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    Ricerca italiana su come prevedere i terremotti

    Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista “Nature Communications Earth & Environment” ha svelato come i primi segnali emessi da un terremoto possano consentire di tracciare l’evoluzione della frattura del suolo nel tempo.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloE quindi, essere potenzialmente utilizzati per allertare la popolazione prima dell’arrivo delle onde sismiche.

    Il Sistema di Allerta Sismica Anticipata Lo studio, intitolato “Retrospective performance analysis of a ground shaking early warning system for the 2023 Turkey-Syria”, è stato realizzato da un team di ricercatori del Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV). Gli scienziati hanno dimostrato le potenzialità e l’efficacia di un sistema di Early Warning Sismico, ovvero di un sistema di allerta sismica immediata che consente di prevedere l’impatto delle onde sismiche sul territorio e di inviare un messaggio di allerta al sito di interesse entro pochi secondi, prima ancora dell’arrivo delle onde stesse.
    L’Importanza delle Onde P “Per condurre il nostro studio abbiamo utilizzato un avanzato metodo di previsione dello scuotimento del suolo, basato sulla misura delle prime onde P e in grado di predire, durante un terremoto, le aree in cui il moto del suolo supererà una soglia limite di danno potenziale”, spiega Luca Elia, tecnologo dell’INGV-OV e co-autore della ricerca.
    Analisi Retrospettiva del Terremoto in Turchia e Siria Per la valutazione dell’efficacia del sistema di Early Warning Sismico sono stati analizzati retrospettivamente centinaia di accelerogrammi registrati in prossimità della sorgente del terremoto turco-siriano e acquisiti dalla rete di monitoraggio gestita dall’agenzia AFAD del ministero dell’Interno turco, deputata alla gestione dell’emergenza e dei disastri. I risultati hanno mostrato come una prima allerta, emessa circa 10 secondi dopo l’origine dell’evento, avrebbe portato ad allertare correttamente il 95% dei siti all’interno della zona potenzialmente danneggiata, con tempi di preavviso compresi tra 10 e 60 secondi.
    Inoltre, l’applicazione del sistema di Early Warning ha dimostrato che la zona di forte scuotimento prevista dalle onde P può essere rilevata circa 20 secondi dopo l’origine della frattura. “I risultati del nostro studio mostrano come i sistemi di allertamento precoce basati sulle onde P possano fornire allerte tempestive e affidabili, in grado di migliorare la sicurezza degli abitanti delle aree sismiche e di mitigare il rischio di danni ingenti”, conclude Elia. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Bradisimo Campi Flegrei, nell’ultima settimana il suolo si è sollevato di un centimetro

    Il suolo ai Campi Flegrei si è sollevato di un centimetro nell’ultima settimana. È quanto emerge dal bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che prende in esame il periodo dal 29 maggio al 2 giugno 2024. Invece negli ultimi mesi, dalla metà di aprile al 20 maggio, la deformazione si era attestata su 2 cm al mese.

    Punti Chiave ArticoloNella settimana dal 27 maggio al 2 giugno 2024 nell’area dei Campi Flegrei sono stati localizzati 56 terremoti (la settimana scorsa erano 274 n.d.r.) con magnitudo maggiore di zero (non si tiene conto quindi degli eventi con magnitudo negativa n.d.r.). Gli eventi più energetici hanno avuto Magnitudo max 1.7. Dalla metà di aprile al 20 maggio, il valore medio della velocità di sollevamento nell’ area di massima deformazione è di circa 20+/3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE).
    In seguito allo sciame del 20-21 maggio, alcune stazioni GNSS nell’area centrale hanno registrato un abbassamento cosismico di circa 0.5-1 cm. Successivamente non si sono evidenziate variazioni significative fino al 29/05, da quando si registra un sollevamento del suolo di circa 1 cm alla stazione GNSS di RITE ed inquelle vicine. ll sollevamento registrato alla stazione GPS di RITE (rione Terra) è di circa 122,5 cm da gennaio 2011, (nei bollettini delle scorse settimana era di 121,5 cm n.d.r.’) di cui circa 26,5 cm da gennaio 2023 e 8,5 cm da gennaio 2024 (il sollevamento è di circa 128,5 centimetri da novembre 2005, superato di circa 34,5 centimetri il livello massimo di sollevamento toccato con l’ultima crisi bradisimica degli anno ’80).  Da novembre del 2005 il suolo si è sollevato di 128,5 centimetri I flussi di CO2 (Anidride Carbonica) dal suolo misurati nell’ultima settimana (stazione di Pisciarelli) non hanno mostrato variazioni significative rispetto alle settimane precedenti. In una emissione fumarolica nell’area di Pisciarelli che dista circa 5 metri in linea d’aria dalla fumarola principale. Nell’ultima settimana non si registrano variazioni significative di temperatura, il cui valore medio rilevato è di 95 °C (anche la settimana scorsa era di ~95°C). Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO