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    Paura a Giugliano: incendio in un edificio di via Bosco Casacelle

    Paura nella notte a Giugliano per un incendio che si è sviluppato in un edificio in via Bosco a Casacelle 25.
    Verso mezzanotte i Carabinieri della locale compagnia sono intervenuti insieme  ai vigili del fuoco che hanno domato le fiamme.
    Dai primi accertamenti pare che l’incendio sia nato da alcuni rifiuti che erano nel vano ascensore all’ultimo piano, il settimo. Nessun ferito, indagini in corso da parte dei carabinieri. Settimo piano e solaio inagibili.
    Tanto spavento per gli abitanti che sono stati costretti a lasciare le case e aspettare in strada o in auto all’addiaccio mentre i vigili spegnevano le fiamme.
    Ora il comune sta provvedendo a delle sistemazioni per gli sfollati. LEGGI TUTTO

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    Pompei, nella Regio IX emerge il panificio prigione

    Un panificio-prigione, dove persone ridotte in schiavitù e asini erano rinchiusi e sfruttati per macinare il grano necessario a produrre il pane. Un ambiente angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce. E nel pavimento intagli per coordinare il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati.L’impianto è emerso nella Regio IX, insula 10, dove sono in corso scavi nell’ambito di un più ampio progetto di messa in sicurezza e manutenzione dei fronti che perimetrano l’area ancora non indagata della città antica di Pompei.
    Le indagini hanno restituito una casa in corso di ristrutturazione. Un’abitazione suddivisa – come spesso avviene – in un settore residenziale decorato con raffinati affreschi di IV stile, e un quartiere produttivo destinato in questo caso alla panificazione. In uno degli ambienti del panificio, erano già emerse nei mesi scorsi tre vittime, a conferma che nonostante la ristrutturazione in corso, la dimora fosse tutt’altro che disabitata.
    Una fotografia/testimonianza del lavoro massacrante a cui erano sottoposti uomini, donne e animali negli antichi mulini-panifici, del cui racconto abbiamo la fortuna di poter disporre di una fonte d’eccezione, lo scrittore Apuleio, vissuto nel II secolo d.C., che nelle Metamorfosi IX 11-13, racconta l’esperienza del protagonista, Lucio, trasformato in asino e venduto a un mugnaio, evidentemente sulla base di una conoscenza diretta di contesti simili.
    Le nuove scoperte rendono possibile descrivere meglio anche il funzionamento pratico dell’impianto produttivo che, seppure in disuso al momento dell’eruzione, ci restituisce una conferma puntuale del quadro sconcertante dipinto da Apuleio.
    Il settore produttivo messo in luce è privo di porte e comunicazioni con l’esterno; l’unica uscita dà sull’atrio; nemmeno la stalla possiede un accesso stradale come frequente in altri casi. “Si tratta, in altre parole, di uno spazio in cui dobbiamo immaginare la presenza di persone di status servile di cui il proprietario sentiva il bisogno di limitare la libertà di movimento – fa notare il Direttore Gabriel Zuchtriegel, in un articolo scientifico a più mani pubblicato oggi sull’E-Journal degli scavi di Pompei.
     È il lato più sconvolgente della schiavitù antica, quello privo di rapporti di fiducia e promesse di manomissione, dove ci si riduceva alla bruta violenza, impressione che è pienamente confermata dalla chiusura delle poche finestre con grate di ferro. “
    La zona delle macine, ubicate nella parte meridionale dell’ambiente centrale, è adiacente alla stalla, caratterizzata dalla presenza di una lunga mangiatoia.
    Attorno alle macine si individua una serie di incavi semicircolari nelle lastre di basalto vulcanico. Data la forte resistenza del materiale, è verosimile che quelle che a prima vista potrebbero sembrare delle “impronte” siano in realtà intagli realizzati appositamente per evitare che gli animali da tiro scivolassero sulla pavimentazione e contemporaneamente tracciare un percorso, formando in tal modo un “solco circolare” (curva canalis) come lo descrive anche Apuleio.
    “Le fonti iconografiche e letterarie, in particolare i rilievi della tomba di Eurysaces a Roma, suggeriscono che di norma una macina fosse movimentata da una coppia composta da un asino e uno schiavo. Quest’ultimo, oltre a spingere la mola, aveva il compito di incitare l’animale e monitorare il processo di macinatura, aggiungere del grano e prelevare la farina.”   
    L’usura dei vari intagli può essere ascritta agli infinti giri, sempre uguali, svolti secondo lo schema predisposto nella pavimentazione. Più che a un solco viene pertanto da pensare all’ingranaggio di un meccanismo di orologeria, concepito per sincronizzare il movimento intorno alle quattro macine concentrate in questa zona.
    L’ambiente riaffiorato, con la sua testimonianza di dura vita quotidiana, integra il quadro raccontato nella mostra “L’altra Pompei: vite comuni all’ombra del Vesuvio” – che inaugurerà il 15 dicembre alla Palestra grande di Pompei-  dedicata a quella miriade di individui spesso dimenticati dalle cronache storiche, come appunto gli schiavi, che costituivano la maggioranza della popolazione e il cui lavoro contribuiva in maniera importante all’economia, ma anche alla cultura e al tessuto sociale della civiltà romana.
    “In ultima analisi – aggiunge il direttore- sono spazi come questo che ci aiutano anche a capire perché c’era chi riteneva necessario cambiare quel mondo e perché negli stessi anni un membro di un piccolo gruppo religioso di nome Paolo, poi santificato, scrive che è meglio essere tutti servi, douloi che vuol dire schiavi, ma non di un padrone terrestre, bensì di uno celeste.” LEGGI TUTTO

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    A POMPEI Controlli sull’inquinamento fiume Sarno, sequestrati fitofarmaci

    Nel corso di controlli mirati sull’inquinamento del fiume Sarno, i militari del Nucleo di Castellammare di Stabia, in collaborazione con i Nas di Napoli e il Nucleo carabinieri parco di Boscoreale, hanno effettuato una scoperta preoccupante in una farmacia agraria a Pompei.
    Durante l’ispezione, focalizzata su presidi fitosanitari, sono emerse irregolarità che hanno portato al sequestro di 83 confezioni di fitofarmaci di varia capacità, compresi diserbanti e pesticidi. Ciò che rende particolarmente grave questa scoperta è che, secondo i dati consultati nel sistema del ministero della Salute, i fitofarmaci in questione avevano autorizzazioni revocate e le scorte erano destinate allo smaltimento, rendendoli quindi non commercializzabili.
    Gli accertamenti condotti nei confronti della farmacia agraria coinvolta proseguiranno per individuare eventuali responsabilità e accertare le ragioni dietro l’impiego di fitofarmaci non conformi. Episodi come questo evidenziano la necessità di una rigorosa vigilanza e di controlli costanti per garantire la conformità e l’aderenza alle normative nel settore dei fitofarmaci. LEGGI TUTTO

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    Scisciano, rissa e spari dopo un incidente stradale

    Notte di follia a Scisciano a seguito di un incidente stradale con rissa e spari.
    Questa notte infatti i carabinieri della sezione radiomobile di Castello di Cisterna e quelli della stazione di San Vitaliano sono intervenuti in via Camaldoli.
    Durante una lite che ha coinvolto diverse persone, poi sfociata in colluttazione, qualcuno avrebbe esploso in aria colpi d’arma da fuoco.
    Non risultano feriti ma i militari hanno rinvenuto in strada alcuni bossoli. Indagini in corso per chiarire dinamica e identificare i responsabili.
    I militari stanno cercando i partecipanti alla rissa e quindi sottoporli agli esami dello Stube per capire chi materialmente ha fatto fuoco.
    @riproduziuone riservata LEGGI TUTTO

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    Napoli, ripartito il traghetto Grimaldi dopo l’allarme bomba

    Allarme bomba su un traghetto della Grimaldi diretto da Napoli a Cagliari e, poi, a Palermo: i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono stati fatti scendere per consentire i controlli da parte delle forze di polizia, con le unità cinofile, che hanno dato esito negativo.
    La nave, dopo i controlli, ha ripreso regolarmente la navigazione nella notte.L’allarme è scattato nel pomeriggio e la partenza del traghetto, prevista per le 19.00, è stata bloccata.
    I 162 passeggeri a bordo sono stati fatti scendere e, successivamente, anche i 67 membri dell’equipaggio, per consentire l’ispezione della nave. Terminati i controlli, sono state avviate le operazioni per la ripartenza del traghetto. LEGGI TUTTO

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    Napoli, domani la “Notte bianca dei presepi”

    Apertura straordinaria, domani 7 dicembre, dalle 15 a mezzanotte, a Napoli, delle botteghe di San Gregorio Armeno e di Piazza San Gaetano “per il tradizionale allestimento del presepe all’Immacolata, nostra protettrice speciale”.
    Lo rende noto il presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno, Vincenzo Capuano. Sarà un bagno di folla per il tradizionale quartiere dei presepi di Napoli, città in questi giorni affollata di turisti.
    Capuano ricollega questa iniziativa ai suoi ricordi d’infanzia, quando con i nonni, il padre, “tutti appartenenti all’antica tradizione dell’arte presepiale, ci riunivamo e stavamo in piedi anche tutta la notte per preparare i presepi, che dovevano essere pronti per il giorno dell’Immacolata. Una vera notte bianca partenopea”.
    L’Associazione delle Botteghe di San Gregorio Armeno presenterà “laboratori presso le botteghe”, con apertura della storica sede della famiglia Capuano. Dalle 19 aperte le visite guidate alla Basilica di San Lorenzo con il parroco frà Domenico Sportiello. Sarà aperta per visite anche la Congrega del Santissimo Crocifisso presso San Paolo Maggiore con il priore Rosario Martusciello.
    Alle 21 ci sarà un concerto dell’ensemble Musico Spirto, con la direzione artistica di Biagio Terracciano e dell’ensemble di flauti dolci Anemos diretto da Concetta Pellegrino. Inoltre, gli Architetti del Paesaggio, con Nabila Di Pilla, disegneranno presepi animati in Piazza San Gaetano. Insomma, concludono gli artigiani di San Gregorio Armeno, “tradizione, folklore e innovazione tutte insieme nella via pedonale forse più importante e visitata di Napoli”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, la Polizia di Stato al Villaggio della Coldiretti

    A partire da domani e fino al 9 dicembre 2023, la Polizia di Stato sarà presente in piazza Municipio con un proprio stand al villaggio organizzato dalla Coldiretti finalizzato a far conoscere le varietà dei prodotti agroalimentari italiani, le sue identità territoriali, le sue origini e le sue tradizioni culinarie.
    Nel quadro delle iniziative volte a promuovere il concetto di polizia di prossimità, anche questa è l’occasione per la Polizia di Stato di essere tra la gente, per conoscerne meglio i bisogni, per aumentarne la fiducia e, insieme, migliorare la qualità della vita.
    In particolare, ci saranno i poliziotti delle Unità Cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per mostrare le loro tecniche di intervento con i cani poliziotto; gli specialisti della Polizia Stradale con  dimostrazioni pratiche inerenti l’utilizzo del drogometro, dell’etilometro, dell’autovelox e del telelaser per il rilevamento della velocità con simulazioni di guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche.
    Infine, non mancheranno le illustrazioni della Polizia Scientifica presente con il laboratorio mobile “Fullback”, un veicolo speciale attrezzato per analisi sul campo, e degli atleti del Centro Nazionale Fiamme Oro di Napoli, orgoglio della Polizia di Stato, che spiegheranno come lo sport sia uno strumento fondamentale per educare i giovani alle regole del vivere civile. LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei, pubblicato il piano di comunicazione alla popolazione

    È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania il Piano di comunicazione alla popolazione previsto dall’articolo 3 del decreto Campi Flegrei, convertito oggi in legge.
    Il piano è stato approvato il 23 novembre scorso “e cioè nei 45 giorni previsti dal provvedimento”, sottolinea la Regione Campania che ha coordinato le attività in stretto raccordo con il Dipartimento della Protezione civile.
    Il piano prevede “la realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate, anche con il concorso del volontariato organizzato di protezione civile, di iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici delle aree interessate, di incontri periodici con la popolazione, di corsi di formazione continua dei giornalisti operanti nell’area, con la finalità di promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile, nonché l’installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile, anche prevedendo specifiche forme di comunicazione per le persone con disabilità”.
    Tra le misure previste dal Piano, oltre agli incontri periodici con la popolazione e ad iniziative specifiche per le scuole, una app di servizio per il cittadino, attività di formazione per il volontariato, per i dipendenti pubblici coinvolti nelle attività, per i giornalisti e gli ordini professionali, la campagna “Io Non Rischio” del Servizio nazionale della Protezione Civile declinata sul fenomeno bradisismico e una campagna di comunicazione regionale.
    Il Piano punta a favorire una comunicazione istituzionale scientifica e competente: per questo ci si avvarrà anche dei centri di competenza Ingv-Ov, Cnr-Igag, Cnr-Irea, Eucentre, Reluis, Plinivs-Lupt. “Il Piano di comunicazione che partirà dalla distinzione tra rischio bradisismico e rischio eruttivo – conclude la nota della Regione Campania – è stato preventivamente condiviso, per assicurare la più larga partecipazione possibile, con i tutti i Comuni della zona rossa Campi Flegrei e non solo con quelli interessati dal fenomeno del lento sollevamento del suolo”. LEGGI TUTTO

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    Caivano, due aziende sequestrate dalla Polizia metropolitana

    La Polizia metropolitana di Napoli ha condotto controlli nel territorio di Caivano, nell’ambito di un programma richiesto dal prefetto di Napoli, e dalla Commissione straordinaria di Caivano.
    Su 8 aziende di varia tipologia, tra cui attività edili, tessili, artigianali, gestione rifiuti e opifici, sono state riscontrate violazioni. Due aziende, un opificio tessile e un’attività di gestione rifiuti, sono state sequestrate per mancanza di autorizzazioni, con denuncia degli responsabili per reati ambientali.
    Un terzo esercizio, uno scatolificio, è stato diffidato per illeciti amministrativi. Nel complesso, sono state comminate sanzioni pecuniarie per 70mila euro. Nei controlli stradali, sono stati verificati 68 veicoli, identificate 98 persone, elevati 35 verbali per violazioni al Codice della Strada, con il sequestro di 4 veicoli, la sospensione di 6 dalla circolazione e il ritiro di 4 patenti.
    Nell’ambito delle attività antibracconaggio, sono stati eseguiti campionamenti di suolo e acque in località Sant’Arcangelo, evidenziando abusi legati alla caccia di specie protette. LEGGI TUTTO