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    In commissione Bilancio l’esame delle misure fiscali di vantaggio per l’Appennino

    Sostenere le aree di montagna attraverso la fiscalità di vantaggio. Al via in commissione Bilancio il dibattito su due progetti di legge che chiedono interventi di carattere fiscale per favorire cittadini e imprese in Appennino.
    Si tratta di un progetto di legge della Lega a prima firma di Massimiliano Pompignoli e un progetto di legge alle Camere del Partito democratico a prima firma Palma Costi. Il testo base su cui discuterà l’Assemblea legislativa è quest’ultimo proposto dal Partito democratico. Massimo Bulbi (Pd) è il relatore di maggioranza, mentre Massimiliano Pompignoli quello di minoranza.
    Per quanto riguarda il progetto di legge alle Camere del Pd l’obiettivo è promuovere lo sviluppo economico dell’Appennino con misure concrete e incentivi fiscali per contrastare lo spopolamento e dare maggiore slancio alle politiche portate avanti sulla montagna. “Servono politiche di riequilibrio tra i vari territori, anche per contrastare lo spopolamento dell’Appennino. Chiediamo una fiscalità di vantaggio per l’Appennino e non solo per le imprese. La nostra proposta –spiega Palma Costi– presenta una serie di misure fiscali su piccole e micro imprese e liberi professionisti, sui lavoratori, con particolare attenzione sul personale sanitario e docente al fine di attrarre personale per avere servizi sanitari e sociali adeguati, incentivi alla residenzialità sia in affitto che per acquisto, sul trasporto e altre spese  scolastiche, sui Comuni che devono avere le risorse per poter realizzare e gestire i servizi indispensabili per i propri cittadini. I provvedimenti sono temporanei come prevedono le norme e l’obiettivo è stimolare lo sviluppo economico, ridurre le disuguaglianze e valorizzare il territorio”.
    Massimiliano Pompignoli (Lega) ha sottolineato “l’importanza di un pdl per il sostegno delle zone montane, anche se avrei preferito che il testo base fosse quello a mia prima firma. È comunque un inizio costruttivo per sostenere zone con problematiche particolari”.
    Il progetto della Lega intende facilitare l’avvio di imprese nelle aree più periferiche del territorio regionale attraverso l’istituzione di zone economiche speciali denominate Zama (Zona area-montana autonoma) entro le quali sia possibile usufruire di agevolazioni fiscali, normative e amministrative. Attenzione particolare da riservare ai territori colpiti dalle alluvioni di maggio 2023. Attraverso l’istituzione di un apposito fondo verranno sostenute condizioni favorevoli per le realtà che propongono prodotti alimentari tipici, rivitalizzano i paesi con popolazione inferiore a 3mila abitanti privi o con pochi negozi, offrono in un unico punto di vendita un’ampia gamma di prodotti e servizi.
    (Lucia Paci e Luca Molinari)

    Imprese lavoro e turismo

    13 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): definire meglio le linee guida per gli studi delle professioni sanitarie

    Definire meglio le linee guida per gli studi delle professioni sanitarie.
    È la richiesta di Marta Evangelisti (Fdi) la quale informa della delibera regionale dello scorso novembre in cui è stato regolamentato lo svolgimento delle attività sanitaria fissando requisiti per gli ambulatori e ricomprendendo in ciò anche gli studi degli psicologi.
    Oltre a rispettare determinati requisiti, viene fatto obbligo ai medici di trasmettere la comunicazione di svolgimento di attività sanitaria, ma fin da subito l’Ordine degli psicologi ha chiesto un confronto con la Regione ponendo una serie di quesiti su tutte le condizioni in cui lo psicologo svolge la propria attività. “Ai quesiti non sarebbe stata data risposta -puntualizza Evangelisti- ma lo scorso 7 marzo si sarebbe svolta una riunione comune con tutte le altre professioni sanitarie ignorando ogni richiesta di proroga avanzate dagli psicologi di concerto con tutte le altre professioni sanitarie, confermando la scadenza perentoria per la comunicazione al prossimo 19 marzo”.
    Sottolineando come non risultino indicazioni su dove inviare la comunicazione e parimenti nella modulistica “non vengono indicate tutte le possibilità reali, denotando la scarsa conoscenza delle professioni sanitarie e mediche”, la capogruppo chiede conferma della situazione, se intenda rispondere ai quesiti avanzati dall’Ordine degli psicologi “e se ritenga contestualmente opportuno un eventuale incontro con i suoi rappresentanti”.
    Oltre a richiedere “la revisione e il perfezionamento della modulistica sulla Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria esplicitando sia il soggetto che il relativo riferimento cui inviare la modulistica”, Evangelisti auspica infine “un confronto tra l’esecutivo regionale e i vari ordini professionali coinvolti”.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    13 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Costa (Pd) e Bondavalli (lista Bonaccini): intesa con le farmacie, attenzione a quelle rurali

    “Quale sia l’attuale stato dell’arte riguardo al raggiungimento dei punti condivisi nel protocollo di Intesa tra Regione Emilia-Romagna ed associazioni di categoria delle farmacie convenzionate, con particolare attenzione ai punti prioritari riportati nell’addendum del 28 luglio 2023”.
    È la richiesta dei consiglieri Andrea Costa (Partito democratico) e Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) in un’interrogazione alla giunta.
    Nel luglio 2023, la Regione e l’associazione delle farmacie convenzionate hanno sottoscritto “un protocollo d’intesa per sostenere un approccio innovativo nella realizzazione e nello sviluppo della Farmacia dei Servizi”. Le associazioni, in un addendum, hanno specificato alcuni punti previsti nel protocollo “che ritengono meritevoli di una celere ed efficace definizione”. Si tratta, scrivono i consiglieri, di temi importanti “come la definizione delle farmacie rurali come punto esclusivo di distribuzione di farmaci e la presa in carico totale del paziente diabetico da parte delle farmacie convenzionate, misure che risparmierebbero lunghi spostamenti inutili ai pazienti cronici residenti nelle zone interne della provincia che si devono recare a cadenza regolare presso le strutture ospedaliere per la distribuzione di farmaci; nonché la richiesta di un incremento dell’attuale remunerazione DPC (Dispensazione per conto, ndr) per adeguarla all’impegno richiesto e profuso delle farmacie dato e considerato che quella ad oggi in vigore è la più bassa d’Italia”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Sanità e welfare

    13 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd, ER Coraggiosa, Iv, lista Bonaccini: requisito convivenza con assistito non necessario per caregiver

    Riconoscere ufficialmente l’impegno di chi contribuisce significativamente al benessere dei propri familiari o amici non autosufficienti anche se non è convivente con la persona assistita. È questo l’obiettivo della proposta di modifica alla legge regionale n. 2 /2014 sui caregiver proposta da Palma Costi (Pd) e sottoscritta anche dai colleghi di gruppo Luca Sabattini, Francesca Maletti, Nadia Rossi, Marcella Zappaterra, Mirella Dalfiume, Marilena Pillati, Andrea Costa, Antonio Mumolo, Manuela Rontini, Roberta Mori, Stefano Caliandro, Matteo Daffadà, Massimo Bulbi e Gianluigi Molinari, da Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) e Pasquale Gerace (Italia Viva).
    “Questa iniziativa legislativa -spiega Costi- specifica la legge regionale n. 2 /2014 che, per prima in Italia, ha riconosciuto la figura del caregiver e ne ha riconosciuto i diritti. Una legge che ha sancito il riconoscimento e il sostegno di chi, ogni giorno, si dedica alla cura dei propri cari non autosufficienti, con impegno volontario, gratuito e informale, in una regione che da sempre è all’avanguardia nelle politiche di supporto sociale”.
    Il progetto di legge mira a introdurre modifiche alla Legge Regionale n. 2 del 28 marzo 2014, precisando che la coabitazione tra il caregiver e la persona assistita non è un requisito indispensabile per la qualifica di caregiver familiare. Questa modifica legislativa si propone di adeguare la Legge 2 del 2014  a quanto già avviene nella  realtà regionale  da anni , per dare sempre maggior certezze nella individuazione di questa figura indispensabile nella quotidianità delle nostre famiglie .
    “La proposta di legge riflette la complessità e la diversità delle famiglie nella nostra regione, indipendentemente dalla loro situazione di convivenza con la persona assistita -spiega la consigliera Pd- Questo approccio consente di non lasciare dubbi interpretativi nel riconoscere  l’impegno di chi contribuisce significativamente al benessere dei propri familiari o amici non autosufficienti, anche se non conviventi , facilitandone l’accesso a servizi e supporti dedicati evitando che interpretazioni restrittive escludano persone che oggi con dedizione e sacrificio svolgono questa attività e che hanno il diritto di entrare nella rete dei servizi e delle opportunità ad essi dedicati”.
    Il Progetto di Legge è strutturato in tre articoli: il primo introduce la modifica legislativa, il secondo assicura che l’iniziativa non comporti oneri aggiuntivi per il bilancio regionale, e il terzo stabilisce l’entrata in vigore della norma il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).
    “Con questo progetto di legge -conclude Costi- la Regione Emilia-Romagna, prima in Italia a legiferare sui caregiver, ancora una volta conferma il suo ruolo e impegno nel sostenere le dinamiche familiari e nel riconoscere il ruolo cruciale dei caregiver nel sistema di assistenza sociale, promuovendo una società più inclusiva e solidale”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    13 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): chiarire quando il centro di ricerca Enea si trasferirà al Tecnopolo

    Fornire indicazioni sullo stato di avanzamento dei lavori al Tecnopolo, in particolare per quanto riguarda la nuova sede di Enea Bologna, attualmente ospitata in via Martiri di Montesole. Lo chiede Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) con un’interrogazione in cui invita la giunta ad adoperarsi affinché il trasferimento della sede di Enea (Agenzia nazionale che opera nel settore dell’energia) avvenga con il minor disagio per i dipendenti.
    “L’attuale sede di Enea Bologna (impegnata nella ricerca sulla sicurezza e sostenibilità del nucleare) -ha precisato la consigliera- dovrà essere liberata entro il 30 giugno prossimo. Gli uffici devono essere trasferiti al Tecnopolo di Bologna ma la palazzina che ospiterà Enea al Tecnopolo, è ancora in corso di ristrutturazione con data di consegna prevista il 31 dicembre 2024 e verosimile slittamento a fine 2025 e oltre. A partire da luglio, quindi sarebbe concreto lo scenario relativo a 180 persone, assieme a tutte le attività loro affidate, che si ritroverebbero senza un recapito dove far arrivare la posta o un luogo per poter organizzare una riunione di lavoro”. 
    Marta Evangelisti ha inoltre ricordato che Enea Brasimone (centro di ricerca internazionale dedicato allo studio della fissione di quarta generazione e fusione nucleare a confinamento magnetico) “nel 2019 ha proposto alla Regione il progetto denominato ‘Sorgentina RF’ per la costruzione di un impianto in cui realizzare attività per il primo prototipo di macchina in grado di arrivare a coprire fino a un terzo del fabbisogno mondiale di radionuclidi per la produzione di radioisotopi a scopo medicale”. Tuttavia, ha proseguito, “a distanza di quattro anni, e con un contributo regionale tale da coprire il 75% del costo, il progetto non è ancora concluso e non si è avuta l’auspicata creazione di occupazione nella zona di Appenino coinvolta. Occorre dunque intervenire per valutare la ricaduta occupazionale nell’Appennino con la realizzazione del progetto Sorgentina RF”.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    13 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete civica): gas, autolettura non considerata e stime di consumi triplicati

    La Regione intervenga sul mancato rispetto delle finestre utili alla comunicazione dell’autolettura del consumo di gas e spieghi “con quale modalità viene determinato il consumo stimato dei metri cubi di gas in bolletta, considerato che in diversi casi i cittadini hanno notato che la stima dei consumi rispetto al dato reale è il triplo”.
    Sono le richieste del capogruppo Marco Mastacchi (Rete civica) in un’interrogazione alla giunta. Il consigliere scrive che “nelle bollette vengono indicate le finestre utili alla comunicazione dell’autolettura, ma spesso, pur effettuando le autoletture nei tempi dovuti, si ritrova in bolletta un consumo stimato e non reale, con pagamenti ben oltre il dovuto”. Mastacchi aggiunge che “anche se a conguaglio i consumi fatturati e non realmente utilizzati vengono restituiti, l’esborso finanziario anticipato dai cittadini produce gravi ripercussioni sulle liquidità a disposizioni delle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese”.
    Il consigliere ha ricordato le segnalazioni di molti cittadini che “pur facendo l’autolettura, in bolletta si trovano una stima dei metri cubi di gas e non il dato effettivo, fra l’altro spesso il dato stimato è addirittura triplicato”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    13 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    In commissione Cultura si parla di sport per bambini

    Il piano per l’attività motoria dei bambini, le nuove qualifiche professionali e alcune interpellanze.
    Questi i temi all’ordine del giorno della commissione Cultura che si riunisce il 14 marzo alle ore 10.
    I lavori sono trasmessi via streaming sul sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Scuola giovani e cultura

    13 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Approvata proposta Pd-lista Bonaccini per salvare il murale “Partigiano reggiano”

    Ristrutturare Casa Manfredi e salvare il murales “Partigiano reggiano”. L’Assemblea legislativa ha approvato una risoluzione a prima firma di Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) e sottoscritto anche da Ottavia Soncini (Pd), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), Roberta Mori (Pd) e Andrea Costa (Pd) per preservare lo storico edificio reggiano.
    “Durante la Resistenza vengono dislocati a Villa Sesso i GAP e le SAP, principali comandi partigiani di Reggio Emilia, dove trovano accoglienza i partigiani e le staffette, grazie alle numerose e fidate case di latitanza e alla particolare posizione di questa piccola frazione di appena duemila abitanti, di cultura e di origine contadina: Casa Manfredi, molto vicina al torrente Crostolo, è una di queste case di latitanza e diventa la sede delle riunioni degli organismi partigiani, fungendo da base per l’invio, attraverso l’argine del Crostolo, dei giovani che si recano in montagna per aggregarsi alle formazioni partigiane. I clandestini vengono qui accolti, riforniti di abiti, scarpe, armi, cibo e biciclette”, spiegano i firmatari che ricordano come “Casa Manfredi è stata acquisita dal Comune di Reggio Emilia e vi sono stati effettuati due interventi di valorizzazione: il percorso storico, inaugurato il 25 aprile 2019, con pannelli e foto che raccontano e illustrano la storia dei Martiri di Villa Sesso, e il murales intitolato “Partigiano reggiano”, inaugurato il 27 settembre 2020, collocato nella facciata nord della casa e visibile dall’autostrada A1. Per mettere in sicurezza Casa Manfredi l’Anpi di Reggio Emilia e la sezione Anpi di Villa Sesso, con il contributo del Comune di Reggio Emilia hanno promosso un concorso di idee, a procedura aperta  per avere proposte per il recupero e la messa in sicurezza del murales intitolato “Partigiano reggiano” e per la riqualificazione dell’area verde di Casa Manfredi: il bando è scaduto lo scorso 15 febbraio e i risultati della selezione saranno resi pubblici il prossimo 13 marzo”. Amico così impegna la giunta a finanziare la realizzazione del progetto di messa in sicurezza dell’edificio di Casa Manfredi per evitarne il crollo e il danneggiamento del murales intitolato al “Partigiano reggiano” e per riqualificare l’area verde a disposizione di scolaresche e visitatori di ogni età.
    Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini): “Preservare e valorizzare i luoghi della memoria, a partire da quelli della Resistenza, è uno degli obiettivi della nostra comunità: questa risoluzione ha il merito di porre il tema e di dare risposte nel merito. Casa Manfredi rappresenta uno dei luoghi più importanti della nostra storia e della nostra identità, dobbiamo utilizzare ciò che prevede la legge regionale sulla memoria e agire per mettere in sicurezza il murales e l’intera area”.
    “Sono uno dei tanti cittadini che hanno sottoscritto la petizione per salvare il murales”, spiega Andrea Costa (Pd) che ricorda come “sia già stata approvata una risoluzione. Gli strumenti per approvare questa risoluzione non mancano. C’è la legge sulla memoria, ma riguarda la cultura dell’antifascismo. Va dato riscontro positivo alla richiesta di mantenere l’edificio. Ci sono i valori della liberazione del Paese e della nascita della Costituzione. Vanno conservati i luoghi della memoria. Il percorso di conoscenza ha avuto successo non solo tra le scolaresche, ma anche fra i cittadini”.
    “Vorrei sapere perché oggi chiediamo delle risorse per progetti che conosceremo in seguito”, chiede Gabriele Delmonte (Lega) che avrebbe voluto un rinvio della risoluzione in commissione. “Mi pare che si sia fatta la politica della facciata: una facciata perfetta e dietro tutto crolla”, sottolinea il leghista per il quale “ora il Comune di Reggio Emilia chiede soldi alla Regione: trovo difficile votare questa risoluzione che chiede risorse per Casa Manfredi quando ogni giorno ci sono scuole con i secchi per terra perché i tetti sono rotti e piove dentro, ci sono Municipi che hanno problemi di stabilità. Da chi come il consigliere Costa ha firmato la risoluzione vorrei sapere se ha firmato anche per chiedere che la Regione trovi soldi per le scuole dove piove dentro”. Netta la replica di Costa: “Ci sono diversi capitoli di bilancio che vengono alimentati da specifiche fonti di finanziamento: non è vero che il sostegno a Casa Manfredi significhi non sostenere le scuole”.
    “Il patrimonio della memoria va preservato”, spiega Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) che ha presentato un emendamento approvato dall’Assemblea e per la quale “la Regione ha delle leggi che possono finanziare questo intervento: questo è un intervento non solo opportuno, ma che va finanziato”.
    “E’ giusto intervenire per salvare Casa Manfredi, luogo che ci ricorda chi siamo, la nostra storia, la Resistenza”, sottolinea Ottavia Soncini (Pd) per la quale “dobbiamo sostenere tutte quelle azioni che fanno memoria”.
    (Gianfranco Salvatori e Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    12 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    L’Assemblea legislativa: “La Russia rispetti i diritti umani, condanniamo la morte di Aleksej Naval’nyj”

    L’Assemblea legislativa si schiera a favore della libertà di espressione e condanna la morte di Aleksej Naval’nyj, il dissidente russo deceduto nelle scorse settimane durante la detenzione in Siberia.
    Disco verde dell’Assemblea legislativa alla risoluzione di Italia Viva (emendata dal Pd) a prima firma di Pasquale Gerace e sottoscritta dalla collega di gruppo Giulia Pigoni.
    “La morta di Alexei Naval’nyj, avvocato e attivista anti-corruzione, segna un momento di profondo lutto e riflessione sulla situazione dei diritti umani in Russia. La sua determinazione nel combattere la corruzione e promuovere la democrazia ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Per questo occorre prendere in esame l’istituzione di premi e borse di studio dedicate alla sua figura, con particolare riferimento alla sua battaglia per la libertà e la democrazia, sostenendo analoghe iniziative di Università e Istituti di ricerca del nostro territorio”, spiega Gerace che invita “le istituzioni competenti a prendere atto della gravità della situazione e ad adoperarsi con ogni mezzo legale e diplomatico a loro disposizione per promuovere il rispetto dei diritti umani in Russia e sostenere la lotta alla repressione”. La risoluzione propone di “sollecitare l’Anci Emilia-Romagna affinché sottoponga ai Comuni della nostra regione la proposta di intitolare una strada del proprio territorio ad Aleksej Naval’nyj”.
    “Bisogna che tutti i prigionieri politici russi siano liberati e che i colpevoli della morte di Naval’nyj siano condannati: la democrazia non è solo un sistema di voto, ma il saper vivere insieme nonostante le differenze”, spiega Antonio Mumolo (Pd) per il quale “il Pd è al fianco di tutti coloro che si battono per i diritti umani, non possiamo rimanere indifferenti, ma dobbiamo difendere i diritti delle persone: è un nostro impegno che portiamo avanti”.
    “Bisogna capire chi ci guadagna da questa morte, serve chiarezza su come è morto perché non sappiamo se sia stato un malore, un colpo di pistola o cosa altro”, spiega Stefano Bargi (Lega) che ha contestato molte delle affermazioni fatte dagli altri consiglieri.
    “Ci uniamo alle voci di coloro che hanno avuto il coraggio di sfidare la polizia russa andando al funerale di Naval’nyj, così come siamo solidali con le donne russe che hanno protestato contro la guerra in Ucraina”, sottolinea Silvia Zamboni (Europa Verde) che invita “a fare di più sul tema della libertà e dei diritti”.
    “Il regime russo dice che è morto di morte naturale: dopo averlo arrestato, tenuto al freddo, forse torturato….è morto di morte naturale. Vogliamo capire la gravità di cosa è successo”, spiega Pigoni. “Votiamo a favore della risoluzione del collega Gerace”, spiega Marcella Zappaterra (Pd).
    (Luca Molinari e Luca Boccaletti)

    Parità, diritti e partecipazione

    12 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Approvato il piano investimenti per la sanità: oltre 500 milioni per gli ospedali

    Un pacchetto di investimenti da oltre mezzo miliardo di euro in sanità. L’Assemblea legislativa ha approvato il Programma pluriennale di investimenti, un piano sostenuto da risorse statali e regionali, i cui principali interventi riguardano l’ospedale di Piacenza (296 milioni di euro) e quello di Carpi (circa 130 milioni di euro), mentre nel resto della regione si segnalano progetti pari a 148 milioni di euro. Fra gli interventi più rilevanti: l’adeguamento antisismico all’ospedale di Modena, la riqualificazione del Polo Materno-Infantile dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, l’ampliamento della Casa della Salute di Rimini, la realizzazione di un nuovo padiglione dell’Ospedale di Forlì, il punto di primo intervento dell’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti, la costruzione di un nuovo comparto operatorio a Reggio Emilia.
    Daniele Marchetti (Lega) ha rimarcato che “parliamo di interventi che ci stiamo trascinando da anni e di risorse previste dai piani pluriennali. Andando a esaminare la cifra stanziata, 266 milioni sono statali e altri 166 milioni derivanti dal partenariato pubblico-privato. Ci focalizziamo sugli ospedali di Piacenza e di Carpi: sono anni che ne parliamo ma siamo ancora al punto di partenza. Nel frattempo, i costi lievitano costringendo la Regione a chiedere aiuto al privato”.
    Per Pasquale Gerace (Italia Viva) “le risorse messe in campo devono far apprezzare il lavoro che ha portato a questa discussione, frutto anche di un confronto costante coi territori e con le conferenze socio-sanitarie. Uno degli interventi più rilevanti, il nuovo ospedale di Piacenza, è l’esito della concorrenza di più fonti, frutto del partenariato pubblico-privato”.
    Marta Evangelisti (Fdi) ha annunciato un voto di astensione come già fatto in commissione e chiesto maggiori spiegazioni nel merito del programma, mentre per Simone Pelloni (Rete civica) “è curioso che per la Regione sia sempre colpa del governo”.
    (Lucia Paci e Luca Molinari)

    Parità, diritti e partecipazione

    12 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): più diritti per gli autisti dei bus

    Garantire condizioni di lavoro e trattamenti economici adeguati agli autisti dei mezzi pubblici dell’Emilia-Romagna, in particolare per le province in cui il servizio di trasporto pubblico è gestito da Seta, fra cui quella di Modena.
    A chiederlo, in un’interpellanza, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricorda le difficoltà dei lavoratori del trasporto pubblico. “Perché nessuno vuole lavorare più per Seta? Perché il bacino di Modena non è più attrattivo?”, chiede Gibertoni, che ricorda i tagli che il servizio pubblico ha subito e sollecita a mettere mano alla contrattazione di secondo livello in modo da dare risposte ai bisogni dei lavoratori. “Occorre un investimento per rendere più attrattivo il lavoro in Seta e per migliorare il servizio”, sottolinea la consigliera
    “Abbiamo posto il tema al governo, ma non abbiamo avuto risposta. La Regione non ha competenze sulla contrattazione di secondo livello e -spiega l’assessore Andrea Corsini– le aziende dei trasporti hanno provato ad agire con benefit e altri interventi, ma con pochi risultati”.
    Parole alla luce delle quali Giulia Gibertoni si è detta insoddisfatta perché “il bacino di Seta è abbandonato da troppi anni e la giunta stessa conferma che ci sono problemi. Dire che la Regione non ha competenze nella contrattazione di secondo livello è come girarsi dall’altra parte: sono state tagliate 46 corse e dire che questo è un numero limitato è inaccettabile. Su Seta siamo alla macelleria sociale e la Regione brilla per inerzia”.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    12 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    On ER: puntata speciale sulle carceri in Emilia-Romagna

    Puntata speciale di On ER, il giornale dell’Emilia-Romagna, sulle carceri in regione. Il format televisivo dell’Assemblea legislativa va in onda tutte le settimane su 19 emittenti televisive. Ogni puntata ha una durata di circa 15 minuti.
    A parlarne in studio il garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri, che ci spiega anche in cosa consiste la sua attività, a partire dai colloqui con i detenuti. Il garante affronta anche il tema del disagio psichico in carcere, concentrandosi sui casi di autolesionismo fra i detenuti fino ai casi di suicidio. Cavalieri tratta poi la questioni dei minori in carcere, con riferimento al carcere minorile bolognese del Pratello.
    Roberto Cavalieri è garante regionale dal febbraio 2022. Insegnante, è stato anche garante comunale per i diritti dei detenuti a Parma.
    Nello speciale viene presentato anche il volume “Repertorio d’immagini degli spazi trattamentali delle carceri in Emilia-Romagna”, un progetto dello stesso garante regionale dei detenuti con la collaborazione del fotografo Francesco Cocco.
    Segue, poi, un approfondimento sul tema sovraffollamento carcerario, con il contributo di Elia De Caro di Antigone, associazione attiva sui diritti dei detenuti.
    Sul tema del lavoro in carcere intervengono, invece, la direttrice del carcere di Piacenza Gabriella Lusi e il formatore Francesco Vanotti attivo nell’istituto di Reggio Emilia.
    Al termine della puntata, un approfondimento sull’esperienza lavorativa, che coinvolge una decina di detenuti, nell’orto botanico del carcere di Piacenza con i contributi di Fabrizio Ramacci, presidente della cooperativa sociale “L’orto botanico”, e Niccolò Rizzati, ricercatore dell’Università Cattolica di Piacenza impegnato a supporto del progetto.
    In puntata anche il contributo di Caterina Liotti, del Centro documentazione donna, intervenuta sul lavoro al femminile nel carcere di Modena all’inaugurazione della mostra “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità”, attualmente ospitata nei palazzi regionali di viale Aldo Moro.
    Si parla di carcere anche in una delle tre “pillole” radiofoniche di tre minuti di On ER con un approfondimento sul tema del volontariato e un focus sulla struttura di Piacenza. Un’altra puntata è invece dedicata alla legge regionale che permette ai senza-fissa dimora di avere un medico di base. Terza puntata sulla mostra citata prima “(In)curabile bellezza, donne che fanno comunità” che racconta il lavoro artistico delle pescatrici del Delta del Po e delle detenute del carcere di Modena.

    Assemblea

    12 Marzo 2024 LEGGI TUTTO