More stories

  • in

    Lettere licenziamento a lavoratori ditta pulizie Pomigliano

    Risale la tensione tra i 18 lavoratori addetti alle pulizie civili nel Centro ricerche Fiat di Pomigliano d’Arco, che in questi giorni stanno ricevendo le lettere di licenziamento dalla ditta che dal 1 febbraio lascerà il posto alla nuova azienda che si è aggiudicata l’appalto e che ha proposto loro un contratto di lavoro ma dimezzando l’orario di lavoro.
    Una situazione che ha spinto le segreterie regionali campane della Filcams-Cgil e dell’Ugl Ambiente e servizi, a chiedere un incontro urgente con i vertici dell’azienda aggiudicatrice d’appalto per discutere del mantenimento dei livelli occupazionali e salariali delle maestranze.
    “Nonostante le organizzazioni sindacali stiano tentando di interloquire con le parti per conoscere l’esito degli incontri avuti tra Stellantis e la società subentrante – hanno scritto i segretari regionali di Filcalms e Ugl Ambiente e Servizi, Guglielmo Mastrogiovanni e Antonio Esposito – allo stato non si hanno notizie e rischiamo di arrivare lentamente al 31 gennaio nelle stesse drammatiche condizioni in cui ci ritrovavamo al 31 dicembre”.
    I sindacalisti sottolineano che la tensione tra i lavoratori è risalita, complici le lettere di licenziamento ricevute dalla società uscente, e l’assenza “ad intravedere sbocchi e definitive soluzioni, e non si escludono già dalle prossime ore nuove azioni di protesta incontrollate dei lavoratori con presidi fuori lo stabilimento di Pomigliano, stanchi di essere trattati come numeri e non come persone con una propria dignità, carichi familiari da tutelare e un salario da difendere a tutti i costi”.
    Gli esponenti delle due organizzazioni sindacali, infine, si dicono disponibili da subito ad un incontro “per la risoluzione della vertenza”. LEGGI TUTTO

  • in

    L’addio a Enzo Moscato, il drammaturgo che ha dato voce a Napoli

    Napoli ha salutato Enzo Moscato, il drammaturgo che ha raccontato la città e i suoi abitanti con un linguaggio crudo e poetico.
    La camera ardente è stata allestita alla Sala Assoli, il suo teatro di riferimento, dove la bara è stata esposta sul palcoscenico. Ai funerali, celebrati nella chiesa di San Ferdinando, hanno partecipato centinaia di persone, tra cui attori, registi, musicisti e politici.
    Toni Servillo, che ha recitato in molte opere di Moscato, ha ricordato il suo amico e maestro come un “grande autore che ha saputo seminare parole e pensieri meravigliosi”.
    Il regista Mario Martone ha sottolineato che Moscato “ha dato voce a Napoli come Eduardo e Viviani”, aggiungendo che “la sua voce non potrà più risuonare, ma nuove voci arriveranno”.
    Giuseppe Affinito, giovane attore e regista che ha studiato e recitato sotto la guida di Moscato, ha parlato di un “confine tracciato tra due mondi, un’utopia, un sogno”.
    Enzo Moscato è morto sabato sera all’età di 75 anni. Il suo lavoro ha lasciato un segno indelebile nella scena teatrale italiana e internazionale. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, busto Mussolini al Cardarelli: scatta l’inchiesta

    Un busto di Benito Mussolini esposto in una stanza dell’ospedale Cardarelli: sulla notizia con foto pubblicata dal sito Internapoli la direzione generale dell’ospedale ha avviato una inchiesta interna.
    E’ stato attivato, si legge in una nota, “il servizio ispettivo interno per verificare quanto riportato e individuare i responsabili di quanto segnalato”. La foto riportata dal sito mostra il busto del duce esposto accanto a un calendario del 2021 con la foto di Mussolini e il motto ‘Memento audere semper’.
    “Le norme e il codice di comportamento del dipendente pubblico – ricorda la direzione del Cardarelli – prevedono la massima neutralità da parte di chi lavora per la pubblica amministrazione e pertanto limita le esternazioni in merito a opinioni politiche, preferenze sessuali, credo religioso”.
    A seguito degli accertamenti “eventuali responsabili di comportamenti inappropriati saranno segnalati all’Ufficio Provvedimenti Disciplinari”.
    Preziosi, individuare responsabile busto Mussolini al Cardarelli
     “Gravissimo che in un ospedale pubblico si tenga un busto di Mussolini, tanto più se quell’ospedale è il Cardarelli di Napoli, che ha una storia e un’immagine da preservare”, lo dice Barbara Preziosi, membro del Comitato Promotore Popolari Europeisti Riformatori (PER).
    “Questo è solo l’ultimo degli episodi che dovrebbero farci interrogare su ciò che sta avvenendo nel nostro paese e sul clima che si respira – prosegue Preziosi -. Bene che la direzione dell’Azienda Ospedaliera abbia avviato un’indagine interna per comprendere chi ha messo quel busto, in modo che si possano adottare le dovute sanzioni”.
    Preziosi evidenzia inoltre i rischi di una rinascita dell’ideologia fascista, un “attentato ai valori democratici che abbiamo faticosamente costruito nel corso degli anni. L’adesione a ideologie autoritarie mina la fiducia nella democrazia rappresentativa e promuove un clima di sospetto e divisione. Ci aspettiamo che gli esponenti di maggioranza prendano le distanze in modo netto e inequivocabil”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, domani sciopero Sapna: stop raccolta rifiuti in tutta la provincia

    Una mobilitazione di considerevole durata e intensità è in programma per domani, martedì 16 gennaio, con l’obiettivo di “difendere l’interesse collettivo dei cittadini e dei lavoratori della Sapna”.
    Questo è quanto rende noto la Cgil Funzione Pubblica, insieme a Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, annunciando lo sciopero presso l’azienda Sapna (Sistema Ambiente Provincia di Napoli) della Città Metropolitana di Napoli, responsabile della raccolta rifiuti nella provincia napoletana.
    La prima azione di sciopero sarà di 24 ore, coinvolgendo la sospensione di tutte le attività degli impianti, dei siti, delle discariche e degli uffici della Sapna. Durante lo sciopero, i lavoratori saranno presenti in presidio sotto gli uffici della Regione di Palazzo Santa Lucia.
    I sindacati sottolineano che il Consiglio d’Ambito di Eda Napoli 3, il 29 dicembre scorso, ha deciso di adottare un modello gestionale misto a capitale pubblico-privato per i servizi di smaltimento rifiuti e gestione degli impianti nei Comuni dell’ambito Ato3.
    Questa decisione, secondo i sindacati, va contro gli impegni precedentemente assunti con le parti sociali, ponendo a rischio la società pubblica Sapna e il suo ruolo cruciale nel trattamento dei rifiuti non differenziati di 92 Comuni della Provincia di Napoli.
    I sindacati prevedono che questa privatizzazione possa compromettere la trasparenza e la legalità del processo, aumentando i costi di gestione e le tariffe applicate ai cittadini. Oltre a ciò, la frammentazione del ciclo integrato dei rifiuti può favorire l’infiltrazione di capitali illeciti. Gli scioperi annunciati sono progettati come una serie di giornate di interruzione completa della raccolta dei rifiuti, con il rischio di accumulo significativo nelle strade.
    I sindacati esprimono preoccupazione per l’effetto negativo sul mantenimento dei livelli occupazionali e delle professionalità degli impianti, delle discariche e della sede direzionale. Chiedono il ritiro immediato delle deliberazioni adottate dall’Ato Na3 e auspicano l’intervento tempestivo del sindaco metropolitano Manfredi, finora assente nei confronti istituzionali.
    G.B. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, allarme dei medici di famiglia: “Siamo a rischio aggressioni”

    Ernesto Esposito segretario Aziendale Smi Asl Napoli 1 centro in una lancia l’allarme sui medici di famiglia e sulle aggressioni.
    “Il clima e’ teso, le notizie false circolate sui media, la campagna contro la medicina generale iniziata dai primi di gennaio 2024 possono innescare come un fulmine a ciel sereno aggressioni fisiche e verbali immotivate contro i medici di famiglia .
    Consentiamo ai medici di lavorare serenamente in trincea in questo picco di covid e influenza senza interferire provocatoriamente nel precario equilibrio del rapporto medico paziente. 
    Lo Smi chiede alle istituzioni sanitarie preposte, alle forze dell’ordine, alla Prefettura di Napoli massima vigilanza per prevenire eventuali aggressioni fisiche ai medici di famiglia che potrebbero essere vittime di atti violenti conseguenziali alla diffusione di false accuse alla categoria e che sono quotidianamente a diretto contatto con la cittadinanza”.conclude la nota. LEGGI TUTTO

  • in

    LA GIORNATA Enzo Moscato, camera ardente in Sala Assoli. I funerali alla Chiesa di San Ferdinando

    Domani, lunedì 15 gennaio, dalle ore 10.00 alle 14.00, la Sala Assoli si trasformerà in un toccante luogo di commiato, ospitando la camera ardente di Enzo Moscato. Sarà un’occasione per tutti coloro che hanno amato la poesia scenica del grande artista, per gli attori che hanno solcato le sue opere e per la cittadinanza tutta, di dare l’ultimo saluto al cantore della Napoli più buia e più fulgida.
    Il geniale poeta della scena, le cui parole continuano a risuonare vibranti nella sua casa teatrale, tornerà per qualche ora nel cuore dei Quartieri Spagnoli. A pochi passi dalla sua casa natale, tra le strade e i vicoli che hanno ispirato il suo straordinario lavoro, la città avrà l’opportunità di rendere omaggio a un’icona della cultura napoletana.
    I funerali di Enzo Moscato saranno invece celebrati alle ore 15.00 presso la Chiesa di San Ferdinando. Questo luogo sacro, dedicato alle anime degli artisti della città partenopea, accoglierà la cerimonia funebre, offrendo un addio solenne a uno dei giganti del teatro contemporaneo. LEGGI TUTTO

  • in

    L’INIZIATIVA Volontari ripuliscono dai rifiuti l’area della Gaiola a Napoli

    I volontari di CSI Gaiola Onlus, Marevivo Onlus e Ammare hanno condotto con successo un’operazione di pulizia, riuscendo a rimuovere oltre 100 chili di rifiuti dall’area della Gaiola. Ogni volta che Napoli è colpita da intense piogge, il mare si riempie di detriti che alla fine finiscono sulla costa.
    Questa volta, l’area della Gaiola è stata oggetto di un intervento di pulizia da parte dei volontari, che hanno contribuito a ripristinare la sua bellezza. Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha espresso seria preoccupazione per il destino della Gaiola, evidenziando la problematica dell’accumulo di rifiuti a causa delle piogge abbondanti.
    Ha inoltrato una lettera al Commissario all’Ambiente dell’Unione Europea, richiedendo un intervento urgente della Commissione per prevenire i rischi connessi all’aumento della portata delle acque reflue, convogliate negli scarichi di Coroglio, e per affrontare le problematiche legate alla realizzazione del nuovo bypass e della condotta di scarico sottomarina. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, baby gang aggredisce coetaneo alla Galleria Umberto I, 14enne in possesso di coltello a serramanico

    Napoli. La scorsa notte un gruppo di ragazzi è stato aggredito da una baby gang in Galleria Umberto I.
    Uno dei giovani malmenati è riuscito a scappare verso piazza Trieste e Trento, dove ha chiesto aiuto a una pattuglia della Polizia Municipale. Gli agenti sono intervenuti fermando i membri della baby gang e a seguito di una perquisizione un 14enne è stato ritrovato in possesso di un coltello a serramanico.
    “Siamo in piena emergenza armi e baby gang. Crimini efferati e violenti sono ormai all’ordine del giorno tra Napoli e provincia e i protagonisti di queste follie sono giovani sempre più spesso minorenni. I primi colpevoli di questa situazione sono senza dubbio i genitori.
    Troppo spesso i ragazzi sono lasciati a loro stessi, senza regole, senza valori, pascolano in strada fino a notte inoltrata senza che nessuno si preoccupi di dove siano e cosa stiano combinando. I genitori dovrebbero essere i primi a pagare le conseguenze dei comportamenti dei figli minorenni perché non possono abdicare al loro ruolo educativo, se questo accade devono intervenire i servizi sociali.
    Da tempo denuncio una deriva violenta che sta divorando i minorenni della nostra città e contro la quale non vengono prese misure adeguate. Se necessario si arrivi alla militarizzazione delle nostre strade. Con un costante controllo del territorio è possibile prevenire e contrastare questi crimini, come accaduto la scorsa notte in Galleria Umberto I.
    La baby gang è stata neutralizzata grazie alla presenza di agenti delle forze dell’ordine in piazza Trieste e Trento che, agendo con immediatezza, sono riusciti a bloccare i giovani criminali. Serve un pattugliamento incessante se vogliamo davvero rispondere colpo su colpo alla delinquenza impedendo che si impadronisca definitivamente della città”. Così il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, ruba un cellulare: inseguito e arrestato

    Un uomo di 34 anni, residente a Casoria, è stato arrestato per il furto di un cellulare.
    Durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato e San Carlo Arena sono stati avvicinati in piazza Enrico De Nicola da una donna che ha riferito di essere stata vittima di un furto del suo telefono da parte di un uomo, il quale, a bordo di uno scooter, si era dato alla fuga in direzione di via Foria.
    Grazie alle informazioni dettagliate fornite, i poliziotti hanno individuato l’uomo in via Crocelle a Porte San Gennaro. All’apparire degli agenti, l’uomo ha cercato di sfuggire al controllo accelerando la sua marcia in direzione di via Foria.
    Dopo un lungo inseguimento, caratterizzato da manovre pericolose sulla strada, gli agenti lo hanno bloccato in via Stadera, scoprendo che aveva in suo possesso 5 cellulari, dei quali non è stato in grado di fornire una spiegazione plausibile sulla provenienza.
    Il 34enne di Casoria è stato arrestato per furto e denunciato per ricettazione. Inoltre, il veicolo a due ruote utilizzato per commettere il reato è stato sequestrato, e sono state contestate al conducente tre violazioni al Codice della Strada, relative alla guida senza patente, mancanza di copertura assicurativa e mancata revisione periodica. Il cellulare è stato restituito alla legittima proprietaria. LEGGI TUTTO

  • in

    Arzano, 5 famiglie rubavano energia elettrica e acqua

    Arzano. Il furto di elettricità e acqua è stato portato alla luce dal Comando della Polizia locale e sarebbe avvenuto a seguito degli accertamenti sull’occupazione abusiva di un appartamento da parte di una donna proveniente dal rione Salicelle di Afragola.In prosecuzione della accurate indagini, sarebbe stato appurato che almeno 5 nuclei familiari avrebbero deciso, chissà da quanto, di alimentare le loro abitazioni con energia elettrica e acqua “rubata” al servizio di fornitura nazionale e al Comune di Arzano.
    Diversi cittadini e residenti, nella mattinata di ieri l’altro, hanno segnalato la “visita” di agenti della polizia locale, dell’Enel e della società acquedotto, con controlli mirati ai contatori Enel e misuratori idrici.
    Da quanto si è appreso, sono stati asportati i contatori Enel “taroccati” registrando delle anomalie nelle letture, e quelli per la fornitura idrica anche in questo caso interamente a “scrocco”. Non pochi i disagi considerato che la disattivazione della corrente per le verifiche ha investito tutta la palazzina.
    Alcuni residenti che erano in regola, hanno preso atto dei controlli manifestando apprezzamenti agli operatori per l’intervento effettuato e mirato al ripristino della legalità. I denunciati dovranno anche pagare i consumi con addebito della società Enel. Per il resto è prevista la pena, considerato il furto aggravato, dai due ai sei anni di reclusione.
    La stragrande maggioranza degli accertamenti e dei consequenziali provvedimenti colpisce principalmente quando a macchiarsi di questo odioso reato sono i commercianti, più facilmente individuabili trattandosi di unità singole.
    Più difficile è, infatti, scovare chi fa il furbo a casa propria e in forma associata. Un espediente che consente di azzerare completamente la spesa dell’energia elettrica arrivata in questi ultimi mesi alle stelle.
     Si cercano gli elettricisti complici dei “furbetti del contatore”
    Ovviamente, per fare ciò, c’è bisogno dell’intervento di un elettricista che si presta al gioco sporco dei furbetti del contatore. Ci vuole un esperto, infatti, o per rompere i sigilli e inserire una resistenza che fa crollare i consumi del contatore, o creare un ponte attraverso un linea diretta sulla rete.
    G. B. LEGGI TUTTO

  • in

    Giugliano, bimba folgorata arriva morta in ospedale dal vicino campo Rom

    Una bimba folgorata, di appena sette anni, intorno alle ore 15,00 di oggi pomeriggio sarebbe arrivata già morta all’ospedale San Giuliano, di Giugliano in Campania, dal vicino campo Rom che sorge in località Ponte Riccio. La bimba presa in carico dai sanitari sarebbe stata anche intubata per tentare di rianimarla ma è stato tutto vano.
    Mentre un primo gruppo di dieci accompagnatori della minore si introduceva con forza nel pronto soccorso, giungevano a bordo di pulmini oltre 100 soggetti a dare man forte distruggendo una macchina della polizia. Solo l’arrivo di altre pattuglie ha indotto i più agitati ad allontanarsi. I presenti hanno contattato il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli per denunciare l’accaduto.
    “Da anni chiediamo di salvare i bambini costretti a vivere nel degrado dei campi Rom, dove niente è garantito ai minori in termini di sicurezza, igiene e formazione. La piccola morta folgorata è la testimonianza di quali gravi rischi i bambini corrano in certi contesti. Il campo di Giugliano è solo uno dei tanti che insistono nell’area a Nord di Napoli, popolati spesso da persone violente il cui stile di vita è molto volte oltre la legge.
    Si tratta spesso di insediamenti fuorilegge dove non esistono norme di sicurezza e i bambini sono abbandonati al degrado. Mi auguro che questa sia la goccia che faccia traboccare il vaso e si arrivi presto a una soluzione definitiva. Solidarietà ai sanitari del pronto soccorso e alle forze dell’ordine. Chiediamo che sia rapidamente fatta luce sulla morte di questa bambina e su tutto ciò che è successo al Pronto Soccorso”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra che ha ricevuto la segnalazione dell’accaduto. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli: Carabinieri impegnati nei controlli alla movida

    Questa notte i Carabinieri di Bagnoli hanno setacciato le zone della movida partenopea tra Bagnoli e Posillipo. 67 le persone identificate tra cui 22 minorenni.
    In tutto sono 6 le persone che sono state denunciate e tra questi c’è anche un 16enne. Il ragazzo è stato fermato a Mergellina e trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo complessivamente 21 centimetri. Nelle tasche del ragazzino anche 7 grammi di hashish e 1 dose di marijuana.
    Non sono mancati i controlli per contrastare il fenomeno del parcheggiatore abusivo: 4 i denunciati.Controlli sulla movida giovanile. I militari di Bagnoli hanno sorpreso e segnalato alla prefettura 8 ragazzi trovati con modiche quantità di droga. Massima attenzione anche al rispetto del codice della strada con un uomo denunciato per guida senza patente perché revocata e 12mila euro di sanzioni totali contestate. LEGGI TUTTO