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Gaetano Di Vaio: da ribelle a protagonista del riscatto napoletano

Napoli. Una vita da romanzo, tra dannazione e riscatto, spenta a soli 56 anni. Gaetano Di Vaio, produttore, attore, sceneggiatore e figura chiave del cinema napoletano degli ultimi vent’anni, si è spento dopo un grave incidente in scooter avvenuto la scorsa settimana.

Nato a Piscinola, quartiere difficile di Napoli, Di Vaio ha vissuto un’infanzia e un’adolescenza segnate da tossicodipendenza e detenzione. Ma è proprio attraverso il cinema che ha trovato la sua redenzione, diventando un imprenditore culturale e un punto di riferimento per molti.

Ha lavorato come operatore sociale, nella compagnia di Peppe Lanzetta e ha fondato la casa di produzione “Figli del Bronx”, poi divenuta “Bronx film”. Tra i suoi film più noti ricordiamo “NAPOLI NAPOLI NAPOLI” di Abel Ferrara (2009), “Là-bas – Educazione criminale” (Leone del Futuro a Venezia nel 2011) e “Take Five” di Guido Lombardi (2013).

Ma la sua opera più importante è stata la sua stessa vita, raccontata nel romanzo “Non mi avrete mai” edito da Einaudi, dove il protagonista Salvatore è il suo alter ego. Un bambino ladruncolo che diventa gestore di una piazza di spaccio a Scampia, per poi riscattarsi attraverso il cinema.

Di Vaio non era solo un produttore, ma anche un instancabile promotore del riscatto sociale per la sua città. Ha realizzato documentari importanti come “Largo Barracche” e “Il loro Natale”, e ha portato al Festival di Venezia film come “Per amor vostro” di Beppe Gaudino (2015) e “Veleno” di Diego Olivares (2018).

“Ha fatto tanto per Napoli e tanto stava facendo”, ha dichiarato Gianluca Curti, amico e sodale di Di Vaio. “Era un uomo pieno di energia, con una grande voglia di riscatto e la generosità di dare opportunità agli altri”.

Gaetano Di Vaio ci lascia un’eredità importante, fatta di film, storie di riscatto e un esempio di come la passione per l’arte possa cambiare una vita. Come ha scritto lo stesso Curti: “Resterai sempre nel cuore e negli occhi di chi ha avuto la fortuna di conoscerti”.


Fonte: https://www.cronachedellacampania.it/cronaca/cronaca-nera/feed/


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