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    Evangelisti (Fdi): sostenere attività che operano in aree demaniali con finalità turistiche

    Supportare le imprese che operano sul demanio marittimo, lacuale e fluviale con finalità turistico-ricreativo, sulla scorta di quanto fatto dalla Regione Lazio. Lo chiede Fratelli d’Italia con una risoluzione a prima firma Marta Evangelisti e sottoscritta anche da Luca Cuoghi e Giancarlo Tagliaferri.
    “La direttiva Bolkestein -ha sottolineato Evangelisti- ha colpito in maniera incontrovertibile le attività economiche insistenti sul demanio marittimo, lacuale e fluviale operanti all’interno del nostro territorio. Il sistema balneare italiano è in costante evoluzione ed è un sistema complesso e dalla forte eterogeneità, composto per lo più da aziende piccole e piccolissime, quasi sempre a conduzione familiare, che costituiscono il motore vitale della nostra economia turistica. Questo è un momento di grande incertezza per i gestori che sono in attesa di norme chiare in linea con la corretta applicazione della normativa europea ed italiana per cui è necessario garantire supporto agli operatori del settore”.
    Sollecitando l’ultimazione dei lavori del Tavolo tecnico con l’acquisizione del dato relativo ai titoli concessori rilasciati sul demanio marittimo, lacuale e fluviale, fra le richieste c’è quella di stabilire il limite oltre il quale la risorsa può ritenersi scarsa, un criterio unico nazionale per la determinazione della scarsità della risorsa naturale e la verifica periodica sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali finalizzata al monitoraggio della scarsità della risorsa.
    L’elenco prosegue con “l’obbligo di indizione delle gare da parte delle autorità concedenti, anche su istanza di parte, solo a seguito della verifica della scarsità del bene e il riconoscimento, fra i criteri per l’assegnazione delle concessioni, del valore di mercato dell’azienda creata dal concessionario uscente che tenga conto dell’avviamento, degli investimenti effettuati, dei beni materiali e immateriali, della remunerazione del capitale investito”.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    5 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Senza fissa dimora, in 12 mesi in 93 hanno avuto il medico di base e oltre 1.700 tra esami e visite

    Nel corso del 2023 sono stati 93 i senza fissa dimora che hanno beneficiato della nuova legge regionale che estende agli homeless il medico di famiglia: in 12 mesi hanno usufruito di oltre 1.700 prestazioni sanitarie.
    Il dato è emerso nel corso della commissione Politiche per la Salute presieduta da Ottavia Soncini. Nello specifico le persone sono così distribuite per provincia: 6 a Piacenza, 3 a Parma, 6 a Reggio Emilia, 14 a Modena, 9 a Bologna, 55 in Romagna e nessuno in provincia di Ferrara. Nel complesso i 93 nuovi pazienti del sistema sanitario hanno ricevuto oltre 1.700 prestazioni sanitarie (una a Piacenza, 7 a Parma, 10 a Reggio Emilia, 173 a Modena, 114 a Bologna, 1.355 in Romagna, nessuna a Ferrara).
    Antonio Mumolo (Partito democratico) ha sottolineato come “93 persone curate sono tante e significa che questa legge sta producendo i suoi effetti. Ora cerchiamo di dare un aiuto in più nei territori per la sua applicazione”. Per Michele Facci (Gruppo Misto), Simone Pelloni (Rete Civica) e Francesca Maletti (Pd)  “serve più chiarezza sui dati forniti, in particolare sulla proporzione tra accessi e ricoveri e sull’impegno dei servizi sociali”. Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) ha sottolineato “l’importanza di farsi carico della parte più fragile della popolazione”.
    (Lucia Paci e Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    4 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Commissione Sanità approva nuovo piano investimenti da 445 milioni

    Oltre 296 milioni di euro per il secondo stralcio del nuovo Ospedale di Piacenza, 126 milioni per il nuovo Ospedale di Carpi, in provincia di Modena, altri 148 milioni di euro per interventi nelle altre strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna.
    Disco verde della commissione Politiche per la Salute presieduta da Ottavia Soncini al Programma pluriennale di investimenti in Sanità, un piano da 445 milioni di euro tra risorse statali e regionali. La parte più rilevante degli interventi riguardano l’ospedale piacentino (296 milioni di euro così ripartiti: 129 milioni di euro di risorse statali spettanti alla Regione, 6,8 milioni di fondi regionali propri e oltre 160 milioni frutto del partenariato pubblico-privato) e quello di Carpi (126 milioni di euro così ripartiti: 34,15 fondi statali spettanti alla Regione, 34,15 risorse regionali proprie, 69 milioni di euro frutto del partenariato pubblico-privato), mentre nel resto della regione si segnalano: 43,8 milioni di euro per interventi antisismici all’Ospedale di Modena, quasi 43 milioni di euro per proseguire la riqualificazione del Polo Materno-Infantile dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, 4,2 milioni per l’ampliamento della Casa della Salute di Rimini, 2,4 milioni per ampliare l’ospedale riminese, 2,5 milioni per un nuovo padiglione dell’Ospedale di Forlì, 3,5 milioni di euro per il punto di primo intervento dell’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti, 6 milioni di euro per un nuovo comparto operatorio a Reggio Emilia.
    “Vogliamo ammodernare la rete ospedaliera per dare sempre maggiori risposte ai problemi dei cittadini, puntando su tecnologia e impegno per nuove sale operatori e nuove strutture”, spiega l’assessore alla Salute Raffaele Donini.
    Per Michele Facci (Gruppo Misto) “mancano indicazioni sui punti nascita della nostra regione, in particolare per quelli chiusi non c’è nulla: si conferma dunque una linea che continua a privilegiare le realtà centrali a scapito di quelle periferiche”. Stesse considerazioni per Simone Pelloni (Lega): “Per le grandi città ci sono investimenti per i punti nascita e nulla per la periferia. Altro quesito: quando si partirà coi lavori per gli ospedali di Carpi, Cesena e Piacenza? Servono certezze sui tempi di realizzazione di opere per le quali c’è anche una compartecipazione statale”. Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) ha posto due quesiti: “Su Porretta Terme (Bologna) si parla di ristrutturazione di uffici distrettuali, dove saranno? Inoltre, non vedo nulla per Vergato e Loiano: non ci sono perché sono già finanziati o rimandati? In ordine ai punti nascita mi sembra ci sia lettera morta”.
    In risposta ai quesiti posti dai consiglieri l’assessore e il funzionario di settore hanno spiegato che “nonostante il quasi raddoppio dei costi per i grandi ospedali siamo riusciti a prevedere l’interezza del finanziamento. L’auspicio è che non trascorra oltre un anno in modo da procedere con la gara per il progetto esecutivo e il cantieramento delle opere. Sui punti nascita riteniamo si debba avviare una discussione con il ministero della Salute per una comune assunzione di responsabilità e per assicurare sicurezza clinica e mantenimento o riapertura in zone interne o montane. C’è anche un tema di personale che non si trova. A Porretta ambulatori e uffici verranno realizzati nella vecchia sede dell’ospedale riqualificando una superficie di 1.100 metri quadrati”.
    Di seguito la suddivisione delle risorse per le varie Ausl:.
    Piacenza: 300 milioni di euro, di cui 296 per il nuovo ospedale  e un milione di euro per completare la casa della Salute di Bettola, 1,5 per ristrutturare l’edificio che ospiterà la nuova Casa della Salute di Fiorenzuola d’Arda, 60.000 euro destinati alla telemedicina
    Parma: 5 milioni e 95.000 euro di cui 95.000 per la telemedicina e 5 milioni per acquistare attrezzature e arredi per “L’ospedale delle Mamme” di Parma.
    Reggio Emilia: 12 milioni di euro di cui 3,5 per il punto di primo intervento e la nuova “camera calda” di Castelnovo ne’ Monti, 665.000 euro per l’ospedale di Castelnovo ne’ Monti, 1,7 milioni per realizzare l’ospedale di comunità di Montecchio Emilia, 6 milioni un nuovo comparto operatorio a Reggio Emilia, 110.000 euro per la telemedicina.
    Modena: 184,7 milioni di euro di cui 126 milioni di euro per il nuovo Ospedale di Carpi, 2 milioni completare il nuovo ospedale di Finale Emilia, 1,48 milioni per ultimare la Casa della Salute di Modena Sud Ovest, 540.000 euro per la Casa della Salute di Castelfranco, 1,98 milioni per ristrutturare l’Ospedale di Mirandola, 137.000 euro per la telemedicina, 43,8 milioni di euro per interventi antisismici all’Ospedale di Modena, 4,5 milioni di euro per l’area materno-infantile dell’Ospedale di Modena, 4,5 milioni per l’Ospedale di Baggiovara.
    Bologna: 53 milioni di euro di cui 43 milioni di euro per proseguire la riqualificazione del Polo Materno-Infantile dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, 1,6 milioni per l’Ospedale Bellaria, 6 milioni per la casa della Salute di Castel Maggiore, 2,5 milioni per interventi a Porretta Terme, 139.000 euro per la telemedicina
    Imola: 650.000 euro di cui 600.000 euro per il completamento del primo stralcio della Casa della Salute e 50.000 euro per la telemedicina
    Ferrara: 6,18 milioni 3,1 milioni per l’Ospedale Sant’Anna, 3 milioni di euro per la Casa della Comunità di Cento, 70.000 euro per la telemedicina
    Romagna: 10,3 milioni di euro di cui 4,2 milioni per ampliare la Casa della Salute di Rimini, 2,5 milioni per l’Ospedale di Forlì, 3,5 milioni per l’Ospedale di Rimini e 139.000 euro per la telemedicina.
    (Lucia Paci e Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    4 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): risolvere problemi ai pronto soccorso, specie al Maggiore

    Risolvere le criticità nei pronto soccorso dell’Ausl di Bologna, in particolare all’ospedale Maggiore, riscontrate in particolare nei periodi festivi. Lo chiede Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) con un’interrogazione presentata in commissione Sanità presieduta da Ottavia Soncini.
    La consigliera ha sottolineato l’importanza di un intervento volto a definire gli ambiti di competenza dei Centri di assistenza urgenza (Cau), ovvero il loro reale apporto al sistema delle emergenze urgenze.
    “La situazione dei pronto soccorso del territorio bolognese -ha sottolineato la consigliera- ha raggiunto livelli allarmanti per quanto riguarda gli accessi, causando un sovraffollamento di pazienti. La causa sarebbe da addebitare ai tempi notevolmente prolungati di attesa per l’assegnazione di un posto letto costringendo gli operatori sanitari a svolgere le proprie mansioni nei corridoi delle strutture stesse. In base a quanto sostenuto dall’assessore alla Sanità Donini, i Cau avrebbero dovuto alleggerire il lavoro dei pronto soccorso e sarebbero stati la soluzione contro il sovraffollamento ma permangono criticità che vanno risolte”.
    Ha risposto l’assessore alla Sanità Raffaele Donini: “Gli accessi ai pronto soccorso risentono di andamento giornaliero, stagionale e territoriale. Le organizzazioni sanitarie si sono attrezzate per far fronte ai picchi nei pronto soccorso e definire un piano di azione. Nell’arco di pochi giorni sono state ridimensionate le situazioni critiche. Per quanto riguarda i Cau, sono destinati ad accogliere chi si reca autonomamente per dolori lievi o moderati e casi a bassa complessità. I pronto soccorso hanno registrato un calo del 6% su base regionale e in alcuni casi anche più del 30-40%. I Cau non sostituiscono i pronto soccorso, per cui per le patologie più gravi il consiglio è sempre quello di rivolgersi al 118”.
    La consigliera si è detta non soddisfatta: “Non vengono chiarite le perplessità. Anche le organizzazioni sindacali hanno evidenziato carenza di organici e posti letto. I medici dei pronto soccorso dicono che i pazienti continuano a essere gli stessi come casistica e pare che i Cau intercettino più i casi che dovrebbero essere dei medici di famiglia piuttosto che prestazioni a bassa complessità. Il timore è che si vada ad alterare il rapporto tra medico di famiglia e paziente. Rimangono alcuni dubbi rispetto ai numeri e alle prese in carico tipo quanti al casi sono risolti ai Cau e quanti vengono trasferiti in pronto soccorso”.
    (Lucia Paci)

    Sanità e welfare

    4 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Apprendistato stagionale per minori, Nadia Rossi (Pd) porta il tema in Assemblea legislativa

    “Garantire la possibilità di continuare a considerare “coerente” l’esperienza lavorativa con contratto di apprendistato stagionale, anche in settori diversi da quello del percorso scolastico frequentato, vista l’importanza che i giovani possano acquisire, attraverso questa esperienza formativa, competenze trasversali, organizzative e relazionali”.
    A chiederlo, in una risoluzione, è Nadia Rossi (Pd). Il testo è sottoscritto anche dai democratici Massimo Bulbi, Matteo Daffadà, Luca Sabattini, Francesca Marchetti, Manuela Rontini, Palma Costi, Roberta Mori, Marco Fabbri, Andrea Costa, Marcella Zappaterra, Mirella Dalfiume e Antonio Mumolo, e da Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), dai consiglieri di Italia Viva Pasquale Gerace e Giulia Pigoni, da Silvia Zamboni (Europa Verde), Michele Facci (Gruppo Misto), dai consiglieri della Lega Valentina Stragliati e Massimiliano Pompignoli, Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), Valentina Castaldini (Fi) e Marco Mastacchi (Rete civica).
    “In Emilia-Romagna già dal 2016 con un emendamento a mia prima firma alla legge comunitaria e con successiva delibera di giunta avevamo provveduto a inquadrare lo strumento dell’apprendistato stagionale, per permettere ai giovani di accedere ad opportunità lavorative durante il periodo di sospensione delle attività didattiche a prescindere dal percorso scolastico e formativo che stavano compiendo, e di farlo nella piena legalità, in sicurezza e con ogni tutela”, spiega Rossi che ricorda come “ora una nota dell’Ispettorato nazionale del lavoro sembra mettere in dubbio questa possibilità, prevedendo che sia possibile stipulare l’apprendistato di primo livello solo se c’è una stretta correlazione tra percorso di istruzione e attività lavorativa. Una puntualizzazione che quindi sembra escludere tutte quelle ragazze e ragazzi che assolvono già l’obbligo formativo nella scuola, ad esempio nei licei. E che priva di uno strumento giuridico certo e di una possibilità di accesso sicuro al mondo del lavoro tanti giovani, soprattutto in Riviera romagnola, dove fare la stagione è tradizione e dove il comparto turistico ricopre una fetta di PIL a doppia cifra e sempre in aumento”.
    L’atto è stato sottoscritto dalla maggioranza delle parti politiche presenti in Assemblea regionale, “a dimostrazione dell’importanza trasversale di questo tema sul nostro territorio e a livello nazionale, dove mi auguro possa essere affrontato con urgenza – magari come caso di scuola – e in tutte le sedi opportune, dalla Conferenza delle Regioni all’Ispettorato nazionale del Lavoro, bussando anche alla porta della Ministra Calderone al Ministero del Lavoro. È una battaglia nell’interesse dei giovani che continueremo a portare avanti”, sottolinea Rossi.
    (Luca Molinari)

    Imprese lavoro e turismo

    4 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Bargi (Lega): spiegare lo stop alle funzioni di medicalizzazione del 118 a Fanano

    “Motivare lo stop alle funzioni di medicalizzazione del soccorso territoriale 118 nel territorio di Fanano, in provincia di Modena”.
    Il quesito è posto da Stefano Bargi (Lega), il quale chiarisce come questa situazione si sia verificata con la riconversione del punto di primo soccorso in Centro assistenza urgenza (Cau). A fronte “dell’allarme suscitato dalle notizie di stampa”, Bargi paventa una transizione traumatica per la sanità della zona a differenza di quanto previsto dall’Ausl di Modena.
    Chiarendo come “il medico del 118 a Fanano rimane, ma a fronte di un’emergenza deve restare dentro al Cau e l’ambulanza può uscire con solo gli infermieri a bordo”, il leghista riporta di incontri tra dirigenti territoriali dell’Ausl e l’amministrazione di Fanano per discutere della riorganizzazione sanitaria e quindi chiede se da questi incontri “siano emerse ulteriori criticità e dettagli riguardo alle problematiche già emerse sulla stampa” e, più in dettaglio, quali iniziative si vogliano adottare “per garantire un servizio di emergenza-urgenza adeguato nel comune di Fanano e di conseguenza in quelli di Sestola e Montecreto dopo la riorganizzazione sanitaria partita lo scorso 1° marzo”.
    Ultimo auspicio rivolto all’esecutivo regionale, infine “dare risposta anche alle criticità emerse a Sestola riguardo al servizio di guardia medica e individuare soluzioni per garantire l’adeguatezza di tale servizio nei territori interessati”.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    4 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): chiarire quali Comuni oltre Parma hanno rilasciato patentini per cani speciali

    Chiarire quanti siano i Comuni che hanno attivato il percorso per il ‘patentino cane speciale’ sulla scorta di quanto fatto dal Comune di Parma.
    Il quesito è posto da Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) la quale fa riferimento all’esperienza del Comune di Parma che, dal luglio 2022, “ha reso operativo il corso di formazione per il conseguimento obbligatorio del ‘patentino cane speciale”, previsto nel vigente Regolamento comunale per il benessere e la tutela degli animali, rivolto ai proprietari e conduttori di cani appartenenti ad alcune specifiche razze”.
    Sottolineando quanto dichiarato dall’assessore alla Sanità Raffaele Donini in risposta a un’interrogazione della stessa Gibertoni, il fenomeno delle aggressioni da parte di cani “è degno di attenzione e certamente dovuto anche alla mancanza di consapevolezza e formazione da parte dei detentori di quel tipo di animali”, la consigliera rimarca la necessità di una corretta gestione degli animali di affezione per evitare un il fenomeno delle aggressioni/morsicature stimato “nell’ordine di alcune decine di migliaia di casi all’anno”.
    Rifacendosi ad uno studio reso noto dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani, la capogruppo rimarca come aggressioni e morsicature siano in diretta correlazione con paura, ansia, stress e sofferenza dell’animale d’affezione a causa di “proprietari e detentori di cani che non sempre interagiscono in modo corretto con i propri animali, soprattutto per mancanza di conoscenze adeguate riguardo alle esigenze fisiologiche, comportamentali e comunicative della specie e queste carenze cognitive possono tradursi in difficoltà di relazione interspecifica e talvolta determinare lo sviluppo di manifestazioni comportamentali indesiderate da parte degli animali”.
    Per ovviare quindi questo problema, Gibertoni spiega come “il patentino per cani è un attestato che viene rilasciato al termine di un percorso formativo per diventare proprietari responsabili, infatti, a volte i cani hanno comportamenti indesiderati, sia nei confronti degli uomini che dei loro simili, e spesso questo avviene perché i proprietari non conoscono in maniera approfondita le caratteristiche dei loro animali d’affezione”.
    Alla luce della situazione esposta, Giulia Gibertoni chiede anche “quanti siano i Comuni emiliano-romagnoli che prevedano corsi basati su principi scientifici e rivolti a tutti i proprietari di cani d’affezione e, anche in questo caso, se non si ritengano tali esperienze, meritevoli di maggiore diffusione a partire da quelli capoluogo di provincia e da quelli di maggiore popolazione al fine di migliorare il benessere animale e la qualità dell’esperienza di tutti i proprietari di cani”.
    Ulteriori quesiti, poi, per capire se “sia stata svolta una ricognizione complessiva di tutto quello che è stato messo in campo, in questo settore, dalle varie Aziende USL del territorio regionale e se sia possibile un intervento legislativo, a livello regionale, sul modello di quanto fatto dalla Regione Piemonte”.
    Auspicio finale, infine, per la modifica delle normative nazionali: Gibertoni chiede infatti una specifica azione “di concerto con tutte le altre regioni per una rivisitazione normativa della materia”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    4 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Arte e carcere, in Assemblea legislativa la mostra sulle donne che fanno comunità

    Il lavoro come riscatto, il collage come forma di libertà. L’arte tiene insieme la fatica delle pescatrici del Delta del Po e la voglia di riscatto delle detenute del Carcere di Modena.
    Il 7 marzo alle ore 15 nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti, il garante dei detenuti della regione Emilia-Romagna Roberto Cavalieri e Caterina Liotti, Centro Documentazione donna di Modena, con le artiste e la curatrice che l’hanno realizzata, inaugurano “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità” racconta attraverso fotografie e collages dell’esperienza del laboratorio di educazione all’arte che ha fatto incontrare la comunità, forte e coesa, delle pescatrici del Delta del Po con un gruppo di detenute e di volontarie delle associazioni modenesi Centro documentazione donna, Casa delle donne contro la violenza e Carcere-Città.
    Quell’esperienza è diventata la mostra d’arte “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità”, curata da Federica Benedetti con opere di Chiara Negrello, Marianna Toscani e del Collettivo No Name della sezione femminile del Carcere Sant’Anna di Modena.
    Un incontro che parte dal coraggio e dalla determinazione di donne detenute, volontarie e operatrici che – pur nell’anonimato del modo in cui hanno scelto di definirsi, “Collettivo No Name” – si sono messe in gioco facendo nascere una comunità basata sui valori della sorellanza e della cura come emerge nei loro collages (su fotografie di Marianna Toscani). Una narrazione nuova che racconta qualcosa di apparentemente inconciliabile con la durezza del luogo in cui tutto ciò è avvenuto: la nascita di uno spazio di inaspettata bellezza.
    Una storia che è diventata anche “Collettivo No Name”, pubblicazione curata da Caterina Liotti, edito da Mucchi (XXI pubblicazione della Collana Storie Differenti del Centro documentazione donna), e che fa da catalogo alla mostra “(In)Curabile bellezza. Donne che fanno comunità”. Il volume raccoglie testi che Anna Perna, Paola Cigarini e Caterina Liotti hanno scritto sui temi della sorellanza, dei bisogni disattesi e della spersonalizzazione. Significativi poi i contributi di contestualizzazione dell’operazione realizzata, forniti da Grazia Zuffa, autrice di ricerche nazionali sul tema, che inquadra nel contesto italiano le problematiche legate alla detenzione femminile, e da Claudia Löffelholz, Direttrice della Scuola di alta formazione Fondazione Modena Arti Visive, che indaga su come il linguaggio dell’arte possa aiutare a costruire una società più inclusiva, empatica e solidale.
    La mostra sarà visitabile fino al 15 marzo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30-18 nella sede dell’Assemblea legislativa delll’Emilia-Romagna in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.
    Locandina
    (Luca Molinari)

    Assemblea

    4 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    In commissione Politiche economiche si discute di birrifici, rigassificatore di Ravenna e ungulati

    La legge sui birrifici artigianali, la petizione popolare sul rigassificatore di Ravenna, l’informativa dell’assessore all’Agricoltura sugli ungulati e alcune interrogazioni (Lista Bonaccini, Pd e Europa Verde).
    Questi gli argomenti all’ordine del giorno della commissione Politiche economiche che si riunisce il 5 marzo alle ore 14.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Imprese lavoro e turismo

    4 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Assemblea legislativa: agenda dal 4 all’8 marzo

    Il calendario settimanale delle attività delle commissioni e dell’Aula dell’Assemblea regionale con gli argomenti in esame.
    Lunedì 4 marzo
    ore 14: commissione Sanità
    Interrogazione Evangelisti a risposta orale in commissione in merito alle criticità verificatesi nei Pronto Soccorso dell’Ausl di Bologna, in particolare quelle relative all’Ospedale Maggiore, durante il periodo festivo appena trascorso
    Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Interventi del Programma pluriennale di investimenti in Sanità ai sensi dell’art. 20 della L. n. 67/1988 – VII fase”
    Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Aggiornamento dell’elenco degli interventi di cui all’Allegato della delibera dell’Assemblea legislativa n. 127/2023 “Programma straordinario di investimenti sanitari ex art. 20 L. 67/88 – VI Fase“.
    Relazione sulla clausola valutativa di cui all’art. 2 della legge regionale 29 luglio 2021, n. 10 “Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle aziende USL regionali”
    Martedì 5 marzoore 14: commissione Economia
    Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Valorizzazione e promozione dei microbirrifici emiliano-romagnoli“. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Francesca, Zappaterra, Amico, Pigoni, Evangelisti, Mastacchi, Castaldini, Piccinini, Zamboni, Gibertoni, Daffadà, Caliandro, Mumolo, Pillati, Sabattini, Gerace, Rossi, Pompignoli, Facci, Bulbi, Occhi, Rontini, Mori, Fabbri, Delmonte, Rainieri, Bondavalli, Cuoghi
    Petizione popolare in merito al rigassificatore di Ravenna. (Delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 51 del 07 09 23)
    Informativa dell’assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi in merito alle modifiche al Regolamento regionale 27 maggio 2008, n. 1 (Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna)
    Interrogazione a risposta orale in Commissione sull’iter e i tempi previsti per la procedura di riconoscimento della denominazione IGP per l’”Erbazzone reggiano” e sulle iniziative che la Regione intende assumere a tale scopo. A firma della Consigliera: Bondavalli
    Interrogazione a risposta orale in commissione sul futuro dello stabilimento Maserati a Modena. A firma dei Consiglieri: Costi, Sabattini, Maletti
    Interrogazione a risposta orale in Commissione sulle numerose segnalazioni da parte di cittadini-utenti emiliano-romagnoli che, a seguito di modifiche unilaterali dei contratti, hanno ricevuto bollette del gas con importi fino a 2/3 volte superiori a quelli precedenti. A firma della Consigliera: Zamboni
    Mercoledì 6 marzo
    Ore 14: commissione Statuto
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024
    Giovedì 7 marzo
    ore 9,30: commissioni Parità-Politiche per la salute-Cultura
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024
    Al termine dei lavorila sola commissione Sanità proseguirà i lavori sulla petizione popolare sul potenziamento dell’ospedale di Mirandola e dei servizi per il distretto socio-sanitario della Bassa Modenese.
    ore 15: inaugurazione mostra “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità”
    ore 15.30: commissione Territorio
    Interrogazione Facci a risposta orale in commissione relativa allo sfondamento del torrente Ravone avvenuto lo scorso maggio in via Saffi, a Bologna, e agli esiti del giudizio tecnico svolto avanti il Tribunale delle Acque
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 16/2008

    Assemblea

    2 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): garantire il telefono a Castelluccio, frazione di Alto Reno Terme

    Sollecitare il gestore telefonico perché garantisca ai residenti di Castelluccio, frazione di Alto Reno Terme, il corretto funzionamento della linea telefonica.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “mi è pervenuta una segnalazione da parte di una attività economica relativa all’ennesimo guasto della linea telefonica fissa verificatosi in data 11 febbraio 2024. Nonostante a oggi non risulti risolto il guasto, continuerebbero ad arrivare le bollette alle utenze colpite dal disservizio”.
    Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “un intervento immediato volto a sollecitare il ripristino celere della linea telefonica nel borgo di Castelluccio nel comune di Alto Reno Terme e di richiedere un chiarimento al gestore del servizio sui ritardi della risoluzione dei problemi; ovvero se intende intervenire con l’operatore per comprendere quali siano le motivazioni sottese al mancato celere ripristino del servizio”.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    1 Marzo 2024 LEGGI TUTTO