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    IL FATTO Sequestro di beni per 295mila euro a società e imprenditore nel Napoletano

    I finanzieri del gruppo di Torre Annunziata (Napoli) hanno attuato un decreto di sequestro preventivo per un importo di 295.446,83 euro, emesso dal gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina. Il provvedimento riguarda una società e il suo legale rappresentante, indagato per indebita compensazione di crediti inesistenti.
    L’indagine, avviata in seguito a verifiche fiscali dell’amministrazione finanziaria, è stata condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Massa Lubrense. Si è scoperto che la società, operante nel settore della ristorazione con somministrazione, aveva dichiarato nel 2019 un credito d’imposta per “ricerca e sviluppo” derivante da uno studio sul “decision making” aziendale. Tuttavia, la ricerca riguardava obiettivi non correlati alle attività effettivamente svolte dalla società.
    Il provvedimento di sequestro è stato emesso nei confronti della società e del rappresentante legale per l’intero ammontare dei crediti inesistenti, indebitamente compensati nelle dichiarazioni relative agli anni 2020 e 2021. Durante l’operazione, è stata sottoposta a vincolo giudiziario l’intera somma oggetto del sequestro, comprensiva di 22.223,76 euro su disponibilità finanziarie e 273.223,07 euro su un immobile a Sorrento di proprietà dell’indagato. LEGGI TUTTO

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    Sequestrati beni del boss Matteo Messina Denaro per 800mila euro

    Il 27 gennaio 2024 alle 12:54, le somme sono state immediatamente trasferite nel Fondo Unico per la giustizia, come dichiarato da Lucia: “L’azione di contrasto deve essere pianificata e razionalizzata”.
    La procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, ha menzionato che dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, i boss si stanno concentrando sugli appalti per sedersi al tavolo con un mondo con cui hanno sempre interagito.
    Ha sottolineato anche come la mafia rimanga fluida, accumuli capitali, reinvesta in attività legali attraverso canali insospettabili e mantenga comunque un connotato di violenza. Ha aggiunto che Cosa Nostra può compiere atti violenti per mantenere la propria credibilità e che c’è un significativo turnover tra arrestati che entrano e escono dalla prigione, il che risulta allarmante.
    Il procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, ha evidenziato che la mafia sta attraversando un momento di crisi che deve essere sfruttato.
    Ha sottolineato che non bisogna considerare la mafia come qualcosa di finito ma come un’organizzazione che rimane pericolosa, specialmente dato il limitato budget delle risorse a disposizione della giustizia. Ha sottolineato l’importanza di pianificare e razionalizzare l’azione di contrasto. LEGGI TUTTO

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    L’INIZIATIVA La Finanza di Napoli devolve beni di prima necessità a 26 associazioni benefiche

    I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, negli ultimi giorni, hanno devoluto a varie associazioni benefiche, enti onlus ed ecclesiastici presenti sul territorio campano, con il nulla osta delle Autorità Giudiziarie competenti, numerosi beni sequestrati nell’ambito delle attività istituzionali dei dipendenti Reparti.
    Trattasi, per lo più, di alcol denaturato, pasta e capi di vestiario, con la finalità di dare sostegno alle persone più povere e bisognose. In particolare, sono stati di recente devoluti alla Croce Rossa Italiana oltre 37 mila litri di alcool denaturato, oggetto di precedenti sequestri da parte del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Napoli. Tale prodotto sarà utilizzato quale disinfettante/igienizzante nella gestione dell’emergenza migratoria in atto presso l’isola di Lampedusa.
    Durante le festività natalizie, sono stati consegnati, sempre alla Croce Rossa, 2 quintali di pasta recante la mendace Indicazione Geografica Protetta “Pasta di Gragnano”, sequestrati dalla Compagnia di Castellammare di Stabia. La donazione è stata disposta previa verifica della sicurezza alimentare a cura del personale specializzato del Centro di riferimento regionale per la sicurezza della ristorazione pubblica e collettiva e delle produzioni agroalimentari tradizionali (C.Ri.P.A.T.).
    Più in generale, lo scorso anno le Fiamme gialle partenopee hanno provveduto a devolvere, a 26 diverse associazioni ed enti benefici presenti nell’area metropolitana – dopo aver provveduto alla rimozione delle false etichette per evitare la riconducibilità dei capi ai brand contraffatti – oltre 85.000 articoli tra capi di abbigliamento (giubbini, maglie, pantaloncini e scarpe) e giocattoli raffiguranti vari personaggi amati dai più piccoli.
    Tali attività, testimoniano ancora una volta la spiccata vocazione sociale cui si ispira l’operato della Guardia di Finanza, con la promozione di iniziative solidali e la costante collaborazione con varie associazioni di volontariato presenti sul territorio, contribuendo fattivamente al sostegno delle fasce più deboli della popolazione. LEGGI TUTTO