Il soffocamento è la principale causa di morte dei bambini sotto i 3 anni. In Italia sono mille le ospedalizzazioni e circa 80mila i casi stimati ogni anno. Nel 60-80% dei casi l’ostruzione delle vie respiratorie è causata dal cibo. Per questo motivo è fondamentale che le persone coinvolte nella cura dei più piccoli siano preparate a gestire l’eventuale emergenza, a partire dalle manovre anti-soffocamento. Se infatti le morti sono in diminuzione è anche grazie alla prevenzione e a interventi eseguiti da persone formate adeguatamente.
Con questa premessa Francesca Maletti ha introdotto la commissione Politiche per la salute, dedicata al tema della disostruzione pediatrica. “L’Emilia-Romagna è impegnata, in collaborazione con le Ausl e le associazioni territoriali, nella formazione e sensibilizzazione sulla disostruzione, a partire di chi opera nei luoghi dove i bimbi stanno diverse ore come asili e scuole”, ha sottolineato Maletti, ricordando che a dicembre è stato approvato un ordine del giorno a firma Daniele Marchetti e Valentina Stragliati (Lega) per continuare a valorizzare questa pratica”.
Dai responsabili del servizio Sanità della Regione, è arrivata la conferma che i corsi verranno rifinanziati e saranno avviati a metà del 2024. Nella tornata avviata nel 2022 sono state formate 2.262 persone in 183 corsi svolti su tutto il territorio regionale a fronte di un finanziamento di 85mila euro.
Alle iniziative della Regione si affiancano quelle promosse dalle associazioni, come i progetti dedicati a informazione, prevenzione e manovre di disostruzione della Croce Rossa e Anpas Emilia-Romagna. I rappresentanti delle associazioni hanno evidenziato l’importanza di “continuare questo percorso, perché le richieste aumentano anche da parte della popolazione, rafforzare la collaborazione con la Regione e aggiornare le linee guida”.
Per Marco Squicciarini, medico formatore di rianimazione cardio polmonare, “anche se i casi di morte sono in sensibile diminuzione, non mancano eventi gravi che possono portare alla disabilità e per contrastare tutto questo sono fondamentali la formazione e l’aggiornamento”.
Valentina Stragliati (Lega) ha sottolineato “il grande lavoro che la Regione sta portando avanti per le manovre salvavita pediatriche. Ma si può migliorare coinvolgendo le famiglie oltre agli insegnanti e stanziando risorse specifiche per la formazione in ambito pediatrico”.
Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) ha aggiunto: “Oltre agli effetti diretti di queste misure l’aspetto positivo è la diffusione di una cultura della prevenzione e del soccorso. Occorrono controlli più puntuali sulla formazione degli alimentaristi”.
Per Palma Costi (Partito democratico) “il dato positivo è un’attenzione a 360 gradi e una programmazione che prevede una formazione specifica. Importante informare anche le figure che si occupano dei bambini in tenera età, come ad esempio i nonni”.
Daniele Marchetti (Lega) ha ricordato come “la legge regionale 19 sulla prevenzione permetta di trovare canali di finanziamento diretti. Per questo, in futuro si può rendere strutturale l’impegno della Regione nei confronti delle associazioni per potare avanti l’attività formativa”.
Per Simone Pelloni (Rete Civica) “occorre prestare attenzione alla formazione degli operatori alimentaristi che avrebbero bisogno di diversi correttivi. La corretta somministrazione di alimenti è estremamente importante come forma di prevenzione”.
(Lucia Paci)
9 Aprile 2024