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    Napoli, maxi piantagione marijuana scoperta alle pendici del Vesuvio

    Napoli. Una maxi piantagione di marijuana scoperta nel comune di Trecase alle pendici del Vesuvio: sequestrati oltre 370 piante e 5 kg di droga. I Finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno scoperto e sequestrato un sofisticato laboratorio clandestino per la coltivazione di marijuana all’interno di un immobile confiscato nel Comune di Trecase.
    Punti Chiave Articolo Nel corso dell’operazione, sono state rinvenute e sequestrate 369 piante di marijuana alte circa due metri, già in piena fioritura e pronte per essere raccolte. La resa stimata della coltivazione avrebbe potuto raggiungere i 110 kg di droga, per un valore di mercato superiore a 620.000 euro.  Sequestrate 369 piante di marijuana per un valore di 620mila euro Oltre alle piante, i Finanzieri hanno sequestrato anche tutti gli strumenti utilizzati per l’attività illecita, tra cui: 20 ventilatori industriali35 lampade fluorescentiOltre 300 trasformatori di correnteUna vasca per l’irrigazione di 6 m2Due bilanciniDiversi flaconi fertilizzantiReti per l’essiccazione Le indagini hanno permesso di appurare che la piantagione era alimentata illegalmente mediante il furto di energia elettrica e di acqua pubblica. Oltre alla detenzione e coltivazione di stupefacenti, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, contro ignoti, anche i reati di furto di acqua e di corrente elettrica. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria oplontina, la piantagione è stata distrutta, previo campionamento dei prodotti rinvenuti per la successiva analisi. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata condannato Scarface per maltrattamenti in famiglia

    E’ stato discusso oggi il rito abbreviato dinanzi al G.u.p. di Torre Annunziata Dott.ssa Crasta a carico di Arturo Martinelli, 44 anni, alias “Scarface”.
    Il noto pregiudicato è accusato di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante di averli commessi dinanzi ai minori; di atti persecutori aggravati e plurimi; di lesioni aggravate, in continuazione, in relazione alle aggravanti speciali.
    E’ stato condannato alla pena di anni 2 e mesi 4 di reclusione, tenuto conto dello sconto di pena prevista per la scelta del rito abbreviato. Il P.M. aveva chiesto 4 anni di reclusione.
    E’ l’esito delle discussioni di oggi, della lunga requisitoria del pm, della discussione della parte offesa e dell’arringa fiume della difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Massimo Viscusi, penalista del Foro di Benevento.
    Martinelli, alias “Scarface”, per il tramite del precedente difensore aveva chiesto il patteggiamento, rigettato dal primo gip/gup, per il qual motivo poi aveva chiesto ed ottenuto la definizione del giudizio secondo le forme del giudizio abbreviato, chiesto ed ottenuto dal suo nuovo legale.
    Dagli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, cui era finito in data 7 novembre, gli era stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari con la misura più afflittiva della reclusione presso il carcere di Poggioreale, il 22 aprile 2024, data in cui aveva nominato il nuovo Legale.
    L’indagine, scaturita dal cosiddetto “Codice Rosso” e condotta dai Carabinieri di Torre Annunziata, e’ stata meticolosa e minuziosa, che ha addirittura portato “all’attenzione” del giudicante una querela sporta sempre dalla vittima nell’ottobre 2012.
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei esercitazione di protezione civile a giugno

    Napoli. Il prefetto annuncia una esercitazione di protezione civile a giugno nei Campi Flegrei Servirà per testare la risposta a un’eventuale eruzione vulcanica nei Campi Flegrei si terrà a giugno, ha annunciato il prefetto di Napoli, Michele di Bari. L’esercitazione coinvolgerà i comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, e vedrà la simulazione di un’evacuazione della popolazione.
    Punti Chiave ArticoloDurante un incontro con i sindaci dei tre comuni e i vertici regionali della Protezione Civile, il prefetto ha sottolineato l’importanza di garantire la praticabilità delle vie di fuga, che “devono essere libere da cantieri e altri ostacoli”. Particolare attenzione sarà riservata alle fasce più deboli della popolazione, come i disabili, in caso di evacuazione. Collaborazione e preparazione per il futuro “Le esercitazioni sono fondamentali per testare i piani di emergenza e per migliorare la coordinazione tra le diverse autorità”, ha affermato il prefetto di Bari. “Siamo fiduciosi che il sistema di Protezione Civile sia adeguato ad affrontare un’eventuale crisi, ma dobbiamo essere sempre pronti a migliorare.” Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha ribadito l’importanza di informare la popolazione sui rischi vulcanici e sulle misure di sicurezza da adottare. “Più la gente è informata, meglio può affrontare la situazione con calma”, ha detto Manzoni. L’incontro odierno è stato un’occasione per fare il punto sulle attività intraprese dopo lo sciame sismico che ha colpito i Campi Flegrei nei giorni scorsi. Le autorità hanno confermato che la situazione è sotto controllo, ma che è necessario mantenere alta la guardia e prepararsi a qualsiasi evenienza. Informazione e collaborazione per la sicurezza dei cittadini Le esercitazioni di protezione civile e la comunicazione trasparente con la popolazione sono elementi chiave per garantire la sicurezza dei cittadini in caso di calamità naturali. I Campi Flegrei, con la loro storia di attività vulcanica, rappresentano un’area ad alto rischio, e la collaborazione tra le istituzioni locali, regionali e nazionali è fondamentale per prevenire e gestire i rischi. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Castellammare, i candidati sindaci: “La camorra va tenuta lontana dalle comune”

    Castellammare. Una posizione netta di condanna alla camorra e alle infiltrazioni criminali nelle istituzioni.
    E’ quella che hanno espresso i due candidati sindaci sfidanti di castellammare, dopo l’onta dell scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, nel giorno in cui sono stati arrestati i mandanti e si scoiperto il moventi dell’omicidio del consigliere comunale del pd, Gino Tommasino ucciso nel 2009.
    “La Grande Stabia si realizza allontanando il malaffare, denunciando la camorra e garantendo sicurezza e trasparenza. Un ringraziamento va alla magistratura e alle forze dell’ordine: l’arresto di importanti esponenti del clan D’Alessandro, ritenuti mandanti dell’uccisione nel 2009 del consigliere comunale Gino Tommasino, ci dimostra che la giustizia vince sempre!”. Lo ha detto il candidato del centro sinistra Luigi Vicinanza.
    E poi ha aggiunto: “Uno dei motivi che mi hanno portato ad accettare la candidatura è proprio la necessità di liberare Castellammare dalla morsa della criminalità organizzata. Il nostro compito sarà proprio questo: tenere lontano dalla cosa pubblica il malaffare.
    Luigi Vicinanza: “liberare Castellammare dalla morsa della camorra”
    Dobbiamo garantire trasparenza in tutto: Palazzo Farnese deve ritornare a essere la casa dei cittadini e non un comitato d’affari per pochi intimi. Con noi la camorra non farà affari! Lavoriamo tutti insieme con determinazione affinché la nostra città possa finalmente respirare aria di legalità e giustizia”.
    “Ringraziamo la Dda di Napoli e i carabinieri di Torre Annunziata per non aver mai rinunciato a ricostruire il movente e tutte le responsabilità per la morte del consigliere Gino Tommasino. A 15 anni dal delitto, l’arresto dei presunti mandanti e la ricostruzione del movente dell’omicidio – che seguono la cattura e la condanna degli esecutori – non può che farci dire: la verità va cercata, sempre, a tutti costi e anche quando sembra ormai troppo tardi”. 
    Lo dice in una nota, l’avvocato Mario D’Apuzzo, candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle elezioni comunali di Castellammare di Stabia, in programma per l’8 e il 9 giugno, commentando le nuove accuse e gli arresti notificati oggi, tra gli altri, anche ai presunti mandanti sell’omicidio del consigliere comunale del Pd Luigi Tommasino.
    Mario D’Apuzzo: “Non è mai troppo tardi per difendere la democrazia”
    “Non è mai troppo tardi per difendere la democrazia e la giustizia e oggi è stata fatta luce dopo anni di buio che una ben circoscritta area politica aveva fatto calare sulla città”, dice ancora D’Apuzzo che aggiunge: “resto d’accordo con Sandro Ruotolo e lo invito, di nuovo, a sciogliere ogni riserva: denunci pubblicamente chi nelle liste del suo candidato sindaco potrebbe infiltrare il nuovo consiglio comunale. L’operazione anticamorra di questa mattina può dargli questa occasione”.
    “Ma accanto al lavoro di magistratura e forze dell’ordine deve crescere nei cittadini la cultura della legalità. E a partire da queste settimane di intensa campagna elettorale dove siamo chiamati a vigilare su tutto quando accade. – specifica il candidato del centrodestra – le istituzioni devono giocare il loro ruolo”.
    “La presenza dello Stato deve essere percepita come unica strada, non come via opzionale – dice l’avvocato D’Apuzzo – lo Stato non deve essere un’alternativa, ma l’unica scelta possibile”.
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    Napoli, smaltimento rifiuti irregolare: multato il titolare di un’officina

    Napoli, smaltimento rifiuti irregolare: agenti della polizia locale multano il titolare di un’officina.
    L’Unità Operativa Tutela Ambientale della Polizia Locale di Napoli, in collaborazione con l’Esercito Italiano, ha sanzionato una moto officina nella zona collinare di Napoli per violazioni amministrative e sanitarie, nonché per irregolarità nello smaltimento di rifiuti pericolosi.
    Oltre alla multa, che ammonta a 5800 euro, gli agenti hanno sospeso le attività e sequestrato le attrezzature. Anche a Ponticelli, un’autofficina è stata sanzionata per un passo carraio ritenuto abusivo e per irregolarità nella tenuta dei registri.
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    San Giorgio a Cremano scippatore arrestato subito dopo il colpo

    San Giorgio a Cremano scippatore arrestato subito dopo il colpo: si era rifugiato in un negozio. E’ stato bloccato dalla polizia.
    Ieri pomeriggio, una ragazza si è presentata al Commissariato di San Giorgio a Cremano per denunciare una rapina subita poco prima in via Salvator Rosa, sempre a San Giorgio a Cremano.
    Un individuo le aveva strappato violentemente la borsa ed era fuggito. Dopo le indagini, gli agenti sono riusciti a rintracciare e fermare il responsabile in un negozio nelle vicinanze.
    Pertanto, un 27enne di Massa di Somma è stato arrestato per rapina e la borsa è stata restituita alla legittima proprietaria.
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    Incontro in Prefettura a Napoli sul restauro del pavimento della Galleria Umberto

    Questa mattina, presso la Prefettura di Napoli, si è tenuta una riunione sul futuro della Galleria Umberto I. Il tavolo dedicato alla realizzazione di interventi coordinati per il recupero, la valorizzazione e la messa in sicurezza del celebre sito ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e associazioni.
    L’incontro, presieduto dal prefetto Michele di Bari, ha riunito i rappresentanti del Comune di Napoli, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, della Camera di Commercio, dell’Unione Industriali di Napoli, di Aicast Imprese Italia, di Confesercenti, di Confcommercio e di Sidief Spa.
    Il focus della discussione è stato il piano di restauro della pavimentazione della Galleria, che viene eseguito con una rotazione delle aree di cantiere in singole porzioni del sito. Questa strategia mira a ridurre al minimo il disagio per commercianti e residenti, garantendo sempre l’accesso ai locali commerciali e ai condomini.
    Durante la riunione, i rappresentanti della Soprintendenza hanno ribadito la necessità di una maggiore collaborazione da parte degli esercenti in questa delicata fase dei lavori. “È fondamentale rispettare tutte le prescrizioni per l’uso del suolo pubblico, comprese quelle inerenti il carico e scarico di merci, specie quelle pesanti, che in nessun caso possono essere trasportate sulla pavimentazione del sito monumentale,” recita una nota ufficiale.
    Il prefetto Di Bari ha sollecitato i rappresentanti delle associazioni dei commercianti presenti a sensibilizzare i propri iscritti sull’importanza di osservare scrupolosamente queste prescrizioni. Ha inoltre chiesto ai rappresentanti del Comune di Napoli di vigilare attentamente sul rispetto delle normative, garantendo così che il restauro proceda secondo il cronoprogramma stabilito.
    Il prefetto ha sottolineato che “il breve sacrificio richiesto agli operatori della Galleria sarà ampiamente ripagato dalla restituzione alla collettività di un importante sito culturale, patrimonio di tutti i cittadini e meta di numerosi turisti”. Le associazioni e gli enti presenti hanno assicurato il loro impegno e collaborazione per il buon esito dei lavori, consapevoli dell’importanza di preservare e valorizzare uno dei gioielli architettonici di Napoli.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Incidente a Scampia: 16enne muore schiantandosi con la moto

    Incidente a Scampia: 16enne muore in un tragico incidente stradale. Il giovane, residente nella zona, era in sella a un motociclo Honda SH125 quando si è schiantato contro due auto.
    L’incidente è avvenuto intorno alle 8:30 in via Roma, all’altezza di un distributore di benzina. Il ragazzo stava percorrendo la strada in direzione di Melito di Napoli quando ha tamponato una Fiat Panda che lo precedeva. L’impatto è stato violento e il motociclo ha poi invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con una Ford Ka.
    Il 16enne è stato sbalzato dalla sella e ha perso la vita sul colpo. I soccorritori intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
    Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale del reparto Infortunistica Stradale per i rilievi del caso. I due veicoli coinvolti sono stati sequestrati e i conducenti – un 50enne alla guida della Fiat Panda e un 32enne alla guida della Ford Ka – sono stati sottoposti ai test alcol e droga come da prassi.
    Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. La Polizia Locale sta ricostruendo i fatti e valutando le responsabilità.
    La tragica morte del 16enne ha sconvolto la comunità di Scampia. L’ennesimo incidente mortale che viene raccontato dalle cronache di Napoli in questi giorni. ultimo in ordine di tempo quella di ieri del giovane attore Arcangelo Riposo morto a san Giuseppe Vesuviano.

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    Sventato nuovo tentato suicidio nella notte al carcere di Poggioreale

    Nella notte scorsa, un altro tentativo di suicidio è stato sventato nel carcere di Poggioreale. Un detenuto napoletano di 60 anni, al terzo piano del reparto Genova, ha cercato di impiccarsi utilizzando la cintura dei pantaloni, attaccandola alla finestra del bagno. Fortunatamente, l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria, allertato dagli altri detenuti nella cella, ha impedito la tragedia.
    Luigi Castaldo, segretario regionale del CON.SI.PE Campania, ha espresso preoccupazione per l’aumento dei tentativi di suicidio: “Negli ultimi tempi abbiamo registrato una media di oltre un tentativo di impiccagione al giorno e un suicidio ogni tre giorni. Questo ci deve far riflettere sulle attuali condizioni di molti penitenziari italiani.” Il carcere di Poggioreale è tra i più affollati d’Italia, ospitando oltre 2000 detenuti, e soffre di gravi carenze di personale, sia di Polizia Penitenziaria che di altre figure professionali essenziali.
    Castaldo sottolinea l’urgenza di una nuova organizzazione carceraria: “È necessario un incremento di educatori, psicologi, psichiatri, medici, infermieri e assistenti sociali, per contrastare il senso di abbandono che pervade questi ambienti.” Ha poi lodato il personale di Polizia Penitenziaria per la loro professionalità e umanità, sottolineando che, nonostante le difficoltà, continuano a dimostrare dedizione in un contesto che spesso alimenta odio e violenza.
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    Spettacolo di Peppe Iodice al Maradona, divieto di vendita di bevande nell’area stadio

    In occasione degli spettacoli del comico Peppe Iodice, previsto per il 30 maggio, e del concerto del cantante Fiorellino, in programma il 31 maggio presso lo stadio Maradona, è stato imposto un divieto di vendita di bevande in contenitori rigidi come bottiglie, lattine, vetro, plastica rigida e tetrapak.
    Il divieto riguarda non solo l’interno dello stadio “D.A. Maradona”, ma anche i numerosi esercizi pubblici e commerciali situati nelle aree limitrofe, comprese via Cinthia, via Leopardi, via A. Doria, viale Augusto fino a Piazza Italia, via G. Cesare fino a Piazza Italia, via Campegna, via Diocleziano fino all’incrocio con via Cavalleggeri, viale Kennedy fino all’ingresso della Mostra d’Oltremare, l’intero Piazzale Tecchio, Largo Matteucci e Barsanti, via Claudio, via Marconi e via Terracina tra l’incrocio con via Cinthia, via Leopardi e l’ospedale San Paolo.
    Le bevande potranno essere vendute solo in bicchieri di plastica o carta. Le violazioni a questa ordinanza saranno sanzionate con multe da €25,00 a €500,00. La misura è stata adottata per assicurare un ambiente sicuro e ordinato durante questi importanti eventi cittadini.
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    Il 1° giugno arriva a Napoli la cicloturistica ‘Vesuvio Gravel’

    Il prossimo 1 Giugno arriva a Napoli la Vesuvio Gravel, primo evento per bici gravel e come battesimo non poteva che scegliere il Vesuvio. La Vesuvio Gravel è un evento cicloturistico non competitivo, che fa parte del circuito nazionale Gran Gravel di ARI ed insieme a Bari è la tappa più a sud Italia del calendario 2024.
    Si svolgerà su un percorso di 100 km su strade secondarie, sentieri e single track per più della metà dell’itinerario. Non mancheranno le salite, che sommate porteranno ad un dislivello maggiore della vetta del Vesuvio. La bici consigliata con cui affrontarlo è appunto la gravel bike (anche le mountain bike per chi vuole sentirsi più sicuro), una bici versatile che offre velocità quando serve e robustezza quando la strada diventa sterrata ed inoltre permette di guardare ad una strada non battuta e lasciarsi guidare dalla curiosità.
    La Vesuvio Gravel partirà dalla sede di Napoli Pedala, in Mostra d’Oltremare alle 7.00. Giusto il tempo della colazione e poi ci si tufferà verso il centro attraverso strade insolite e segrete, passando dalla maestosità dei monumenti, all’intimità dei vicoli luoghi di comunità, il tutto in un frullatore di emozioni, suoni, colori, rumori, odori, da farvi perdere ogni punto di riferimento, non solo ai partecipanti che verranno da fuori regione, ma anche a molti napoletani che si troveranno a scoprire angoli inaspettati della propria città.
    Si lascerà la città uscendo da est, lungo la strada del Miglio d’Oro e delle splendide ville vesuviane. Quindi comincerà la salita, alle spalle dell’abitato di Torre del Greco tra single track sterrati e poi per il sentiero della strada Matrone fin su in vetta, costeggiando fiumi di pietra ed i segni delle colate laviche vesuviane. Da qui comincerà la discesa sui magnifici tornanti del sabbione vulcanico, dove vi sembrerà di galleggiare, con la bici sarà lei a decidere la sua scia.
    Si uscirà ad Ottaviano nei presso del Castello Mediceo dove un meritato ristoro accoglierà i partecipanti. Da qui il viaggio proseguirà tra le fertili terre alle pendici del Monte Somma. Rientro panoramico a Napoli, prima attraversando il Bosco di Capodimonte e poi sulla collina di Posillipo. L’aperitivo al tramonto sarà il luogo per raccontarsi la propria impresa e la fatica. Musica, birra gelata faranno il resto.
    Vesuvio Gravel è l’anteprima di un vero è proprio cicloviaggio, di 350 km che si svolgerà in più tappe in programma nel 2025, che si spingerà nelle aree più interne della regione, valorizzando strade sterrate, boschi e sentieri. Obiettivo è quello di costruire una rete sentieristica fruibile in bici, che punti a trasformare, come successo in molte altre esperienze, strade non asfaltate o su cui sarebbe proibitivo fare manutenzione in strade a zero transito veicolare.
    La Vesuvio Gravel è una degli eventi del Napoli Bike Festival 2024 che vedrà subito dopo l’estate ritrovarci con la Napoli Obliqua il 27 Ottobre con gli appassionati di mountain bike.  E’ un evento promosso dall’Associazione Napoli Pedala, rientra tra le manifestazioni di carattere sportivo sostenuta dall’ARUS Regione Campania, gode del sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, INAIL Campania e del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, fa parte della Primavera della mobilità Dolce di AMODO. Qui il link per iscriversi.
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    Licola, scoperta base logistica per il confezionamento della droga: due arresti

    Piazza Cristoforo Colombo nascondeva un’attività illecita. Le strisce di rosso mattone sullo sfondo polveroso non hanno ingannato i carabinieri della sezione operativa di Pozzuoli. Posizionati strategicamente, i militari hanno osservato attentamente la piazza e individuato i due pusher, ignari di essere sorvegliati.
    La piazza era affollata di giovani seduti su un muretto basso, clienti di bar vicini, cani randagi, qualche piccione e bagnanti di ritorno dalla spiaggia distante poche decine di metri. Tra di loro, Mario Riccio, ventunenne di Pozzuoli, si muoveva rapido e discreto, non sfuggendo però agli occhi attenti dei carabinieri.
    Dalla loro postazione privilegiata, i militari hanno documentato diversi scambi di droga-denaro, segnalando alle pattuglie i clienti appena riforniti. Quando hanno deciso di intervenire, Riccio ha compreso immediatamente la situazione, tentando una fuga verso la spiaggia e gettando in mare le dosi invendute. Tuttavia, il suo tentativo non è bastato per evitare l’arresto.
    Non lontano dalla piazza, i carabinieri hanno scoperto la base logistica per il confezionamento della droga in un casolare abbandonato. A presidiare il luogo e la restante cocaina, c’era Gennaro Riccio, fratello minore di Mario, già noto alle forze dell’ordine nonostante i suoi diciannove anni.
    Mario Riccio è stato arrestato con l’accusa di spaccio di droga, mentre Gennaro risponderà di detenzione di droga a fini di spaccio. Entrambi sono stati trasferiti al carcere di Poggioreale, in attesa di giudizio. Sono stati sequestrati 12 grammi di cocaina, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
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