Garantire una procedura alternativa affinché i selecontrollori continuino ad esercitare correttamente l’attività di controllo e gestione del territorio, assicurando il flusso di dati necessari alla Regione per la gestione della caccia di selezione. Lo chiede Rete Civica con un’interrogazione.
“Recentemente -ha chiarito Rete Civica- la Regione ha comunicato la chiusura dell’applicativo web regionale per la registrazione delle uscite in selezione. In assenza di istruzioni a cui attenersi, si delinea un vuoto in merito alla gestione dell’attività venatoria in un momento, tra l’altro, particolarmente delicato in cui a livello nazionale si trattano le strategie di contrasto alla diffusione della peste suina africana e la Regione è impegnata nel promuovere e sostenere i piani di depopolamento dei cinghiali per ridurne la presenza sul territorio. Essendo indispensabile avere contezza in tempo reale di quali e quanti capi vengono abbattuti è necessario garantire ai selecontrollori di poter continuare ad effettuare l’attività di controllo e gestione del territorio senza timore di ricevere sanzioni”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “se e come la giunta intende intervenire per garantire anche nelle prossime stagioni venatorie il corretto e rapido conteggio dei capi abbattuti per le cacce in deroga
o per le cacce a ‘plafond chiuso’ come la tortora”.
(Lucia Paci)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)
15 Aprile 2024