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    I DETTAGLI Sciopero di 24 ore, a rischio servizi Eav il 24 gennaio

    La prossima giornata di mercoledì 24 gennaio si prospetta potenzialmente problematica per i servizi Eav, poiché è stato annunciato uno sciopero di 24 ore da parte dell’Usb, come riportato dall’Ente Autonomo Volturno. Questa astensione dal lavoro potrebbe causare disagi significativi ai pendolari e ai turisti che contano sui mezzi per i loro spostamenti quotidiani.
    L’azienda ha dichiarato che, durante l’orario dello sciopero, l’effettuazione delle corse sarà subordinata al numero di lavoratori che aderiranno allo sciopero. Per agevolare i viaggiatori, l’Ente ha indicato le partenze garantite in relazione alle diverse fasce di garanzia sul sito http://www.eavsrl.it.
    Gli utenti sono fortemente incoraggiati a verificare attentamente le informazioni sul sito web per pianificare al meglio i propri spostamenti durante la giornata dello sciopero. La situazione potrebbe evolversi in base alla partecipazione dei dipendenti allo sciopero, pertanto è consigliabile rimanere aggiornati sugli sviluppi della situazione attraverso i canali ufficiali dell’Ente Autonomo Volturno. LEGGI TUTTO

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    LA NOTA Piantedosi: “Rafforzato strade sicure, 6.800 militari impegnati nelle nostre città”

    Sono stati ripartiti sul territorio nazionale i 6.800 militari complessivamente destinati nel 2024 a concorrere, con le Forze di polizia, alla tutela della sicurezza nelle città. Ottocento sono destinati a presidiare le stazioni ferroviarie di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Bari e dei maggiori capoluoghi del Paese.
    “Il significativo incremento della aliquota di militari assegnati sul territorio nazionale è il segnale concreto dell’attenzione che il Governo sta rivolgendo alle richieste di maggiore vigilanza e prevenzione nelle nostre città”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
    Il ministro ha richiamato anche “l’impegno dell’Esecutivo, sin dal suo insediamento, per incrementare le assunzioni nelle Forze di polizia, che sta consentendo una significativa inversione di tendenza rispetto all’aggravamento delle carenze in organico registrato negli anni precedenti”. LEGGI TUTTO

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    Nuovo esperimento IT-alert della Protezione civile: in Campania il 24 e 25 gennaio

    Continua la sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-alert, relativa alla fase dedicata a scenari di rischio specifici e su porzioni ridotte e circoscritte di territorio. La prima fase di test del 2024 – informa il dipartimento della Protezione civile – si svolgera’ dal 22 al 26 gennaio, e verranno effettuati i test di invio del messaggio in parte dei territori di dodici regioni:Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta e provincia autonoma di Bolzano. Gli scenari di rischio saranno tre: collasso di una grande diga in Campania, Sicilia, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano; incidente rilevante in stabilimenti industriali soggetti alla direttiva Seveso in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli – Venezia Giulia, Sardegna e Toscana; incidente nucleare in Piemonte.
    L’attivita’ di sperimentazione che sara’ messa in campo ha un doppio obiettivo: sperimentare It-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e incentivare la familiarizzazione con la ricezione del messaggio con testo declinato in base al rischio specifico e all’area interessata.
    Il tutto si inserisce nella cornice piu’ ampia del processo di avvicinamento alla possibile messa in operativita’ del sistema di allarme pubblico, come previsto dalla direttiva del 7 febbraio 2023. Per lo scenario di incidente rilevante in uno stabilimento industriale soggetto alla direttiva Seveso il testo della notifica che la popolazione coinvolta ricevera’ sara’ il seguente: Test Test Questo e’ un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su http://www.it-alert.gov.it TEST TEST
    Mentre per lo scenario di collasso di una grande diga sara’: TEST TEST Questo e’ un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga vai su http://www.it-alert.gov.it TEST TEST.
    Infine per lo scenario di incidente nucleare sara’: TEST TEST Questo e’ un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su http://www.it-alert.gov.it TEST TEST.
    Nei giorni dei test, dall’homepage del sito si accedera’ a una pagina dedicata dove sara’ possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio e le informazioni sul caso specifico. Sull’homepage sara’ presente anche il link al questionario che, come per i precedenti test, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a implementare il sistema.
    Il calendario degli Alert
    Coloro che, pur trovandosi nell’area interessata dal test, non dovessero ricevere alcuna notifica di IT-alert, potranno compilarlo ugualmente per segnalare tale mancanza. Il messaggio di test arrivera’ sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target, secondo il seguente calendario:
    24 gennaio, ore 12:00 incidente rilevante in stabilimenti industriali: regione Calabria – Butangas, Montalto Uffugo, Luzzi, Rende, Rose (CS); regione Campania – Garolla S.R.L., Napoli; regione Emilia-Romagna – Scam Spa, Modena; regione Sardegna – Fiamma 2000 Spa, Serramanna (SU) e Villasor (SU);
    25 gennaio, ore 12:00 incidente rilevante in stabilimenti industriali; regione Basilicata – Eni Spa, Viggiano, Grumento Nova (PZ); regione Friuli-Venezia Giulia – Rir-Gala logistica Srl, Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre (UD). Collasso grandi dighe; regione Campania – Diga di Presenzano – Amorosi, Dugenta, Faicchio, Limatola, Melizzano, Puglianello (BN); Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caiazzo, Capua, Castel Campagnano, Castel Morrone, Dragoni, Gioia Sannitica, Piana di Monte Verna, Pietravairano, Pontelatone, Pratella, Presenzano, Raviscanina, Ruviano, Sant’Angelo d’Alife e Vairano Patenora (CE);
    Le date dei test potrebbero subire variazioni nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali si dovessero trovare impegnati in attivita’ per eventuali allerte meteo-idro in atto o per situazioni di emergenza. LEGGI TUTTO

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    Napoli, interrotto un summit con 4 persone armato

    Napoli. Due episodi e 5 arresti slegati ma che confermano come l’uso delle armi tra giovani sia molto diffusa. E in entrambi i casi è probabile che siano stati bloccati eventi delittuosi.
    E per questo che in seguito ad alcuni episodi criminosi verificatisi nell’ultimo periodo, personale della Squadra Mobile di Napoli ha eseguito diversi controlli e perquisizioni.
    In particolare, stamattina, in uno stabile di via Nuova Poggioreale, i poliziotti hanno sorpreso un ragazzo che, alla vista loro vista, ha tentato la fuga ma è stato bloccato e trovato in possesso, nella cintola dei pantaloni, di una pistola a tamburo provento di furto.
    Gli investigatori ora continuano le indagini per stabilire le intenzioni dell’arrestato.
    Inoltre, gli operatori all’interno di un appartamento, ed in particolare nell’area adibita a salone, hanno identificato 4 persone e, su un tavolo, all’interno dello stesso e nella loro immediata disponibilità, hanno rinvenuto una pistola calibro 9×21, carica e pronta all’uso, con matricola abrasa.
    Era in pratica un summit nel corso del quale i quattro stavano decidendo eventuali azioni delittuose da compiere
    Pertanto i 4, di età compresa tra i 24 ed i 37 anni, tutti con precedenti di polizia, sono stati arrestati per detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione.
    Mentre, altre tre persone, presenti all’interno dell’abitazione ma in altri ambienti della stessa, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i medesimi reati.
    Ora le due armi sono state inviate alla sezione scientifica per stabilire se siano state usate in recenti eventi delittuosi. LEGGI TUTTO

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    Decreto Caivano, a breve 250 sgomberi nel Parco Verde

    Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Napoli si è riunito oggi in prefettura per fare il punto sullo stato di attuazione del decreto Caivano, varato dal governo nel 2022 per contrastare la criminalità organizzata nel comune napoletano.
    Nel corso della riunione, è emerso che la procura di Napoli Nord sta per emettere 250 ordinanze di sgombero per circa 450 persone che occupano abusivamente immobili di edilizia residenziale pubblica nel Parco Verde, una delle zone più degradate di Caivano.
    Il Comitato ha condiviso la necessità di strutturare un piano di azione condiviso per gli sgomberi, che tenga conto delle esigenze sociali e abitative degli attuali occupanti, con particolare riguardo alle situazioni di fragilità. Si è ipotizzato anche di prevedere un contributo per autonoma sistemazione per coloro che decideranno di lasciare spontaneamente le abitazioni.
    Per quanto riguarda gli altri interventi previsti dal decreto Caivano, è stato sottolineato che è in via di cantierizzazione la riqualificazione dell’intera rete idrica del territorio, e che è stato potenziato il trasporto pubblico locale. La società Air Campania ha previsto l’istituzione di tre nuove linee interne al comune, mentre l’Azienda Napoletana Mobilità ha previsto collegamenti diretti tra il territorio comunale e le stazioni Alta Velocità di Afragola e quella di Aversa.
    La Commissione straordinaria del Comune ha rassicurato circa l’attivazione, entro 15 giorni, del servizio di trasporto scolastico per gli alunni con disabilità.
    Per quanto riguarda, invece, gli interventi di riqualificazione degli istituti scolastici, incentrati sull’efficientamento energetico, è sorto il problema che la totalità delle scuole presenti sul territorio di Caivano, di proprietà comunale, sono prive sia del collaudo che della certificazione energetica, requisiti necessari per avviare gli interventi. La Commissione straordinaria del Comune ha quindi reso noto di essersi subito attivata per ottenere i certificati.
    In conclusione della riunione, si è condivisa la necessità di proseguire le attività di monitoraggio in corso con cadenza periodica. LEGGI TUTTO

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    Controlli nelle stazioni della Campania: arresti e denunce

    Nella giornata di ieri, 17 gennaio, la Polizia Ferroviaria del Compartimento per la Campania ha svolto un’operazione di controllo straordinario nelle principali stazioni campane, a bordo dei treni regionali e a lunga percorrenza.
    L’operazione, che ha visto impegnati 90 operatori della Polfer, ha consentito di controllare 1.271 persone e 400 bagagli. Sono state elevate 7 contravvenzioni per violazioni alle norme sul trasporto di sostanze stupefacenti e armi.
    Nel corso dei controlli, è stato arrestato un 23enne egiziano, destinatario di un ordine di carcerazione per i reati di rapina, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
    L’operazione “Stazioni Sicure” ha permesso di contrastare attività illecite e prevenire ogni forma di illegalità, garantendo la sicurezza dei viaggiatori e delle infrastrutture ferroviarie. LEGGI TUTTO

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    Droga in un cantiere, Carabinieri arrestano vigilante “in nero”

    Droga in un cantiere, Carabinieri arrestano vigilante “in nero” Controlli anche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro
    I carabinieri della stazione di Cicciano hanno proceduto all’arresto di Clemente Santoriello, un 52enne del luogo già noto alle forze dell’ordine, per il reato di detenzione di droga con l’intento di spaccio.
    Durante un controllo presso un cantiere edile in via Boscofangone a Nola, i militari, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli, hanno sorpreso l’uomo all’interno di un capanno. Sospettato di essere la persona responsabile della sorveglianza, impiegato “in nero”, il 52enne nascondeva all’interno di un container 320 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento.
    Oltre alle droghe, nel corso dell’operazione i carabinieri hanno riscontrato violazioni della normativa sul lavoro da parte del titolare della ditta operante nel cantiere.
    Sono state notificate sanzioni per un importo superiore a 21.000 euro, mentre l’imprenditore è stato denunciato in stato di libertà. Clemente Santoriello, invece, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Pianteosi annuncia l’aumento di forze dell’ordine a Napoli e Roma

    Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in audizione al Senato, ha annunciato il potenziamento degli organici delle forze di polizia a Roma e Napoli.
    Nello specifico, a Roma la Polizia di Stato ha ricevuto 123 nuovi agenti, di cui 70 assegnati alla questura. L’Arma dei carabinieri ha invece visto incrementare il proprio organico di 321 unità, mentre l’operazione Strade sicure ha aggiunto altri 100 militari.
    A Napoli, invece, la Polizia di Stato ha ricevuto 165 nuovi agenti, di cui 150 assegnati alla questura. L’Arma dei carabinieri ha visto incrementare il proprio organico di 58 unità, mentre l’operazione Strade sicure ha aggiunto altri 45 militari.
    Il ministro Piantedosi ha sottolineato che questi potenziamenti sono in linea con l’attenzione che il governo sta riservando alle tematiche di sicurezza urbana, in particolare nelle città di Roma e Napoli.
    In particolare, le forze dell’ordine stanno svolgendo sistematicamente operazioni interforze ad alto impatto, che stanno producendo risultati positivi in termini di controllo del territorio, prevenzione e contrasto di ogni forma di illegalità.
    Dall’1 gennaio 2023 al 17 gennaio di quest’anno, a Roma sono stati effettuati 140 servizi ad alto impatto, mentre a Napoli 135. Complessivamente, sono stati impiegati 18.854 operatori delle forze di polizia, 1.173 della polizia locale e 2.167 unità di personale che hanno proceduto all’arresto di 639 persone e alla denuncia di 2.805 persone. Sono state, altresì, adottate 298 misure di prevenzione personale e 95 provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale nei confronti di cittadini stranieri.
    Il ministro Piantedosi ha inoltre sottolineato che l’azione investigativa in corso ha consentito di individuare diversi soggetti coinvolti a vario titolo nelle azioni criminali avvenute a Roma e Napoli.
    Il ministro Piantedosi ha concluso affermando che il governo continuerà a sostenere le forze dell’ordine nel loro impegno per garantire la sicurezza dei cittadini. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO A Napoli cede fogna in via Consalvo, stop a fornitura idrica

    Le squadre di Abc stanno intervenendo nel tardo pomeriggio di oggi in via Consalvo, nel quartiere di Fuorigrotta, a Napoli, dove si è verificato il cedimento di una canalizzazione fognaria. Al momento non è ancora possibile individuare le cause che hanno portato al crollo.
    Nella zona di via Consalvo si è resa necessaria l’interruzione della fornitura idrica che sarà riattivata al termine delle operazioni di messa in sicurezza. Sul luogo, insieme alle squadre Abc, sono intervenuti gli agenti della polizia Municipale di Napoli. Il cedimento si è verificato a circa 50 metri dall’impianto semaforico a valle di via Caravaggio.
    La polizia municipale ha disposto la chiusura al traffico del tratto stradale compreso tra via Caravaggio e via Bixio. Pertanto le auto che percorrono in salita via Consalvo sono deviate su via Bixio, mentre chi sopraggiunge da Soccavo è indirizzato verso via Terracina o su via Caravaggio. LEGGI TUTTO

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    Lieve scossa di terremoto ai Campi Flegrei: nessun danno

    Lieve scossa poco prima dell’alba ai Campi Flegrei. Come evidenzia il sito dell’Osservatorio Vesuviano, si è verificato un nuovo terremoto di magnitudo superiore a 1 (1.3 della scala Richter) a una profondità di 3 km.
    L’epicentro è stato identificato nella zona del Rione La Solfatara a Pozzuoli ed è stata avvertita dalla popolazione più prossima all’area colpita, ma data la profondità e la magnitudo relativamente bassa non ha destato particolari allarmi. L’attività bradisismica era diminuita negli scorsi due mesi.
    Stamane quindi una nuova ripresa ma senza danni. Il monitoraggio e l’attenzione sul fenomeno continua sia da parte dei tecnici dell’Osservatorio sia da parte della Protezione civile. LEGGI TUTTO

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    Delitto di Giulia Tramontano: inizia il processo ad Alessandro Impagnatiello

    Parte oggi davanti alla Corte d’assise di Milano il processo a carico di Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano, avvenuto il 27 maggio 2023 nella loro abitazione di Senago, uccisa incinta al settimo mese di gravidanza del figlio che avrebbe chiamato Thiago.L’ex barman è accusato di omicidio volontario pluriaggravato da futili motivi e per averlo commesso nei confronti della convivente con crudeltà e premeditazione (per mesi avrebbe somministrato veleno per topi alla fidanzata in quantità crescenti e tali da raggiungere il feto, oltrepassando la placenta) oltre ai reati di occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non volontaria. Rischia l’ergastolo.
    “Sarà in aula. Aspetta il giorno del giudizio” ha fatto sapere l’avvocato Samanta Barbaglia che assiste il 31enne con la collega Giulia Geradini. La difesa punta a chiedere alla corte, presieduta da Antonella Bertoja (giudice a latere Sofia Fioretta e 6 giudici popolari) una perizia psichiatrica e ha nominato due soli testimoni (uno psichiatra e una psicologa) per tentare di dimostrare il vizio parziale di mente dietro l’efferato omicido commesso con “37 coltellate a collo, dorso e viso, di cui almeno 9 sferrate quando la vittima era ancora viva”.
    Il padre di Giulia: “Chiediamo giustizia niente e nessuno ci fermerà”
    “Non ci fermeremo davanti a niente e nessuno, finché non avremo giustizia”. Lo ha detto Franco Tramontano, padre di Giulia, in arrivo a Milano insieme alla famiglia per l’inizio del processo.  “La nostra forza sono Giulia e Thiago. Loro ci daranno la forza, sempre e per sempre”.
    Nella prima udienza si deciderà quali prove e testimonianze ammettere e se accettare le richieste di costituzione di parte civile del Comune di Senago, assistito dall’avvocato ed ex pm Antonio Ingroia, e della famiglia Tramontano, rappresentata dall’avvocato Giovanni Cacciapuoti. Il legale ha già incaricato gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta come consulenti di parte nel caso fosse disposta una perizia sulla capacità di intendere e di volere di Impagnatiello.
    Sono 104 le fonti di prova raccolte e depositate dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo in meno di 6 mesi di indagini con il Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano: interrogatori, hard disk, cartelle cliniche e annotazioni di polizia. Le indagini sono cominciate il giorno dopo quella che, per 72-96 ore, è sembrata la ‘scomparsa’ della giovane agente immobiliare.
    Scomparsa diventata un’inchiesta per omicidio l’1 giugno con il fermo di Impagnatiello in caserma a Senago, la sua iniziale, parziale e contradditoria confessione e il ritrovamento del cadavere, bruciato e avvolto in buste di plastica legate da nastro adesivo, nell’intercapedine di viale Monterosa.
    Gli inquirenti hanno svelato la doppia vita condotta dal barman che sarebbe dietro al movente del delitto: una relazione parallela, piena di bugie, con una collega 23enne italo-inglese che, il pomeriggio della tragedia, incontra Tramontano e le racconta tutta la verità. All’appuntamento ‘chiarificatorio’ avrebbe dovuto esserci anche lui, ma non si presenta. Giulia alle 19.05 di quel sabato rientra nella casa di via Novella, infuriata (come dimostrano le chat).
    Dentro quelle mura trova la morte con 37 coltellate di cui 2 letali che avrebbero reciso la carotide e la succlavia. Impagnatiello, nelle ore e giorni successivi, tenta di disfarsi del corpo, bruciandolo con alcol e benzina nella vasca da bagno e nel box, prova a raggiungere l’amante che non gli apre la porta, finge di inviare messaggi alla fidanzata, depista le indagini, pulisce i pavimenti in modo ‘maniacale’ ma non abbastanza per sfuggire al luminol che mostrerà copiose macchie di sangue sulle superfici.
    Gli investigatori trovano sui suoi tablet e pc le ricerche su Internet con le parole “veleno”, “cloroformio” e “ammoniaca”, iniziate mesi prima quando avrebbe scoperto che sarebbe diventato padre. Una delle prove questa su cui si regge l’accusa di premeditazione (e quindi la pena massima potenziale del carcere a vita) negata inizialmente con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a San Vittore del 31enne: per il Gip allora mancava il “radicamento” nel “tempo” del “proposito omicida” e la “preordinazione” di “mezzi” e “modalità” per uccidere Giulia.

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    Blitz antidroga tra Sicilia e Campania: 15 arresti

    Un’operazione antimafia della Guardia di finanza, denominata ‘Oleandro’, è in corso in Sicilia, Campania, Toscana e Friuli Venezia Giulia.
    Oltre 120 finanzieri del comando provinciale di Catania e quelli del Gico stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del capoluogo etneo su richiesta della Dda nei confronti di 15 indagati.
    I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, usura, traffico e spaccio di stupefacenti e riciclaggio di denaro nella forma del reimpiego dei proventi illeciti in attività economiche. Gli indagati complessivamente sono 26.
    Il provvedimento cautelare è in corso di esecuzione nelle province di Catania, Caltanissetta, Arezzo, Napoli e Udine. LEGGI TUTTO