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    Incontro in Prefettura a Napoli sul restauro del pavimento della Galleria Umberto

    Questa mattina, presso la Prefettura di Napoli, si è tenuta una riunione sul futuro della Galleria Umberto I. Il tavolo dedicato alla realizzazione di interventi coordinati per il recupero, la valorizzazione e la messa in sicurezza del celebre sito ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e associazioni.
    L’incontro, presieduto dal prefetto Michele di Bari, ha riunito i rappresentanti del Comune di Napoli, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, della Camera di Commercio, dell’Unione Industriali di Napoli, di Aicast Imprese Italia, di Confesercenti, di Confcommercio e di Sidief Spa.
    Il focus della discussione è stato il piano di restauro della pavimentazione della Galleria, che viene eseguito con una rotazione delle aree di cantiere in singole porzioni del sito. Questa strategia mira a ridurre al minimo il disagio per commercianti e residenti, garantendo sempre l’accesso ai locali commerciali e ai condomini.
    Durante la riunione, i rappresentanti della Soprintendenza hanno ribadito la necessità di una maggiore collaborazione da parte degli esercenti in questa delicata fase dei lavori. “È fondamentale rispettare tutte le prescrizioni per l’uso del suolo pubblico, comprese quelle inerenti il carico e scarico di merci, specie quelle pesanti, che in nessun caso possono essere trasportate sulla pavimentazione del sito monumentale,” recita una nota ufficiale.
    Il prefetto Di Bari ha sollecitato i rappresentanti delle associazioni dei commercianti presenti a sensibilizzare i propri iscritti sull’importanza di osservare scrupolosamente queste prescrizioni. Ha inoltre chiesto ai rappresentanti del Comune di Napoli di vigilare attentamente sul rispetto delle normative, garantendo così che il restauro proceda secondo il cronoprogramma stabilito.
    Il prefetto ha sottolineato che “il breve sacrificio richiesto agli operatori della Galleria sarà ampiamente ripagato dalla restituzione alla collettività di un importante sito culturale, patrimonio di tutti i cittadini e meta di numerosi turisti”. Le associazioni e gli enti presenti hanno assicurato il loro impegno e collaborazione per il buon esito dei lavori, consapevoli dell’importanza di preservare e valorizzare uno dei gioielli architettonici di Napoli.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Benevento, cibo gourmet al Castello di Limatola con gin drink di Beppe Vessicchio

    Nel suggestivo scenario delle antiche stalle del Castello di Limatola, in provincia di Benevento, apre Doremì, un ristorante fine dining che promette un’esperienza culinaria unica. Questo nuovo gioiello gastronomico, ideato come un regno di delizie, è guidato dallo chef Giacomo Ignelzi, noto per la sua abilità nel fondere tradizione e tecniche moderne.
    Il percorso di Ignelzi è un viaggio tra le eccellenze culinarie italiane. Dopo aver affinato le sue competenze a Milano e Roma, lo chef ha deciso di tornare alle sue radici a Benevento. La sua carriera include oltre dieci anni accanto a Paolo Barrale nel ristorante Marennà, insignito di una stella Michelin, e cinque anni come chef executive presso “J Japanese Contemporary” a Napoli, dove ha supervisionato anche le sedi di Portici e Sorrento.
    Da aprile 2024, Giacomo Ignelzi ha abbracciato il progetto della famiglia Sgueglia, con cui ha un forte legame di amicizia e rispetto. Oggi, come chef executive del Castello di Limatola, guida Doremì con passione e maestria. Il nome del ristorante è un tributo al cavallo che abitava le stalle del castello nel 1700, quando il feudo era di proprietà dei duchi Gambacorta. Nella sala del ristorante, una ciotola personale ritrovata nelle mangiatoie ricorda la presenza dell’animale, mantenendo vivo un pezzo di storia.
    La cucina di Doremì celebra la tradizione campana, combinando i sapori locali con una continua ricerca gastronomica. Tra le proposte spicca la degustazione di Gin Orchestra Naturae, creato dal maestro musicale Peppe Vessicchio insieme a Tonio Sgueglia. Questo gin è un omaggio agli aromi del Cilento, infuso con carruba, ginepro rosso, limoni della costiera, mandarino acerbo, mirto e alga di finocchietto, ingredienti simbolo della dieta mediterranea.
    “Ogni cosa che ci circonda, visibile o invisibile che sia, agisce ed interagisce attraverso uno specifico scambio di onde,” spiega Vessicchio. “Mi piace pensare che siamo immersi nella più grande Orchestra che esista, quella della Natura. È a questa armonia superiore che Tonio Sgueglia ed io abbiamo voluto dedicare il nostro gin, ispirandoci agli umori del Cilento, in particolare al fascino del Castello di Rocca Cilento.”
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    Casoria ucciso per gelosia: la Cassazione conferma i 19 anni di carcere per Antonio Felli

    Gianluca Coppola 27enne di Casoria ucciso per gelosia nel 2021:la Corte di Cassazione ha confermato la condanna in appello a 19 anni di reclusione per Antonio Felli, 30 anni.
    Gianluca Coppola era stato ferito a colpi di pistola l’8 aprile 2021 a Casoria e morì il 18 maggio in ospedale a causa di complicazioni. Felli era stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione, pena ridotta a 19 anni in appello.
    Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Felli avrebbe ucciso Coppola per gelosia, essendo l’ex fidanzato della ragazza che il 27enne frequentava quando è stato ucciso.
    “La conferma della pena di appello stabilita oggi dalla Cassazione non cambia il nostro dolore”, hanno dichiarato Elisa e Roberto, genitori di Gianluca Coppola.
    “Qualsiasi condanna comminata al responsabile dell’omicidio di nostro figlio Gianluca non avrebbe cambiato nulla. Nostro figlio non torna più. La vera condanna, con sentenza di fine dolore mai, è per noi ed è scattata il maledetto giorno in cui hanno tolto la vita a Gianluca.
     I genitori di Gianluca: “La vera condanna di fine dolore mai è la nostra”
    Speriamo che il responsabile almeno utilizzi questi anni di detenzione per riflettere sul male fatto a tutti noi e speriamo che dal carcere esca una persona riabilitata e consapevole del male che ha fatto. Perché questa possibilità lui l’avrà, mentre nostro figlio non ha avuto il diritto di vivere la sua vita”.
    Il presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, don Tonino Palmese, ha ribadito “come in altri casi, il dato di fatto che la conclusione di un iter giudiziario porta luce nelle vite di chi ha subito una perdita terribile.
    La famiglia di Gianluca è a noi cara, impegnata nei percorsi che come Polis attuiamo insieme ai familiari delle vittime innocenti. A loro tutto il nostro affetto”, ha concluso don Tonino Palmese.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    “All eyes on Rafah”: perché leggiamo questa frase sui social?

    In questi giorni è inevitabile imbattersi sui social in un’immagine con scritto “All eyes on Rafah”, ovvero “Tutti gli occhi su Rafah”.
    L’immagine riproduce la scritta su delle tende di un grande campo profughi, molto simile a quello presente nella città della striscia di Gaza.
    L’iniziativa è nata dopo il raid israeliano del 27 maggio scorso che ha colpito una tendopoli di civili, causando la morte di 45 persone e il ferimento di 180, tra cui numerosi bambini.
    Le immagini strazianti hanno fatto il giro del mondo, generando forte indignazione non solo a livello istituzionale, il cui eco si è riprodotto sui social grazie a importanti personalità del mondo dello spettacolo, della musica e non solo.
    In sua difesa, Israele ha comunicato che le morti siano state causate da un’esplosione di un deposito di munizioni o armi dopo un raid non diretto al campo.
    Se le vie diplomatiche sono fondamentali per richiedere il “cessate il fuoco” su Gaza, altrettanto importante è la consapevolezza di tutti che in un territorio non troppo lontano vi sia stato un bombardamento su un campo che avrebbe dovuto ospitare civili in fuga da una guerra che non smette di spegnere vite.
    Marco Barbato
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Battipaglia, tentano furto in pronto soccorso: arrestati

    Battipaglia. Tentano di danneggiare gli armadietti del personale sanitario nel pronto soccorso per rubarne il contenuto.
    È successo nell’ospedale di Battipaglia, in provincia di Salerno. Protagonisti della vicenda sono un uomo e una donna, che ieri sono stati arrestati dalla Polizia di Stato del Commissariato di Battipaglia e dovranno rispondere di tentato furto aggravato in concorso.
    I due sospettati avevano cercato di danneggiare gli armadietti del personale sanitario all’interno del pronto soccorso dell’ospedale di Battipaglia. L’obiettivo era quello di prelevarne il contenuto, ma il loro tentativo è stato fermato tempestivamente dalle forze dell’ordine.
    Grazie a una pronta segnalazione e all’intervento tempestivo della Polizia di Stato del Commissariato di Battipaglia, l’uomo e la donna sono stati arrestati e il furto è stato sventato.
    I due dovranno ora rispondere dell’accusa di tentato furto aggravato in concorso. L’azione immediata delle forze dell’ordine ha evitato ulteriori danni all’ospedale e ha garantito la sicurezza del personale sanitario.
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    Il Nuovo Percorso del Progetto spA.I.: La Traccia “INDICA”

    Il nuovo percorso del progetto musicale spA.I.
    Punti Chiave Articoloprende vita con la traccia dal titolo “INDICA”. Tra le mura di un club oscuro, improvvisamente affiora una figura femminile dal fascino irresistibile. Lei, una vera dea contemporanea, affascina e sfugge tra le luci soffuse, incantando un uomo che, al primo sguardo, è colpito da un inarrestabile colpo di fulmine. La loro storia si intreccia in un mistero a ritmo di musica, unendo le potenti note della Trap, della Dance e del Reggaeton. L’Inizio di un Viaggio Musicale Il viaggio musicale di spA.I. inizia all’età di 15 anni. Da allora, ha pubblicato numerose tracce con diverse etichette italiane e internazionali. Tra il 2004 e il 2008, si distingue nel panorama Italo Dance Maranza con il progetto “SPAi & JIMMY”. Dal 2006 al 2011, si dedica alla musica Electro con il progetto “OVERNOISE”, una cui traccia viene selezionata da Carl Cox e inclusa nella rinomata compilation MixMag, trovando ascolti in numerose radio mondiali. Collaborazioni e Evoluzioni Nel 2019, spA.I. collabora con l’etichetta Dance & Love, lavorando accanto a nomi come Gabry Ponte e M¥SS KETA. Tuttavia, è oggi che ha scelto di intraprendere un nuovo percorso musicale. Questa nuova fase rappresenta una svolta drastica nell’approccio alla produzione, basato ora sull’uso predominante dell’intelligenza artificiale. La Fusione di Generi e Tecnologie Il progetto attuale di spA.I. incorpora l’AI in ogni aspetto della creazione artistica, dalle voci alla realizzazione e il mixaggio dei brani. Il risultato è una fusione creativa di tre generi musicali: Trap, Dance e Reggaeton. Questa combinazione non solo rappresenta l’evoluzione personale e artistica del produttore, ma anche il suo obiettivo finale di fondere creatività umana e intelligenza artificiale per creare qualcosa di unico nel panorama musicale contemporaneo. Scopri il nuovo percorso del progetto spA.I. e lasciati trascinare dal ritmo incantatore di “INDICA”. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Incidente a Scampia: 16enne muore schiantandosi con la moto

    Incidente a Scampia: 16enne muore in un tragico incidente stradale. Il giovane, residente nella zona, era in sella a un motociclo Honda SH125 quando si è schiantato contro due auto.
    L’incidente è avvenuto intorno alle 8:30 in via Roma, all’altezza di un distributore di benzina. Il ragazzo stava percorrendo la strada in direzione di Melito di Napoli quando ha tamponato una Fiat Panda che lo precedeva. L’impatto è stato violento e il motociclo ha poi invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con una Ford Ka.
    Il 16enne è stato sbalzato dalla sella e ha perso la vita sul colpo. I soccorritori intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
    Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale del reparto Infortunistica Stradale per i rilievi del caso. I due veicoli coinvolti sono stati sequestrati e i conducenti – un 50enne alla guida della Fiat Panda e un 32enne alla guida della Ford Ka – sono stati sottoposti ai test alcol e droga come da prassi.
    Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. La Polizia Locale sta ricostruendo i fatti e valutando le responsabilità.
    La tragica morte del 16enne ha sconvolto la comunità di Scampia. L’ennesimo incidente mortale che viene raccontato dalle cronache di Napoli in questi giorni. ultimo in ordine di tempo quella di ieri del giovane attore Arcangelo Riposo morto a san Giuseppe Vesuviano.

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    Sventato nuovo tentato suicidio nella notte al carcere di Poggioreale

    Nella notte scorsa, un altro tentativo di suicidio è stato sventato nel carcere di Poggioreale. Un detenuto napoletano di 60 anni, al terzo piano del reparto Genova, ha cercato di impiccarsi utilizzando la cintura dei pantaloni, attaccandola alla finestra del bagno. Fortunatamente, l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria, allertato dagli altri detenuti nella cella, ha impedito la tragedia.
    Luigi Castaldo, segretario regionale del CON.SI.PE Campania, ha espresso preoccupazione per l’aumento dei tentativi di suicidio: “Negli ultimi tempi abbiamo registrato una media di oltre un tentativo di impiccagione al giorno e un suicidio ogni tre giorni. Questo ci deve far riflettere sulle attuali condizioni di molti penitenziari italiani.” Il carcere di Poggioreale è tra i più affollati d’Italia, ospitando oltre 2000 detenuti, e soffre di gravi carenze di personale, sia di Polizia Penitenziaria che di altre figure professionali essenziali.
    Castaldo sottolinea l’urgenza di una nuova organizzazione carceraria: “È necessario un incremento di educatori, psicologi, psichiatri, medici, infermieri e assistenti sociali, per contrastare il senso di abbandono che pervade questi ambienti.” Ha poi lodato il personale di Polizia Penitenziaria per la loro professionalità e umanità, sottolineando che, nonostante le difficoltà, continuano a dimostrare dedizione in un contesto che spesso alimenta odio e violenza.
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    Spettacolo di Peppe Iodice al Maradona, divieto di vendita di bevande nell’area stadio

    In occasione degli spettacoli del comico Peppe Iodice, previsto per il 30 maggio, e del concerto del cantante Fiorellino, in programma il 31 maggio presso lo stadio Maradona, è stato imposto un divieto di vendita di bevande in contenitori rigidi come bottiglie, lattine, vetro, plastica rigida e tetrapak.
    Il divieto riguarda non solo l’interno dello stadio “D.A. Maradona”, ma anche i numerosi esercizi pubblici e commerciali situati nelle aree limitrofe, comprese via Cinthia, via Leopardi, via A. Doria, viale Augusto fino a Piazza Italia, via G. Cesare fino a Piazza Italia, via Campegna, via Diocleziano fino all’incrocio con via Cavalleggeri, viale Kennedy fino all’ingresso della Mostra d’Oltremare, l’intero Piazzale Tecchio, Largo Matteucci e Barsanti, via Claudio, via Marconi e via Terracina tra l’incrocio con via Cinthia, via Leopardi e l’ospedale San Paolo.
    Le bevande potranno essere vendute solo in bicchieri di plastica o carta. Le violazioni a questa ordinanza saranno sanzionate con multe da €25,00 a €500,00. La misura è stata adottata per assicurare un ambiente sicuro e ordinato durante questi importanti eventi cittadini.
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    Diego Vive, aperto da oggi il parco tematico interamente dedicato a Maradona

    Da oggi, 30 maggio, l’Ex Base Nato – Parco San Laise di Napoli ospita “Diego Vive”, un evento unico ideato da Taja Producciones con il consenso degli eredi di Diego Armando Maradona. Questo parco tematico è un tributo innovativo alla leggenda del calcio, progettato per essere fruibile da tutte le età e offrire un’esperienza che unisce tecnologia avanzata e narrazione emozionante.PUBBLICITA

    L’evento si distingue per l’uso di tecnologie di ultima generazione come Realtà Virtuale, Intelligenza Artificiale e Olografia, creando un percorso immersivo e interattivo che racconta la vita e la carriera di Maradona. Attraverso installazioni spettacolari e scenografie coinvolgenti, i visitatori possono vivere momenti chiave della vita di Maradona, sentendosi parte della sua storia.
    La scelta di Napoli per l’anteprima mondiale di “Diego Vive” non è casuale. Maradona è un’icona venerata nella città, non solo per le sue imprese sportive, ma anche per il profondo impatto sociale e culturale che ha avuto. La sua figura rappresenta un simbolo di riscatto e speranza per i napoletani.
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    Il 1° giugno arriva a Napoli la cicloturistica ‘Vesuvio Gravel’

    Il prossimo 1 Giugno arriva a Napoli la Vesuvio Gravel, primo evento per bici gravel e come battesimo non poteva che scegliere il Vesuvio. La Vesuvio Gravel è un evento cicloturistico non competitivo, che fa parte del circuito nazionale Gran Gravel di ARI ed insieme a Bari è la tappa più a sud Italia del calendario 2024.
    Si svolgerà su un percorso di 100 km su strade secondarie, sentieri e single track per più della metà dell’itinerario. Non mancheranno le salite, che sommate porteranno ad un dislivello maggiore della vetta del Vesuvio. La bici consigliata con cui affrontarlo è appunto la gravel bike (anche le mountain bike per chi vuole sentirsi più sicuro), una bici versatile che offre velocità quando serve e robustezza quando la strada diventa sterrata ed inoltre permette di guardare ad una strada non battuta e lasciarsi guidare dalla curiosità.
    La Vesuvio Gravel partirà dalla sede di Napoli Pedala, in Mostra d’Oltremare alle 7.00. Giusto il tempo della colazione e poi ci si tufferà verso il centro attraverso strade insolite e segrete, passando dalla maestosità dei monumenti, all’intimità dei vicoli luoghi di comunità, il tutto in un frullatore di emozioni, suoni, colori, rumori, odori, da farvi perdere ogni punto di riferimento, non solo ai partecipanti che verranno da fuori regione, ma anche a molti napoletani che si troveranno a scoprire angoli inaspettati della propria città.
    Si lascerà la città uscendo da est, lungo la strada del Miglio d’Oro e delle splendide ville vesuviane. Quindi comincerà la salita, alle spalle dell’abitato di Torre del Greco tra single track sterrati e poi per il sentiero della strada Matrone fin su in vetta, costeggiando fiumi di pietra ed i segni delle colate laviche vesuviane. Da qui comincerà la discesa sui magnifici tornanti del sabbione vulcanico, dove vi sembrerà di galleggiare, con la bici sarà lei a decidere la sua scia.
    Si uscirà ad Ottaviano nei presso del Castello Mediceo dove un meritato ristoro accoglierà i partecipanti. Da qui il viaggio proseguirà tra le fertili terre alle pendici del Monte Somma. Rientro panoramico a Napoli, prima attraversando il Bosco di Capodimonte e poi sulla collina di Posillipo. L’aperitivo al tramonto sarà il luogo per raccontarsi la propria impresa e la fatica. Musica, birra gelata faranno il resto.
    Vesuvio Gravel è l’anteprima di un vero è proprio cicloviaggio, di 350 km che si svolgerà in più tappe in programma nel 2025, che si spingerà nelle aree più interne della regione, valorizzando strade sterrate, boschi e sentieri. Obiettivo è quello di costruire una rete sentieristica fruibile in bici, che punti a trasformare, come successo in molte altre esperienze, strade non asfaltate o su cui sarebbe proibitivo fare manutenzione in strade a zero transito veicolare.
    La Vesuvio Gravel è una degli eventi del Napoli Bike Festival 2024 che vedrà subito dopo l’estate ritrovarci con la Napoli Obliqua il 27 Ottobre con gli appassionati di mountain bike.  E’ un evento promosso dall’Associazione Napoli Pedala, rientra tra le manifestazioni di carattere sportivo sostenuta dall’ARUS Regione Campania, gode del sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, INAIL Campania e del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, fa parte della Primavera della mobilità Dolce di AMODO. Qui il link per iscriversi.
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    Licola, scoperta base logistica per il confezionamento della droga: due arresti

    Piazza Cristoforo Colombo nascondeva un’attività illecita. Le strisce di rosso mattone sullo sfondo polveroso non hanno ingannato i carabinieri della sezione operativa di Pozzuoli. Posizionati strategicamente, i militari hanno osservato attentamente la piazza e individuato i due pusher, ignari di essere sorvegliati.
    La piazza era affollata di giovani seduti su un muretto basso, clienti di bar vicini, cani randagi, qualche piccione e bagnanti di ritorno dalla spiaggia distante poche decine di metri. Tra di loro, Mario Riccio, ventunenne di Pozzuoli, si muoveva rapido e discreto, non sfuggendo però agli occhi attenti dei carabinieri.
    Dalla loro postazione privilegiata, i militari hanno documentato diversi scambi di droga-denaro, segnalando alle pattuglie i clienti appena riforniti. Quando hanno deciso di intervenire, Riccio ha compreso immediatamente la situazione, tentando una fuga verso la spiaggia e gettando in mare le dosi invendute. Tuttavia, il suo tentativo non è bastato per evitare l’arresto.
    Non lontano dalla piazza, i carabinieri hanno scoperto la base logistica per il confezionamento della droga in un casolare abbandonato. A presidiare il luogo e la restante cocaina, c’era Gennaro Riccio, fratello minore di Mario, già noto alle forze dell’ordine nonostante i suoi diciannove anni.
    Mario Riccio è stato arrestato con l’accusa di spaccio di droga, mentre Gennaro risponderà di detenzione di droga a fini di spaccio. Entrambi sono stati trasferiti al carcere di Poggioreale, in attesa di giudizio. Sono stati sequestrati 12 grammi di cocaina, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
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