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    Varcaturo, aggressione a personale 118 “perché rovina immagine hotel”

    “L’ambulanza rovina l’immagine dell’Hotel”. Questo è il motivo per cui, secondo quanto denunciato da Vincenzo De Luca di Intersecurity onlus attraverso Nessuno Tocchi Ippocrate, il personale del 118 avrebbe subito un’aggressione nei pressi di una struttura ricettiva a Varcaturo, frazione di Giugliano in Campania, nella provincia di Napoli.
    Verso le 10:30 di stamattina, il personale dell’automedica Varcaturo è stato allertato insieme all’ambulanza India per un codice rosso in via Domiziana a Varcaturo, presso un noto hotel della zona, per un tentato suicidio. Secondo il racconto del personale sanitario, mentre il medico raccoglieva i dati anamnestici del paziente, il proprietario dell’hotel avrebbe intimato all’autista soccorritore di spostare l’ambulanza dall’ingresso della struttura, affermando che rovinava l’immagine dell’hotel e gli faceva cattiva pubblicità.
    Dalle offese e minacce, l’albergatore sarebbe passato ai fatti, colpendo con pugni il soccorritore “mentre la moglie e la figlia offendevano verbalmente l’infermiera”. L’equipaggio, su indicazione della centrale operativa, si è allontanato dalla scena considerata “non sicura”. Inoltre, mentre gli uomini salivano a bordo, “albergatore e famiglia hanno preso a calci e pugni i mezzi di soccorso”. Attualmente, l’autista si trova in pronto soccorso per curare le ferite provocate dai pugni.
    Secondo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, questa è la quinta aggressione nel territorio dell’Asl Napoli 2 Nord dall’inizio dell’anno e la settima in provincia di Napoli. Nel pomeriggio, alle 17, è previsto un vertice in Prefettura convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, per discutere del potenziamento della sicurezza nelle strutture sanitarie. LEGGI TUTTO

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    Emergenza pronto soccorso Campania, la Regione accusa il Governo

    Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha convocato urgentemente una riunione per affrontare la crisi legata alla carenza di personale nei pronto soccorso.
    Oltre a prendere alcune decisioni operative, la nota ufficiale ribadisce le accuse al Governo per “gravissime responsabilità” riguardo al personale sanitario della Regione Campania, giudicato insufficiente.
    Da Palazzo Santa Lucia, si denuncia una “scandalosa sottodotazione di posti letto nella sanità campana”, con critiche verso i “vincoli permanenti e immotivati” che limitano il superamento di questa sottodimensionamento.
    Nell’incontro odierno, si è esaminata ogni possibile soluzione, anche transitoria, per affrontare i problemi nei pronto soccorso regionali.
    Di fronte alla mancanza di partecipazione di medici ai numerosi concorsi indetti per coprire i posti nei pronto soccorso, è stata approvata una delibera ad hoc per autorizzare l’utilizzo, anche a tempo determinato, del personale medico di specialità affini a quelle dell’emergenza, come cardiologi, gastroenterologi e internisti, sia da personale già impiegato nelle strutture sanitarie sia da persone idonee presenti nelle graduatorie regionali.
    Inoltre, è stata presa la decisione di indire rapidamente un concorso unico regionale per valutare nuovamente la disponibilità di medici per l’attività di pronto soccorso. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Truffa ad anziani a Sondrio, denunciata coppia di Napoli

    Nella mattina del 5 dicembre scorso i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Sondrio, in Lombardia, e della Stazione di Morbegno hanno deferito all’autorità giudiziaria per il reato di truffa in danno di anziani una coppia di conviventi residenti a Napoli.
    I due, già noti alle forze di polizia, provenienti da Milano con un’auto presa a noleggio, sono stati seguiti dai militari sino al centro di Chiavenna e lì fermati e perquisiti. All’interno della macchina i Carabinieri hanno subito trovato alcuni oggetti d’oro sottratti alle vittime delle truffe commesse il giorno precedente a Morbegno e a Chiesa in Valmalenco.
    In seguito, altri oggetti sono stati trovati dalla perquisizione effettuata nel bed and breakfast di Milano dove erano alloggiati sono stati recuperati i restanti gioielli a loro consegnati dalle stesse vittime, insieme alla somma di 19 mila euro circa in contanti. La refurtiva è stata posta sotto sequestro per la successiva restituzione ai legittimi proprietari. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Nuove case per gli abitanti del ‘Bronx’ di Napoli, sos per il murales di Maradona

    Sarà possibile salvare il murale dedicato a Maradona dallo street artist napoletano Jorit che si trova a Taverna del Ferro, il cosiddetto ‘Bronx’ del quartiere di San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, dove dal 2 febbraio partirà un progetto di riqualificazione delle abitazioni in una zona ora particolarmente degradata?
    Il murale è uno di quelli che omaggiano il campione argentino indimenticato a Napoli. Un altro, di un altro artista, è invece meta quotidiana di turisti da tutto il mondo nella zona dei Quartieri Spagnoli. Il maxi progetto del Comune, finanziato dal Pnrr per 106 milioni di euro, coinvolge 360 famiglie che finalmente potranno avere una collocazione dignitosa.
    Si partirà con l’abbattimento di due grandi palazzoni che furono costruiti dopo il terremoto dell’80. Sulla facciata i murales di Jorit dedicati a Maradona ed a Che Guevara: inevitabile – come ha riportato Repubblica Napoli ,occupandosi della vicenda di cui riferisce oggi anche il Corriere della Sera – il loro abbattimento.
    I residenti chiedono una soluzione che possa preservarli, anche perchè sono in qualche modo una meta di attrazione per visitatori in città. Sul territorio sono state molte le prese di posizione che sollecitano una salvaguardia dell’opera. Jorit è intervenuto dicendo che è positivo che le persone abbiano delle nuove abitazioni ma ha espresso l’auspicio che si possa salvare il murale. Tra meno di un mese l’apertura del cantiere, la soluzione dovrà essere rapida. LEGGI TUTTO

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    Derubati 5 volte in 12 mesi. La denuncia di un panificio di Sant’Antimo

    “In 12 mesi è la QUINTA volta che nel pieno della notte veniamo svegliati dall’antifurto a causa di queste bande di criminali che scassinano negozi. Il 2024 è iniziato come è finito il 2023 ( gennaio, giugno, novembre, dicembre), noi con la voglia di lavorare e loro con la voglia di rubare.
    Le altre volte non abbiamo voluto pubblicare nulla ma ora vogliamo lanciare questo appello affinché ci sia più controllo del territorio perché ormai noi commercianti siamo in balia di questi malviventi, che continuano ad operare indisturbati. BASTA noi commercianti non ne possiamo più di subire tutto questo!”, questa è la denuncia social dei titolari del Panificio Petrone di Sant’Antimo.
    Una denuncia che è un pò il grido di aiuto di tanti cittadini, commercianti ed imprenditori di tutto il territorio napoletano e campano vittime di continui furti e rapine, come dimostrano le continue segnalazioni e gli innumerevoli appelli che ogni giorno giungono al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
    “In questo modo, lasciando la cittadinanza in balia di delinquenti e criminali, si sta ammazzando l’economia, l’imprenditoria e la voglia di continuare a vivere qui. ‘Un nuovo piano sicurezza, un nuovo piano sicurezza’ lo chiediamo da tempo e ce lo promettono da mesi e mesi ma noi ancora non lo vediamo, così come pure i cittadini. Si faccia qualcosa di serio e concreto per fermare la criminalità e quest’ondata inarrestabile di furti e rapine”, le parole di Borrelli. LEGGI TUTTO

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    Acerra, gli studenti occupano il Liceo Alfonso Maria De Liguori

    “Oggi, noi studenti del Liceo Alfonso Maria De Liguori insieme al Coordiamento KAOS abbiamo occupato il nostro istituto per porre fine al silenzio sulla questione biocidio”.
    Lo scrivono in un comunicato gli studenti che protestano contro l’inceneritore, terra dei Fuochi e il biocidio.
    “Anni fa, mentre la nostra classe dirigente tentava di nascondere la realtà, pochi coraggiosi dottorə realizzarono contro inchieste, scoprendo che chi nasce nel nostro territorio soffre di un indebolimento a livello del dna, una condanna dalla nascita a una probabilità molto più alta di contrarre tumori e di morire di tumore rispetto a unə cittadinə di qualunque altra Regione; difatti, Acerra fa parte del “Triangolo della Morte”, una zona nota per incidenza e mortalità dei tumori notevolmente più alta rispetto al resto d’Italia”, spiegano.
    E poi aggiungono: “Dopo lo stanziamento di ulteriori 27 milioni di euro da parte della Regione all’inceneritore – Che potrebbero essere investiti per lavorare sulle ingenti problematiche ambientali, storiche e culturali che affliggono la nostra zona – noi studenti abbiamo preso coscienza della condizione drammatica in cui versa la nostra città e abbiamo sentito il bisogno di prenderci la scuola, uno spazio nostro ma aperto per confrontarci e organizzarci insieme contro il biocidio, la crisi climatica, contro l’incenerimento dei rifiuti, contro la classe dirigente della Regione Campania che pongono il loro guadagno sopra le vite dei cittadini.
    Con questa occupazione vogliamo che il biocidio torni sotto i riflettori di tutta la regione, vogliamo che le rivendicazioni di noi studentə acquistino una forza e abbiano un impatto mediatico altrimenti impossibile. Pretendiamo una gestione diversa dello smaltimento dei rifiuti, basata sul riuso e sul riciclo e su una economia circolare di essi;
    pretendiamo la fine delle politiche ecocide e di morte; pretendiamo la fine del silenzio da parte delle istituzioni circa il dramma della Terra dei Fuochi. Vogliamo che il governo nazionale e le istituzioni locali ci forniscano gli strumenti per lasciarci alle spalle la devastazione ambientale e gli strumenti per non doverla fronteggiare mai più. Proprio per questo ci vediamo tutti insieme il 13 gennaio a piazza Duomo alle ore 16,30″. LEGGI TUTTO

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    Napoli, in piazza Bellini mura greche della città utilizzate come pattumiera

    Napoli. Piazza Bellini continua a essere in balìa di vandali e teppisti che, specie nei fine settimana di movida, si nascondono tra migliaia di giovani che affollano i giardinetti.
    “Davvero mortificanti le immagini fotografiche che mi sono state inviate con le antiche mura greche della città utilizzate come pattumiera. Centinaia di bottiglie di vetro, bicchieri di plastica, cartacce e residui di banchetti improvvisati gettati senza vergogna in uno dei siti simbolo della città.
    Le tabelle turistiche cancellate con vernice spray. Serve tolleranza zero nei confronti di chi mortifica Napoli e i suoi inestimabili tesori. Chi insozza la città deve essere sanzionato come merita.
    E’ giunto il momento di tutelare le antiche mura della città dall’assalto dei vandali con ogni mezzo, ivi compresa la loro copertura con materiali che ne consentano la visione ma, al tempo stesso, le preservino dai nuovi barbari”.
    Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli che ha ricevuto le segnalazioni fotografiche del degrado in piazza Bellini. LEGGI TUTTO

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    Casamicciola, nave bloccata: sub la staccano da catena di una boa

    La nave Maria Buono, che questa mattina è finita su una boa nel porto di Casamicciola a causa del forte vento a Ischia, rimarrà ancorata nel porto durante la notte e sarà trasferita domani al cantiere a Napoli.
    A seguito del blocco causato da una catena finita nell’elica, la nave è stata ormeggiata al molo nel corso della mattinata, permettendo lo sbarco dei passeggeri e dei veicoli imbarcati per la tratta da Ischia a Pozzuoli.
    Successivamente, i subacquei sono intervenuti per liberare la nave dalla catena che si era attorcigliata tra l’elica e il timone, impedendo la navigazione.
    Dopo il recupero, la nave sarà trasferita in cantiere a Napoli, dove verranno effettuati i necessari controlli per valutare l’entità dei danni subiti durante l’incidente. Le cause dell’accaduto saranno oggetto di indagine da parte dell’autorità marittima nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ancora violenza in Pronto soccorso

    Si registrano in queste settimane ancora violenze a carico di operatori sanitari nei pronto soccorso della nostra regione. Si intensificano le richieste al Prefetto di Napoli di un intervento forte di presidi di pubblica sicurezza per maggiore controllo e tutela dell’ordine pubblico.Naturalmente inizia la protesta e la minaccia di sciopero da parte del sindacato degli infermieri a tutela degli operatori. Il quadro descritto delinea la grave situazione del Sistema Sanitario Nazionale che peggiora sempre di più.
    La difficoltà economica restringe le possibilità di cure adeguate, come se si vivesse costantemente in una situazione di emergenza/ urgenza. La carenza significativa di medici ed infermieri sottopone a turni lavorativi stressanti il personale dei pronto soccorso, che deve fronteggiare una marea di pazienti sintomatici ed urgenti.
    Di fronte a una situazione altamente critica, il silenzio della politica è assordante.La presidente del Consiglio peraltro afferma che l’autonomia potrà essere un volano positivo anche per il mezzogiorno, dimenticando che già attualmente esiste una migrazione notevole di pazienti verso il nord.
    Il gravoso handicap esistente sia delle strutture che del personale ha spostato enormi erogazioni finanziarie dalle regioni meridionali verso il settentrione, aumentando il gap già esistente.
    Nella sanità abbiamo già sperimentato con la pandemia da Covid 19 che le diverse programmazioni regionali hanno prodotto risultati contrastanti prevalentemente a vantaggio del nord. Allo stato attuale non si prevedono, nella manovra di bilancio, aumenti di finanziamento da parte del governo al S.S.N.
    In Campania non si percepiscono, d’altra parte, tentativi di organizzazione di medicina territoriale per affrontare le emergenze stagionali senza affollare gli ospedali. Attualmente di fronte all’aumento di ricoveri per polmoniti e Covid non è stato predisposto un piano per fronteggiare l’aumentata richiesta di cure da parte della collettività.
    La medicina territoriale è carente, non ha ancora una dimensione di organicità per poter affrontare e gestire l’emergenza; nel contempo gli ospedali ridiventano superaffollati determinando caos e favorendo gesti e atti di violenza contro il personale.
    Cosa dedurne? Che le risorse finanziarie governative destinate alla sanità pubblica sono insufficienti e che altrettanto si deve dire per il numero degli addetti. In alcune regioni si è riusciti ad organizzare i servizi con uno standard accettabile. In Campania, invece, proprio la mancanza di processi di organizzazione dei servizi, l’inefficienza del sistema diventa sempre più preoccupante ed inevitabilmente favorisce ingiustificati atti di violenza.
    Luigi Santini LEGGI TUTTO

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    Napoli, occupano abusivamente casa di 75enne con figlio invalido in via Stadera

    Nuovo caso a Napoli di occupazione abusiva di un alloggio popolare segnalato al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.La signora Anna Altamura, 75enne con un figlio invalido proprietaria di una casa popolare in via Stadera al civico 80 in quanto erede unica dei genitori che l’avevano acquistata dall’IACP, lo scorso 29 settembre faceva rientro dopo un periodo trascorso a casa della figlia e trovava l’immobile occupato da alcuni nuclei familiari di origine colombiana.
    Gli stessi occupanti erano riusciti ad entrare procurandosi le chiavi da una conoscente della proprietaria cui la casa era stata affidata per un periodo transitorio. Dopo diverse denunce a seguito delle quali c’è stato anche l’intervento dei Carabinieri, la signora Anna non è ancora riuscita a rientrare in casa propria.
    “Sono centinaia le occupazioni abusive in atto, ma non esiste ancora un quadro chiaro su cosa avvenga all’interno delle case popolari a Napoli e in tutte le città metropolitane – ha commentato Borrelli.
    Spesso a gestire le assegnazioni sono organizzazioni criminali, altre volte ci troviamo di fronte a casi di soprusi orchestrati da occupanti abusivi ai danni di anziani o persone sole per indurli ad andare via liberando altre case da occupare.
    Altre volte ancora, come il caso della signora Anna, si viene ingannati da persone che entrano in casa con una scusa e poi non vogliono più andar via. In questo quadro la priorità è fare chiarezza su chi occupa gli alloggi popolari, con quali titoli e se è in regola con i pagamenti alle amministrazioni.
    Una operazione verità non più rinviabile visto il crescente numero di segnalazioni che riceviamo quotidianamente. E’ giunto il momento che enti gestori e le amministrazioni pubbliche facciano la loro parte per stroncare la presenza criminale e il mercimonio di affari inaccettabili che avvengono in questi luoghi”. Queste le parole del deputato Borrelli che seguirà la vicenda.
    “Ho 75 anni e un figlio invalido, non ho molto tempo davanti per rientrare in possesso di casa mia – afferma Anna Altamura. Sono seriamente preoccupata perché da oltre tre mesi vedo nuclei familiari di extracomunitari alternarsi nella mia abitazione senza sapere cosa accade e senza poter nemmeno recuperare le mie cose.
    Ho anche staccato le utenze ma vedo che luce e gas sono ancora operativi. Non vorrei che si fossero allacciati abusivamente a qualche contatore e poi sarei io a pagarne le conseguenze. Il mio errore? Essermi fidata di una persona che credevo amica alla quale avevo offerto ospitalità. Mai avrei pensato che la stessa desse le mie chiavi a terzi per poi scomparire. Non vorrei che fosse tutto premeditato.
    Mi sono rivolta ai Carabinieri, ho denunciato, ma resto ancora fuori casa. Abbiamo acquistato con grandi sacrifici la casa dal Comune e adesso non posso viverla con la mia famiglia. Tutto questo non è giusto e chiedo aiuto alle istituzioni”. LEGGI TUTTO

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    Lotteria Italia, a Roma, Milano e Napoli quasi il 25% dei premi vinti

    Roma, Milano e Napoli: sono queste le tre ‘regine’ della Lotteria Italia 2023. In queste tre città infatti sono stati vinti, tra premi di prima, seconda e terza categoria ben 50 premi sui 210 totali estratti ieri sera durante la storica estrazione della Befana.
    +In particolare – segnala l’agenzia Agimeg – la capitale ha conquistato il primo posto, con ben 27 premi vinti alla Lotteria Italia. Quest’anno però Roma non ha visto premi di prima categoria. Delle 27 vincite, infatti, 25 sono premi di terza categoria da 20.000 euro ciascuno e solo due da 100.000 euro.
    Da notare inoltre che ben 19 sui 27 premi sono stati vinti a Roma città, mentre solo 8 in provincia. In totale, quindi, a Roma sono stati distribuiti premi per 700.000 euro. Al secondo posto di questa speciale graduatoria c’è Milano, molto staccata però da Roma, visti i ‘soli’ 14 premi vinti, ma con un importo totale da capogiro.
    Il capoluogo lombardo si è visto infatti assegnare il premio maggiore della Lotteria Italia 2023, quello da 5 milioni di euro che, insieme agli altri 13 premi di terza categoria, ha fatto arrivare le vincite totali a ben 5.260.000 euro. Sono stati invece 340.000 mila gli euro distribuiti dai 9 premi vinti a Napoli e provincia. Gli appassionati partenopei hanno vinto due premi da 100.000 euro e 7 da 20.000 euro.
    La classifica delle province più fortunate nell’ultima edizione della Lotteria Italia si completa con Torino, dove sono stati vinti 8 premi (tutti da 20.000 euro) e, appaiate a 7 premi vinti, Arezzo, Bologna e Firenze. Solo nelle due province toscane però è stato vinto, oltre ai premi di terza categoria, anche un premio da 100.000 ciascuna.
    A Salerno sono invece andati 6 premi totali e precisamente quello da 2,5 milioni di euro, 2 da 100.000 e 3 da 20.000 euro. Da notare che cinque premi di terza categoria sono stati assegnati a biglietti acquistati online. LEGGI TUTTO

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    Maltempo in Campania, collegamenti difficili per le isole del Golfo

    Giornata difficile per chi viaggia via mare nel golfo di Napoli, per effetto delle condizioni meteo marine sfavorevoli.
    Risultano infatti sospesi tutti i collegamenti per le isole di Ischia e Procida operati dagli aliscafi, sia da Napoli che da Pozzuoli; le due isole attualmente restano collegate dalle navi anche se sono state cancellate alcune corse anche dei traghetti.
    In particolare risultano sospese alcune corse da Casamicciola per Pozzuoli e viceversa per l’incagliamento di una nave che opera quella tratta, avvenuto stamattina presto a causa del vento, ed altre corse da e per Procida per il mare agitato.
    Situazione similke anche per i collegamenti con Capri sia da napoli sia da Sorrento. LEGGI TUTTO