napoli con Kvara che va via sulla sinistra: Olivera e Anguissa non riescono però a combinare per concludere a rete. Gli azzurri abbassano vistosamente il ritmo nei minuti successivi ed è il Cagliari a fare la partita e ad avere le occasioni migliori.
    Al 22′ Olivera devia un cross di Luvumbo rischiando l’autogol, la palla termina sul fondo. Partenopei che ci provano con Raspadori da fuori: attento Scuffet che respinge in tuffo. Al 32′ il brivido più grande per Calzona: punizione di Jankto, Rrahmani salta più in alto di tutti e insacca nella porta sbagliata per l’autogol dell’1-0. Un paio di minuti di apprensione, poi il VAR richiama Pairetto: fuorigioco attivo di Lapadula e rete da annullare.
    La prima frazione si chiude con un altro grande brivido per gli azzurri: mezzo pasticcio di Meret in uscita, scontro con Juan Jesus e pallone vagante che diventa buono per Luvumbo, che di testa a porta sguarnita non centra però lo specchio. Si va a riposo sullo 0-0.
    Osimhen gol, poi il pari di Luvumbo al 96′: 1-1 Napoli a Cagliari
    Il copione non cambia nella ripresa: i sardi fanno la gara. Nei primi 15′ è assolo, poi il Napoli in ripartenza inizia a ravvivarsi e a creare di più. Al 65′ Osimhen schiaccia di testa su cross di Kvara: facile per Scuffet. Sono le prove generali per la rete del vantaggio azzurro che arriva 1′ più tardi: Raspadori recupera palla su un disimpegno errato di Augello, cross preciso per la testa di Osimhen che tutto solo insacca per lo 0-1.
    Dopo una doppia occasione per Osimhen (in realtà in fuorigioco), il Cagliari torna ad aumentare la pressione a caccia del gol del pari: Ranieri inserisce nel mucchio anche Pavoletti, Viola e più tardi Oristanio per cercare di sorprendere dietro gli azzurri. Il risultato però non cambia, gli uomini di Calzona dietro sono compatti e subiscono poco.
    I sardi, nonostante lo svantaggio, non attaccano e il finale è di marca azzurra. Tante le occasioni sprecate, da Politano al subentrato Simeone fino al tiro a giro da fuori area di Lobotka a sfiorare l’incrocio. La linea del traguardo sembra comunque vicina, fino a quando su un pallone lunghissimo di Dossena una dormita della difesa permette a Luvumbo di stoppare e insaccare a tu per tu con Meret. Finisce 1-1: la zona Champions per il Napoli è ormai un miraggio. LEGGI TUTTO

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    IL LUTTO E’ morto Gigi Riva. Aveva 79 anni

    Gigi Riva è morto. Si è fermato il cuore di uno dei giocatori simbolo della storia Cagliari, il più prolifico attaccante della storia della nazionale italiana e campione d’Italia con i sardi. Aveva 79 anni e dalla giornata di ieri era ricoverato in cardiologia all’ospedale Brotzu di Cagliari per un malore.
    Nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno, provincia di Varese, Riva è uno dei più grandi attaccanti nella storia del calcio italiano. Ha giocato la maggior parte della sua carriera con il Cagliari, dal 1963 al 1976, diventando capocannoniere della Serie A per tre stagioni consecutive (1969-1970, 1970-1971, 1972-1973).
    La stagione 1969-1970 è stata particolarmente memorabile, poiché il Cagliari, guidato da Riva, ha vinto il suo primo e finora unico titolo di campione d’Italia. A livello internazionale, Gigi Riva ha rappresentato l’Italia in molte competizioni, incluso il Campionato Europeo del 1968, dove ha contribuito alla vittoria dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    SERIE.A Il Napoli sfata il tabù Maradona: Cagliari ko con Osi e Kvara

    Il Napoli ritrova la vittoria al Diego Armando Maradona, contro il Cagliari finisce 2-1 grazie alla premiata ditta Osimhen-Kvaratskhelia. Paroni di casa all’attacco da subito, con occasioni continue a partire dal 5′ con Kvaratskhelia seguito all’8′ e 10′ da Osimhen, al 15′ con Politano, al 22′ con Augello, al 29′ con il palo di Rahmani. Difesa del Cagliari costretta al superlavoro per aiutare Scuffet che al 38′ ferma un tiro preciso di Kvaratskhelia.PUBBLICITA

    Occasione Cagliari al 43′ dopo un contropiede che porta Nandez a tu per tu con Meret, che salva. Osimhen rimedia un giallo al 45′ dopo un tentativo di rovesciata che manda a terra Augello. Giallo anche al Cagliari dopo la fine del tempo regolamentare, a prenderlo Goldaniga per gioco pericoloso su Kvara, poi un altro a Pavoletti dopo l’accenno di rissa successivo.
    Nel secondo tempo Cagliari arremba da subito con Obert al 46′, Meret riesce ad annullare il tentativo, risponde al 55′ Anguissa con un tiro violento dal limite ma la palla è alta. A sbloccare l’impasse è il solito Osimhen in agguato sul centro che di testa segna dopo il lancio da sinistra di Kvaratskhelia al 70′.
    Vantaggio che dura poco perché meno di due minuti dopo è Pavoletti a centrare la rete di Meret grazie all’asist da sinistra di Luvumbo. E’ una magia di Osimhen in area, attorniato dalla difesa cagliaritana, che risolve ancora per il Napoli: stoppa di petto, palleggia tre volte, si gira e serve Kvara che mette di sinistro in rete al 75′ dopo un rimbalzo interno sul palo. Politano sigla la rete del 3-1 ma l’arbitro annulla il gol per fuorigioco di Osimhen, che all’82’ esce dopo aver accusato un problema fisico, entra Gaetano. Sei i minuti di recupero allo scadere del novantesimo, più uno di sforamento. LEGGI TUTTO