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    Conte nuovo allenatore del Napoli: tra mercoledì e giovedì l’annuncio ufficiale

    Antonio Conte è pronto a diventare il prossimo allenatore del Napoli. L’allenatore salentino incontrerà il presidente Aurelio De Laurentiis tra mercoledì e giovedì per finalizzare il contratto che lo legherà al club partenopeo fino al 2027. L’accordo prevede un compenso di sei milioni di euro a stagione, con ulteriori bonus legati alla qualificazione in Champions League e alla vittoria dello scudetto.PUBBLICITA

    Conte, che torna in panchina dopo aver lasciato il Tottenham il 18 marzo 2023, porterà con sé un team di fidati collaboratori. Il suo vice storico Cristian Stellini, i preparatori Gian Piero Ventrone e Paolo Bertelli, il match analyst Gianluca Conte (suo fratello), il collaboratore Elvis Abbruscato e Lele Oriali, campione del mondo nel 1982, faranno parte dello staff tecnico.

    Oriali sarà un riferimento fondamentale per lo spogliatoio, avendo già lavorato con Conte sia in Nazionale che all’Inter. L’arrivo di Conte segna una nuova era per il Napoli, con l’obiettivo di competere ai massimi livelli dopo una stagione più che deludente, conclusa al 10mo posto.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Non gradisce la sostituzione del figlio: entra in campo e picchia l’allenatore

    Durante una partita di calcio giovanile nella categoria ‘Pulcini’, un genitore si è scagliato contro l’allenatore per la sostituzione del suo undicenne figlio.
    L’incidente è avvenuto a Mezzano, frazione di Ravenna, quando il tecnico ha deciso di sostituire il ragazzo per un problema alla scarpa. Il genitore, visibilmente arrabbiato, ha iniziato a rivolgere insulti e minacce all’allenatore e al suo assistente.
    La situazione è poi degenerata quando il genitore ha colpito l’allenatore con una testata e ha cercato di calciarlo a terra. Il tecnico, dopo essere stato soccorso, ha dichiarato di valutare la possibilità di sporgere denuncia contro il genitore per l’aggressione subita.
    La dirigenza della squadra locale ha preso in considerazione la sospensione a tempo indeterminato dei figli della coppia coinvolta nell’incidente. Quest’ultimi, già noti per le lamentele riguardo all’utilizzo dei loro altri figli in squadra, erano spesso presenti durante partite ed allenamenti.
    Questo non è il primo caso di violenza da parte di genitori durante partite di calcio giovanile, un fenomeno purtroppo non isolato. Due anni fa, si era verificato un episodio simile nella vicina Gabicce Mare, dove l’allenatore di una squadra romana era stato aggredito da un genitore dopo un contrasto di gioco che coinvolgeva il figlio dell’uomo.
    La violenza negli eventi sportivi giovanili resta un problema serio che richiede un intervento deciso da parte delle istituzioni e una maggiore consapevolezza da parte dei genitori sull’importanza di mantenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli allenatori, i ragazzi e gli avversari. LEGGI TUTTO

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    IL CASO Abusi sui baby calciatori, indagato un allenatore

    Si preannuncia un’indagine lunga quanto delicata, quella della procura di Ivrea (Torino) nei confronti di un allenatore di calcio giovanile, trentacinquenne, finito nei guai per presunte molestie a quattro ragazzini. Stando alle testimonianze dei giovani calciatori, gli inquirenti ipotizzano il reato di violenza sessuale nei confronti di minori, alcuni tredicenni nel corso di un campus estivo, lo scorso mese di luglio.
    Allontanato immediatamente dalla società sportiva, che ha sede nell’hinterland di Torino, il tecnico, con tanto di regolare patentino per allenare il settore giovanile e i piccoli della scuola calcio, ha trovato poi un posto in un altro club della stessa cittadina, in qualità di preparatore della scuola calcio. Dove, sul finire della scorsa settimana, si sono presentati i carabinieri su mandato della procura eporediese.

    Un rapido controllo negli spogliatoi del centro sportivo poi dritti a casa dell’uomo dove i militari dell’Arma hanno recuperato un telefono cellulare e un computer. Materiali che saranno probabilmente analizzati in cerca di ulteriori dettagli, utili a ricostruire l’intera vicenda. Dalle società sportive coinvolte, comunque estranee ai fatti, fin qui bocche cucite. Si tratta di realtà calcistiche che operano nel Torinese da decine di anni.
    E’ stato il papà di una delle vittime, tramite il racconto del figlio, a scoprire quanto sarebbe successo nello spogliatoio del campus estivo con l’allenatore. Solo in un secondo momento gli accertamenti si sono allargati ad altri tre compagni di squadra, ai quali il tecnico avrebbe fatto le stesse molestie. Le testimonianze dei quattro giovani calciatori, nel corso di interrogatori protetti, sono state raccolte dagli inquirenti della procura di Ivrea, tramite il pool dedicato che si occupa proprio delle fasce deboli.
    Non è escluso che nei prossimi giorni vengano ascoltate altre persone informate sui fatti. La società per la quale allenava il tecnico, che dopo aver ricevuto la segnalazione dei genitori coinvolti ha subito troncato il rapporto di collaborazione con il tecnico trentacinquenne, tra l’altro non ancora tesserato quando è esploso il caso, ha poi segnalato gli episodi sia alla Federazione Italiana Giuoco calcio che al Coni, avviando in questo modo un’indagine parallela da parte degli organi sportivi. LEGGI TUTTO