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    Trekking sul Vesuvio, 38enne si smarrisce tra i sentieri : rintracciato e salvato dai Carabinieri

    Un 38enne di Fuorigrotta è partito dal comune di Massa di Somma per fare trekking sul Vesuvio. Dopo diverse ore di cammino però ha perso l’orientamento, e non potendo usare per segnale scadente GPS e web, ha chiamato il 112 per chiedere aiuto.
    Il militare che gli ha risposto lo ha tranquillizzato e ha cercato di cogliere dettagli sul paesaggio che lo circondava. Gli ha detto di rimanere fermo in quel punto e di attendere i soccorsi.
    I carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco hanno seguito le indicazioni dell’operatore in centrale. A pochi minuti dal buio pesto e dopo ore di ricerca, il 38enne è stato avvistato e salvato. Era in buone condizioni di salute ma con qualche escoriazione sul corpo. LEGGI TUTTO

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    Scompare Marco Cirillo da San Pietro a Patierno, la famiglia lancia un appello sui social

    La famiglia di Marco Cirillo, giovane residente nel quartiere San Pietro a Patierno a Napoli, ha lanciato un appello sui social network. L’appello è rivolto a chiunque abbia informazioni sulla scomparsa del giovane e chiede di contattare le forze dell’ordine o i seguenti numeri di telefono: 3383321949 e 3510044072.
    Da quanto si sa, Marco si sarebbe allontanato da casa nella mattinata del 23 dicembre e da allora i familiari non sono riusciti a contattarlo. Secondo alcune segnalazioni, potrebbe essere stato avvistato nei pressi della stazione centrale di Napoli, in piazza Garibaldi.
    Fonte LEGGI TUTTO

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    Napoli, rompe a bastonate il finestrino di un’ambulanza

    I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno denunciato per danneggiamento un 35enne di origini ucraine già noto alle forze dell’ordine.
    L’uomo era in piazza Garibaldi quando è stato soccorso da un’ambulanza. Evidentemente ubriaco, il 35enne ha reagito al tentativo dei sanitari di aiutarlo e ha spaccato uno dei finestrini dell’ambulanza con un bastone.
    È stato portato al Pellegrini ed è tuttora ricoverato. L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate parla dell’aggressione numero 60 da inizio anno nel territorio dell’Asl Napoli 1.
    L’episodio è avvenuto intorno alle 2 di stanotte, vicino alla statua di Garibaldi. “Un senza fissa dimora – spiega il referente dell’associazione – allerta il 118 per malore, dopo poco giunge la vicina postazione 118 della Annunziata.
    I sanitari visitano la persona e, senza apparente motivo, a detta sua ‘per sfogo’, infrange il vetro laterale del mezzo di soccorso con un bastone. Questa resta per noi un’aggressione senza senso”. (D LEGGI TUTTO

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    Napoli, arrestato un 24enne : aveva accoltellato un minorenne

    Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e soccorso pubblico di Napoli hanno individuato e arrestato uno dei due responsabili di un violento attacco avvenuto in via delle Repubbliche Marinare.
    Durante l’aggressione, un 17enne è stato ferito con diverse coltellate in diverse parti del corpo, e è stato trasportato in gravi condizioni all’Ospedale del Mare. Il 24enne napoletano è stato trovato nei pressi della sua abitazione con i vestiti ancora macchiati di sangue ed è stato arrestato per lesioni aggravate in concorso con un altro individuo, che è ancora in corso di identificazione.
    Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida. LEGGI TUTTO

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    Napoli, blitz a Pianura: annullata ordinanza per Alfredo Barone

    Secondo l’accusa, il gruppo Marsicano avrebbe organizzato un’intensa attività di spaccio a Pianura, focalizzata nella piazza associata al loro gruppo. Un mese fa, Marco Gaetano, Ciro Battista, Luca Musto, Alfredo Barone, Antonio Luongo, Giuseppe Nocerino e Antonio Battista sono stati arrestati in relazione a queste attività.Anche se alcuni di loro avevano già ottenuto il beneficio dei domiciliari, il tribunale del Riesame ha recentemente concesso domiciliari e l’obbligo di firma per quasi tutti, ad eccezione di Alfredo Barone, il cui domicilio è stato completamente annullato grazie alla strategia difensiva adottata dai suoi avvocati, Paolo Gallina e Antonio Chianese, dello studio legale Gallina.
    L’accusa aveva sostenuto che tutti coloro che sono stati successivamente arrestati nell’appartamento avevano partecipato all’attività di spaccio, essendo presenti. Tuttavia, il tribunale del Riesame ha concordato con la ricostruzione del giudice per tutti tranne che per Barone. La difesa è riuscita a dimostrare che, sebbene Barone fosse presente, non aveva né soldi né sostanze addosso. Questo ha evidenziato che le forze dell’ordine non erano in grado di indicare il contributo specifico di Barone all’attività di spaccio.
    L’arresto avvenne un mese fa, quando i sette individui furono bloccati durante un controllo da parte degli agenti del commissariato locale in un appartamento situato in un palazzo di via Vicinale Sant’Aniello. Una volta all’interno dell’appartamento, la polizia sorprese e arrestò i sette uomini seduti al tavolo della cucina.
    Durante la perquisizione, furono trovati 1 panetto di hashish del peso di circa 24 grammi, 4 involucri contenenti la stessa sostanza per un peso totale di circa 13 grammi, 2 involucri di cocaina pesanti circa 31 grammi, un involucro di marijuana del peso di circa 98 grammi, 57 dosi della stessa sostanza per un peso complessivo di circa 69 grammi, 85 euro in contanti, materiale per il confezionamento della droga, 2 bilancini di precisione, un paio di forbici e 2 coltelli con la lama contaminata da sostanze stupefacenti. Inoltre, furono sequestrate 3 cartucce calibro 357 magnum e 2 macchine per il sottovuoto. LEGGI TUTTO

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    IL LUTTO E’ morto Piero Craveri, storico e politico. Era il nipote di Benedetto Croce

    E’ morto lo storico e politico Piero Craveri. Figlio di Raimondo Craveri ed Elena Croce, figlia primogenita di Benedetto Croce, era nato nel 1938. Ha studiato al liceo Tasso di Roma e nel 1961 si è laureato in giurisprudenza all’Università “La Sapienza” con Francesco Calasso, professore di Storia del diritto italiano, con una tesi sui “giuristi previchiani napoletani”, pubblicata sugli «Annali di storia del diritto» (VII, 1963, pp. 261-282).
    Durante gli studi ha partecipato alla vita politica universitaria come presidente dell’Unione goliardica romana e capogruppo dell’Unione goliardica italiana nell’Unione Universitaria Rappresentativa Italiana (UNURI), essendosi iscritto prima al Partito Socialista Italiano, poi al Partito Radicale. Nella decima legislatura è stato eletto senatore nel gruppo radicale -federalista europeo ecologista.
    Piero Craveri fu docente universitario, prima assistente di Storia del Diritto italiano alla facoltà di Giurisprudenza della ‘Sapienza’ di Roma, quindi ordinario di Storia dei partiti politici all’università di Genova, di Storia delle istituzioni politiche all’ateneo di Messina e poi all’Istituto Orientale di Napoli e alla ‘Federico II’.
    E’ datato 1977 il suo volume su ‘Sindacato e istituzioni nel dopoguerra’. E assieme a Tiziano Treu ed Ezio Tarantelli fu uno degli estensori del manifesto per la riduzione della scala mobile, su cui si tenne un referendum nel 1985. Il suo nome fu trovato dalle forze dell’ordine nelle liste ‘segnaletiche’ delle Brigate Rosse e per questo motivo gli fu concessa una scorta. Impegnato nel mondo giornalistico, scrisse inizialmente sul ‘Globo’ di Antonio Ghirelli e dalla fondazione nel 1974 collaborò con ‘Repubblica’ diretta da Eugenio Scalfari.
    Scrisse articoli e commenti anche per i quotidani ‘Avanti!’, ‘Mattino’, ‘Messaggero’, ‘Corriere della Sera’, ‘Corriere del Mezzogiorno’ e ‘Sole 24 Ore’. Dal 1982 al 1984 è stato membro del Consiglio scientifico della Confindustria e nel 1987 fu eletto senatore nelle liste del Partito Radicale. Dal 2016, era presidente della fondazione Biblioteca Benedetto Croce. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Vendita casalinga di fuochi illegali a Secondigliano, 29enne arrestato

    Al sicuro tra le pareti del suo garage, un 29enne incensurato di Secondigliano aveva allestito una bancarella piena zeppa di fuochi illegali, protetto dalla percezione rischiosa della strada in cui si trovava, dove i controlli incalzanti dei carabinieri rendevano pericolosa la sua attività.
    Peccato che il portone fosse rimasto aperto, rivelando così i botti in bella mostra e visibili a tutti. I militari del nucleo radiomobile di Napoli, transitando per via Giardino dei Ciliegi, hanno prontamente notato la rivendita clandestina, complice la presenza di diversi clienti in fila.
    Sul banco improvvisato spiccavano 761 ben candelotti Cobra, insieme a 10 “cipolle” artigianali e altri fuochi pirotecnici, per i quali il venditore non aveva ovviamente alcuna licenza di vendita. Il 29enne è stato arrestato e trascorrerà i prossimi giorni ai domiciliari, in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Turismo: Napoli; assessore Armato, per le feste 700mila presenze

    “Il vostro sorriso deve essere il benvenuto per i turisti che stanno affollando la città, grazie ragazzi siete il nostro orgoglio”. Così l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato ha voluto fare gli auguri in piazza Municipio ad una rappresentanza dei 35 tutor che danno informazioni e accolgono i visitatori nelle strade a maggior flusso turistico, distribuendo brochure e informando sugli eventi in città.
    “Secondo i dati dell’osservatorio turistico urbano – ha annunciato l’assessore – prevediamo in questi giorni e fino al 7 gennaio circa 700mila presenze. Abbiamo migliorato i servizi oltre che con i ragazzi in strada, che sono anche a bordo di bici e negli infopoint, anche con l’installazione di bagni mobili, con un maggiore servizio di pulizia delle strade e svuotamento cestini e con accordi che garantiscono i trasporti nei giorni festivi.
    Poi non mancano gli eventi tra tour guidati, spettacoli, le iniziative del Capodanno, l’Epifania in piazza Mercato e il concerto del 1 gennaio del That’s Napoli Live Show che a mezzogiorno animerà con il maestro Morelli piazza Municipio”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Giardini di Palazzo Reale nel degrado

    Napoli. Giardini di Palazzo Reale nel degrado. Borrelli e Gaeta: “E’ la conferma che i cani non c’entravano nulla. Direttore smetta di scaricare sue responsabilità”. Cicatelli (Associazione Qua la zampa): “Il 23 gennaio pronuncia del Tar su nostro ricorso”
    “Abbiamo ricevuto diverse fotografie da parte dei fruitori dei giardini di Palazzo Reale che testimoniano lo stato di degrado in cui versano. Rifiuti di ogni genere sotto le panchine, cartacce e buste di plastica abbandonate nei viali, cestini gettacarte stracolmi. Indice che l’inciviltà regna sovrana e la cura dei giardini è a dir poco inadeguata. Il tutto accade a poco tempo di distanza dalla sconcertante scelta del direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani, di tenere fuori i cani e i loro padroni dai giardini. Come se i responsabili del degrado fossero loro. I fatti confermano che i cani non c’entravano niente e che gli incivili continuano a insozzare l’area. Il direttore smetta di scaricare le sue responsabilità sugli altri e riapra subito i giardini ai cani creando uno spazio a loro dedicato”. Queste le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli e della consigliera regionale Roberta Gaeta, che hanno ricevuto le segnalazioni fotografiche, e stamattina erano all’ingresso del Palazzo reale vietato ai cani insieme a Francesca Cicatelli e Gerardo Ausiello dell’associazione Qua la zampa.
    “Attendiamo che il prossimo 23 gennaio il Tar si esprima sul nostro ricorso – ha dichiarato Francesca Cicatelli dell’associazione Qua la zampa che con Gerardo Ausiello ha promosso la manifestazione per chiedere la riapertura dei giardini di Palazzo reale ai cani – chiarendo finalmente se sia ammissibile o meno l’accesso dei nostri amici a quattro zampe. Nel frattempo attendiamo ancora che il direttore risponda ai nostri quesiti così come lo stesso Tribunale amministrativo aveva disposto”. LEGGI TUTTO

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    Furto in una abitazione di Lecce: arrestato Vincenzo Del Prete

    La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura, nei confronti di  Vincenzo Del Prete, gravemente indiziato del delitto di furto aggravato in abitazione in concorso con un soggetto in corso di identificazione.
    Del Prete è stato rintracciato nella provincia di Lecce da personale delle Squadre Mobile di Napoli e Lecce.
    Del Prete è stato individuato, quale autore di un furto in abitazione avvenuto la notte del 22 ottobre u.s. in Napoli alla via Santa Teresa a Chiaia, 14, quando due soggetti, si sono introdotti in un appartamento attraverso un balcone impossessandosi della somma in contanti di circa 1500 euro in contanti, di uno zaino in tela e di un assistente vocale del tipo “Alexa”.
    Grazie all’analisi delle immagini estrapolate da una telecamera di sorveglianza ubicata all’interno dell’immobile, corroborate da una incessante attività di indagine, ha permesso di addivenire in tempi rapidi all’identificazione di Vincenzo Del Prete.
    Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ricercati per maltrattamenti in famiglia: arrestate 3 perosne

    Nella mattina di ieri, i Falchi della Squadra Mobile hanno eseguito, nei confronti di una 51enne, un 32enne e una 39enne, tutti napoletani, tre provvedimenti per la carcerazione emessi il 5 e 6 dicembre scorsi, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca – Ufficio Esecuzioni Penali.
    I predetti dovranno espiare, rispettivamente, la pena di 2 anni e 8 mesi e di 3 anni e 4 mesi di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia, commessi a Barga (LU) e San Giovanni a Teduccio tra il 2005 e il 2018. LEGGI TUTTO