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    Napoli: abusi su minorenni, pornografia e detenzione di materiale pedopornografico. Arrestato un uomo

    La Polizia di Stato ha arrestato un uomo accusato di gravi reati nei confronti di minori. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, è stata eseguita dalla Squadra Mobile.PUBBLICITA

    L’uomo è ritenuto gravemente indiziato di aver commesso atti sessuali con minorenni, prodotto e detenuto materiale pedopornografico. Le indagini, avviate a seguito della denuncia presentata dalla madre di una delle vittime, hanno permesso di documentare le condotte delittuose.

    L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – IV Sezione Fasce Deboli, è partita dalla denuncia presentata il 29 giugno 2022 dalla madre di uno dei due minorenni adescati sui social network. La donna aveva infatti scoperto che l’indagato intratteneva rapporti sessuali con il figlio, all’epoca minorenne.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    A Mondragone aggredisce la compagna in strada davanti alle figlie: arrestato

    Mondragone: aggredisce la compagna in strada davanti alle figlie, entrambe minorenni. Ha chiesto aiutato e ha fatto arrestato il violento dai carabinieri.
    Ieri sera, intorno alle 20:30, i carabinieri di Mondragone sono intervenuti in via Como per una richiesta di aiuto da parte di un anziano che ha segnalato un’aggressione in corso.
    Secondo quanto ricostruito, un uomo di 40 anni ha aggredito la propria compagna di 32 anni in mezzo alla strada, sotto gli occhi delle loro due figlie minori. L’uomo ha colpito la donna con pugni e spintoni, causandole diverse ecchimosi.
    La 32enne è riuscita a trovare rifugio presso l’abitazione di alcuni vicini, mentre l’aggressore si è barricato in casa.
    I carabinieri allertati da un cittadino
    Allertati dal cittadino, i carabinieri sono intervenuti sul posto e hanno soccorso la donna, che è stata poi visitata dal 118. La 32enne ha formalizzato la denuncia e i carabinieri hanno arrestato il 40enne, già noto alle forze dell’ordine.
    L’uomo dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari o conviventi e rapina, in quanto, nel corso dell’aggressione, le ha sottratto il cellulare. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
    Ennesimo episodio di violenza in famiglia
    Ancora una volta, la cronaca di Napoli e dintorni registra un episodio di violenza in famiglia. I carabinieri, come sempre, sono al fianco delle vittime per garantire la loro sicurezza e tutelarle da abusi e soprusi. L’impegno delle forze dell’ordine è costante nel contrastare la violenza di genere e nel proteggere le donne e i minori. LEGGI TUTTO

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    IL CASO Abusi sui baby calciatori, indagato un allenatore

    Si preannuncia un’indagine lunga quanto delicata, quella della procura di Ivrea (Torino) nei confronti di un allenatore di calcio giovanile, trentacinquenne, finito nei guai per presunte molestie a quattro ragazzini. Stando alle testimonianze dei giovani calciatori, gli inquirenti ipotizzano il reato di violenza sessuale nei confronti di minori, alcuni tredicenni nel corso di un campus estivo, lo scorso mese di luglio.
    Allontanato immediatamente dalla società sportiva, che ha sede nell’hinterland di Torino, il tecnico, con tanto di regolare patentino per allenare il settore giovanile e i piccoli della scuola calcio, ha trovato poi un posto in un altro club della stessa cittadina, in qualità di preparatore della scuola calcio. Dove, sul finire della scorsa settimana, si sono presentati i carabinieri su mandato della procura eporediese.

    Un rapido controllo negli spogliatoi del centro sportivo poi dritti a casa dell’uomo dove i militari dell’Arma hanno recuperato un telefono cellulare e un computer. Materiali che saranno probabilmente analizzati in cerca di ulteriori dettagli, utili a ricostruire l’intera vicenda. Dalle società sportive coinvolte, comunque estranee ai fatti, fin qui bocche cucite. Si tratta di realtà calcistiche che operano nel Torinese da decine di anni.
    E’ stato il papà di una delle vittime, tramite il racconto del figlio, a scoprire quanto sarebbe successo nello spogliatoio del campus estivo con l’allenatore. Solo in un secondo momento gli accertamenti si sono allargati ad altri tre compagni di squadra, ai quali il tecnico avrebbe fatto le stesse molestie. Le testimonianze dei quattro giovani calciatori, nel corso di interrogatori protetti, sono state raccolte dagli inquirenti della procura di Ivrea, tramite il pool dedicato che si occupa proprio delle fasce deboli.
    Non è escluso che nei prossimi giorni vengano ascoltate altre persone informate sui fatti. La società per la quale allenava il tecnico, che dopo aver ricevuto la segnalazione dei genitori coinvolti ha subito troncato il rapporto di collaborazione con il tecnico trentacinquenne, tra l’altro non ancora tesserato quando è esploso il caso, ha poi segnalato gli episodi sia alla Federazione Italiana Giuoco calcio che al Coni, avviando in questo modo un’indagine parallela da parte degli organi sportivi. LEGGI TUTTO