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    Istat: a Napoli 6 famiglie su 100 senza reddito o pensione

    A Napoli 6 famiglie su 100 devono provvedere al fabbisogno dei figli e di tutti gli altri componenti senza poter contare su una occupazione o su una pensione da lavoro. E’ uno dei dati emersi dall’audizione di rappresentanti dell’Istat davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle citta’ e delle loro periferie.PUBBLICITA

    La percentuale, gia’ elevata, a San Pietro a Patierno supera il 9%, ed e’ oltre l’8% anche a Pendino, Secondigliano, San Giovanni a Teduccio e Miano. Quasi una famiglia su 2 tra quelle residenti nel capoluogo partenopeo non vive in una casa di proprieta’. Palermo ha una percentuale di famiglie con figli con potenziale disagio economico analoga a quella di Napoli (5,8%). Ad Altarello e Palazzo Reale-Monte Di Pieta’ le famiglie in evidente difficolta’ salgono a 9 su 100, circa 10 su 100 a Brancaccio-Ciaculli. Meno complessa la situazione legata al titolo di godimento dell’alloggio: le famiglie che non vivono in una abitazione di proprieta’ sono, in media, il 34,5%.

    A Milano l’incidenza delle famiglie senza un reddito da lavoro sul totale delle famiglie residenti si attesta all’1,4%. Le quote piu’ alte si rilevano a Tre Torri (3%) e nell’area Triulzo Superiore (2,6%), dove oltre la meta’ dei residenti ha cittadinanza straniera. La percentuale di famiglie che non vivono in una casa di proprieta’ e’ massima (59,7%) a Parco Monlue’-Ponte Lambro. A Torino le famiglie con figli, che scontano piu’ di altre difficolta’ di carattere economico, sono l’1,7%, percentuale che arriva a sfiorare il 4% a Villaretto. Nel capoluogo piemontese il 35,9% delle famiglie non vive in una casa di proprieta’.
    Le famiglie con figli in cui nessun componente lavora o percepisce una pensione e in cui la persona di riferimento ha meno di 64 anni rappresentano a Genova, in media, l’1,3% del totale delle famiglie rilevate in occasione del censimento permanente della popolazione del 2021. Le situazioni piu’ critiche si registrano a Ca Nuova (3,5%) e Campi (3%). A Ca Nuova, con il 60,1%, spetta anche il primato delle famiglie che non risiedono in un’abitazione di proprieta’. Nella capitale l’incidenza di famiglie con figli piu’ esposte al disagio economico e’ piu’ elevata rispetto a Torino, Milano e Genova ed e’ pari al 2,3%.

    Tra le Zone urbanistiche piu’ vulnerabili spiccano Santa Palomba (5,4%) e Magliana (5,3%) che si contraddistingue, a sua volta, per una percentuale di “alloggi impropri” (roulotte, caravan, garage) del 7,3%, a fronte di una media comunale che non va oltre lo 0,2%. Sempre a Santa Palomba, circa il 70% delle famiglie non ha una casa di proprieta’, il 60,1% al Tufello. A Torre Angela, Cesano e Centro storico le quote si attestano tra il 44% e il 45% circa, al 47,5% a S. Basilio.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, sequestrati al boss Pecorelli 42 preziosi Rolex

    Sono 42 gli orologi di lusso, in prevalenza Rolex, che Oscar Pecorelli, classe 1979, e la moglie Mariangela Carrozza, 43 anni, avrebbero utilizzato con l’intento di riciclare i proventi delle loro attività illecite. La circostanza emerge dalle indagini che oggi hanno portato Polizia e Carabinieri all’esecuzione di 19 misure cautelari e al sequestro d’urgenza di beni per 8 milioni di euro da parte dei finanzieri, a due gruppi criminali riconducibili al clan di camorra Lo Russo sgominati a Napoli.PUBBLICITA

    Tra questi orologi, che venivano poi messi in vendita anche on-line attarverso siti specializzati, figurano Rolex Yacht Master in oro rosa, da 22mila euro, Rolex Daytona in acciaio e oro e anche un Rolex Daytona in oro bianco e brillantini. Le attività riconducibili a Pecorelli, detto “o’ malomm”, sono molteplici: innanzitutto con le aziende intestate a prestanome evadeva l’Iva per decine di milioni di euro.

    Poi c’era l’usura con tassi d’interesse che sfioravano il 30 per cento. Servendosi di un esperto informatico e utilizzando un conto corrente intestato a Mariangela Carrozza, è poi emerso, attraverso 4 bonifici per complessivi 43.500 euro trasformati in moneta virtuale, è stato acquistato a Dubai da un loro delegato un Rolex Chronograph in ceramica successivamente messo in vendita su un sito spec a 57mila euro.
    Il 45enne Oscar Pecorelli era un punto di riferimento del clan Lo Russo malgrado fosse da anni in carcere. Grazie a un cellulare ‘segreto’ impartiva direttive e ordini dal carcere di Milano Opera, come testimoniano le conversazioni intercettate dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza, fino al aprile 2023, e dai carabinieri del nucleo investigativo dei carabinieri nell’anno in corso. Ai summit, organizzati a casa dalla moglie attraverso WhatsApp e Skype (successivamente anche con Teams, Google Duo, Webex e altre applicazioni) avrebbero preso parte le varie anime dei clan.

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    Campi Flegrei, accoglienza in albergo per gli sfollati fino al 15 luglio

    È stata accolta la richiesta inviata alla Regione Campania di estendere l’assistenza delle persone sfollate a causa degli eventi sismici che hanno interessato i Campi Flegrei nelle strutture ricettive al 15 luglio 2024. Ne dà notizia il sindaco di Pozzuoli (Napoli) Luigi Manzoni.PUBBLICITA

    “Questo, come già anticipato nelle precedenti comunicazioni, permetterà ai nostri cittadini di poter effettuare la richiesta del contributo di autonoma sistemazione con una maggiore serenità”, dice Manzoni, che ha voluto ringraziare anche Federalberghi: “Questi sono segnali importanti di massima collaborazione per il bene dei cittadini”.

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    Un viaggio indimenticabile tra musica e archeologia al Parco di Ercolano

    Lo spettacolo dell’alba – Invenzioni a tre voci è l’appuntamento imperdibile del 29 giugno al Parco Archeologico di Ercolano, con repliche previste per il 20 luglio e il 31 agosto. Questa produzione originale di CoopCulture animerà alcune delle meraviglie storiche, artistiche e archeologiche d’Italia fino ad agosto. Ercolano diventa così il primo Parco Archeologico a trasformarsi in scenario per un viaggio tra archeologia e sonorità, un’esperienza che si svolgerà alle prime luci del mattino, offrendo un punto di vista del tutto inedito.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloUn viaggio sonoro alle luci dell’alba

    La musica diventerà il filo conduttore di un’esperienza indimenticabile, declinata in una narrazione che attraversa epoche e culture, raccontando storie di grandezza e drammaticità. Il programma musicale abbraccia un vasto repertorio, dalle musiche di Roberto De Simone, Benjamin Britten, W.A. Mozart, Gabriel Fauré, Jansug Kakhidze e brani della tradizione popolare campana, sarda e portoghese. Le esibizioni saranno interpretate dalla voce di Marina Bruno, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Daniele Sepe al sassofono. Unico evento in Campania
    “Siamo l’unico sito archeologico ad offrire questa possibilità in Campania e tra i pochissimi in tutta Italia. Noi amiamo Ercolano e questo luogo si ama a tutte le ore,” dichiara il direttore del Parco Archeologico Francesco Sirano. “Immaginate l’emozione di assistere al sorgere del sole in uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia del Mediterraneo. Immaginate di percorrere all’alba quelle stesse strade che duemila anni fa brulicavano di vita già da qualche ora. Vivere un luogo come questo accompagnati dalla musica e dai profumi del primo mattino arricchirà la memoria di un ricordo unico.”

    Un’esperienza multisensoriale Lo spettacolo offre un’esperienza multisensoriale che fonde la magia dell’alba con la potenza evocativa della musica, attraversando secoli di storia e culture. La narrazione degli archeologi e degli storici dell’arte si alterna alle note musicali e alle voci che accompagneranno il visitatore in un viaggio sonoro attraverso il Mediterraneo, esplorando luoghi ed epoche lontane. La musica, accuratamente selezionata per ogni esibizione, risveglia l’attenzione su arte e archeologia, esaltando ogni particolare della scenografia naturale. Mettete la sveglia e concedetevi un’esperienza straordinaria con “Lo spettacolo dell’alba” che unisce arte, storia e musica.
    La stampa interessata potrà partecipare all’evento del 29 giugno nel turno delle 5:30, e si gradisce un cenno di adesione alla mail ercolano.ufficiostampa@cultura.gov.it. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    La carica di Conte: “Non sono venuto qui per fare la statuina del presepe”

    Il nuovo allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha chiarito le sue intenzioni durante la presentazione ufficiale al Palazzo Reale. “Non è il momento di parlare, oggi potremmo dire tante di quelle fesserie che ci tornerebbero in faccia quanto prima. Oggi per tutti noi è il momento di fare. Non sono venuto per far parte della statuina del presepe, questo dev’essere chiaro,” ha dichiarato Conte.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloNonostante la sua serietà, Conte ha espresso il suo onore nel far parte della storia di Napoli: “È un onore riuscire a far parte della storia di Napoli anche con una statuina. È qualcosa che mi emoziona e mi dà veramente tanto. Ho ricevuto tanto, ma non ho dato ancora niente ed è la prima volta che accade questo. Sono in forte debito nei vostri confronti.”

    Conte ha poi discusso alcuni dei giocatori chiave del Napoli, concentrandosi su Kvicha Kvaratskhelia: “È un giocatore che ha delle caratteristiche importanti, ce ne sono sempre di meno così. È forte nell’uno contro uno se sta in fascia, ma è anche un fantasista quando viene dentro”. Conte: “Idea tattica è chiara, dobbiamo apportare correttivi” “Quello che faremo con lui sarà esaltare le sue caratteristiche, portandolo a volte dentro e a volte sull’esterno. Se Kvara lo tieni sistematicamente dentro al campo, lui perde quella sua libertà mentale. Dobbiamo assecondare le sue caratteristiche. Faremo questo con lui, con i giocatori in rosa, abbiamo Politano, Ngonge, Lindstrom, tutti giocatori che hanno capacità di saltare l’uomo e di giocare dentro al campo.”
    Su Giacomo Raspadori, Conte ha aggiunto: “Ha grandi qualità tecniche e grandi margini di miglioramento, ci può dare tanto.” Parlando della strategia tattica, Conte ha spiegato: “L’idea tattica è molto chiara. Dovremo solo decidere quando vorremo difendere con 5 giocatori o con 4, accettando l’inferiorità numerica quando ci attaccano. Ma la costruzione e il modo di attaccare saranno sempre molto simili.”

    Conte ha sottolineato la necessità di migliorare la difesa: “L’anno scorso il Napoli ha preso 48 gol, decima peggior difesa del campionato, e in casa abbiamo subito 27 gol, quindicesima peggior difesa in casa in Serie A. Bisogna sicuramente trovare un equilibrio. Nel calcio, se vuoi avere un fine vincente, serve sempre un equilibrio. Il troppo offensivo o troppo difensivo non portano da nessuna parte. Serve una via di mezzo”. “Dobbiamo fare delle riflessioni e capire. Vogliamo sicuramente apportare dei correttivi. Girano tanti nomi e cercheremo di trovare il profilo migliore, rispettando sempre determinati parametri. Cercheremo di fare qualcosa per la difesa, sia dal punto di vista tattico che di cambio generazionale di uomini per dare più equilibrio e più sostanza.”
    Leggi AncheVincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania eStudente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio LEGGI TUTTO

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    Arzano, la statua di Padre Pio nella 167 era un tributo del clan

    Arzano. Clan della 167 tra camorra e religione: rimossa dai carabinieri la statua di padre Pio. Era un tributo alla camorra.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloUna grande statua posta a protezione del rione e degli affiliati, e un piccolo parco giochi sono stati abbattuti nella giornata di ieri durante un blitz posto in essere dai militari della locale tenenza.

    L’icona inneggiante San Pio era collocata all’interno del rione popolare in via Colombo, ove fino a qualche anno fa era in atto lo spaccio e la vendita di stupefacenti, di armi e l’occupazione abusiva di alloggi da parte di esponenti di primissimo piano del clan locale, costola del potentissimo cartello degli Amato-Pagano. Dai primi accertamenti sarebbe emerso che il manufatto e le giostre erano era state fatte realizzare da un personaggio di spicco della criminalità organizzata. Un tributo al Santo eretto quale fede a protezione. Protezione che a quanto pare non è servita visto che sono oltre 35 gli arresti in circa due anni di attività investigative da parte dell’Arma.
    La camorra continua, quindi, a manifestare un forte senso di devozione ed attaccamento alla religione. Una costante che lega molti clan alleati. Anni fa, nella vicina Casavatore, i carabinieri rinvennero e fecero abbattere un manufatto con all’interno la statua di Padre Pio fatto realizzare dal padre di un boss della camorra, morto nel 2003.

    Anche nella vicina Casavatore il clan Ferone fece erigere una statua simile Il figlio Ernesto Ferone, attualmente detenuto, è ritenuto dagli inquirenti il capo dell’omonimo clan attivo a Casavatore e personaggio di primo piano del clan che attualmente sarebbe alleato con la costola arzanese degli scissionisti. Era il 2022, invece, quando fu segnalata la processione della Madonna dell’Arco tra le palazzine della 167 e dove anni prima c’era stata addirittura l’esibizione dei cosiddetti battenti con i gonfaloni effigianti la madonna.
    P. B. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Casoria: carabinieri arrestano un pusher durante un controllo alla viabilità

    Un arresto per droga per i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria che durante un controllo alla circolazione stradale nella locale città, in via E. A. Mario di Casoria, hanno fermato Vincenzo Gragnano, un 22enne di Napoli già noto alle forze dell’ordine.PUBBLICITA

    I carabinieri hanno approfondito gli accertamenti ed effettuato una perquisizione nella smart dove il 22enne viaggiava e lì sono state rinvenute e sequestrate 66 bustine di marijuana per un totale di 83 grammi, 8 bustine di hashish per 25 grammi complessivi, 60 grammi di hashish suddivisa in stecche e due buste di marijuana per un totale di 22 grammi.

    Sequestrata anche la somma di 60 euro ritenuta provento del reato. La perquisizione è stata estesa nell’abitazione del giovane dove sono stati rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione e del materiale per il confezionamento dello stupefacente. Il 22enne è stato trasferito in carcere in attesa di giudizio.

    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Lo studio sullo slang degli italiani: ‘Amo’ il soprannome più popolare, seguono ‘Fra’, ‘Zio’ e ‘Bro’

    In Italia lo slang rappresenta una componente essenziale della comunicazione quotidiana, arricchendo il linguaggio parlato con una miriade di espressioni regionali e influenze internazionali. Ogni regione vanta il proprio patrimonio linguistico, con termini e soprannomi che riflettono le sue uniche tradizioni culturali e storiche.PUBBLICITA

    In uno studio condotto da Preply sono emersi i soprannomi colloquiali più utilizzati dagli italiani, e quando e come questi vengono impiegati nella vita di tutti i giorni. “Amo” si conferma il soprannome più popolare in Italia, con il 27% delle preferenze, soprattutto tra le donne e la Gen Z. Seguono “Fra” (15%), “Zio” (14%) e l’inglese “Bro” (14%), usati principalmente dagli uomini.

    Il 20% degli intervistati invece, in gran parte baby boomer e la generazione silenziosa, dichiara di non usare soprannomi. A livello regionale, “Giovane” spicca in Lombardia, mentre “Vecchio” è preferito in Veneto e Emilia-Romagna. Al Sud, termini dialettali come “Compà”, “Fratm” e “Mbare” sono ampiamente utilizzati. Lo slang italiano dimostra così la sua ricchezza e varietà, riflettendo le diverse identità culturali del paese.

    La maggioranza degli italiani guarda positivamente ai soprannomi colloquiali: il 44% li ritiene fondamentali per creare legami autentici, mentre il 41% sostiene siano capaci di creare un senso di appartenenza e di rafforzare il legame con la tradizione locale. Solo una minoranza li considera una barriera linguistica o una fonte di fastidio.

    I contesti più comuni per l’utilizzo dei soprannomi colloquiali sono le conversazioni dal vivo con gli amici per il 61%, e all’interno della famiglia per il 36%, con una maggiore frequenza tra le donne in quest’ultimo caso. Per i giovani italiani, TikTok domina la scena dei social nell’influenzare i trend dei soprannomi, con il 35% degli intervistati che lo ritiene l’influenza principale, seguito da Instagram (19%), YouTube (16%) e Facebook (12%). Tuttavia, il 28% degli intervistati attribuisce ancora alle tradizioni locali un ruolo fondamentale nell’evoluzione linguistica.

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    Tutto sold out a Dimaro per il ritiro del Napoli: attesi 100mila tifosi

    Grande entusiasmo e tutto esaurito per il ritiro del Napoli, che per il tredicesimo anno consecutivo ha scelto il Trentino per la preparazione del campionato. Secondo le stime dell’Azienda di Promozione Turistica della Val di Sole, si prevedono circa 100mila presenze tra l’11 e il 21 luglio, i giorni in cui la squadra sarà in ritiro.PUBBLICITA

    Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing, ha sottolineato l’importanza dei ritiri calcistici per l’economia locale: “La presenza dei ritiri calcistici in Trentino è un patrimonio significativo di tutto il comparto turistico. Il presidente Aurelio De Laurentiis ha scelto per la tredicesima volta la Val di Sole, dimostrando il rapporto davvero speciale che ci lega con la società.”

    Rossini ha elogiato la qualità delle infrastrutture e dei servizi offerti da Dimaro-Folgarida: “Si rinnova una collaborazione favorita dalla qualità delle infrastrutture, dei servizi, dell’ambiente e dell’accoglienza che Dimaro-Folgarida mette a disposizione della società del club e dei suoi tifosi. Il Trentino e la Val di Sole sono molto ben attrezzati a supporto dell’attività sportiva, ma anche per le attività ludiche dedicate alle famiglie, con strutture ricettive e un’offerta gastronomica di qualità.”

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    Giallo nel ritiro della Svizzera: scomparsi i computer dei match analyst

    Tensione nel ritiro della nazionale svizzera a pochi giorni dal cruciale incontro contro l’Italia negli ottavi di finale degli Europei, previsto per sabato alle ore 18. Lo staff tecnico elvetico ha sporto denuncia alla polizia tedesca per il furto di tre computer appartenenti agli assistenti del commissario tecnico.PUBBLICITA

    “Posso confermare che tre pc dei nostri collaboratori sono spariti dall’albergo. Abbiamo informato la polizia,” ha dichiarato Adrian Arnold, portavoce della federazione svizzera, in un’intervista al quotidiano Bild. Il furto è avvenuto nel quartier generale della nazionale, situato presso un hotel dell’aeroporto di Düsseldorf.

    Nonostante il colpo subito, Arnold ha rassicurato che i dati critici per il torneo non erano salvati sui dispositivi rubati. “Se si è trattato di un sabotaggio alla nostra nazionale, allora è andato male,” ha affermato, lasciando intendere che la preparazione tattica per la partita contro l’Italia non è stata compromessa.

    Le autorità tedesche stanno esaminando le riprese delle telecamere di sicurezza dell’hotel per identificare l’autore del furto e determinare se l’intento fosse effettivamente quello di danneggiare la preparazione della squadra svizzera. La federazione resta fiduciosa che l’incidente non avrà ripercussioni sul rendimento della squadra in campo.

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    Napoli, a Monte Sant’Angelo i murales delle muse per ispirare gli studenti

    La Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha inaugurato oggi il murale “Musae Scientiae”, un’opera d’arte che riflette l’essenza dei dipartimenti ospitati nella sede di via Cintia. L’evento, che si inserisce nelle celebrazioni per gli ottocento anni dell’ateneo, ha visto la partecipazione di studenti, docenti e rappresentanti del mondo accademico.PUBBLICITA

    “Il murale con le muse è un’opera che vive nella sede della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base e che rispecchia il cuore dei Dipartimenti,” ha dichiarato la professoressa Gioconda Moscariello, presidente della Scuola, durante la cerimonia di inaugurazione. L’opera, realizzata dall’artista Kiki Skipi nell’ambito del progetto “Apud Neapolim. Le scienze di Federico II”, è stata finanziata dal bando Siae e dal Ministero della Cultura “Per Chi Crea – Edizione 2023 – Opere Nuove”.

    Promossa da Arteteca – Inward in collaborazione con l’ateneo, l’iniziativa ha coinvolto direttamente gli studenti nella progettazione delle muse raffigurate nel murale. “La parte più interessante del progetto è stato il confronto con gli studenti dei diversi dipartimenti e corsi di laurea,” ha spiegato Silvia Scardapane, storica dell’arte e operatrice per la creatività urbana di Inward. “Da questo confronto è nata la caratterizzazione delle muse, con simboli che rappresentano le varie discipline.”

    Le sei muse senza volto, dipinte dall’artista, sono state caratterizzate con elementi significativi per ogni dipartimento: geologia, ingegneria, chimica, fisica, matematica, economia e biologia. “Una volta pronta la bozza, gli studenti hanno collaborato con l’artista, offrendo input su ciò che vivono nella scuola,” ha concluso Scardapane.

    Tra gli studenti presenti, Barbara Mandato del corso di Geologia ha commentato: “Abbiamo scelto la bussola perché è uno degli strumenti principali che usiamo in campo.” Lorenzo Amideo di Biologia ha spiegato: “La giraffa rappresenta lo studio delle scienze della vita e le teorie evolutive di Lamarck.”

    L’opera “Musae Scientiae” esprime lo stile inconfondibile di Kiki Skipi, pseudonimo di Chiara Pulselli, e si inserisce nell’Isaac – International Street Art Academy Campus – il primo distretto universitario dedicato alla creatività urbana. Le precedenti opere dell’Isaac includono “Naturalevoluzione” di Fabio Biodpì Della Ratta e Gianluca Raro, “Accumulo” di Gig, “Archidinamica” di Greg Jager, “Terra Madre” di Rosk, “Intrecci di Storie” di Luogo Comune e “Theory” di Joren Joshua.
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    Napoli, colpo ai reduci del clan Lo Russo: 16 arresti

    Questa mattina, su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 individui. Questi sono ritenuti gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, omicidi, lesioni, esplosioni di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni e detenzione di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata condotta su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Napoli.PUBBLICITA

    L’indagine, avviata nel febbraio 2021 e conclusasi nel 2022, ha visto impegnati gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, sezione “Catturandi”, e del Commissariato P.S. di Scampia, con l’ausilio delle squadre mobili di Perugia e dei Commissariati di P.S. di Giugliano e Anzio. Le forze dell’ordine hanno raccolto prove significative sull’esistenza, la struttura e l’operatività dei gruppi criminali Scognamiglio e Pecorelli, entrambi affiliati al clan Lo Russo. Questi gruppi si sono scontrati violentemente per il controllo dei quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella.

    Tra i crimini commessi dai due gruppi, si segnalano:

    – L’omicidio di Salvatore Milano, esponente storico del clan Lo Russo, avvenuto il 22 aprile 2021.– L’omicidio di Antonio Avolio, il 24 giugno 2021.– Il ferimento di Salvatore Di Caprio, il 10 giugno 2021.– Un’aggressione ai danni di alcuni dipendenti dell’Ospedale Monaldi di Napoli, il 29 marzo 2021, legata alla compravendita di posti di lavoro.– Un’estorsione al titolare di un bar nel quartiere Miano, nell’agosto 2021.– Il sequestro di un arsenale di armi comuni e da guerra.– Numerose esplosioni di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico.

    L’attività investigativa ha beneficiato della comparazione balistica effettuata dal Gabinetto di Polizia Scientifica di Napoli, che ha confermato la corrispondenza tra le armi sequestrate e i bossoli rinvenuti nei vari episodi di violenza.

    Contestualmente, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Napoli Vomero hanno eseguito un provvedimento cautelare nei confronti di 3 persone, gravemente indiziate di associazione mafiosa e omicidio aggravato. Le indagini, condotte dal 2020, hanno rivelato i legami tra il gruppo Cifrone, già disarticolato da precedenti operazioni, e le nuove leve dei gruppi Scognamiglio e Catone-Pecorelli.
    Tra i soggetti colpiti dalle misure cautelari figura uno degli esecutori dell’omicidio di Salvatore Milano, ucciso con sette colpi di pistola.

    Parallelamente, il GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e il Nucleo Investigativo Centrale di Roma della Polizia Penitenziaria, in collaborazione con lo SCICO e la Compagnia Capodichino della Guardia di Finanza, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 20 soggetti indagati per estorsione, usura, riciclaggio e altri reati aggravati dal metodo mafioso.
    Le indagini hanno rivelato che un capo del clan, nonostante fosse detenuto dal 2010 per omicidio, continuava a impartire ordini dal carcere, gestendo occultamente diverse attività economiche e investendo i proventi illeciti in beni mobili, immobili e orologi di lusso, anche acquistati con criptovaluta.
    Il sequestro ha riguardato 8 immobili, 12 lotti di terreno, 5 complessi aziendali, 2 autovetture, 1 ciclomotore e 90 rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro. I provvedimenti eseguiti sono misure cautelari emesse in fase di indagine preliminare, e gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
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