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    Vesuvio, continua bonifica nelle aree interessate dagli incendi

    Proseguirà anche oggi, dopo essere andata avanti per buona parte della giornata di ieri, l’attività di bonifica delle aree interessate dall’incendio boschivo che ha riguardato la zona alta di via Montagnelle.PUBBLICITA

    L’azione, condotta da vigili del fuoco, protezione civile e volontari delle associazioni cittadine, è atta in particolare ad evitare che qualche punto non del tutto estinto possa riprendere a bruciare.

    Sempre ieri un principio di incendio ha riguardato via Ruggiero, altra zona posta a ridosso delle aree protette del parco nazionale del Vesuvio: in questo caso, il pronto intervento delle squadre di terra ha permesso di circoscrivere le fiamme ed evitare che le stesse potessero pericolosamente propagarsi.
    Come per via Montagnelle, non ci sono stati pericoli per i residenti. L’attività di bonifica consente ora al sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, di fare un punto più sereno della situazione: “Sono stati giorni intensi – afferma il primo cittadino – che hanno richiesto un dispiegamento di forze e risorse notevoli, per fare fronte alle situazioni di emergenza.

    Per fortuna, il lavoro messo in campo ha dato i propri frutti. Mi sento allora di ringraziare innanzitutto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che con i suoi uffici ha sapientemente coordinato i vari soggetti impegnati nelle attività di spegnimento.
    Come fondamentale è stato il ruolo della Regione Campania e della sua unità di protezione civile, sempre pronte ad ascoltare ogni nostra sollecitazione.
    Importantissimo il lavoro svolto da vigili del fuoco e forze dell’ordine, nessuna esclusa, che insieme alla nostra polizia locale e agli uffici comunali di protezione civile non hanno lesinato sforzi per puntare a spegnere gli incendi, limitare i danni all’ambiente ed evitare che le fiamme potessero arrecare pericoli alle persone.

    Non ultimo, un grazie va rivolto ai volontari delle associazioni di protezione civile e a coloro i quali, con grande spirito di sacrificio e amore per il prossimo, si sono messi in gioco in momenti che sono stati davvero particolarmente difficili”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Morto ex procuratore di Napoli, Agostino Cordova

    E’ morto ieri sera a Reggio Calabria, all’eta’ di 88 anni, il magistrato Agostino Cordova, ex capo della Procura di Palmi e di Napoli.PUBBLICITA

    Entrato in magistratura nel 1963, è stato pretore a Reggio Calabria, prima al penale e poi al civile, fino al 1970 per poi passare al Tribunale, dove è stato componente il collegio per cinque anni.

    Quindi il passaggio all’Ufficio istruzione, dove è rimasto fino al 1980. In quel periodo, ha istruito importanti processi contro le cosche della ‘ndrangheta tra cui quello contro il gruppo cosiddetto ”dei 60” capeggiato da Paolo De Stefano, ucciso in un agguato a Reggio Calabria nell’ ottobre del 1985. Il processo si concluse con la condanna di buona parte degli imputati
    . Dal 1980 al 1987 Cordova ha presieduto la sezione penale del Tribunale di Reggio Calabria. Nel dicembre del 1987 fu stato nominato a capo della Procura della Repubblica di Palmi. I

    n quel periodo fece scalpore una sua inchiesta su presunti intrecci tra mafia, politica e massoneria che portò al sequestro di tutti gli elenchi dei massoni del Goi.
    Sempre nel suo periodo calabrese un’altra sua indagine su presunte irregolarità negli appalti per la realizzazione della centrale termoelettrica dell’ Enel a Gioia Tauro portò, nel luglio del 1990, al sequestro del cantiere.
    Alla scadenza del mandato a Palmi concorse per la Direzione nazionale antimafia ma senza successo e successivamente, nel luglio del 1993, fu nominato procuratore capo a Napoli

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    Napoli, sorpreso a spacciare in vico Sopramuro: arrestato 43enne

    Napoli. Nella mattinata odierna, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in vico Sopramuro, hanno notato un uomo che, in cambio di una banconota, ha ceduto qualcosa ad un soggetto che si è poi allontanato frettolosamente.PUBBLICITA

    I poliziotti, tempestivamente intervenuti per interrompere l’iter criminoso, hanno bloccato e controllato il predetto, trovandolo in possesso di 6 involucri di cocaina.

    Per tali motivi l’indagato, identificato per un 43enne nigeriano con precedenti di polizia, è stato tratto in arresto per detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti.
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    Camorra,  uccise il figlio del boss rivale: ergastolo per Michele Zagaria e altri due

    Condanne confermate in Cassazione per il capoclan dei Casalesi Michele Zagaria, per l’esponente di spicco Giuseppe Caterino e per l’imprenditore Francesco Zagaria, in relazione al’omicidio di Raffaele Lubrano, figlio del capo dell’omonimo clan Vincenzo Lubrano, ucciso a Pignataro Maggiore nel novembre 2002.PUBBLICITA

    La prima sezione della Corte di Cassazione (presidente Filippo Casa) ha confermato per Michele Zagaria e Caterino la pena di 30 anni ciascuno irrogata dalla Corte di Appello di Napoli (e in primo grado dal gup di Napoli), e di otto anni per l’imprenditore, che ha avuto uno sconto di pena in quanto collaboratore di giustizia.

    Per l’omicidio era già stato condannato il killer Vincenzo Schiavone (noto come “petillo”) quale esecutore materiale. Michele Zagaria e Giuseppe Caterino sono stati riconosciuti come mandanti del delitto.
    Non ha presentato ricorso in Cassazione l’altro boss dei Casalesi condannato a 30 anni come mandante, Francesco Schiavone alias Cicciariello, cugino omonimo del padrino Francesco Sandokan Schiavone. Lubrano jr fu ucciso la sera del 14 novembre 2002.

    Dopo aver lasciato il suo studio di via Vittorio Veneto e mentre percorreva la strada a bordo di una Toyota Land Cruiser diretta verso una zona periferica, il figlio del boss fu dapprima superato da un’Alfa Romeo 164 e poi bloccato nei pressi del Bar Giordano, dove i killer lo uccisero per vendetta.
    Secondo quanto emerso ai vari gradi di processo, Lubrano venne ucciso per vendicare l’omicidio di Emilio Martinelli, fratello del ras dei Casalesi Enrico ucciso da Lubrano ed altri complici.
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    Riti tribali, abusi e sfruttamento della prostituzione: due nigeriani condannati e arrestati

    Due cittadini nigeriani, fratello e sorella, sono stati condannati in primo grado a 20 e 9 anni di reclusione per aver sottoposto una connazionale a tratta e sfruttamento sessuale.PUBBLICITA

    A seguito della condanna, sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria.

    La vittima, arrivata in Italia con il sogno di studiare, è stata ingannata e portata a Castel Volturno dove è stata segregata, violentata e costretta a prostituirsi per due anni. I suoi aguzzini le avevano imposto un debito di 35.000 euro, minacciandola con riti tribali e abusi.
    Le indagini, coordinate dalla Procura di Reggio Calabria, hanno evidenziato un quadro inquietante di tratta di persone, con l’utilizzo di violenza e intimidazioni psicologiche per costringere la vittima a sottomettersi.

    L’arresto dei due responsabili è avvenuto dopo un’intensa attività investigativa, che ha permesso di ricostruire le loro abitudini e localizzarli a Castel Volturno..
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Gianmarco Tamberi, nuovo malore nella notte. E lui scrive: “E’ tutto finito”

    “È tutto finito…. Ci ho sperato fino all’ultimo, ci ho creduto nonostante tutto quello che era successo”.PUBBLICITA

    Comincia così il post sui social di Gianmarco Tamberi che stanotte ha accusato una nuova colica renale. “Ho ricevuto un sostegno e un affetto cosi grande da parte di tutti voi che mi ha dato una forza unica per rialzarmi da questo ennesimo problema, ma evidentemente doveva andare così…..

    Questa notte alle 5 mi sono svegliato a causa di quello stesso dolore lancinante di qualche giorno fa.Un altra colica renale.
    Sono passate 5 ore e ancora il male non passa. Sono riuscito a battere il destino una volta dopo quell’infortunio nel 2016, questa volta purtroppo penso proprio che abbia vinto lui.

    Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire.Scenderò in pedana comunque questa sera? Si, ma non so davvero come farò in queste condizioni a saltare”.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Il Volo, le nuove date nei palspport: il 23 gennaio 2025 al PalaSele di Eboli

    Il Volo Annuncia Nuove Date del Tour “Tutti Per Uno – Ad Astra Live Nei Palasport” Mentre il tour estivo de Il Volo continua a raccogliere successi, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble si preparano per una nuova avventura: cinque nuovi appuntamenti del tour “Tutti Per Uno – Ad Astra Live Nei Palasport”, che avrà luogo nei principali palazzetti italiani a partire da gennaio 2025. Il tour è prodotto da Friends & Partners.PUBBLICITA

    Nuove Date del Tour
    Punti Chiave ArticoloTra le nuove date annunciate, l’appuntamento in Campania si terrà al PalaSele di Eboli il 23 gennaio 2025. Le prevendite per i nuovi concerti saranno disponibili a partire dalle 16:00 di oggi per i membri del fanclub e dalle 16:00 di domani, 8 agosto, su Ticketone.
    Successi e Nuovi Progetti Il Volo sta attualmente presentando la propria musica e i più grandi successi della tradizione musicale italiana durante le date estive del tour “Tutti Per Uno – Capolavoro”, che si svolgono nelle location più suggestive d’Italia. Anno di Festeggiamenti Il 2024 è un anno significativo per il trio italiano, che celebra 15 anni di carriera e amicizia. Gli eventi dell’anno includono la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “Capolavoro”, certificato Disco d’Oro, e la pubblicazione del loro primo album di inediti “Ad Astra”. Dopo le date in Giappone a maggio, Il Volo si è esibito all’Arena di Verona con “Tutti Per Uno”, un evento speciale trasmesso su Canale 5.
    Tour Internazionali Il prossimo autunno, Il Volo sarà protagonista di un tour nelle principali capitali europee, mentre nel 2025 il trio si esibirà negli USA, in Canada e in America Latina. Il Programma del PalaSele Il PalaSele di Eboli accoglierà numerosi artisti di rilievo. In autunno, Renato Zero aprirà gli appuntamenti il 2 novembre con “Autoritratto – I Concerti Evento”, seguito da Laura Pausini il 13 novembre con il “Laura Pausini World Tour Winter 2024”. Anche Tananai, Alessandra Amoroso e Nino D’Angelo saranno tra gli artisti che si esibiranno al PalaSele. A chiudere l’anno, Gianna Nannini con il suo “Sei nell’anima tour – European Leg” il 20 dicembre. Il 2025 inizierà con il concerto di Lazza il 12 gennaio e proseguirà con Il Volo il 23 gennaio. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, arrestato Patrizio Bosti junior: era evaso da Torino

    Era tornato a Napoli dopo che a fine giugno, era evaso dal proprio domicilio di Torino ove era ristretto in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari.PUBBLICITA

    Sulle orme di Parizio Bosti junior 20 anni, figlio di Ettore e nipote omonimo del boss Patrizio fondatore dell’Alleanza di Secondigliano, vi erano tutte le forze dell’ordine. Sospettavano che fosse a Napoli dove può vantare su un a fitta di rete di complicità

    Punti Chiave ArticoloMa stamane gli agenti della squadra mobile di Napoli lo hanno stanato e arrestato in esecuzione di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare disposto dalla Corte d’Appello di Napoli; poiché, a fine giugno, era evaso dal proprio domicilio di Torino ove era ristretto in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari. L’aggressione ai titolari del ristorante Cala la Pasta ai Decumani Patrizio Bosti junior era stato arrestato nel giugno 2022 da personale della Squadra Mobile di Napoli in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in quanto gravemente indiziato dei reati di violenza privata e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso, a seguito dell’aggressione posta in essere il 16 maggio 2022 presso il ristorante “Cala la Pasta”.
    Le indagini degli agenti della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo a seguito dell’evasione, coordinate dalla locale D.D.A., hanno consentito di rintracciare il giovane latitante in un’abitazione di Napoli, di proprietà di un soggetto incensurato, denunciato in stato di libertà per procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, controlli nella movida: 1 arresto e 16 denunce

    NAPOLI: movida estiva, prove generali per Ferragosto. Controlli dei Carabinieri in città, il bilancio tra minori armati, droga e parcheggiatori abusiviPUBBLICITA

    I controlli si sono concentrati maggiormente nei quartieri Centro Storico, Posillipo e Vomero con decine di migliaia di persone in strada, centinaia di locali aperti e 3 compagnie carabinieri sempre al lavoro.

    Punti Chiave ArticoloAnche questa notte, “dal tramonto all’alba”, l’attenzione dei militari è stata rivolta alla circolazione, ma anche allo spaccio di droga, dal traffico di armi fino al fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Complessivamente 16 denunce in stato di libertà, 1 arresto, 58 contravvenzioni al codice della strada, 110 chili di alimenti sotto sequestro e 17 sanzioni amministrative anche per possesso di stupefacenti.
    I carabinieri della compagnia locale hanno arrestato un 40enne dei Quartieri Spagnoli già sottoposto agli arresti domiciliari. Durante una perquisizione nella sua abitazione sono state sequestrate 25 stecchette di hashish pronte per essere smerciate e materiale per il confezionamento. Un 16enne dovrà rispondere di porto abusivo di coltello. In tasca una lama di 12 centimetri.
     5 parcheggiatori abusivi denunciati ai Quartieri Spagnoli 5 i parcheggiatori abusivi individuati e denunciati, tutti in attività tra Piazza Matteotti e via Monteoliveto. Massima attenzione anche al Vomero dove i carabinieri hanno denunciato due detenuti per evasione dagli arresti domiciliari. Un 51enne è stato sorpreso mentre cedeva ad un cliente una stecchetta di hashish da 4 grammi. È stato denunciato per spaccio di droga. Minorenne al Vomero trovato con bastone telescopico Anche qui un minorenne è finito nei guai. Lungo Via Scarlatti, 17 anni appena, brandiva un bastone telescopico di circa 56 centimetri. Si è giustificato con i militari dicendo di averlo acquistato sul web e di averlo portato con sé per mostrarlo agli amici. Un 21enne risponderà di furto aggravato per aver sottratto abiti e oggetti vari in una boutique in via Scarlatti. Tra Posillipo e Mergellina, sempre viva la movida notturna. In campo i carabinieri della compagnia di Bagnoli. Sequestrati alimenti non tracciati tra Posillipo e Mergellina 3 i giovani trovati alla guida senza patente, denunciati. Parcheggiatori anche qui, distribuiti lungo via Petrarca e la prima porzione di lungomare, davanti alla fontana del Sebeto. 4 i locali controllati, 30 chili di alimenti sotto sequestro perché privi di tracciabilità.3 venditori ambulanti di alimenti sono stati sanzionati. In questo caso sono 80 i chili sottratti alla vendita perché in scarse condizioni igieniche. 58 le contravvenzioni notificate per violazioni al codice della strada. Gran parte di queste sono localizzate in piazza Dante e sono state inflitte a centauri senza casco, in sella a scooter in area pedonale. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Arzano, la maggioranza diserta il consiglio comunale sulla centrale elettrica

    Arzano. Opposizioni compatte per dire no alla costruzione di una cabina elettrica: la maggioranza diserta in massa il consiglio comunale e fa mancare il numero legale.PUBBLICITA

    I consiglieri di Arzano Viva: “la città ha perso un’altra volta”. Il consiglio comunale di ieri sera sulla realizzazione di una centrale elettrica a pochi passi dalle abitazioni private e scuole destinata a servire le esigenze della zona ASI.

    Sarà realizzata a Via Sensale, su una superficie di 20.000 mq, a poca distanza dalla Scuola Elementare Wojtyla e dall’istituto Superiore Giordano Bruno.
    I consiglieri comunali di opposizione (Arzano Viva, Arzano Alternativa, UdC e Voltare Pagina) dopo aver chiesto e ottenuto di discutere in consiglio comunale per dichiarare la loro contrarietà al progetto, hanno dovuto fare i conti con l’assenza di numerosi consiglieri di maggioranza tra cui la stessa sindaca Cinzia Aruta su un argomento di primissima importanza per la cittadinanza.

    “La maggioranza consiliare scappa dalle responsabilità. Ieri sera la loro assenza in consiglio comunale dimostra la loro paura ad affrontare le problematiche della città nell’interesse esclusivo dei cittadini. Il loro silenzio in consiglio comunale, volutamente andato deserto, dimostra un loro assenso alla realizzazione della più grande cabina primaria elettrica dell’area a nord di Napoli”.
    “Ancor più grave – precisano i consiglieri – è il loro silenzio dei mesi scorsi che fa presagire come i consensi per le elezioni europee di giugno dei loro amici e compagni erano più importanti della salute degli abitanti e dell’ambiente territoriale.
    Intanto la Sindaca dallo stipendio d’oro sta in vacanza con i soldi dei contribuenti arzanesi. Invece, i consiglieri comunali di opposizione che hanno richiesto la convocazione di questo consiglio comunale per approvare un provvedimento di dissenso alla costruzione della centrale elettrica hanno dimostrato tutta la loro responsabilità verso la città e i cittadini. La città ha perso un’altra volta”.

    P.B.
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    Irregolarità nel trasporto rifiuti da Ischia e Procida, sanzionati 6 conducenti camion

    La Guardia di Finanza di Napoli e la Guardia Costiera di Pozzuoli hanno rilevato irregolarità nel trasporto di rifiuti provenienti da Ischia e Procida durante una serie di controlli.PUBBLICITA

    In particolare, lo scorso 7 agosto sono stati esaminati i carichi trasportati e i relativi codici EER (Elenco Europeo dei Rifiuti) per verificare la corrispondenza e il rispetto delle norme sulla sicurezza stradale, in relazione ai limiti di carico dei mezzi pesanti contenenti materiali di risulta e provenienti da scavi.

    È stata effettuata una pesatura statica che ha portato alla contestazione, nei confronti di alcuni conducenti, della violazione prevista dall’art. 167, comma 2, del Codice della Strada, riguardante i veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a quella indicata nella carta di circolazione.
    Sei autisti sono stati inoltre sanzionati per il mancato rispetto delle disposizioni dell’Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzuoli, riguardante la circolazione veicolare in porto.

    L’attività, promossa dal prefetto di Napoli Michele Di Bari nell’ambito dei recenti Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica, fa parte di un piano provinciale volto a intensificare il contrasto all’economia illegale, tutelare l’ambiente e garantire la tracciabilità dei rifiuti.
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    Nove chilometri di coda su tratto irpino A16 causa incidente

    E’ cominciato nel peggiore dei modi il viaggio  verso le vacanze per chi ha decico di percorrere la A16 Napoli-Canosa per dirigersi verso le località marine della Puglia.PUBBLICITA

    Nove chilometri di coda infatti si registrano sull’A16 Napoli-Canosa per un incidente avvenuto tra i caselli irpini di Grottaminarda e Lacedonia in direzione di Canosa.

    L’incidente si è verificato poco dopo le sette. Sul posto mezzi di soccorso, pattuglie della Polstrada il il personale del Sesto tronco di Cassino di Autostrade per l’Italia. Poco fa l’incidente è stato risolto, e si segnalano otto chilometri di coda, in diminuzione.
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