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Strage familiare, i complici di Barreca: “Abbiamo fatto solo del bene”

Omicidio di Altavilla Milicia: “Liberare la casa dal demonio”, la confessione di Barreca e dei complici. Giovanni Barreca, reo confesso dell’omicidio della moglie Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel, di 15 e 5 anni, ha affermato di aver agito per liberare la casa dal demonio.

L’uomo, insieme ai suoi complici Sabrina Fina e Massimo Carandente, avrebbe pianificato il massacro nei minimi particolari.Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Barreca avrebbe contattato la coppia, conosciuta in una chiesa evangelica, per chiedere aiuto nel liberarsi da Satana che, a suo dire, si era impossessato della moglie e dei figli.

Fina e Carandente, entrambi fanatici religiosi, avrebbero accettato di aiutarlo.La Salamone sarebbe stata uccisa per prima, forse dieci giorni fa. Il suo corpo è stato trovato carbonizzato e sotterrato sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia.

I due ragazzini, invece, sarebbero stati soffocati dopo essere stati sottoposti a sevizie. Barreca ha confessato gli omicidi sabato notte, chiamando i carabinieri. I militari hanno trovato i corpi di Kevin ed Emanuel nella loro abitazione.

La comunità di Altavilla Milicia è sotto choc.

Un mazzo di fiori è stato messo sul banco della classe del liceo artistico frequentato da Kevin. Anche la sorella frequentava la stessa scuola.“Erano seguiti a casa. La mamma veniva spesso”, ha detto la dirigente scolastica Maria Rita Chisesi. “Adesso dobbiamo sostenere la ragazza e i compagni che sono distrutti”.

Un particolare inquietante emerge dai racconti di alcuni amici di Kevin.Uno di loro ha riferito di aver ricevuto un messaggio dal ragazzo il 4 febbraio, in cui scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c’erano i demoni in casa.

“Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia”, ha detto il compagno di scuola. “Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio”.

Forse il nome della setta a cui appartenevano Fina e Carandente. Le indagini sono in corso per chiarire tutti i dettagli del delitto.





Fonte: https://www.cronachedellacampania.it/cronaca/cronaca-nera/feed/


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