Riqualificare spazi abbandonati per dedicarli alla cultura, potenziare la promozione culturale e turistica dell’Emilia-Romagna riconoscendo ai Comuni un ruolo importante. Meno burocrazia e minor tempo da spendere nel rapporto con la pubblica amministrazione. Sono gli obiettivi delle “Nuove norme in materia di promozione culturale” il progetto di legge proposto dalla giunta e discusso dalla commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti. Il provvedimento, che ha avuto il sostanziale parere favorevole dei rappresentanti del Forum del Terzo Settore, prevede lo stanziamento di quasi 8 milioni di euro nel biennio 2024-2025, mentre negli anni successivi la quota destinata alla promozione culturale sarà stabilita con i singoli bilanci di previsione della Regione.
“Anche l’audizione che abbiamo fatto la scorsa settimana con i rappresentanti del Forum del Terzo Settore e dell’Anci ha dimostrato come sia importante varare questa legge, una legge che è nuova, ma che in realtà assume i contenuti della precedente norma con l’obiettivo di innovarli e aggiornarli per rendere più organica la disciplina regionale in materia di promozione culturale”, spiega la relatrice di maggioranza Marilena Pillati (Pd).
Il relatore di minoranza Michele Facci (Lega) sottolinea come “l’obiettivo e il testo della nuova legge è condivisibile ed è positivo che siano presenti le clausole di controllo che mancavano nel vecchio provvedimento. Serve maggiore specificazione sulla parte della legge che riguarda l’ambiente, la definizione di bene paesaggistico e serve maggiore chiarezza sul ruolo del Terzo Settore come da loro richiesto nell’audizione”. Facci ha chiesto anche chiarezza sulla programmazione delle risorse e sui gli anni in cui verranno erogate.
Per Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) “stanziare 3,8 milioni all’anno per la Cultura in tempo di crisi è rilevante, questo provvedimento innova un’attività che la Regione svolge da tempo, l’audizione che abbiamo fatto con il Forum del Terzo Settore l’Anci è stata molto importante anche alla luce del fatto che la dismissione della delega alla Cultura da parte delle Province ha dato un nuovo ruolo alla Regione e che la Regione sta esercitando dalla legge per la musica a quella dell’editoria passando per le altre attività culturali”.
Disco verde alla nuova legge anche da Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) per la quale “il progetto di lette vuole raggiungere importanti obiettivi andiamo verso una maggiore capacità di promozione culturale anche se possiamo valutare di aderire le proposte migliorative che ci sono arrivate dall’audizione dei rappresentanti del Terzo Settore e dell’Anci”.
“Stabiliamo un perimetro di azione, ma ci sono maglie troppo larghe su alcuni temi”, sottolinea Luca Cuoghi (Fdi) per il quale “si parla di obiettivi che però non sono specificati da questa legge, ma demandati a successivi atti amministrativi”.
“Accolgo ogni proposta come un invito a riflettere, nessuno di noi cambia idee con semplicità, ma non sono contrario a riflettere sui suggerimenti che ho sentito nelle commissioni”, spiega l’assessore alla Cultura Mauro Felicori che rivendica come la proposta di legge in questione sia “semplice, molto forte sugli obiettivi generali e che affida ai programmi triennali tutta una serie di adattamenti, ad esempio sono d’accordo di inserire riferimenti al paesaggio. Questa è una cosa giusta perché le leggi vanno valutate su base ventennale”.
(Luca Molinari)
16 Novembre 2023