Antigone: carcere fatiscente, sovraffollato e senza acqua di notte
Nella casa circondariale di Avellino, negli ultimi giorni, si sono registrati due tentativi di suicidio. L’istituto ospita 616 persone detenute a fronte di 507 posti regolamentari, e quasi tutte le sezioni risultano fatiscenti.
È quanto sottolinea l’associazione Antigone, i cui osservatori si sono recati in visita presso la casa circondariale.
I due tentativi di suicidio hanno riguardato una donna, da poco giunta presso l’istituto dal carcere femminile di Pozzuoli, recentemente sgomberato a causa del bradisismo. L’altro caso ha coinvolto un detenuto in isolamento.
“Ad eccezione del padiglione dedicato al trattamento intensificato, di recente costruzione,” spiegano gli osservatori di Antigone, “le restanti sezioni appaiono in condizioni fatiscenti. L’acqua corrente non è utilizzabile dalle 22 alle 6 del mattino. Molte stanze sono ancora prive di doccia e acqua calda; alcune presentano infiltrazioni, spazi assolutamente insufficienti e muffa.”
“La sezione femminile, in particolare, presenta schermature in plexiglass alle finestre che impediscono il passaggio d’aria, anche in giornate in cui il termometro segna 41 gradi,” aggiungono gli osservatori.
L’area sanitaria presenta carenza di specialisti e disservizi dovuti al turnover costante dei medici. In particolare, mancano gli psichiatri nonostante la somministrazione di terapia psicofarmacologica a più della metà della popolazione detenuta.
Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.
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