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    La Gori sostituisce 5 km di vecchie condotte tra Napoli e Salerno

    Gori ha concluso la sostituzione di 5 chilometri di vecchie condotte idriche con nuove tubazioni performanti e l’installazione di 1.300 nuovi contatori.
    Grazie al progetto “Azioni per l’Acqua”, l’azienda ha migliorato la rete idrica comunale, che ora copre 38 distretti anziché 30, riducendo la frequenza e l’entità dei guasti. Questo intervento garantisce una maggiore stabilità nell’erogazione dell’acqua e limita i disagi in caso di guasti improvvisi, coinvolgendo un minor numero di utenti.
    Il presidente di Gori, Sabino De Blasi, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nell’ambito di un programma finanziato per 100 milioni di euro, finalizzato a ridurre le perdite idriche dal 52% del 2020 al 27% entro il 2025.
    Inoltre, sono in corso lavori di risanamento della rete fognaria che prevedono il collettamento dei reflui provenienti da tutto il territorio comunale di Torre del Greco verso l’impianto di depurazione Foce Sarno.
     Interventi finalizzato al progetto di disinquinamento del Golfo
    Questo intervento, curato da Gori, si prevede sarà ultimato entro il 2025 e contribuirà in modo significativo al disinquinamento dell’intero Golfo di Napoli.
    L’incontro a Palazzo Baronale a Torre del Greco ha visto la partecipazione del sindaco Luigi Mennella, del presidente di Gori Sabino De Blasi, dell’amministratore delegato di Gori Vittorio Cuciniello, del coordinatore del Distretto Sarnese-Vesuviano dell’Ente Idrico Campano Raffaele Coppola, del presidente dell’Ente Idrico Campano Luca Mascolo e della vice presidente del Consiglio regionale Loredana Raia.
    Questi interventi testimoniano l’impegno di Gori per migliorare e garantire un servizio idrico efficiente e sostenibile per la popolazione della zona. LEGGI TUTTO

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    La Cassazione annulla la condanna di Vincenzo Iorio, consigliere comunale di Acerra

    La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna nei confronti di Vincenzo Iorio, consigliere comunale di Acerra, sospettato di truffa aggravata per aver utilizzato permessi retribuiti non dovuti per attività istituzionali.
    Il sostituto procuratore generale della Procura Generale della Corte di Cassazione, Perla Lori, ha sottolineato che il termine di prescrizione del reato era scaduto, chiedendo l’annullamento senza rinvio.
    L’avvocato di Iorio, Gianmario Sposito, ha evidenziato vizi del processo di primo e secondo grado nel ricorso presentato al Supremo Collegio. La dichiarazione di prescrizione ha portato all’annullamento senza rinvio, accogliendo le argomentazioni della difesa del consigliere comunale.
    Iorio ha commentato: “In tutti questi anni ho sempre avuto fiducia nella giustizia ed oggi, grazie al sostegno della mia famiglia, si chiude definitivamente una triste parentesi per la mia vita.
    La felicità che provo in questo momento non potrà mai ripagare e superare il dolore provocato dalla strumentalizzazione politica, che io, la mia famiglia e tutti gli amici che mi vogliono bene, abbiamo dovuto ingiustamente subire”. LEGGI TUTTO

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    Bacoli, inaugurato il parco pubblico di Miseno. Josi Della Ragione: “E’ un sogno che si avvera”

    A Bacoli, tra gli applausi scroscianti dei presenti, si è tenuta l’inaugurazione del parco pubblico di Miseno.
    Si tratta di una vasta area che da decenni era stata sottratta alla collettività perché devastata da abusivismo selvaggio e degrado e che ora l’amministrazione comunale guidata dal giovane sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha restituito al popolo bacolese dopo che già nel 2004 la giunta regionale del Governatore Antonio Bassolino abbatté un ecomostro edilizio speculativo.
    Qui, dove tra l’altro imperava un maxi-lido abusivo, da oggi in avanti oltre ad essere visibile la Villa romana scoperta durante i lavori e risalente ai tempi del Porto Militare di Misenum ed al comandante Plinio il Vecchio per cui è stata deposta in mare una corona di fiori, potranno ritrovarsi e giocare liberamente bambini e famiglie come ci spiega entusiasta il primo cittadino bacolese che ha sottolineato pure l’importanza del protocollo istituzionale firmato tra il Comune di Bacoli e quello di Pompei.
    “Esprimo enorme soddisfazione – ha dichiarato Josi Della Ragione – per l’inaugurazione di questo parco pubblico fatta con i bambini e le Autorità. E’ un sogno che si avvera. Si tratta di un parco pubblico in cui, tra l’altro, abbiamo anche firmato un protocollo d’intesa col Comune di Pompei.
    Quindi Bacoli e Pompei diventano ancor di più attrattori culturali nazionali e lo facciamo in un luogo dove c’era un maxi-abuso edilizio. Non c’è più l’abuso, ma c’è un bene di tutti e una Villa romana appartenuta a Plinio il Vecchio. Quindi promuoviamo sempre di più la nostra città con spazi per tutti attraverso azioni di ripristino della legalità”.
    All’inaugurazione è intervenuto, tra gli altri, anche l’Assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci. “Noi – ha affermato Casucci – stiamo facendo tanto pensando a questa comunità. Credo che questo sia per noi un momento di gioia non solo per la presenza dei giovanissimi, ma soprattutto perché si tratta di una bella storia di sinergia istituzionale tra il Comune, la Regione, le Soprintendenze, le Amministrazioni militari.
    Ma anche una bella storia in termini di recupero di uno spazio vitale per le popolazioni locali”. La mattinata di inaugurazione di festa è stata aperta presso la scuola materna ed elementare “Plinio il Vecchio” con gli alunni che hanno intonato l’inno nazionale.
    Gennaro Savio LEGGI TUTTO

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    Lancio di sassi contro bus di Air Campania sulla linea Napoli- Mondragone

    Nuovo raid vandalico contro un bus Air Campania sulla tratta Napoli-Mondragone: l’azienda valuta la soppressione della linea Un ennesimo atto di vandalismo ha preso di mira un bus la sera del 7 febbraio.
    Una fitta sassaiola ha mandato in frantumi un finestrino e fatto saltare lo specchietto retrovisore del mezzo in corsa, fortunatamente senza ferire passeggeri.
    L’autista, illeso, ha fermato il bus e allertato i carabinieri.Si tratta del quinto raid vandalico negli ultimi mesi sulle tratte che da Aversa conducono a Castel Volturno e Mondragone.
    Oltre ai danni economici e ai disagi per l’utenza, l’azienda ha sollecitato al Prefetto di Caserta controlli più frequenti nelle zone a rischio.
    L’amministratore Anthony Acconcia ha denunciato la gravità di questi atti che mettono a rischio la sicurezza di viaggiatori e autisti, e ha chiesto un tavolo di concertazione per trovare soluzioni.
    Air Campania sta valutando di modificare i percorsi dei bus e, in extrema ratio, di sopprimere la linea per Mondragone, in accordo con la Regione.Le possibili modifiche al servizio comporterebbero ulteriori disagi per gli utenti che dipendono dal trasporto pubblico.
    La situazione è preoccupante e richiede un intervento urgente per contrastare questi continui episodi di violenza.
    I raid vandalici si sono verificati tutti di sera. I vandali prendono di mira i bus in corsa, lanciando pietre e altri oggetti. Oltre ai danni materiali, i raid causano ritardi e disagi ai passeggeri.
    Air Campania ha già investito in sistemi di sicurezza sui bus. L’azienda è in contatto con le autorità per trovare soluzioni al problema. La rabbia e la frustrazione degli utenti sono comprensibili.
    Il trasporto pubblico è un servizio essenziale che deve essere garantito in sicurezza. LEGGI TUTTO

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    Sorrento, minacce a chirurgo plastico: assolti padre e figlie

    Il Tribunale di Torre Annunziata ha emesso la sentenza assolvendo un padre e le sue due figlie, della costiera Sorrentina, dalle accuse di tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
    Erano stati accusati dal chirurgo plastico di averlo minacciato per un presunto intervento al seno ritenuto sbagliato. I tre imputati, Antonino Pollio, 62 anni, e Virginia e Rosa Pollio, di 37 e 36 anni sono stati difesi dagli avvocati Raffaele Chiummariello e Renato Tito.
    La denuncia del professionista riguardava presunte minacce di diffusione di notizie pregiudizievoli sul suo conto, in seguito all’intervento chirurgico eseguito su una delle figlie.
    Le accuse contestavano loro di aver tentato di costringere il chirurgo plastico a corrispondere loro la somma di 7mila euro. LEGGI TUTTO

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    Corruzione in Capitaneria di Porto: arresti e interdizioni a Napoli

    Un’inchiesta della Procura di Napoli ha portato all’arresto di diverse persone, tra cui ufficiali della Capitaneria di Porto, impiegati del Ministero delle Infrastrutture e medici dell’Asl, per corruzione e falso in atti pubblici.
    Le indagini hanno svelato un giro di corruzione che coinvolgeva diversi marittimi e intermediari.
    In alcuni casi, i marittimi avrebbero ottenuto il rilascio o il rinnovo di certificati di idoneità professionale senza averne i requisiti, grazie al pagamento di tangenti a impiegati della Capitaneria di Porto.
    In altri casi, i marittimi avrebbero ottenuto certificati medici senza sottoporsi alle visite mediche, grazie alla compiacenza di alcuni medici.
     Giro di mazzette dietro il rilascio di certificati ai marittimi
    Infine, in altri casi ancora, i marittimi avrebbero ottenuto indebitamente benefici previdenziali grazie al rilascio di falsi certificati di malattia da parte dei sanitari.
    I pubblici ufficiali coinvolti nella corruzione avrebbero ricevuto in cambio denaro o altre utilità.L’operazione è stata condotta dalla Guardia Costiera su ordine del GIP del Tribunale di Napoli.
    Le misure cautelari disposte includono la custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.È stato inoltre disposto il divieto di esercitare la professione sanitaria per alcuni dei medici coinvolti.
    L’operazione è un duro colpo alla corruzione e al falso in atti pubblici, reati che danneggiano la sicurezza della navigazione e la salute pubblica. LEGGI TUTTO

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    Acerra, sgominato il clan Avventurato: 7 arresti

    I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito 7 arresti ad Acerra, nell’ambito di un’operazione contro il clan Avventurato.
    Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, detenzione e porto di armi, detenzione di droga e favoreggiamento alla latitanza del reggente del clan. E anche di aver coperto la sua fuga.
    Le indagini hanno svelato la perdurante operatività del sodalizio criminale, egemone nel territorio di Acerra e comuni vicini nel campo delle estorsioni e dello spaccio di droga oltre alla disponibilità di armi da fuoco.
    Inchiesta nata dalle dichiarazioni di alcuni pentiti

    L’operazione dei carabinieri è stata portata a termine sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Napoli e prende spunto dalle dichiarazioni di alcuni pentiti. LEGGI TUTTO

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    Situazione critica nei Pronto Soccorso, stato di agitazione dichiarato all’Asl Napoli 1

    I dirigenti medici, sanitari, veterinari e delle professioni sanitarie dell’Asl Napoli 1 hanno dichiarato lo stato di agitazione come risposta al rifiuto della dirigenza aziendale di incontrare i sindacati per discutere degli interventi necessari per sostenere i Pronto Soccorso Aziendali.
    Questa decisione è stata presa dopo un’assemblea il 6 febbraio e la nota è stata firmata dai rappresentanti di vari sindacati e inviata ai vertici dell’Asl Napoli 1 Centro, al Prefetto di Napoli e agli organi di informazione.
    “Il direttore generale ha ignorato le proposte e le richieste di incontro del sindacato, limitandosi a respingere le richieste di riconoscimento economico ai pochi operatori rimasti. Inoltre, nonostante il Regolamento per la Graduazione degli Incarichi Dirigenziali sia stato adottato nel mese di luglio 2023, non risulta ancora applicato.
    Si richiede pertanto l’immediata assegnazione degli Incarichi Professionali così come indicato nel Regolamento e, qualora vi fossero ulteriori impedimenti, la individuazione dei Direttori Medici di Presidio quali responsabili del completamento delle procedure”.
    La decisione di dichiarare lo stato di agitazione è stata presa anche perché l’Asl Napoli 1 avrebbe costantemente trascurato i doveri di informazione e confronto.
     Mancato confronto con i sindacati alla base della decisione
    Ad oggi la Contrattazione Integrativa è sospesa e i dati, richiesti da anni, sulla consistenza di organico nei vari reparti e sugli eventuali residui per ciascun fondo con l’utilizzo analitico delle risorse non sono mai stati forniti.
    La situazione critica dei Pronto Soccorso aziendali è il risultato di anni di progressivo svuotamento delle risorse umane e di sostanziale inerzia della Direzione Generale nell’affrontare e risolvere la crisi. LEGGI TUTTO

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    Camorra, scagionato Raffaele Prota: non partecipò all’omicidio di Totoriello Esposito

    I pentiti lo avevano accusato di essere uno degli autori dell’omicidio di Salvatore Esposito detto Totoriello, ucciso e sciolto nell’acido il 27 settembre del 2013.A maggio scorso, grazie anche alle dichiarazioni di alcuni pentiti, la Dda di Napoli aveva fatto luce su quel Cold Case di carattese passionale ma in ambiente cdi camorra arrestando Raffaele Prota, Paolo Abbatiello, Gianfranco Leva e il boss pentitoGiuseppe Simioli ritenuto il mandante.
    Totoriello era stato ucciso perché aveva una relazione con la moglie di Giovanni Licciardi, figlio di Gennaro, detto “la scimmia”, fondatore dell’omonimo clan fondatore del gruppo di camorra più potente della Campania ovvero “Alleanza di Secondigliano”.
    Oggi il Tribunale del Riesame, sezione X, ha emesso una decisione definitiva riguardante la posizione di Raffaele Prota Raffaele, escludendo la gravità degli indizi e quindi escludendo la sua responsabilità.
    È importante notare che l’avvocato Salvatore D’Antonio, difensore di aveva precedentemente contestato davanti alla Suprema Corte di Cassazione l’utilizzabilità delle intercettazioni come materiale probatorio.
    La Suprema Corte di Cassazione ha accolto le precise argomentazioni difensive dell’avvocato Salvatore D’Antonio, dichiarando inutilizzabili nel processo le intercettazioni rilevanti per l’omicidio, e ha annullato il processo con rinvio al Tribunale del Riesame.
    Successivamente, prima della fissazione dell’udienza presso il Tribunale del Riesame, è emerso un altro collaboratore di giustizia, Giuseppe Ruggiero , il quale ha dichiarato di essere stato coinvolto nell’omicidio di Esposito Salvatore e ha accusato Raffaele Prota fornendo accuse specifiche nei suoi confronti.
    La difesa anche in questo caso ha dimostrato l’inattendibilità delle dichiarazioni di Ruggiero Giuseppe riguardo all’omicidio di Esposito Salvatore. Si sostiene che l’omicidio sia stato commesso da membri del clan Licciardi per vendicare una relazione extraconiugale tra Esposito Salvatore e la moglie di Licciardi.
    Il Tribunale del Riesame, in conformità con la difesa dell’avvocato Salvatore D’Antonio, ha non solo dichiarato inutilizzabili le intercettazioni ma ha anche respinto come inattendibili le dichiarazioni di Ruggiero Giuseppe nei confronti di Raffaele Prota.
    È importante notare che già in una precedente ordinanza, il Tribunale del Riesame aveva accolto le argomentazioni difensive riguardo all’inattendibilità delle dichiarazioni di un altro collaboratore di giustizia, ovvero il boss Giuseppe Simeoli.
    Di conseguenza, l’accusa contro Raffaele Prota è stata completamente smantellata ed è stata ordinata la sua immediata scarcerazione per quanto riguarda le accuse relative all’omicidio di Esposito Salvatore. LEGGI TUTTO

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    Caivano, approvato il piano delle priorità delle opere pubbliche

    Nel corso di un vertice presso la Prefettura di Napoli, si è tenuta una riunione della Conferenza Permanente per esaminare e approvare il Piano delle priorità delle Opere Pubbliche indifferibili della Commissione Straordinaria del Comune di Caivano.
    All’incontro hanno preso parte i membri della Commissione Straordinaria, i rappresentanti del Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche e delle Forze dell’ordine sul territorio.
    Dopo un’approfondita analisi, la Conferenza Permanente ha dato il proprio assenso al piano, che costituisce un requisito fondamentale per accedere ai finanziamenti regionali e della Cassa Depositi e Prestiti. LEGGI TUTTO

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    Napoli, donato un elettrostimolatore al Policlinico

    La Chirurgia pediatrica dell‘Azienda ospedaliera universitaria Federico II è stata arricchita da una donazione molto importante: un elettrostimolatore del valore di circa 8mila euro, offerto dall’associazione onlus ‘Donne per il sociale’ al reparto diretto dal Professore Ciro Esposito.
    Questo strumento sarà impiegato per trattare i piccoli pazienti affetti da malformazioni congenite dell’apparato digerente e urinario/genitale. Secondo quanto affermato dal Prof. Esposito, in chirurgia pediatrica ci occupiamo della cura delle malformazioni congenite e l’elettrostimolatore è uno strumento fondamentale durante gli interventi chirurgici che richiedono una ricostruzione dei piani muscolari, al fine di garantire continenza fecale o urinaria ai pazienti affetti da queste malformazioni.
    Nel reparto di Chirurgia pediatrica dell’Azienda federiciana, considerato un punto di riferimento europeo per la chirurgia mini-invasiva e robotica pediatrica, giungono pazienti provenienti da tutta Italia e dall’estero.
    A rappresentare l’associazione donatrice è la presidente Patrizia Gargiulo. Il Direttore Generale, Giuseppe Longo, ha sottolineato l’importanza della Chirurgia pediatrica come un’importante eccellenza dell’Azienda, in grado di offrire cure ai piccoli pazienti fragili affetti da gravi patologie malformative grazie alle nuove tecnologie, alla chirurgia mini-invasiva e alla chirurgia robotica. LEGGI TUTTO

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    La Regione Campania programma la costruzione di 110 mila appartamenti pubblici

    La Regione Campania ha avviato un piano volto alla riqualificazione e costruzione di alloggi pubblici, puntando anche alla rigenerazione urbana.
    Il progetto coinvolge circa 110mila immobili, di cui il 70% si trova nell’area metropolitana di Napoli, con un impegno finanziario di circa 600 milioni di euro. Il Fondo complementare al PNRR, “Programma Sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica”, prevede l’investimento di oltre 295 milioni di euro per interventi di recupero, demolizione e ricostruzione, e rigenerazione degli spazi circostanti.
    I finanziamenti sono destinati ai Comuni della Campania proprietari di patrimonio ERP (Edilizia residenziale pubblica) e all’ACER. Inoltre, il programma nazionale PINQUA destina 100 milioni di euro alla riqualificazione di vari progetti in Campania, tra cui il recupero di beni confiscati alle mafie e interventi di ripopolamento nelle aree interne delle province di Avellino e Salerno.
    La Regione Campania ha anche programmato interventi di rigenerazione urbana fino al 2034 tramite il Fondo MEF introdotto dalla finanziaria del 2018, con un finanziamento complessivo in essere di oltre 115 milioni di euro per trenta interventi in corso.
    Infine, il bando innovativo PIERS ha selezionato 15 progetti per un investimento totale di quasi 80 milioni di euro, aprendo la partecipazione alle cooperative di abitazioni e coinvolgendo anche i privati. LEGGI TUTTO