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    Napoli, bruciò vivo il pusher ribelle del Rione Sanità: sconto di pena per Alessio Pica

    La seconda sezione della Corte di Appello di Napoli ha ridotto la pena inflitta all’imputato Alessio Pica, accusato del tentato omicidio di Antonio Storaro nel rione Sanità di Napoli nel dicembre 2021, a 5 anni e mezzo.
    In primo grado, gli erano stati assegnati otto anni e tre mesi di reclusione. L’avvocato Raffaele Chiummariello ha difeso Pica, già assolto dall’aggravante camorristica, dalla premeditazione e dai motivi abbietti e futili.
    Secondo gli inquirenti della DDA partenopea, Pica avrebbe cercato di uccidere Storaro, con il quale aveva divergenze legate al rifiuto di quest’ultimo di continuare a lavorare nella piazza di spaccio gestita da Pica nell’antico quartiere della città.
    L’incontro tra i due avvenne in piazza San Vincenzo, dove Pica, con un pretesto, avrebbe rovesciato della benzina su Storaro, dandogli poi fuoco. È importante notare che, al momento dei fatti, Pica era sottoposto agli arresti domiciliari.
    Storaro fu soccorso dalla madre e da alcuni residenti che riuscirono a spegnere le fiamme. Successivamente, venne ricoverato al Cardarelli per “ustioni di sedi multiple del corpo”. Nonostante le indagini e le intercettazioni telefoniche, il movente dell’aggressione non è risultato chiaro sin dall’inizio, e i dubbi non sono stati risolti nemmeno dalle conversazioni intercettate.
     Le intercettazioni non hanno chiarito il movente
    In una di esse, una parente di Pica lo difendeva, sostenendo che “Alessio ha fatto bene… troppa confidenza”. Nel frattempo, la madre di Storaro, in una conversazione in caserma con la fidanzata del figlio, sembrava sapere come si erano svolti i fatti e si mostrava scettica riguardo alle indagini dei carabinieri: “Ma se voi lo sapete… da me che volete…”, disse. LEGGI TUTTO

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    Napoli, accoltellò 17enne: arresti domiciliari per Vincenzo Taglialatela

    Si è celebrata l’udienza davanti al tribunale del riesame di Napoli a carico di  Vincenzo Taglialatela di anni 24, accusato di tentato omicidio ai danni di un minore di anni 17.
    Fatto avvenuto in concorso con il cugino Giovanni Taglialatela di anni 21 ( (quest’ultimo in un primo tempo irreperibile alle ricerche e poi consegnatosi spontaneamente al carcere di Secondigliano il giorno 4 gennaio scorso.
    L’accusa e’ di tentato omicidio, avvenuto il 24 dicembre scorso in via delle Repubbliche Marinare a Napoli, in concorso con il cugino Giovanni Taglialatela perché aveva ferito ripetutamente ( 5 fendenti) con un arma da taglio la vittima attingendolo anche la testa ( organo vitale).
    Il Tribunale del Riesame, preso atto della cartella clinica e di una consulenza di parte presentata dalla difesa (avvocato Davide Della Pieta’) ha disposto gli arresti domiciliari per  Vincenzo Taglialatela.
    La cartella clinica è stata acquista dalla difesa tempestivamente al fine di dimostrare come i colpi inferti non abbiano messo in pericolo di vita la giovane vittima. LEGGI TUTTO

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    Bacoli, virali le foto della Casina Vanvitelliana realizzata con 30mila mattoncini Lego

    Le foto della Casina Vanvitelliana di Bacoli costruita con 30mila mattoncini Lego stanno facendo il giro del web.
    La sta realizzando Luca Petraglia, un Lego artist che ha già costruito tantissimi monumenti della penisola italiana – tra cui il teatro San Carlo di Napoli, il Duomo di Milano, la Torre di Pisa, il Campanile di Giotto a Firenze – e la stessa Casina Vanvitelliana, ma in scala più ridotta rispetto all’attuale, con 23mila mattoncini.
    Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione è entusiasta della realizzazione  e ha scritto su Facebook: “È già bellissima! Parte la costruzione della Casina Vanvitelliana in Lego. Sarà composta da 30.000 mattoncini. Ed affiancherà la Torre di Pisa ed il Duomo di Milano. Il nostro Real Casino Borbonico, sta per diventare una delle principali attrazioni in Lego d’Italia. A realizzarla è Luca Petraglia, tra i più noti costruttori al mondo di opere d’arte in mattoncini Lego. È la sua prima grande sfida del nuovo anno”.
    “Siamo onorati che l’impegno e l’ingegno del costruttore, sia rivolto al gioiello di Bacoli. È quasi completata, ed è già spettacolare. Una riproduzione curata nei minimi particolari. Le finestre, le arcate, i colori. E poi il lago, ed i balconi. Attendiamo tanto la fine dei lavori. Perché sarà un’ulteriore occasione di visibilità internazionale per il patrimonio culturale del nostro territorio. Insieme, possiamo tutto. Un passo alla volta”.
    Luca Petraglia: “Il progetto Lego più complicato da realizzare”
    Due anni fa, dopo aver costruito la prima versione della Casina Vanvitelliana, Luca Petraglia scrisse: “La Casina vanvitelliana è una perla tutta italiana, situata su una piccola isola sul Lago Fusaro di Bacoli, Napoli. L’architetto Vanvitelli decise di darle una forma particolare fatta di 3 dodecagoni concentrici, è stato certamente il progetto Lego più complicato da realizzare per me”. LEGGI TUTTO

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    Pozzuoli, ansia a Monterusciello per la scomparsa di Domenico Travetti

    Ore di ansia nel quartiere Monterusciello di Pozzuoli per la scomparsa di Domenico Travetti. L’uomo è scomparsa nella serata di ieri, martedì 16 gennaio, intorno alle ore 20.
    Da oggi sui social è scatta la richiesta di familiari e amici:  “Aiutateci a ritrovarlo”L’uomo avrebbe si sarebbe allontanato di casa a bordo della sua auto, una Fiat Panda di colore nero targata DP839EJ.
    Al momento della scomparsa Domenica aveva lo stesso abbigliamento della foto: giubbino e berretto scuro. “Vi prego se avete visto la macchina o qualcosa contattatemi al numero di tel. 3500275809. Qualsiasi informazione e importante. Grazie!”, scrivono i familiari sul web.
    Richiesta raccolta anche dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate che ha rilanciato la notizia invitando chiunque a segnalare notizie sullo scomparso. LEGGI TUTTO

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    Nuovi controlli a Caivano e Torre del Greco: multe e sequestri

    Nella scorsa giornata, gli agenti del Commissariato di Afragola, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel comune di Caivano ed in particolare nel “Parco Verde”.Nel corso del servizio sono state identificate 251 persone e controllati 148 veicoli.
    Anche  gli agenti del Commissariato di Torre del Greco, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Torre del Greco.
    Nel corso dell’attività sono state identificate 83 persone, controllati 50 veicoli di cui 2 sottoposti a sequestro amministrativo e contestate 5 violazione del Codice della Strada. LEGGI TUTTO

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    Napoli, falò e petardi tra Chiaia e i Quartieri Spagnoli: già partiti i primi cippi di Sant’Antonio

    Prima ancora che scattasse il 17 gennaio, giorno della fatidica festa di Sant’Antonio Abate, a Napoli le baby-gang hanno dato vita ai primi cippi, i roghi in “onore” del Santo.

    Alcuni cittadini hanno segnalato al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli un falò molto pericoloso acceso in Salita Vetriera la scorsa notte, mentre ai Quartieri Spagnoli tra Vico Canale a Tavernapenta e Vico della Tofa alcuni ragazzini hanno fatto scoppiare diversi petardi e fuochi in piena notte causando allarme e preoccupazione tra i residenti.
    “In queste ultime ore che precedono il cippo, chiediamo alle forze dell’ordine massima attenzione soprattutto in alcune zone ‘rosse’, come ai Quartieri Spagnoli nello slargo di Vico Tofa dove anni fa crollò un edificio.
    I falò creeranno pericoli per la pubblica sicurezza senza tener conto che dovranno essere impiegati mezzi e uomini, come Vigili del fuoco e Polizia Municipale, per fermare gli incendi e ripristinare l’ordine“, ha dichiarato Borrelli. LEGGI TUTTO

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    Afragola, droga e soldi al rione Salicelle: denunciate due donne

    Afragola. Probabilmente erano le contabili del gruppo che controlla lo spaccio al rione Salicelle le due donne denunciate dai carabinieri nel corso di una operazione di controllo.
    I militari della locale stazione hanno infatti perquisito una palazzina di via Salicelle. Denunciate due donne di 79 anni e 31. Nel loro appartamento i militari hanno rinvenuto e sequestrato 5.750 euro in contanti, 5 taccuini sul quale sono in corso accertamenti e 1 proiettile calibro 22.
    Ma non è finita perché nello stesso palazzo, sempre Afragola, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti 1 borsello di colore con all’interno 1 bilancia digitale, 102 dosi termosaldate di cocaina per un totale di 40 grammi e 16 stecche termosaldate di hashish dal peso complessivo di 50 grammi.
    Oltre ai soldi, anche 5 taccuini con la contabilità e poi hashish e cocaina
    Controlli che hanno riguardato anche l’inquinamento ambientale. I carabinieri della locale stazione, insieme a quelli forestali, hanno denunciato il titolare dell’officina meccanica di via Kennedy constatando irregolarità nello smaltimento dei rifiuti.
    Nella stessa strada i militari hanno controllato anche un’altra officina, in quel caso nessuna irregolarità cotestata. LEGGI TUTTO

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    Arzano, emergenza criminalità: il Prefetto convoca tavolo sull’ordine pubblico e sicurezza

    Arzano. Emergenza criminalità: il Prefetto di Napoli Michele Di Bari convoca tavolo sull’ordine pubblico e sicurezza. Ad annunciarlo la stessa prima cittadina Aruta in un comunicato dopo aver bollato gli episodi come “fisiologici” ed “endemici” sminuendo la portata degli eventi delittuosi.
    Dopo l’escalation di furti che ha colpito decine di commercianti e cittadini il Prefetto, stante l’allarme lanciato dai giornalisti e cittadini e recepito dalle opposizioni consiliari che avevano chiesto un consiglio comunale urgente ha convocato, per domani 18 gennaio, il tavolo sulla sicurezza aprendo un focus su Arzano.
    All’incontro parteciperanno i vertici dell’Arma dei carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della DiA, del Gico e dai vertici delle procure di Napoli e Napoli Nord. Il confronto riguarderà alcune problematiche relative al comune, sia sotto il profilo della sicurezza che in un’ottica di contrasto alle forme di illegalità visto che l’ente comunale ha subito ben tre scioglimenti per condizionamento mafioso negli ultimi 10 anni.
    A chiedere l’intervento del Prefetto il Comitato anticamorra per la Legalità, lanciato da Sandro Ruotolo, Paolo Siani e il Vescovo di Napoli Domenico Battaglia. Una singolare per quanto grave sequenza di furti che secondo il giornalista sotto scorta Mimmo Rubio, potrebbe “nascondere” il tentativo del clan della 167 ( ancora ben radicato e attivo sul territorio anche con la presenza di piazze di spaccio) di fare pressioni sui commercianti locali per poi garantire agli stessi una “polizza sicurezza” con la richiesta di estorsione. un modo diverso di chiedere il “pizzo” senza fare rumore con bombe e minacce dirette”.
     Escalation di furti ad Arzano per mascherare la richiesta di pizzo
    Clan che sarebbe ancora forte e invasivo attraverso il sottogruppo dei Monfregolo. Allarme lanciato anche nell’analisi della Direzione investigativa Antimafia nell’ultima relazione semestrale dove certifica che, in particolare, nel Comune di Arzano permane operativo il gruppo camorristico denominato quelli della 167 di Arzano dedito, prioritariamente, alle estorsioni consumate con modalità mafiose in danno di imprenditori locali.
    Il sodalizio farebbe capo al clan Amato-Pagano e sarebbe subentrato al clan Moccia nel controllo di quel territorio dopo l’omicidio del referente di quest’ultima organizzazione consumato sempre ad Arzano in un centro abbronzante. Dalle indagini sarebbero emersi gravi indizi in ordine all’ingerenza di taluni esponenti del clan Amato-Pagano in alcune consultazioni elettorali ma anche in tentativi di aggressioni, ad Arzano, durante le elezioni del 2017. Ovviamente, riflettori acesi anche sulla gestione dei fondi relativi al PNRR.
    P.B.

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    Napoli, rimossi 13 veicoli abbandonati nelle strade di Ponticelli

    Nella mattinata odierna, i Nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con la collaborazione di personale della Polizia Municipale – Nucleo Veicoli Abbandonati, hanno effettuato controlli nella vie Molino dei Cordari, della lago Lucrino, Volpicelli, Molino Piscopo, Carmen e Maria Callas.
    Nel corso del servizio sono stati rimossi 13 autoveicoli e un autocarro nel quartiere di Ponticelli poiché trovati in stato di abbandono e sprovvisti di copertura assicurativa. LEGGI TUTTO

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    Napoli, “un caffè per la legalità” contro rapine e aggressioni

    A settembre, Gianni Forte fu vittima di una brutta rapina nel suo bar a Napoli, un evento che durò otto interminabili minuti.
    Oggi, con un forte desiderio di legalità e di riscatto per la sua terra, Forte chiama a raccolta la cittadinanza e le istituzioni per affrontare insieme la criminalità e ogni forma di delinquenza.
    Il prossimo giovedì 18 gennaio, presso i locali del bar Moà Café in via Repubbliche Marinare 225 a Napoli, si terrà il sit-in “Un caffè per la Legalità“, organizzato dall’imprenditore Gianni Forte, che è stato vittima di un’incursione criminale nella sua attività quattro mesi fa. Al sit-in parteciperanno magistrati, esponenti politici e figure della società civile.
    Tra i partecipanti, ci saranno il procuratore aggiunto di Napoli, Pierpaolo Filippelli, a rappresentanza della procura della Repubblica partenopea; il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; l’assessore alla Legalità del Comune di Napoli, Antonio De Iesu; Guido Bourelly, presidente della Pmi Unione Industriale di Napoli; Daniela Di Maggio, madre del giovane musicista Giovanbattista Cutolo, brutalmente ucciso in piazza Municipio a Napoli mentre cercava di risolvere una lite scaturita per uno scooter parcheggiato male.
    L’appuntamento è fissato per le 10.45 presso il Moa Café, seguito, dopo un confronto con i presenti, da una passeggiata all’insegna della legalità verso piazza De Franchis a Barra. LEGGI TUTTO

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    Sappe: “2 suicidi a Poggioreale, solo due psichiatri per 2mila detenuti, scandaloso”

    Dopo il suicidio, in pochi giorni, di due detenuti nel carcere di Poggioreale, è ferma la denuncia di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Sappe, il quale sottolinea che, a seguito della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, moltissime persone con problemi psichiatrici sono ristrette nelle carceri del Paese e spesso proprio loro si rendono protagonisti di gravi eventi critici, anche auto soppressivi come quello accaduto a Poggioreale.”E’ semplicemente scandaloso ed assurdo che il carcere napoletano di Poggioreale, con oltre duemila detenuti presenti, il più affollato d’Europa!, ci siano in servizio solamente due medici psichiatri!. – afferma Capace in una nota, e amareggiato evidenzia che ”il disagio mentale, dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, è stato riversato nelle carceri, dove non ci sono persone preparate per gestire queste problematiche, mancano strutture adeguate e protocolli operativi.
    La Polizia Penitenziaria non ce la fa più a gestire questa situazione e nei prossimi giorni valuterà se indire lo stato di agitazione. L’effetto che produce la presenza di soggetti psichiatrici è causa di una serie di eventi critici che inficiano la sicurezza dell’istituto oltre all’incolumità del poliziotto penitenziario”.
    “Queste sono anche le conseguenze di una politica miope ed improvvisata, che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari senza trovare una valida soluzione su dove mettere chi li affollava. Gli Opg devono riaprire, meglio strutturati e meglio organizzati, ma devono di nuovo essere operativi per contenere questa fascia particolare di detenuti.
    Il carcere non può custodire detenuti di questo tipo, a meno che non vi sia un notevole incremento di organico della polizia penitenziaria e di specialisti di patologie psichiatriche. – conclude Capece –
    Si evidenzia ancora una volta la grave carenza di medici all’interno delle strutture penitenziarie della regione Campania e soprattutto del personale medico specializzato (psichiatrici e psicologici) e la necessità di integrazione dello stesso visto che la Conferenza Stato Regioni individua per ogni 350 detenuti un solo medico psichiatra, un solo psicologo e un solo professionista sanitario.
    Nel carcere di Poggioreale invece ci sono solo due psichiatrici presenti la mattina mentre il pomeriggio non vi è nessuna figura di supporto psicologico. A tutto questo si aggiunga la gravissima carenza di poliziotti penitenziari”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, controlli a Mergellina: oltre 300 identificati

    Nello scorso fine settimana, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con l’ausilio di personale della Polizia Locale, hanno effettuato controlli nella zona movida degli “chalet” di Mergellina e in largo Sermoneta.
    Nel corso dell’attività sono state identificate 308 persone, di cui 51 con precedenti di polizia, controllati 101 veicoli, di cui uno sottoposto a sequestro amministrativo,  e contestate 5 violazioni del Codice della Strada. LEGGI TUTTO