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    Napoli, aggressione a minorenne che rimprovera bambini chiassosi

    Un episodio di violenza inaudita ha scosso Napoli. Venerdì sera, in un noto fast food del centro, una ragazza è stata aggredita dopo aver rimproverato un gruppo di bambini chiassosi.PUBBLICITA

    Le madri dei piccoli, infuriate per la reprimenda, hanno prima insultato la giovane e poi l’hanno schiaffeggiata.

    Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha definito l’accaduto “un atto inqualificabile di prevaricazione”, sottolineando come la città stia diventando sempre più ostaggio di episodi di violenza. La madre della vittima ha espresso profonda amarezza, denunciando una vergogna per una città che dovrebbe puntare sulla gentilezza e sull’educazione.
    L’episodio, oltre a suscitare indignazione, ha messo in luce il problema della genitorialità e della convivenza civile. Cosa possiamo fare per prevenire episodi di violenza simili e costruire una città più civile?”

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    Scampia arriva il circo sociale per bambini e ragazzi sfollati

    Napoli. Interventi e laboratori pedagogici per supportare emotivamente i bambini e le famiglie accolti nel dormitorio allestito nell’Università Federico II dopo il crollo del ballatoio nella Vela Celeste del quartiere Scampia.PUBBLICITA

    È questa l’iniziativa di Fondazione Patrizio Paoletti insieme a Circo Corsaro, che da sette anni ormai sono presenti proprio a Scampia con un progetto socio-educativo di circo sociale dedicato a bambini e ragazzi per combattere emarginazione, dispersione scolastica e promuovere il benessere personale e collettivo.

    “Questo è il momento per ricostruire e costruire su basi più solide”. Così Marco Benini, pedagogista e responsabile dei progetti socio-educativi di Fondazione Patrizio Paoletti, che aggiunge: “socialità, collettività, aiuto reciproco, comprensione e condivisione delle difficoltà, queste parole chiave appartengono alla sfera dell’intelligenza emotiva e offrono a tutti noi la stabilità e la sicurezza che ci mancano quando affrontiamo i momenti più drammatici della nostra vita”.
    La fiducia, la speranza e la resilienza “devono poter entrare concretamente – sostiene Benini – nella vita dei nostri bambini e ragazzi”.

    Fondazione Patrizio Paoletti e Circo Corsaro, accanto alla popolazione sfollata fin dai primi giorni dopo il crollo per garantire alle persone i beni di prima necessità, dal 30 luglio allestiscono in vari luoghi del quartiere spazi e laboratori educativi condotti dai propri operatori di circo sociale con l’obiettivo di offrire un’occasione per consolidare i legami sociali e condividere le risorse personali.
    “E’ bello vedere – ancora il pedagogista e responsabile dei progetti socio-educativi – come i bambini, i ragazzi e le famiglie, anche in momenti così drammatici, possano esprimere una grande partecipazione, una profonda empatia e abbiano sete di quella bellezza che solo la cura e l’attenzione sanno generare.
    Siamo felici di poter dare il nostro contributo per aiutare la comunità ad affrontare una situazione così difficile”.
    L’iniziativa di Fondazione Patrizio Paoletti è resa possibile anche grazie alla collaborazione di diverse personalità e realtà del territorio. In particolare: Vincenzo Paradisone, presidente della consulta delle associazioni della municipalità 8 di Napoli.
    Maria di Febbraio, educatrice; le equipe educative L’Approdo di Gulliver e La Voce dei Luoghi, rispettivamente delle cooperative Lilliput e L’Uomo e il Legno; le professoresse Lucia Vollaro e Mariateresa Sparano, preside e vicepreside dell’Istituto Virgilio IV; l’organizzazione umanitaria New Life for Children Ets.
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    Napoli, la solidarietà e gli aiuti ai bambini della vela celeste

    Le associazioni del territorio della Municipalità 8 del comune di Napoli, di cui fa parte Scampia, sin da subito si sono attivate per offrire il loro supporto alle famiglie. In prima battuta con la raccolta di beni di prima necessità ed offrendo anche le proprie sedi come rifugio.PUBBLICITA

    Molte delle persone della Vela celeste dormono presso: la chiesa della Madonna della Speranza gestita dai padri gesuiti, la chiesa del Buon Rimedio, il centro sportivo Universal Center – Raggio di Sole e l’Officina delle Culture Gelsomina Verde.

    Nello specifico, per quanto riguarda l’infanzia, le associazioni da subito hanno ritenuto opportuno far trascorrere le giornate creando spazi di gioco, delle oasi felici, dove essere accolti gioiosamente ed essere tutelati dalle questioni del mondo adulto.
    Circa 45 bambini, stanno trascorrendo le loro giornate presso un villaggio per l’infanzia allestito presso il Raggio di Sole dall’Aps Senza Confini, dove i bambini passano le giornate in piscina, sulle giostrine, pranzando insieme e svolgono tante attività con i volontari di Senza Confini e di Chi rom e…chi no, e da lunedì, nella stessa sede anche con gli operatori di Punto Luce Chiaiano e de L’Uomo e il Legno e con la partecipazione della Consulta delle Associazioni della Municipalità 8 del Comune di Napoli. Tutte le attività si stanno tenendo in forma totalmente autonoma, dal basso, volontaria ed autogestita.

    Le realtà che contribuiscono alle attività per i bambini della Vela Celeste offrono anche i propri spazi e relative attività pedagogiche in alternativa al villaggio allestito da Senza Confini presso il Raggio di Sole, che per ora resta la sede privilegiata delle attività.
    In contemporanea anche il Centro Territoriale Mammut sta svolgendo le attività in programma del “Parco Meraviglia” a cui partecipano diversi bambini delle famiglie direttamente coinvolte nel dramma della Vela Celeste.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Indagine sul crollo di Scampia: la lite prima della tragedia

    Dolore e speranza si intrecciano ancora a Scampia, il quartiere periferico più famoso di Napoli nuovamente teatro di una tragedia.PUBBLICITA

    Ieri sera, il crollo di un ponte-ballatoio al terzo piano della Vela Celeste, uno dei palazzoni degli anni ’60 tristemente noti come simbolo del degrado, ha causato la morte di un uomo di 29 anni, Roberto Abbruzzo, e di una donna di 35 anni, Margherita Della Ragione.

    Punti Chiave ArticoloTredici feriti, tra cui sette minorenni, aggravano il bilancio del dramma. Due bambine, di 7 e 4 anni, versano in prognosi riservata a causa di gravi lesioni craniche. Tra gli adulti feriti, due donne sono in condizioni critiche. Circa 800 persone, tra cui 300 minori, sono state evacuate dal palazzo pericolante. Una lite tra futili motivi tra due nuclei familiari Le cause del crollo sono ancora da accertare. Secondo alcune testimonianze, un litigio per futili motivi tra nuclei familiari sarebbe all’origine della tragedia.
    L’incidente è avvenuto intorno alle 23:00 quando circa 15 persone si sono accalcate sulla struttura fatiscente, facendola cedere sotto il loro peso. La Procura di Napoli ha aperto un’indagine contro ignoti per crollo colposo e omicidio colposo. Il sindaco Manfredi ha assicurato il massimo impegno per aiutare le famiglie colpite dalla tragedia e ha ribadito l’obiettivo di completare il progetto di riqualificazione delle Vele entro il 2027. La tragedia della Vela Celeste riapre le ferite di un quartiere già segnato da anni di degrado e criminalità. Ma la speranza non muore.
    Gli abitanti di Scampia chiedono con forza un futuro migliore, libero dalla morsa della camorra e all’insegna di un riscatto sociale e abitativo. Le Istituzioni hanno espresso cordoglio per le vittime e vicinanza ai feriti. La premier Meloni, la presidente dell’Europarlamento Metsola, i leader dell’opposizione Schlein e Conte, il presidente De Luca e lo stesso sindaco Manfredi hanno assicurato sostegno e aiuti concreti. La Camera dei Deputati ha osservato un minuto di silenzio. Il crollo della Vela Celeste è un monito drammatico, un nuovo capitolo nella storia tormentata di Scampia. Ma da questa tragedia deve nascere una nuova speranza, un impegno concreto per riscattare un quartiere e restituire ai suoi abitanti la dignità e il futuro che meritano. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Casoria tragedia sfiorata al campo estivo: si sgonfia il castello gonfiabile, bambini feriti

    Casoria. Paura al campo estivo di un istituto paritario di Casoria, in piazza Pisa 20, dove questo pomeriggio un castello gonfiabile si è sgonfiato improvvisamente mentre i bambini giocavano.PUBBLICITA

    Nell’incidente, diversi bambini hanno riportato lievi ferite. I Carabinieri della stazione di Casoria, intervenuti sul posto, hanno fatto intervenire le ambulanze che hanno trasportato i piccoli al pronto soccorso dell’ospedale Santobono.

    Fortunatamente, nessuno di loro ha riportato gravi traumi e sono stati tutti dimessi senza prognosi.
    Il castello gonfiabile è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri per consentire i dovuti accertamenti sulla dinamica dell’accaduto e sulle cause dello sgonfiamento improvviso.

    Sono in corso le indagini per chiarire la responsabilità di quanto accaduto.

    L’episodio ha destato preoccupazione tra i genitori dei bambini e sollevato interrogativi sulla sicurezza delle strutture gonfiabili utilizzate nei campi estivi.
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    L’INIZIATIVA ABIO Napoli e i Supereroi Acrobatici insieme per regalare un sorriso ai bambini ricoverati al Policlinico Federico II

    Sabato 11 maggio, il Policlinico Federico II è stato trasformato in un regno incantato grazie all’iniziativa di ABIO Napoli e dei Supereroi Acrobatici. Batman, Spiderman, Ironman e Superman hanno sfilato dal tetto dell’edificio che ospita i reparti di pediatria, portando gioia e sorrisi ai bambini e agli adolescenti ricoverati.
    Dopo il successo della prima missione al Santobono lo scorso 30 marzo, ABIO Napoli e i Supereroi Acrobatici hanno unito nuovamente le forze per regalare un momento indimenticabile ai piccoli pazienti del Policlinico Federico II in occasione della festa della mamma.
    L’atmosfera dei reparti pediatrici è stata pervasa da un’ondata di entusiasmo e di emozione mentre i Supereroi preferiti dai bambini si calavano dall’edificio 11, sorprendendo e incantando i piccoli pazienti. I giochi, i sorrisi e le foto ricordo hanno riempito le stanze di allegria, offrendo un prezioso momento di spensieratezza e di evasione dalla malattia.
    Una madre commossa ha condiviso la sua emozione: “Dopo tanto tempo finalmente mia figlia ha trovato la forza di alzarsi dal letto per andare a vedere i supereroi alla finestra.” Le sue parole testimoniano il potere e il valore di iniziative come queste, che per qualche ora trasportano i bambini e gli adolescenti in un mondo di fantasia e avventura.
    La collaborazione tra ABIO Napoli e SEA Supereroi Acrobatici è un esempio tangibile di come diverse realtà possano unirsi per portare sollievo e magia ai bambini e agli adolescenti in ospedale. L’impegno costante di entrambe le associazioni nel rendere più umano e accogliente il percorso di cura dei piccoli pazienti ha regalato un momento di gioia e speranza, lasciando un’impronta indelebile nei cuori dei bambini e delle loro famiglie.
    Un sentito ringraziamento va all’Associazione SEA “Super Eroi Acrobatici ETS”, ai suoi volontari e alla fondatrice Anna Marras per il dono prezioso che hanno fatto ai bambini ricoverati al Policlinico Federico II. Un riconoscimento speciale è rivolto alla Direzione Sanitaria dell’AOU Federico II, alla Dott.ssa Rita Nocerino e a tutti i 290 volontari di ABIO Napoli che lavorano instancabilmente ogni giorno per rendere l’ambiente ospedaliero più accogliente per i bambini e gli adolescenti ricoverati e le loro famiglie.

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    Massa Lubrense: circa 200 bambini colti da malore dopo il pasto alla mensa. Scatta la protesta

    Numerosi bambini delle scuole dell’infanzia e primarie di Pulcarelli Pastena, nei diversi plessi di Pastena, Torca e Sant’Agata, hanno accusato malori dopo il pasto alla mensa, manifestando sintomi come diarrea, crampi e dolori addominali.
    Questo ha generato preoccupazione e proteste tra i genitori, che hanno segnalato l’episodio alle autorità competenti. Azione in Comune e i consiglieri comunali Pietro Di Prisco e Michele Pollio hanno portato l’accaduto all’attenzione del sindaco di Massa Lubrense e dell’ASL locale.
    La ditta Prisma, responsabile della fornitura dei pasti alle scuole coinvolte, si è detta disponibile a condurre un’indagine interna sull’accaduto.
    Tuttavia, è fondamentale che le istituzioni locali avviino controlli mirati per verificare la qualità del servizio di mensa offerto.
    Questo potrebbe includere ispezioni igienico-sanitarie, verifiche dei protocolli di preparazione e conservazione dei pasti e valutazioni sulla sicurezza alimentare.
    La salute e il benessere dei bambini devono rimanere al centro dell’attenzione in ogni contesto educativo, pertanto è cruciale che le autorità agiscano prontamente per garantire elevati standard qualitativi.
    L’opposizione consiliare ha preso a cuore le proteste dei genitori e ha sollecitato controlli per rassicurare la cittadinanza.
    Prisma Cooperativa Sociale Onlus ha avviato procedure di autocontrollo per verificare la conformità degli alimenti e dei processi adottati nella fornitura dei pasti, assicurando di non aver rilevato anomalie fino abam questo momento e rimanendo disponibile per ulteriori accertamenti in collaborazione con le autorità sanitarie.
    Resta comunque la volontà di tutelare l’operato della cooperativa, in attesa di conferme sulla relazione causale tra il servizio di mensa e i disagi riscontrati dai bambini. LEGGI TUTTO