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    Castaldini (Fi): la Regione sostenga la natalità

    La Regione si impegni di più per sostenere la natalità.
    A chiederlo, in una risoluzione, è Valentina Castaldini (Fi) per la quale bisogna “istituire un Gruppo interdirezionale per le azioni integrate per la natalità, un coordinamento trasversale delle direzioni generali con lo scopo di censire le azioni già in atto, di favorire l’integrazione delle politiche e dei programmi regionali in materia sociale, scolastica, formativa, sanitaria, abitativa, culturale, del tempo libero, del lavoro, di pianificazione territoriale, di mobilità e di sviluppo sostenibile che possano avere una ricaduta positiva sulla natalità, individuando la modalità più efficace di collaborazione fra i servizi regionali coinvolti e studiando proposte innovative”.
    A sostegno della richiesta, Castaldini ricorda come “nel paragone dei trienni 2008-2010 e 2020-2022 il calo delle nascite in Emilia-Romagna è del 29,2% e le anticipazioni Istat per il 2023 parlano di un ulteriore calo tra il 2022 e il 2023 del 3,3%, un nuovo minimo storico di 888mila nati in meno. È ormai condiviso da più parti che l’emergenza natalità necessiti, oltre che di interventi puntuali, di politiche strutturali che si integrino con il rafforzamento delle comunità, il welfare generativo, la transizione ecologica e digitale e che la responsabilità vada condivisa fra tutti gli attori politici, economici e sociali”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): favorire le procedure per la ricostruzione post alluvione

    Agevolare l’iter per la ricostruzione post-alluvione. A chiederlo è Fratelli d’Italia che ha presentato una risoluzione a prima firma Marta Evangelisti e sottoscritta anche da Giancarlo Tagliaferri e Luca Cuoghi, per sollecitare accordi tra enti territoriali, associazioni di categoria e ordini professionali, e coinvolgendo un numero rappresentativo di periti, per un più celere caricamento delle pratiche e messa a terra dei progetti.
    “Sfinge Alluvione 2023 -ha spiegato la consigliera- è il portale dedicato alle domande di rimborso dei danni causati dagli eventi alluvionali di maggio 2023 nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Nonostante siano disponibili adeguati fondi per i rimborsi emergono forti criticità relative alla gestione delle relative pratiche, accentuate dal complesso sistema Sfinge. Ciò ha indotto il Commissario straordinario a mettere a disposizione appositi sportelli, che entreranno in funzione a marzo 2024, per fornire assistenza e consulenza. Nella prima metà di gennaio, tutte le domande completate e presentate mediante la piattaforma Sfinge 2023, risultano solo in fase istruttoria senza nessuna pratica evasa”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): fare il punto su verifiche effettuate per contrastare incidenti sul lavoro

    La giunta faccia il punto su verifiche effettuate, irregolarità riscontrate e azioni promosse per contrastare gli incidenti sul lavoro. Con un’interrogazione Michele Facci (Gruppo Misto) chiede nello specifico di indicare quante sono state le verifiche ispettive e controllo negli anni 2022 e 2023, anche con indicazione del numero dei cantieri edili interessati, quante sono state le irregolarità riscontrate, suddivise per tipologia, e quali le relative sanzioni, anche in termini di controvalore economico, quali sono state le ulteriori azioni di contrasto del fenomeno infortunistico attivate, anche in relazione al Piano regionale di prevenzione approvato nel dicembre 2021.
    “In risposta a un mio precedente atto ispettivo -ha spiegato il consigliere- in riferimento al 2021, la giunta aveva dichiarato che sono stati sottoposti a verifica ispettiva e controllo 15.739 aziende (pari al 7,1% delle posizioni assicurative territoriali), 220.175 per tutta la regione, con particolare attenzione al settore edilizia. In questo senso, sono stati ispezionati 4.908 cantieri e un numero circa doppio di aziende edili, pari al 60% del totale delle aziende controllate. La media di violazioni nel periodo 2016-2019 è stata invece di oltre 2.800 violazioni all’anno. La giunta aveva inoltre indicato come prioritario l’aumento del contrasto all’illegalità nel settore costruzioni, con l’obiettivo di un graduale ritorno verso la copertura di circa 6.000 cantieri all’anno controllati nel periodo pre-Covid, con le novità normative che prevedono un inasprimento delle pene nei confronti delle aziende inadempienti”.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Emma Petitti rieletta vice coordinatrice della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative

    Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, è stata rieletta vice coordinatrice della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, che si è riunita in Assemblea plenaria, questa mattina a Firenze, per il rinnovo dei propri organi. Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio, è stato eletto presidente coordinatore della Conferenza mentre Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale della Calabria, è l’altro vice coordinatore.
    Alla presidente Petitti è stata riconfermata la delega al Coordinamento per le Pari opportunità e la rappresentanza di genere della Conferenza delle assemblee legislative.
    “Sono onorata della rielezione e della riconferma in un ruolo che mi sta particolarmente a cuore. Il mio impegno sarà quello di proseguire con determinazione nel contrasto alle discriminazioni e alle violenze contro le donne nonché nella promozione delle pari opportunità e dell’uguaglianza di genere, così come previsto dalla Costituzione e dai principi e obiettivi politico-istituzionali delle Assemblee legislative” ha affermato Emma Petitti.
    “Nel contesto storico e sociale che stiamo attraversando – ha continuato la presidente Petitti – persistono criticità che riguardano l’occupazione e l’occupabilità femminile, la parità salariale, le discriminazioni e le violenze che costringono le donne in una condizione di svantaggio. Il nostro Paese non può rinunciare al protagonismo delle donne. Con questa consapevolezza mi preparo a rinnovare l’attività di coordinamento delle Assemblee legislative nella direzione dell’obiettivo comune delle pari opportunità e dell’uguaglianza di genere”.
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    Assemblea

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): contrastare l’illegalità e potenziare i controlli per la sicurezza dei lavoratori

    Potenziare le misure di contrasto all’illegalità e i controlli sui luoghi di lavoro per tutelare la salute e la sicurezza. Lo chiede con una risoluzione Michele Facci (Gruppo Misto) sollecitando anche un’integrazione del Piano regionale della prevenzione 2021-2025.
    “Secondo i dati ufficiali diffusi dall’Istat -ha precisato il consigliere- nel 2023 sono deceduti in Italia 1.041 lavoratori per infortuni sul lavoro (91 in Emilia-Romagna, contro gli 89 del 2022), a fronte di 585.356 denunce d’infortunio (76.687 in Emilia-Romagna). Tuttavia, tali dati sono considerati errati per difetto, in quanto non contemplano i lavoratori in nero, che pertanto sfuggono alle statistiche ufficiali Inail”.
    “I recenti drammatici infortuni mortali sui luoghi di lavoro -ha aggiunto Facci- hanno indotto il legislatore nazionale a ripensare la normativa esistente, e quindi a valutare l’introduzione di un nuovo ‘pacchetto sicurezza sul lavoro’, che preveda regole più rigide su appalti e subappalti, aumento dei controlli, sanzioni più severe contro il lavoro nero, stretta sulle imprese irregolari. E’ certamente necessario, anche a livello regionale, individuare forme più efficaci ed incisive di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, anche rafforzando le misure di contrasto all’illegalità, tramite l’intensificazione della collaborazione con le autorità competenti, per eliminare il caporalato e le altre forme di illecito”.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd: l’Ue cambi la Pac, servono fondi per gli agricoltori danneggiati da alluvione e calamità

    La Regione solleciti il governo ad attivarsi per la “tutela degli interessi degli agricoltori e il sostegno del comparto agricolo”.
    Lo ha chiesto una risoluzione del Partito democratico a prima firma del consigliere Massimo Bulbi, siglata anche dai consiglieri Nadia Rossi, Stefano Caliandro, Matteo Daffadà, Manuela Rontini, Palma Costi, Marcella Zappaterra, Marco Fabbri, Lia Montalti, Luca Sabattini, Mirella Dalfiume e Roberta Mori.
    Due le richieste contenute nella risoluzione. La prima è quella di avviare “un dialogo con le istituzioni europee affinché le loro istanze siano ascoltate, per la revisione delle politiche agricole, con l’obiettivo di introdurre maggiore flessibilità e adattabilità alle diverse realtà territoriali e produttive, promuovendo iniziative legislative e operative che consentano un uso più efficace dei terreni agricoli, fornendo risorse aggiuntive per un’agricoltura ambientalmente sostenibile, attuando gli interventi strutturali necessari per garantire un reddito stabile agli agricoltori, la redditività delle aziende agricole, riconoscendo un giusto compenso per i prodotti agricoli e disponendo che l’Ismea calcoli e pubblichi tempestivamente i costi di produzione”.La seconda mira “a introdurre una tutela specifica per gli agricoltori emiliano-romagnoli anche per la particolare situazione in cui si trovano a causa dell’alluvione e di tutte le calamità naturali che ci sono state purtroppo negli ultimi anni, con misure aggiuntive e straordinarie per il risarcimento e la ricostruzione, quali l’incremento del sostegno finanziario, l’adozione di politiche che bilancino sostenibilità ambientale e supporto economico-tecnologico, azioni preventive contro future calamità e l’innovazione per l’adattamento ai cambiamenti climatici, al fine di garantire la sicurezza alimentare e la stabilità occupazionale nel settore agricolo”.
    L’alluvione in Romagna ha provocato danni al “settore agricolo e agroalimentare, con perdite dirette stimate oltre 1,5 miliardi di euro e impatti negativi duraturi sull’economia regionale e nazionale”, colpendo il 42% della superficie agricola, 21mila imprese (il 49% di quelle della regione). Bulbio ricorda che “le associazioni agricole avanzano una serie di richieste per affrontare le sfide del settore, migliorare le condizioni di lavoro e produzione, e garantire la sostenibilità e la competitività dell’agricoltura a livello nazionale ed europeo, oltre a sollecitare un dialogo costruttivo con le autorità”. Si va dalle richieste di maggiori controlli contro le pratiche sleali, al contenimento della fauna selvatica, alla difesa del reddito, alla semplificazione, alle assicurazioni agevolate, al rilascio veloce dei visti di ingresso per i lavoratori stagionali agricoli da parte dei consolati italiani all’estero, allo stop all’installazione “indiscriminata” dei pannelli fotovoltaici, al sostegno alle filiere. Le richieste all’Europa sono quelle di non ridurre i fondi della Pac, di maggiore semplificazione, di “introdurre deroghe per l’incolto e per i prodotti agroalimentari nei regolamenti UE, e fermare le frodi sull’origine dei prodotti”. Per la pesca viene chiesto di “opporsi alla riduzione delle giornate e delle zone di pesca per lo strascico, aumentare il supporto alle aziende danneggiate da specie invasive come il granchio blu e rivedere l’indennità di malattia per i pescatori, portandola al 75%”.
    Il consigliere conclude sottolineando che “la tutela della tradizione agricola delle tradizioni enogastronomiche uniche dell’Emilia-Romagna e dei suoi prodotti tipici è essenziale per mantenere l’eccellenza qualitativa riconosciuta a livello nazionale e internazionale”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Imprese lavoro e turismo

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Bondavalli (Lista Bonaccini): avvicinare allo sport le persone con epilessia

    Rafforzare le azioni per avvicinare allo sport le persone colpite da epilessia e abbattere lo stigma impropriamente correlato a questa malattia. Lo chiede con una risoluzione Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) sollecitando, anche in accordo con le rappresentanze del mondo sportivoregionale, l’adozione di pratiche di inclusione e di formazione per tutti gli operatori sportivi, così da aumentare la consapevolezza sulla patologia e gestirne i vari aspetti durante la pratica sportiva.
    “Visto l’impegno svolto dalle associazioni delle persone con epilessia e dall’associazionismo sportivo -ha sottolineato la consigliera- al fine di promuovere pratiche d’inclusione e progetti importanti quali ‘Epilessia e sport’ della società sportiva Reggiana nuoto, è necessario continuare a sostenere chi è affetto da questa patologia. Le attività fisiche, motorie e sportive aiutano le persone con epilessia a raggiungere una piena autonomia proprio attraverso la loro pratica, rimuovendo stigmi e stereotipi”.
    (Lucia Paci)

    Sanità e welfare

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    ER Coraggiosa, Pd, lista Bonaccini: salvare il murales “Partigiano reggiano”

    Ristrutturare Casa Manfredi e salvare il murales “Partigiano reggiano”.
    A chiederlo è una risoluzione a prima firma di Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) e sottoscritto anche da Ottavia Soncini (Pd), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), Roberta Mori (Pd) e Andrea Costa (Pd).
    “Durante la Resistenza vengono dislocati a Villa Sesso i GAP e le SAP, principali comandi partigiani di Reggio Emilia, dove trovano accoglienza i partigiani e le staffette, grazie alle numerose e fidate case di latitanza e alla particolare posizione di questa piccola frazione di appena duemila abitanti, di cultura e di origine contadina: Casa Manfredi, molto vicina al torrente Crostolo, è una di queste case di latitanza e diventa la sede delle riunioni degli organismi partigiani, fungendo da base per l’invio, attraverso l’argine del Crostolo, dei giovani che si recano in montagna per aggregarsi alle formazioni partigiane. I clandestini vengono qui accolti, riforniti di abiti, scarpe, armi, cibo e biciclette”, spiegano i firmatari che ricordano come “Casa Manfredi è stata acquisita dal Comune di Reggio Emilia e vi sono stati effettuati due interventi di valorizzazione: il percorso storico, inaugurato il 25 aprile 2019, con pannelli e foto che raccontano e illustrano la storia dei Martiri di Villa Sesso, e il murales intitolato “Partigiano reggiano”, inaugurato il 27 settembre 2020, collocato nella facciata nord della casa e visibile dall’autostrada A1. Per mettere in sicurezza Casa Manfredi l’Anpi di Reggio Emilia e la sezione Anpi di Villa Sesso, con il contributo del Comune di Reggio Emilia hanno promosso un concorso di idee, a procedura aperta  per avere proposte per il recupero e la messa in sicurezza del murales intitolato “Partigiano reggiano” e per la riqualificazione dell’area verde di Casa Manfredi: il bando è scaduto lo scorso 15 febbraio e i risultati della selezione saranno resi pubblici il prossimo 13 marzo”.
    Da qui la risoluzione per impegnare la giunta a finanziare la realizzazione del progetto di messa in sicurezza dell’edificio di Casa Manfredi per evitarne il crollo e il danneggiamento del murales intitolato al “Partigiano reggiano” e per riqualificare l’area verde a disposizione di scolaresche e visitatori di ogni età.
    (Luca Molinari)

    Scuola giovani e cultura

    22 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Le aggregazioni femminili italiane sopravvivono, per la maggior parte, con autofinanziamenti. Ma ora arriva Semia, il primo fondo femminista italiano

    I “Fondi delle Donne” o “Fondi Femministi” sono fondazioni filantropiche dedicate a supportare l’attivismo per i diritti delle donne e di genere. Vengono create con la precisa visione di sollecitare, raccogliere ed erogare fondi per supportare le organizzazioni e i movimenti che in ogni paese si impegnano nella promozione di questi diritti. Oggi, ci sono oltre 40 fondi femministi nel mondo e, finalmente, oggi anche il movimento femminista italiano ha il suo fondo: si chiama, appunto, Semia.

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    Semia, la novità
    Semia è il primo fondo femminista italiano. La fondazione nasce per sostenere le organizzazioni, i gruppi, i collettivi, le attiviste e gli attivisti che lavorano ogni giorno per rendere l’Italia un paese più inclusivo, equo e sicuro per bambine, ragazze, donne, persone trans e non-binarie.
    L’ambizione è quella di contribuire a rendere il futuro un luogo in cui ogni persona possa godere di pieni diritti e possa vivere e amare con dignità e libertà. L’obiettivo di Semia è, quindi, di sostenere le associazioni che hanno pochi fondi per le attività e che non potendo pagare i salari, mancano di efficienza e rischiano di morire.

    È nato in Italia il primo Fondo delle Donne che si pone come obiettivo quello di supportare economicamente tutte le organizzazioni e associazioni che si occupano di diritti e di uguaglianza di genere (Getty Images)

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    L’indagine promossa dal Fondo femminista italiano
    La questione della sopravvivenza delle associazioni è il focus di un rapporto realizzato proprio da Semia, intitolato “Il movimento femminista italiano: analisi conoscitiva, sfide e sostenibilità”. Esso mette in luce le problematiche contro cui i centri che si occupano di diritti delle donne e uguaglianza di genere devono lottare ogni giorno per restare attive. Parte vitale del terzo settore, operano costantemente con risorse limitate e in un contesto difficile.
    Spesso animate dal solo lavoro volontario, sono invisibili a livello istituzionale. La cronica mancanza di risorse le costringe a puntare quasi tutte le energie sull’emergenza del contrasto alla violenza. Ma poco resta per lavorare sul cambiamento sistemico e sulle cause strutturali della stessa, prima fra tutte la disoccupazione femminile e la fragilità economica delle donne.

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    Le associazioni per i diritti delle donne un mondo dimenticato
    In pratica, mentre le organizzazioni sono giustamente impegnate a occuparsi tanto di contrasto alla violenza, restano disattese le cause stesse di una violenza sistemica sulle donne e le minoranze di genere. Per esempio, le barriere all’accesso e la discriminazione sui luoghi di lavoro, la carenza di educazione economico-finanziaria, l’impari distribuzione dei lavori di cura e l’educazione alla leadership.
    Questi restano terreni ancora di nicchia, proprio in un Paese in cui, secondo il GEI, l’Indice di Uguaglianza di Genere del 2023, l’area più critica è proprio quella della disoccupazione e della “malaoccupazione” femminile. Non aiuta nemmeno il segmento della filantropia istituzionale nel nostro Paese, nota per la sua generosità in molti ambiti, che tende però a fare scarse donazioni alle organizzazioni che si occupano della tematica femminista.

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    Ecco perché la nascita del fondo femminista
    «Proprio per questo è nato il primo fondo femminista italiano – spiega Miriam Mastria, Direttrice di Semia. – Semia si pone come un’alleata del movimento: è una fondazione giovane, fatta di professioniste del terzo settore.
    È al servizio delle realtà territoriali, a supporto materiale delle organizzazioni che si occupano dei diritti delle ragazze, le donne, le persone trans e non binarie, per l’autodeterminazione di tutte. Perché attraverso la libera espressione di ciascuna, si possa realizzare il progresso corale dell’intera società». LEGGI TUTTO

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    Morta Rita Moriconi: il cordoglio della presidente Emma Petitti

    “A nome dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e mio personale esprimo sentite condoglianze e piena vicinanza ai familiari di Rita Moriconi, la figlia Bianca e i genitori Susanna ed Ernesto, e a tutta la comunità reggiana”. Questo il messaggio di cordoglio della presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti per la morte della politica e amministratrice reggiana che dal 2010 al 2015 ricoprì la carica di consigliera regionale.

    Assemblea

    21 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Rifiuti, Mastacchi (Rete civica): manca partecipazione e condivisione dei Comuni sui piani economici

    I Comuni partecipino alla predisposizione dei Piani economici finanziari (Pef) del servizio rifiuti.
    Lo chiede alla giunta il consigliere Marco Mastacchi, capogruppo di Rete civica, in un’interrogazione firmata anche dal collega di gruppo Simone Pelloni. La domanda posta alla Regione è se quest’ultima “ritiene che i Pef comunali del servizio rifiuti debbano essere messi a disposizione dei Comuni da parte di ATERSIR durante il periodo autunnale prima della fase di predisposizione dei bilanci di previsione dell’anno successivo e solamente a fronte di un percorso di partecipazione e condivisione con i Comuni sulla redazione e sul metodo di calcolo dei costi dei Pef”.
    “La Regione -ricorda Mastacchi- promuove percorsi di partecipazione nei diversi ambiti decisionali e progettuali dell’amministrazione pubblica, ma in quest’ambito è la prima a non praticare per il tramite della sua authority nessuna forma partecipativa con i Comuni per il calcolo dei PEF del servizio rifiuti”.
    A preparare i Piani è Atersir (regola i servizi pubblici locali ambientali della Regione Emilia-Romagna che detiene i compiti di servizio gestione rifiuti urbani) e i Comuni “devono prendere necessariamente atto”. I documenti vengono inviati nei primi mesi dell’anno “senza alcun percorso partecipato e condiviso con i Comuni per la loro redazione”. Ad oggi, le amministrazioni non li hanno mentre si predispone il bilancio di previsione dell’anno successivo. Il ritardo, afferma Mastacchi, “con cui i PEF vengono resi noti ai Comuni comporta ripercussioni importanti sui loro bilanci, in particolar modo per gli enti locali più piccoli”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    21 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Sesione europea, l’UE: “L’eolico volano della svolta green dell’energia”

    Due nuovi impianti eolici offshore al largo di Ravenna per una produzione totale di energia pari a quasi 930 megawatt e che vanno ad aggiungersi ai 72 impianti già attivi (45 megawatt di potenza). È la nuova frontiera delle fonti rinnovabili in Emilia-Romagna, un settore che già rappresenta il 14% del totale dell’energia usata lungo la via Emilia (con l’Ue che chiede di raggiungere la soglia dei 317 gigawatt entro il 2050) che i due impianti porteranno al 29%.
    A confermare l’importanza dell’eolico per la riduzione di energia prodotta con combustibili fossili è Alessandro Polito (Direttorato settore Energia della Commissione europea) intervenuto nel corso della commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro in occasione della Sessione europea 2024.
    Per Polito il piano europeo per il settore eolico “è un documento estremamente concreto, basato su 15 punti totali che sarà completato entro il 2024”. Diversi i filoni di intervento richiamati poi dal funzionario europeo che delineano un settore in grande crescita che però ha bisogno di interventi costanti e multiformi per poter sviluppare appieno il suo potenziale. “Il settore è chiaramente in crescita -sottolinea ancora Polito- ma occorrono correttivi e azioni di implementazione per garantire trasparenza, competenza e, nel contempo, garantire una stabilità al comparto per evitare qualunque forma di speculazione di provenienza non Ue.” Di particolare rilevanza, infine, sia il nuovo sito per monitorare in tempo reale le aste che verranno effettuate per la costruzione dei parchi eolici non più basate esclusivamente sulla componente economica sia il nuovo strumento finanziario europeo a garanzia degli investimenti in questo campo.
    A confermare l’importanza dell’attività dell’Ue è poi Attilio Raimondi (Settore innovazione sostenibile della Regione Emilia-Romagna) che ricorda come “con i due impianti off shore attualmente sottoposti alla procedura di valutazione ambientale statale, la componente energetica regionale proveniente da impianti lontani dalle aree di costa passerebbe dall’attuale 0,3 ad un più ragguardevole 8%, per un mix regionale composto da fonti rinnovabili per un più cospicuo 29%. Per raggiungere però gli obiettivi europei -sottolinea ancora Raimondi- è necessario uno straordinario sforzo combinato che passi dalla decisa implementazione della rete allo sviluppo delle necessarie competenze per sostenere l’ideazione e produzione di impianti sempre più avanzati, fino alla necessaria attenzione all’intero settore infrastrutturale per garantire che la filiera produttiva del comparto sia al riparo da ogni forma di alterazione extra Ue”.
    Nel corso della commissione i dirigenti regionali hanno fatto il punto su alcuni aspetti legati alla mobilità e alla tutela dell’ambiente: ‘pedibus’, ciclabili, contrasto alle specie esotiche nelle zone protette, messa in sicurezza del traporto casa-scuola, stop al consumo di suolo, tutela e sviluppo della zona del Po, bonifica delle zone abbandonate, potenziamento del trasporto merci su ferro.
    Un quadro completo su cui è intervenuto il presidente della commissione Stefano Caliandro: “Si conferma l’impegno della Regione per modificare in senso ambientalmente sostenibile la vita delle persone, delle città, del trasporto merci: in particolare, è molto importante la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola attraverso ‘pedibus’”.
    “Vogliamo rinnovare il nostro impegno concreto rispetto a queste grandi sfide che ci pone l’Europa e la situazione attuale in cui viviamo. Nel suo programma per il 2024 la Commissione europea si dà due obiettivi: completare gli impegni assunti come la lotta al cambiamento climatico e per quanto riguarda l’eolico e l’off shore si vogliono ridurre oneri e burocrazia”, spiega la relatrice di maggioranza alla Sessione europea Lia Montalti (Pd), mentre il relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) invita “a far sentire di più la nostra voce su tematiche come quelle di cui ci stiamo occupando oggi”.
    (Luca Boccaletti e Luca Molinari)

    Governo locale e legalità

    21 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO