Nell’anno del centenario dalla nascita del maestro Alberto Manzi tornano a disposizione dei lettori i volumi Testa rossa e La luna nelle baracche. Nuova versione poi, con le illustrazioni di Nora Krug, per Orzowei. I tre volumi sono stati ristampati grazie all’impegno del Centro Manzi e dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
Con il suo importante lavoro il maestro Alberto Manzi ha lasciato un’importante eredità di produzioni letterarie e un modello didattico che ha influenzato e continuerà a influenzare il pensiero pedagogico.
Il figlio Massimo Manzi, 74 anni, interpreta il pensiero del padre: “Quando è stato scritto Orzowei avevo solo cinque anni. La storia mi ha permesso di crescere assieme al protagonista, con cui mi identificavo, tanto che è stato come vivere, da bambino, direttamente le avventure del protagonista. In Testa rossa mio padre ha voluto inserire fra i protagonisti anche noi figli. Ho un ricordo nitido mentre con la macchina da scrivere lavorava sul testo. Mano a mano che andava avanti mi passava i fogli e me li faceva leggere. Avevo poco più di sette anni e ho un legame profondo con questo libro. Mentre leggevo era come ascoltare il racconto dalla voce di papà. Diverso il rapporto con il volume La luna nelle baracche. Ero già un giovane studente universitario ed è come se questo libro fosse arrivato al momento giusto, in quanto affine ai miei ideali di allora. Ero particolarmente interessato agli aspetti politici e sociali, peraltro in un’epoca in cui la politica era dominante, soprattutto negli ambienti universitari, e nel mio approccio alla lettura di questo testo avvertivo quel distacco che una generazione pensa di avere dalla generazione precedente”.
All’incontro l’intervento della presidente dell’Assemblea legislativa regionale Emma Petitti, che ribadisce l’impegno rivolto a diffondere il pensiero del maestro Manzi: “Siamo orgogliosi di conservare in Assemblea legislativa l’importante patrimonio che ci ha lasciato il maestro Manzi: un archivio che tutti possono consultare. Alberto Manzi ha raccolto nell’arco della sua vita una grande quantità di documenti che la famiglia, scegliendo come partner l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ha voluto mettere a disposizione di tutti per proseguire quel lavoro di ricerca educativa e didattica avviata dal maestro. L’archivio, nel tempo, è stato arricchito con nuovo materiale editoriale e audiovisivo”.
“Nell’anno del centenario – sottolinea poi Alessandra Falconi del Centro Alberto Manzi – la famiglia Manzi ha chiesto un importante supporto al Centro Alberto Manzi per far tornare in libreria e in biblioteca alcuni dei romanzi del maestro. Orzowei è il suo libro più famoso, capolavoro tradotto in 32 lingue, secondo solo a Pinocchio. Testa rossa ci proietta in una favola per grandi e piccoli, fatta di avventura, di gioco, di agganci con i tanti lettori bambini e bambine creando una grande magia. La luna nelle baracche fa parte invece della splendida trilogia sudamericana: qui le diseguaglianze prendono la forma del pensiero critico, del trasformarsi in comunità, del pensare insieme che contraddistingue il pensiero e l’operato del maestro Manzi”. “Il centenario – aggiunge – sta attivando centinaia di scuole, associazioni, istituzioni in tutta Italia. Avere facilmente accesso ai romanzi di Manzi è fondamentale per scoprire e conoscere una biografia ancora esemplare per il suo impegno civico, sociale ed educativo”.
“È necessario celebrare il Manzi scrittore ed è importante che le nuove generazioni incontrino le sue storie. Il maestro è una figura fondamentale anche per la letteratura rivolta ai ragazzi”, sottolinea il giornalista e scrittore Anselmo Roveda della rivista Andersen.
Carlo Gallucci della casa editrice Gallucci e Stefania Di Mella della Rizzoli ragazzi spiegano quanto sia importante ripercorrere il percorso letterario del maestro Manzi, in particolare nell’anno del centenario dalla nascita. “Si tratta – affermano di una figura centrale nell’ambito della cultura italiana”.
Sempre in fiera l’11 aprile, alle 10, è in programma l’incontro “Un concerto a scuola, una app in biblioteca, un cartone animato per un festival?”, evento dedicato ai ragazzi sul linguaggio creativo per conoscere il maestro Manzi, con Garilli sound project, Alessia Canducci, Gianni Zauli e Alberto Baioni. Poche ore dopo, alle 18, nella libreria Stoppani, in via Rizzoli 1/2, è, invece, prevista la presentazione del romanzo La luna nelle baracche, con Alessandra Falconi, Massimo Manzi e Roberto Farné dell’Università di Bologna.
Il Centro Alberto Manzi, con sede in Assemblea legislativa, è stato creato nel 2007 e raccoglie tutto il materiale documentale e archivistico appartenuto o realizzato dallo stesso maestro. Il vasto archivio è a disposizione di studiosi e ricercatori per dare impulso a un filone di ricerca sul tracciato pedagogico e didattico di Manzi e per supportare educatori e insegnanti fornendo idee e strumenti. Fra gli obiettivi, organizzare iniziative culturali e di formazione o di carattere divulgativo, rivolte in particolare a insegnanti, educatori e operatori culturali.
Per approfondimenti consultare il sito centroalbertomanzi.it.
Fotogallery
(Cristian Casali)
10 Aprile 2024