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    Avellino, consegnava banconote false ai clienti: indagato impiegato delle Poste

    Un 29enne impiegato dell’ufficio postale di Sperone, un piccolo comune in provincia di Avellino, è stato arrestato dai Carabinieri con le accuse di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, truffa, peculato e riciclaggio. Le indagini, condotte dai militari del Comando provinciale di Avellino sotto la direzione della Procura irpina, hanno rivelato che tra aprile e maggio di quest’anno l’impiegato ha distribuito banconote false ai clienti che richiedevano il prelievo della pensione, somme di denaro dai conti correnti o il corrispettivo di buoni fruttiferi.
    Le banconote falsificate, secondo l’analisi tecnica effettuata dalla Sezione operativa del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Napoli, risultano prodotte da un gruppo criminale partenopeo specializzato nella contraffazione. L’inchiesta è partita dopo che 18 clienti dell’ufficio postale hanno sporto denuncia, ricevendo in totale 209 banconote false per un ammontare complessivo di 10.450 euro. Le banconote contraffatte, consegnate ai Carabinieri durante le denunce, sono state tutte sequestrate.
    L’operazione ha portato all’emissione di un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva e di sequestro preventivo da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino. Il sequestro è stato eseguito in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    I Carabinieri smantellano una banda di falsari: 10.000 banconote false sequestrate

    I Carabinieri hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita alla produzione e allo spaccio di banconote false.
    L’indagine, coordinata dalla Procura di Napoli, ha permesso di delineare la struttura del gruppo, composto da tre “cellule” operative:
    Produzione: allestita in una stamperia clandestina a Napoli, poi trasferita a Rieti.Distribuzione/Smercio: attiva in Italia (Bologna, Brescia, Cremona, Cosenza, Firenze, Foggia, Lecce, Milano, Novara, Pistoia, Reggio Emilia, Verona, Vicenza) e all’estero (Parigi, Nizza, Marsiglia, Atene e Madrid).Espansione: avviata a Barcellona a settembre 2023 da pakistani precedentemente ad Atene, per permeare nuovi mercati europei.L’operazione ha coinvolto anche l’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha monitorato le spedizioni di materiali tecnici dalla Cina utilizzati per la produzione delle banconote false.
    Le indagini hanno ricostruito oltre 50 attività di smercio in Italia e portato all’arresto di 4 corrieri negli aeroporti di Roma Fiumicino, Atene e Barcellona.
    Sono state sequestrate circa 500 banconote false per un valore di 50.000 euro, appartenenti a una classe di contraffazione particolarmente sofisticata.
    Si stima che l’organizzazione abbia prodotto circa 10.000 banconote false per un valore nominale di circa un milione di euro, diffuse principalmente in Italia, Grecia, Spagna e Francia. LEGGI TUTTO

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    Napoli, smantellata rete di falsari, patenti, carte di circolazione e banconote false: 9 misure cautelari

    I Carabinieri del Comando Antifalsicazione Monetaria di Roma, in collaborazione con Europol e le autorità maltesi, hanno smantellato una rete criminale dedita alla produzione e distribuzione di documenti falsi e banconote contraffatte.

    L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha portato all’arresto di 3 persone e all’emissione di 6 divieti di dimora nella Regione Campania.
    Il gruppo criminale produceva e distribuiva passaporti, carte di circolazione, documenti di identità, patenti di guida e banconote false.I documenti falsi venivano utilizzati per favorire l’immigrazione clandestina e riciclare veicoli rubati.
    Le indagini sono iniziate nel settembre 2020 e hanno coinvolto diverse città italiane, tra cui Napoli, Salerno, Treviso, Bergamo e Pescara.Le perquisizioni hanno portato al sequestro di numerosi documenti falsi e banconote contraffatte per un valore complessivo di un milione di euro.
    L’operazione è un importante risultato nella lotta alla criminalità organizzata e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.Il gruppo criminale era composto da italiani e stranieri.
    I documenti falsi venivano realizzati con grande maestria e riuscivano a superare i controlli visivi degli operatori di polizia. Le banconote false erano destinate al mercato africano. LEGGI TUTTO