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    Avellino: Arpac monitora presenza diossine e amianto dopo incendio

    Tecnici Arpac sono intervenuti ad Avellino nel quartiere Valle intorno alle 4.30 di stamane, su richiesta dei Vigili del fuoco, per un incendio divampato stanotte, che ha coinvolto una palazzina prefabbricata.PUBBLICITA

    All’atto del sopralluogo, l’incendio è apparso già in fase avanzata di spegnimento da parte dei Vigili del fuoco.

    A una prima osservazione, le fiamme hanno interessato rifiuti urbani ingombranti depositati nel porticato al piano terra dello stabile.Nei pressi del luogo dell’incendio, è stato attivato un campionatore ad alto flusso di aria per la ricerca di diossine, furani, fibre di amianto aerodispersi.
    I risultati degli accertamenti in corso saranno diffusi non appena disponibili.

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    Carcere di Avellino: mancanza di personale e gravi carenze denunciate dal Garante Campano

    Avellino. Seria denuncia da parte del Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, durante la sua visita al carcere di Avellino.PUBBLICITA

    Mancano ben 100 agenti di polizia penitenziaria su 188 previsti, causando turni massacranti e una situazione di sicurezza definita da Ciambriello come una “bomba ad orologeria”.

    La carenza riguarda anche il personale sanitario e sociale, con gravi ripercussioni sull’assistenza ai detenuti, in particolare ai 148 detenuti psichiatrici presenti.
    I detenuti hanno lamentato la mancanza di acqua per diverse ore, anche notturne, a causa di un guasto all’impianto idrico. L’utilizzo dell’area verde per gli incontri con i figli minori è negato per mancanza di personale di polizia penitenziaria, violando il diritto all’affettività e alla genitorialità.

    Mancano visite specialistiche e psichiatriche, con tempi di attesa di ben otto mesi. Nonostante la presenza di un centinaio di tossicodipendenti, manca un SerD interno al carcere.
    Condizioni inaccettabili
    Le detenute del reparto femminile hanno denunciato la precarietà delle loro condizioni, con l’assenza di docce in cella fino a poco tempo fa e la presenza di plexiglas alle finestre, ora rimossi.

    Le richieste del Garante:
    Aumento immediato del personale: Ciambriello ha sollecitato l’assunzione di più agenti di polizia penitenziaria, ispettori e mediatori linguistici.
    Garanzia del diritto alla salute: È urgente migliorare l’assistenza sanitaria e psichiatrica, con l’eliminazione delle lunghe attese per le visite specialistiche.Servizi adeguati per i detenuti tossicodipendenti: È necessario attivare un SerD interno al carcere per fornire cure adeguate ai detenuti con problemi di dipendenze.
    Rispetto del diritto all’affettività: Deve essere consentito ai detenuti di incontrare i propri figli minori in spazi adeguati, come l’area verde del carcere.
    Miglioramento delle condizioni di vita: Garantire la fornitura di acqua corrente e l’accesso a docce in ogni cella per tutti i detenuti.
    L’impegno del Garante:
    Ciambriello si è impegnato a organizzare per settembre la “festa della famiglia”, un pranzo tra detenute, figli e familiari, per promuovere il diritto all’affettività. Ha inoltre annunciato che si adopererà per sollecitare le autorità competenti a risolvere le criticità evidenziate, con particolare riguardo alla mancanza di personale e alle carenze nell’assistenza sanitaria.
    La situazione del carcere di Avellino appare dunque molto preoccupante, con gravi violazioni dei diritti dei detenuti e rischi per la sicurezza. Le richieste del Garante Campano sono urgenti e non possono essere ignorate. È necessario un intervento immediato da parte delle autorità competenti per garantire condizioni di vita dignitose e sicure per tutti i detenuti.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Chirurgia ginecologica rivoluzionaria al “Moscati” di Avellino: un successo con il robot “da Vinci”

    L’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “Moscati” di Avellino ha compiuto con successo un delicato intervento chirurgico per la rimozione di un cistoma ovarico di circa 15 centimetri, utilizzando la tecnologia robotica all’avanguardia del robot “da Vinci”.PUBBLICITA

    L’equipe medico-chirurgica, guidata dal primario dottor Elisiario Struzziero, ha eseguito l’asportazione della tuba e dell’ovaio, necessaria per rimuovere la grossa formazione cistica, attraverso tre piccole incisioni. I bracci robotici di ultima generazione, attivi da un anno presso l’ospedale irpino, hanno permesso una manovrabilità e una precisione chirurgica eccezionali.

    La paziente, una donna di 45 anni della provincia di Caserta, è stata dimessa dopo soli 24 ore dall’intervento. “Uno dei principali vantaggi della tecnologia robotica – sottolinea il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, Renato Pizzuti – è proprio la riduzione dei tempi di degenza. In pochi mesi, i nostri specialisti di diverse discipline hanno acquisito piena padronanza di queste tecnologie innovative, che si traducono in interventi più flessibili, controllati e precisi, a tutto vantaggio del paziente.”
    L’utilizzo del robot “da Vinci” rappresenta un passo avanti significativo per la chirurgia ginecologica al “Moscati”, offrendo ai pazienti un approccio mini-invasivo con minori traumi, dolore post-operatorio e tempi di recupero più rapidi.

    I vantaggi della chirurgia robotica con “da Vinci”:
    Minore invasività: incisioni più piccole che riducono il trauma chirurgicoDolore post-operatorio ridottoRecupero più rapidoVisione 3D ad alta definizione per una maggiore precisione chirurgicaMovimenti manuali più fluidi e delicatiMigliore ergonomia per i chirurghi, riducendo la fatica e migliorando la concentrazioneL’impiego del robot “da Vinci” conferma l’impegno dell’Ospedale “Moscati” nell’offrire ai propri pazienti le tecnologie chirurgiche più avanzate e innovative, garantendo cure eccellenti e all’avanguardia.
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    Avellino, scout si perdono durante temporale: salvati dai carabinieri

    Avellino. Brutta avventura per sei giovani scout che nel tardo pomeriggio di ieri, a causa di un violento temporale che li ha colti mentre facevano una escursione sul monte Terminio, in provincia di Avellino, hanno perso l’orientamento senza riuscire a ritornare alla base.PUBBLICITA

    Sono stati essi stessi a lanciare l’allarme via telefono che ha fatto scattare le ricerche dei carabinieri forestali e dei volontari delle associazioni del comune di Volturara Irpina, nel cui territorio si trova il Parco regionale del Terminio, allertati dal sindaco Marino Sarno.

    I giovani si erano incamminati lungo lo storico sentiero “Passo di Annibale” quando sono stati colti dalla violenta perturbazione. Dopo alcune ore sono stati localizzati e portati in salvo a valle dove sono stati rifocillati e ospitati per la notte.
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    Avellino, molesta l’ex moglie nonostante il divieto di avvicinamento: arrestato

    Avellino- I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino hanno arrestato un 40enne della provincia, già sottoposto a divieto di avvicinamento alla ex moglie con braccialetto elettronico, per reiterate violazioni delle prescrizioni imposte.PUBBLICITA

    A maggio scorso, una 36enne di Avellino aveva denunciato il marito per ripetuti episodi di maltrattamenti in famiglia, anche alla presenza dei figli minori. Le indagini dei Carabinieri, supportate da gravi indizi di colpevolezza, avevano portato all’emissione di un divieto di avvicinamento all’uomo, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

    Tuttavia, l’analisi dei dati di tracciamento del dispositivo e le successive attività investigative hanno permesso di accertare plurime violazioni del divieto da parte dell’uomo, che si è ripetutamente avvicinato all’ex moglie. Le risultanze del braccialetto elettronico sono state ulteriormente confermate dalle testimonianze raccolte nel corso delle indagini.
    Alla luce di queste evidenze, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino ha aggravato la misura cautelare, disponendo gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per l’uomo.

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    Avellino in fiamme 30 mila metri quadrati di macchia mediterranea

    Un violento incendio ha distrutto circa trenta mila metri quadrati di macchia mediterranea nel territorio di Flumeri, in provincia di Avellino.PUBBLICITA

    Le fiamme, divampate nel primo pomeriggio in Contrada Difesa, un’area rurale al confine con il comune di Ariano Irpino, sono state alimentate dal vento e dalla vegetazione secca.

    Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Grottaminarda e i carabinieri che hanno avviato indagini per risalire alle cause. Non si registrano danni a persone o strutture.
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    Falso counselor denunciato ad Avellino: offriva supporto psicologico senza titolo

    Un uomo di 59 anni di Avellino è stato denunciato dai Carabinieri del NAS di Salerno per esercizio abusivo della professione di “counselor”.PUBBLICITA

    L’uomo offriva prestazioni di supporto psicologico e consulenza a persone con difficoltà personali, lavorative o psicologiche, pur non avendo le necessarie qualifiche professionali.

    Numerosi erano i cittadini che si rivolgevano a lui per affrontare problemi e disagi specifici. I Carabinieri, durante una perquisizione del suo studio, hanno acquisito documentazione relativa ai trattamenti erogati e sequestrato il suo cellulare.
    Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare l’entità delle sue presunte attività professionali illegali e per identificare tutti coloro che si sono rivolti a lui.

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    Avellino: spento incendio in discarica abusiva rifiuti a Flumeri

    Un incendio è divampato a Flumeri, in provincia di Avellino, in contrada Arcoleto, coinvolgendo una porzione di terreno adibita a discarica abusiva di rifiuti.PUBBLICITA

    Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Flumeri e di Castel Baronia, che hanno avviato le procedure per il sequestro del terreno, la cui proprietà è ancora da determinare.

    Sono inoltre in corso indagini per risalire ai responsabili dell’abbandono illecito di rifiuti e per accertare le cause del rogo.
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    Imprenditori di Avellino: “Mai date mazzette all’ex sindaco Festa”

    Avellino. Due degli imprenditori coinvolti nell’inchiesta “Dolce Vita” per corruzione hanno respinto le accuse di aver dato tangenti all’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e all’architetto Fabio Guerriero.PUBBLICITA

    I due, interrogati dal Gip Giulio Argenio, hanno negato di aver mai ricevuto richieste di denaro da Guerriero per poi girarle a Festa.

    Le loro dichiarazioni contrastano con le intercettazioni telefoniche che, al momento, sono l’unica prova a sostegno dell’accusa.
    Gli imprenditori, insieme ad un terzo indagato che si è avvalso della facoltà di non rispondere, si erano aggiudicati appalti per lavori di riqualificazione edilizia a Bellizzi e per la Porta Est di Avellino.

    Intanto, il Riesame ha fissato al 23 luglio l’udienza per Guerriero, che come Festa aveva rinunciato a deporre nell’interrogatorio di garanzia.

    “Intercettazioni fumose”, la difesa degli imprenditori
    Nel corso dell’interrogatorio, la difesa degli imprenditori ha depositato memorie difensive in cui si sottolinea la “fumosità” delle intercettazioni.

    Secondo i legali, le conversazioni telefoniche non sarebbero sufficienti a dimostrare la sussistenza del reato di corruzione.
    L’inchiesta “Dolce Vita”
    L’inchiesta “Dolce Vita” è stata avviata dalla Procura di Avellino che ipotizza un giro di tangenti per appalti pubblici a Avellino.
    Nell’ambito dell’inchiesta, oltre a Festa e Guerriero, sono indagati altri imprenditori e professionisti. I reati contestati sono, a vario titolo, corruzione, turbativa d’asta, associazione a delinquere e falso.
    Le prossime mosse
    Il 23 luglio si terrà l’udienza al Riesame per Guerriero, mentre per Festa è già stata fissata un’udienza per il 26 luglio. Si attendono nuovi sviluppi nelle prossime settimane, con l’acquisizione di ulteriori elementi di prova e le decisioni dei giudici.
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    Incendio in area boschiva nell’Avellinese, ipotesi dolo

    Non si esclude l’ipotesi dolosa per l’incendio di un’area boschiva nel territorio del comune di Luogosano, in provincia di Avellino.PUBBLICITA

    Provvidenziale l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei carabinieri nel primo pomeriggio a ridosso di via Torone che ha impedito alle fiamme di espandersi pericolosamente a tutta l’area. Non si registrano feriti né danni alle abitazioni.

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    Avellino, il vescovo a neo sindaca: “Prevalga bene comune, non di una parte”

    “Carissima Laura, auguri e congratulazioni per il risultato ottenuto da te e dalla tua squadra. Ti dico subito che non vorrei essere nei tuoi panni in questi giorni in cui scegli la compagine che governerà la città di Avellino. Finora hanno prevalso le strategie elettorali, l’opposizione fittizia ‘centro-periferie’, lo sventolio delle bandiere, le promesse dell’uno e l’altro candidato, i fuochi pirotecnici come per la vincita dello scudetto (siamo un popolo da stadio!), ma ora deve prevalere il bene comune e non l’impero di una parte”.PUBBLICITA

    Lo scrive il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, in una lettera alla nuova sindaca di Avellino, Laura Nargi, vincitrice al ballottaggio del 23 e 24 giugno. “Quando presterai giuramento come prima cittadina di Avellino – scrive monsignor Aiello – non lo farai come Sindaco di uno schieramento, ma come regista e custode di un bene che riguarda tutti, vincitori e perdenti. Adesso è l’ora della città, delle sue più vere e dimenticate necessità, innanzitutto delle persone, tutte, senza esclusioni di sorta e, se dovrà esserci una predilezione dovrà essere rivolta alle sacche di povertà di Quattrograne, di Valle, del Rione-Ferrovia.

    Non ti scrivo da Vescovo, ma da cittadino che teme che ‘non si possono fare parti uguali tra diseguali’, come scriveva Don Lorenzo Milani”. Rivolgendosi alla neo sindaca Nargi, il vescovo di Avellino scrive ancora: “Per scegliere la città e dare ad essa un governo stabile bisogna che la tua squadra sia il più inclusiva possibile, saltando il crinale vincitori-vinti, e scegliendo collaboratori competenti anche da liste che non hanno raggiunto il podio della vittoria. Non intendo annullare il compito dell’opposizione che deve essere intelligente e, quando serve, collaborativa, ma, nel gioco delle parti, pensare oltre gli steccati e le antiche e corrose logiche di partito.
    La città – prosegue monsignor Aiello – ha bisogno di stabilità e di progetti a lungo termine che possono essere realizzati solo da una compagine che tenga unite le diverse anime. So che è difficile, ma è il compito alto cui sei chiamata, in questo momento solenne, per evitare equilibri incerti e interventi di corto respiro che danno ragione all’adagio storico che vuole nell’ultima vittoria le premesse della guerra futura. Il tuo Vescovo, che non vuole confondere competenze che sono e restano diverse, ti accompagna in questi giorni decisivi per il futuro della nostra città, prega per te e ti benedice. Laura, adesso è l’ora della città. Chissà, forse quel giro di valzer improvvisato a una festa è la chiave del nostro futuro”, conclude il vescovo di Avellino, facendo riferimento al ballo tra Laura Nargi e Antonio Gengaro, suo sfidante al ballottaggio, poche ore prima del voto durante una festa.

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    Avellino due tentati suicidi in carcere negli ultimi giorni

    Antigone: carcere fatiscente, sovraffollato e senza acqua di nottePUBBLICITA

    Nella casa circondariale di Avellino, negli ultimi giorni, si sono registrati due tentativi di suicidio. L’istituto ospita 616 persone detenute a fronte di 507 posti regolamentari, e quasi tutte le sezioni risultano fatiscenti.

    È quanto sottolinea l’associazione Antigone, i cui osservatori si sono recati in visita presso la casa circondariale.
    I due tentativi di suicidio hanno riguardato una donna, da poco giunta presso l’istituto dal carcere femminile di Pozzuoli, recentemente sgomberato a causa del bradisismo. L’altro caso ha coinvolto un detenuto in isolamento.

    “Ad eccezione del padiglione dedicato al trattamento intensificato, di recente costruzione,” spiegano gli osservatori di Antigone, “le restanti sezioni appaiono in condizioni fatiscenti. L’acqua corrente non è utilizzabile dalle 22 alle 6 del mattino. Molte stanze sono ancora prive di doccia e acqua calda; alcune presentano infiltrazioni, spazi assolutamente insufficienti e muffa.”
    “La sezione femminile, in particolare, presenta schermature in plexiglass alle finestre che impediscono il passaggio d’aria, anche in giornate in cui il termometro segna 41 gradi,” aggiungono gli osservatori.

    L’area sanitaria presenta carenza di specialisti e disservizi dovuti al turnover costante dei medici. In particolare, mancano gli psichiatri nonostante la somministrazione di terapia psicofarmacologica a più della metà della popolazione detenuta.

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