More stories

  • in

    IL CASO A Casalnuovo residence trasformati in appartamenti: rischio sfratti per 50 famiglie

    Un complesso residenziale turistico composto da oltre 50 appartamenti destinati all’ospitalità, successivamente rivenduti come abitazioni nel cuore di Casalnuovo di Napoli, si trova al centro di una controversia che oggi giunge davanti al Tar Campania. Questo organo è chiamato a esprimersi dopo la revoca – da parte degli uffici comunali – delle concessioni edilizie che avevano temporaneamente modificato la destinazione d’uso, permettendo a oltre 50 famiglie di acquistare tali unità come residenze principali.
    A seguito di questa revoca, le 50 famiglie, che hanno vissuto in pratica in un residence turistico per almeno cinque anni, si trovano ora a rischio di sfratto. La vicenda relativa al residence I Platani si protrae da circa dieci anni, caratterizzata da ricorsi e denunce. Nel frattempo, oggi i giudici del Tar dovranno esprimersi sulla complessa vicenda.
    Una di tali denunce è attualmente oggetto di indagine da parte della Procura di Nola, che ha richiesto alla Guardia di Finanza di raccogliere l’intera documentazione relativa alle autorizzazioni concesse dal Comune di Casalnuovo alla società immobiliare coinvolta nelle transazioni degli anni precedenti. LEGGI TUTTO

  • in

    IL FATTO Nel deposito un chilo di droga e una penna pistola: arrestato a Ercolano

    A prima vista, sembra essere una comune penna in metallo argentato; tuttavia, agli occhi di un esperto, si rivela essere una canna in grado di sparare proiettili calibro 22. Questo oggetto insolito è stato scoperto dai carabinieri della sezione operativa di Torre del Greco durante una perquisizione condotta in un magazzino riconducibile a Giuseppe Formicola, un individuo di 45 anni già noto alle forze dell’ordine e residente ad Ercolano.
    Durante l’operazione di perquisizione, i militari non si sono limitati a rinvenire solamente la penna-pistola. Nel giardino associato al magazzino, sono stati scoperti 9 panetti da 100 grammi di hashish e 230 grammi di cocaina sottovuoto. Ulteriori 90 grammi di hashish e 90 proiettili di vario calibro sono stati trovati ancora nel magazzino.
    Presso l’appartamento di Formicola, sono stati rinvenuti 14 proiettili e 35 grammi di cocaina. A seguito di queste scoperte, il 45enne è stato arrestato con l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio, ricettazione e possesso di armi e munizioni da guerra. Attualmente si trova in carcere, in attesa del giudizio. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, il Tar conferma il divieto ai cani di poter entrare nei giardini di Palazzo Reale

    Il Tar conferma il divieto di accesso ai cani nei giardini di Palazzo Reale a Napoli Nonostante una manifestazione cittadina con la partecipazione del deputato Francesco Emilio Borrelli e della consigliera regionale Roberta Gaeta lo scorso 28 ottobre, il Tar della Campania ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini contro il divieto di accesso ai cani nei giardini del Palazzo Reale di Napoli.Tale divieto è stato introdotto nel regolamento del sito due anni fa, diventando effettivo lo scorso mese di ottobre. Il direttore del Palazzo Reale, Mario Epifani, ha sottolineato l’importanza del Giardino Romantico come luogo culturale da preservare e rispettare, equiparandolo alle stanze del Palazzo Reale e a un museo accessibile a tutti.
    Palazzo Reale di Napoli, divieto disposto da due anni nel regolamento del sito, ma reso esecutivo lo scorso mese di ottobre.
    “L’ordinanza del Tar rimarca l’importanza del Giardino Romantico quale luogo della cultura che va preservato e rispettato più di un normale giardino pubblico. È un museo fruibile a tutti così come lo è ciascuna delle stanze del Palazzo Reale, nelle quali non potremmo mai immaginare la presenza di cani.
    Con tutto il rispetto per gli animali – ha aggiunto – siamo tenuti ad avere un’attenzione maggiore verso un bene così prezioso. Stiamo lavorando per fare in modo che il giardino recuperi l’immagine che aveva quando il palazzo era ancora una residenza reale, con la cura di alberi che hanno oltre 200 anni di vita e attraverso la riconfigurazione dell’impianto arbustivo ottocentesco.
    Un progetto, sul quale saranno investiti 2 milioni di euro, che include il rifacimento della pavimentazione dei viali in battuto di tufo, eliminando l’asfalto, per restaurare un gioiello da restituire alla città, ai visitatori e ai turisti, in sicurezza e con il dovuto decoro”
    “Il direttore afferma che ‘sono tenuti ad avere un’attenzione maggiore verso un bene così prezioso’, peccato che sia permesso alle auto dei dipendenti e dei vertici della soprintendenza di parcheggiare all’interno del monumento e che lui sia venuto in piazza con i nostri amici a 4 zampe promettendo una soluzione ragionevole che poi invece non ha trovato.
    Crediamo che quella dei cani sia solamente una scusa perché non si è in grado di prendersi cura dei giardini. Si dovrebbe pensare, invece, a vietare la sosta sfrenata delle auto e multare quei padroni incivili degli animali che non raccolgono le loro deiezioni ma i cani dovrebbero poter usufruire di almeno una parte dei giardini.
    Voglio ricordare a tutti che quando fu realizzato il Palazzo Reale al suo interno non c’erano le macchine che ancora non erano state inventate mentre c’erano cavalli, cani e altri animali che invece oggi sono stati cacciati dal direttore del sito”, ha invece commentato Borrelli. LEGGI TUTTO

  • in

    Arzano, centro storico “sgarrupato”: i residenti protestano

    Arzano . Centro Storico resta “sgarrupato”: residenti in trappola come topi protestano sui social. Ancora un nulla di fatto, nonostante progetti e proclami.I residenti inviperiti costretti ad assistere all’inerzia della politica che a parole, durante le campagne elettorali, ha promesso di riqualificare il vecchio centro cittadino. E intanto, però, tra il dire e il fare continua l’odissea che tra pericolo crolli e inadempienze hanno determinato una situazione emergenziale non più sostenibile che attenta alla sicurezza pubblica.
    Un’immagine emblematica mista di menefreghismo e immobilismo di chi dovrebbe in forza di ordinanze ripristinare la sicurezza, e di chi sarebbe deputato a farle rispettare e non lo fa. E come il solito di mezzo ci vanno sempre i cittadini.
    Siamo tra via Zanardelli e Via Annunziata, centro antico della città dove da anni, decenni, si sollevano a gran voce le preoccupazioni dei residenti allarmati per il continuo scricchiolio di pietre e calcinacci che cadano dall’alto.
    Insomma, come se non bastasse la chiusura di via Annunziata e quella di via Zanardelli da circa dieci anni, un nuovo pericolo crolli attenta all’incolumità dei residenti. La vicenda più eclatante, ma non per questo meno grave, è quella della “casa sgarrupata” in via Zanardelli, degna del best seller “Io speriamo che me la cavo” che si trova in uno stato di totale abbandono ed incuria.
    Una vicenda allucinante per il suo incomprensibile stallo. E la domanda che tutti si pongono è: perché il Comune non interviene subito così come previsto per legge? Se, malauguratamente dovesse crollare, fosse anche per una lieve scossa di terremoto, di chi sarebbe la responsabilità?
    Nel centro storico strade chiuse da anni
    Intanto la strada all’altezza del civico 1, resta semi aperta in modo abusivo e il vecchio centro abitato che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita della città, sprofonda nel degrado più assoluto visto che altre strade come via Annunziata risultano da anni chiuse al traffico veicolare nonostante l’impegno di somme ingenti per i lavori.
    ” Assurdo – precisa un residente F.B. – che i nostri politici ci conoscono solo quando devono fare voti. Ma cosa si aspetta che ci scappi il morto?”.
    P.B. LEGGI TUTTO

  • in

    Vertenza Bros, chiesto incontro ufficiale con l’onorevole Fulvio Bonavitacola

    Il gruppo B.R.O.S. chiede un incontro ufficiale con l’Onorevole Fulvio Bonavitacola per discutere la difficile situazione che affligge i partecipanti disoccupati del progetto associato alla DGR N. 342/2008.Tale progetto, avviato con l’intento di agevolare l’inserimento lavorativo di individui in condizioni svantaggiate e di disoccupazione prolungata, presenta lacune nell’efficacia, nonostante il supporto finanziario triennale e la partecipazione a programmi formativi. Attualmente, solo una frazione dei beneficiari ha ottenuto un’occupazione.
    La protesta si concentra sull’esclusione dei partecipanti da iniziative regionali nonostante possiedano competenze equivalenti, evidenziando disparità nelle politiche occupazionali. La mancanza di chiarezza nelle selezioni, con numerose inclusioni in liste di riserva prive di risposte concrete, alimenta legittime critiche.
    È essenziale che le istituzioni regionali garantiscono trasparenza e imparzialità nelle proprie politiche occupazionali, evitando ogni forma di discriminazione o preferenzialismo. Questa intricata e controversa questione richiede attenzione accurata.
    Le richieste dei disoccupati Bros, volte a far valere diritti paritari e a implementare modalità agevolate per assunzioni a tempo indeterminato, rappresentano una chiara sfida alle politiche regionali sull’occupazione. La persistente discriminazione non può essere ignorata, e un’azione responsabile è imprescindibile per ristabilire equità e fiducia nella nostra comunità.
    In particolare, si richiede:
    1. Garantire il rispetto dei diritti paritari dei disoccupati Bros, assicurando un trattamento equo nelle selezioni per progetti regionali;
    2. Implementare modalità agevolate per le assunzioni a tempo indeterminato dei disoccupati Bros, al fine di agevolarne l’inserimento stabile nel mercato del lavoro;
    3. Istituire un tavolo di confronto con i rappresentanti dei disoccupati Bros per discutere soluzioni concrete ai problemi che affliggono questa platea.
    Solo un intervento urgente e deciso da parte delle istituzioni coinvolte potrà garantire un futuro più equo e dignitoso per questi cittadini.
    Si chiede inoltre di ascoltare le voci dei partecipanti e di agire con premura per modificare questa situazione ingiusta. L’adozione di misure concrete e compassionevoli sarà fondamentale per un futuro migliore per tutti.
    Infine, la politica ha il compito di intervenire per garantire giustizia ed equità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione sociale. L’intervento in questa vicenda è un banco di prova cruciale per la credibilità e il futuro della nostra regione. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, rapinatore ricercato arrestato al Borgo Sant’Antonio Abate

    Napoli. Un rapinatore seriale ricercato è stato rintracciato stamane dalla polizia in una abitazione al Borgo sant’Antonio Abate.
    I Falchi della Squadra Mobile e gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato hanno eseguito, nei confronti di un 43enne napoletano, un provvedimento per la carcerazione, emesso lo scorso 25 ottobre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli– Ufficio Esecuzioni Penali.
    L’uomo, che dovrà espiare la pena di un anno, 10 mesi e 21 giorni di reclusione per i reati di rapina e ricettazione, commessi a Napoli nel 2021, è stato rintracciato presso un’abitazione in zona Borgo Sant’Antonio Abate. LEGGI TUTTO

  • in

    Bimba ferita a Sant’Anastasia: fondazione Polis parte civile al processo

    La Fondazione Polis della Regione Campania è stata accettata come parte civile nel processo relativo al ferimento della piccola Assunta Basile e del suo papà, avvenuto a Sant’Anastasia il 23 maggio scorso.
    Don Tonino Palmese, presidente di Polis, ha dichiarato: “Accompagniamo con orgoglio questa famiglia che ha dimostrato la difesa della sua bambina, non solo nel momento della sparatoria, ma in tutto questo tempo di protezione e di accompagnamento educativo e affettivo”.
    La decisione di costituirsi parte civile da parte della Fondazione si basa sul principio fondamentale che la violenza inflitta a un cittadino causa danni devastanti all’intera società, specialmente quando la vittima è un minore.
    La Fondazione sostiene che la trasparenza in questo caso è essenziale per garantire che i diritti dell’intera popolazione siano affermati, consentendo una convivenza sicura e libera da ogni forma di reato intenzionale violento.
    La vicenda di Assunta e della sua famiglia è considerata emblematica dell’attuale emergenza vissuta nei territori, dove spesso bambini e ragazzi si trovano coinvolti sia come vittime che come colpevoli. La Fondazione Polis si impegna a contribuire alla promozione di una società più sicura e a difendere i diritti di coloro che sono coinvolti in situazioni di violenza e crimine, in particolare nei confronti dei minori.

    Leggi anche LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, il cardiologo Giovanni Esposito nuovo Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II

    Giovanni Esposito, nato nel 1968, è il nuovo Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli.
    Professore Ordinario in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Esposito è stato eletto con ampio consenso, succedendo alla Professoressa Maria Triassi, la prima donna a ricoprire tale ruolo nell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
    Con una formazione accademica e scientifica completata presso l’Università Federico II e la Duke University negli Stati Uniti, Esposito attualmente ricopre il ruolo di Direttore dell’UOC di Cardiologia, Emodinamica, UTIC dell’AOU Federico II, oltre ad essere Coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Cardiovascular Pathophysiology and Therapeutics” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Federico II.
    Tra le sue numerose attività, Esposito è stato Presidente della Società Italiana di Cardiologia Interventistica, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare e attualmente è coinvolto in progetti del Ministero della Salute legati alla promozione della simulazione in ambito sanitario.
    La Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II comprende diversi dipartimenti e offre un’ampia gamma di programmi formativi nell’ambito della medicina, della farmacia e delle biotecnologie della salute. La nomina di Giovanni Esposito a Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia è un importante riconoscimento per la sua carriera accademica e scientifica, e si prevede che porterà ulteriori sviluppi e successi per la prestigiosa istituzione universitaria. LEGGI TUTTO

  • in

    LA GIORNATA Sciopero dei trasporti, anche a Napoli disagi su alcune linee

    Il panorama del trasporto pubblico a Napoli è attualmente influenzato da uno sciopero di 24 ore proclamato dalla Usb. Mentre la linea 1 della metropolitana e le funicolari Centrale, Mergellina e Montesanto continuano a operare regolarmente, emerge una situazione diversa per i bus e i tram, i cui servizi sono parzialmente ridotti.
    L’Azienda napoletana mobilità (Anm) è al centro di questo sciopero, con gli utenti che risentono di disagi più evidenti nel caso delle ferrovie Cumana e Circumflegrea gestite da Eav. Attualmente, entrambe le linee che collegano la città e la provincia sono ferme, creando inevitabili inconvenienti per chi dipende da questi mezzi per gli spostamenti quotidiani.
    La metropolitana, pur mantenendo un servizio regolare sulla linea 1, potrebbe sperimentare un aumento dell’afflusso di passeggeri a causa della riduzione dei servizi di bus e tram. Gli utenti sono invitati a pianificare i loro viaggi con anticipo, tenendo conto della possibile congestione e delle variazioni nei percorsi dei mezzi di trasporto pubblico. LEGGI TUTTO

  • in

    L’OPERAZIONE Droga nascosta nel tombino a Melito: arrestati tre pusher nel rione 219

    I carabinieri della tenenza di Melito hanno eseguito nelle ultime ore un’operazione conclusasi con l’arresto per spaccio di droga nei confronti di tre persone. Si tratta di Antonio Fittipaldi, Antonio Manna e Sabatino Caputo, uomini già noti alle forze dell’ordine.
    Durante un servizio di osservazione nel rione 219 di Melito, i militari hanno documentato diverse cessioni di stupefacenti. La droga era nascosta in un tombino e veniva recuperata subito dopo aver ricevuto l’ordinativo dal cliente. Quando è scattato il blitz, i 3 non hanno fatto in tempo a fuggire.
    Sequestrate complessivamente 28 dosi di crack, 3 dosi di hashish e 3 di cocaina nascoste nel tombino di uno dei palazzoni. Nelle tasche di Fittipaldi circa 400 euro in contante ritenuto il provento della vendita. Sono tutti in carcere, in attesa di raccontare al giudice la loro versione dei fatti. LEGGI TUTTO

  • in

    IL MESSAGGIO IT Alert, oggi alle ore 12 nuovo test a Napoli

    Si terrà oggi a Napoli, nell’area compresa in un raggio di due chilometri dal porto, il test di IT Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico di cui si sta dotando il nostro Paese, per il rischio di incidente industriale rilevante in un impianto soggetto alla direttiva Seveso. Alle ore 12.00, i telefoni cellulari presenti nel raggio di 2 chilometri dalla zona-target, saranno raggiunti da un messaggio di test.
    Si tratta di una sperimentazione che rientra in quelle predisposte dal sistema nazionale e non di un allarme reale. Sul display, infatti, comparirà il seguente messaggio: “TEST – Questo è un messaggio di test IT-alert. Stiamo simulando un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su http://www.it-alert.gov.it”.
    Chi lo riceve non ha quindi nulla da temere: il test servirà a verificare la corretta ricezione dei messaggi da parte degli utenti. Per questo è importante che coloro che alle ore 12 di domani 24 gennaio si troveranno nel raggio di due chilometri dalla zona portuale di Napoli si colleghino al sito internet indicato compilando il questionario, sia che abbiano correttamente ricevuto il messaggio sia che non lo abbiano visualizzato. Lo stesso test si svolgerà, contestualmente a quello che riguarderà Napoli, anche in altre regioni d’Italia.
    Il sistema It-alert è ancora in fase di sperimentazione, sarà operativo in Italia per le diverse tipologie di rischio solo dopo l’esito positivo dei test necessari. Contestualmente al test di IT-alert, nell’impianto industriale individuato si svolgerà anche una esercitazione di protezione civile per posti di comando, coordinata da Regione Campania e Prefettura di Napoli, per verificare la tenuta delle procedure previste dal sistema in caso di necessità. LEGGI TUTTO

  • in

    Qualiano, collaboratore scolastico pestato per un parcheggio dal padre di un alunno

    Un collaboratore scolastico di un istituto di Qualiano è stato pestato a sangue da un automobilista, padre di un alunno.La lite per una questione di parcheggio. L’uomo  gli ha rubato il telefono e poi spinto una donna per le scale che era intervenbuto in soccorso dell’uomo ferito.
    L’episodio è avvenuto la mattina del 20 gennaio, quando l’uomo, un 23enne di Villaricca già noto alle forze dell’ordine, stava accompagnando il figliastro a scuola.
    Il collaboratore scolastico, che era in auto e stava per parcheggiare, ha dato la precedenza all’automobilista, che però ha deciso di sdoppiarlo e prendere il suo posto.
    I due hanno iniziato a discutere e l’automobilista ha aggredito il collaboratore scolastico, colpendolo con pugni e calci.
    La vittima, sanguinante, è riuscita a scattare una foto all’aggressore con il cellulare, ma l’uomo l’ha strappato dalle sue mani e l’ha lanciato via.
    Intanto, una donna che stava uscendo da scuola è intervenuta per difendere il collaboratore scolastico, ma anche lei è stata spinta dall’automobilista, che è caduto per le scale.
    L’uomo si è poi dichiarato carabiniere e ha lasciato il figlio a scuola, allontanandosi.
    Le due vittime sono state trasportate in ospedale e sono state giudicate guaribili in 12 e 6 giorni.
    I carabinieri della stazione di Qualiano, intervenuti sul posto, hanno identificato l’aggressore e lo hanno denunciato in stato di libertà per lesioni personali, rapina impropria, usurpazione di titolo e detenzione di oggetti atti ad offendere.
    Nel corso di una perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno trovato e sequestrato un bastone telescopico di ferro, uno storditore elettrico, un coltello a scatto e una pistola ad aria compressa. LEGGI TUTTO