Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha lanciato l’allarme sull’eccessiva presenza di cellulari nelle carceri italiane.
“C’è un’emergenza telefonini in carcere”, ha affermato Gratteri durante un convegno a Roma. “In ogni carcere ci sono mediamente 100 telefoni. Ho chiesto dei jammer almeno per le carceri di massima sicurezza, ma la risposta è stata: ‘Come parla la penitenziaria?’ Ma la penitenziaria non ha i telefonini!”.
Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove ha risposto alle preoccupazioni di Gratteri annunciando nuove misure:
Schermare gli istituti penitenziari d’Italia, creando delle “white list” riservate ai cellulari degli agenti della polizia penitenziaria. Negare benefici a chi aggredisce gli agenti della penitenziaria in carcere.
Delmastro ha inoltre sottolineato l’inaccettabilità del fatto che: i detenuti, persino nei minorili, utilizzino i cellulari per raccontare la loro vita carceraria sui social come fossero dei rapper.
Le misure annunciate da Delmastro mirano a contrastare l’introduzione di cellulari nelle carceri. Limitare l’uso dei cellulari da parte dei detenuti. Garantire la sicurezza degli agenti della penitenziaria.
La situazione nelle carceri italiane è complessa e richiede un intervento deciso.Le nuove misure annunciate dal governo sono un passo nella giusta direzione, ma è necessario un impegno costante per migliorare la sicurezza e le condizioni di vita nelle carceri.
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