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    Autodemolizione abusiva sequestrata a Boscoreale

    I carabinieri della sezione Parco di Boscoreale hanno sequestrato un’autodemolizione abusiva che ospitava 32 veicoli e diversi rifiuti pericolosi.
    L’attività, completamente priva di autorizzazioni, è stata posta sotto sigilli.
    I militari hanno rinvenuto anche veicoli di provenienza furtiva.
    Il responsabile è stato denunciato per ricettazione, gestione illecita di rifiuti e attività illecita di discarica.
    L’operazione si inserisce nel contesto di una campagna di controlli agli autodemolitori da parte dei carabinieri forestali del Parco Nazionale del Vesuvio.
    Dall’inizio dell’anno sono state denunciate cinque persone per reati legati alle attività di autodemolizione, tra cui illecita immissione di fumi in atmosfera, scarico illecito di acque industriali, gestione illecita di rifiuti e discarica abusiva.
    Sono state inoltre elevate sanzioni per un ammontare complessivo di circa 30.000 euro. LEGGI TUTTO

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    Controlli nella movida di Mergellina: quasi 500 identificati

    Durante il fine settimana appena trascorso, le autorità dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, insieme al personale della Polizia Locale, hanno condotto ispezioni nella zona della movida presso gli “chalet” di Mergellina e in largo Sermoneta.
    Durante queste operazioni sono state identificate 497 persone, di cui due sono state denunciate e 135 sono risultate avere precedenti penali. Sono stati controllati 150 veicoli e sono state riscontrate 5 violazioni al Codice della Strada.
    Queste attività di controllo sono finalizzate a garantire la sicurezza e il rispetto delle norme nel contesto della movida a Mergellina. Le autorità locali vigilano costantemente per mantenere l’ordine pubblico e prevenire comportamenti illeciti o pericolosi. LEGGI TUTTO

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    Accoglienza senza fissa dimora: vertice a Napoli

    Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato un incontro sulla situazione dei senza fissa dimora presenti nella città di Napoli.
    La riunione si è tenuta presso la Prefettura di Napoli, alla presenza dell’assessore comunale al Welfare e di rappresentanti di diverse organizzazioni tra cui Asl Napoli 1 centro, Croce Rossa Italiana, Caritas, Comunità di S. Egidio e Associazione Be Humans – Rete Coordinamento di Strada.
    Durante l’incontro è stata valutata l’attuazione delle iniziative legate allo sgombero dei senza fissa dimora dalla Galleria Principe di Napoli. Il Comune ha avviato i lavori finanziati dal Pnrr per creare tre stazioni di posta e riqualificare 9 appartamenti da destinare alle persone senza tetto.
    Le stazioni potranno ospitare fino a 50 persone e saranno posizionate a piazza Garibaldi e Fuorigrotta. Gli appartamenti saranno utilizzati per accogliere piccoli gruppi o famiglie fino a 6/7 persone e offrire sistemazioni temporanee, soprattutto nei periodi più difficili come l’inverno.
    Tutti i partecipanti hanno concordato di intensificare gli sforzi per migliorare l’accoglienza di queste persone vulnerabili.
    Per quanto riguarda la Galleria Principe di Napoli, dopo lo sgombero avvenuto nei giorni scorsi per consentire i lavori di restauro, le persone senza fissa dimora sono state trasferite in strutture dormitorio o sistemazioni alternative. Il Tavolo si riunirà regolarmente per monitorare la situazione. LEGGI TUTTO

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    Napoli, dopo 40 anni arriva lo sgombero degli abusivi dal Frullone

    Nove famiglie che vivono da 40 anni nell’ex manicomio Frullone di Napoli rischiano lo sfratto. Le famiglie hanno occupato l’edificio in seguito al terremoto del 1980, in mancanza di alternative abitative.
    Oggi hanno ricevuto un’ingiunzione di sfratto esecutivo dalla Asl, proprietaria della struttura.Per protestare contro lo sgombero, le famiglie hanno organizzato un sit-in davanti al Comune di Napoli.
    “Dopo 40 anni nell’ex manicomio no allo sgombero senza casa”, recita lo striscione esposto dai manifestanti.“Il terremoto per noi dura da 40 anni”, si legge su un altro cartello.
    “Siamo qui dagli anni ’80”, ha dichiarato Eduardo Montuori, portavoce del gruppo.“Viviamo in questa struttura fatiscente perché non avevamo altre alternative. Siamo pronti ad andare via, ma chiediamo di essere assegnati a case popolari.”
    Domani è prevista una riunione in prefettura per affrontare la situazione. “In tutti questi anni ci hanno promesso case a Piscinola, Melito, Marianella, ma poi non se ne è fatto nulla”, ha ricordato Montuori.
    “Abbiamo parlato con Bassolino, Iervolino, de Magistris, con la Regione Campania e con l’Asl. I nostri figli non possono invitare amici a casa perché si vergognano della nostra situazione. Molti di noi sono in cura dallo psicologo. Ora il Comune ci deve dare una risposta. Le famiglie non possono essere mandate in strada dopo 40 anni.”
    Le prime tre famiglie saranno sfrattate venerdì
    “Non sappiamo dove andare”, ha detto una delle manifestanti. “Vogliamo una risposta immediata. Le persone non si trattano così. Non ce la facciamo più. È una vergogna per Napoli mandarci in mezzo a una strada.”
    La situazione delle nove famiglie dell’ex manicomio Frullone è emblematica della complessa questione abitativa a Napoli. Dopo decenni di promesse e rinvii, le famiglie si trovano ancora in una situazione di precarietà e incertezza. LEGGI TUTTO

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    Napoli, parcheggiatore abusivo chiede “offerta a piacere” a un carabiniere: arrestato

    Un episodio insolito si è verificato ieri a Piazza Garibaldi, quando un parcheggiatore abusivo ha cercato di estorcere del denaro a un automobilista.
    La vicenda ha preso una svolta inaspettata quando l’automobilista si è qualificato come maresciallo dei Carabinieri, mettendo così fine alla richiesta di denaro senza motivo da parte del parcheggiatore.
    Il parcheggiatore, nonostante la netta risposta dell’automobilista, ha continuato a insistere per ottenere il pagamento. Tuttavia, la situazione è presto cambiata quando il maresciallo dei Carabinieri ha chiesto il supporto di una pattuglia del nucleo radiomobile di Napoli in transito per verificare la situazione del parcheggiatore.
    A seguito di controlli più approfonditi, è emerso che il parcheggiatore non solo era coinvolto in attività illegali come la richiesta di denaro in modo coercitivo, ma aveva anche un’ordinanza di custodia cautelare pendente per reati di rapina e lesioni.
    Era irreperibile per rapina e lesioni
    Si era reso irreperibile ed era quindi ricercato. Questo ha portato all’arresto del 40enne e al suo trasferimento nella casa circondariale di Poggioreale. LEGGI TUTTO

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    Sant’Antonio Abate, sequestro beni per 9 milioni di euro alla Galtrading srl

    La Guardia di Finanza, su mandato del giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente per un valore di 9.140.288,96 euro nei confronti della società Galtrading S.r.l., con sede ad Sant’Antonio Abate, del suo legale rappresentante e dei due amministratori di fatto della società.L’indagine è scaturita da una verifica fiscale, durante la quale è emerso che la società, operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, avrebbe omesso di presentare la dichiarazione fiscale relativa all’IVA per l’anno 2021, con un’evasione fiscale stimata in 2.731.431,54 euro, e avrebbe presentato una falsa dichiarazione per le imposte dirette dello stesso anno, con un’evasione dell’IRES pari a 6.408.857,42 euro.
    Uno dei due amministratori di fatto della S.r.l. avrebbe inizialmente costituito la società, nominando come rappresentante legale, amministratore e socio unico un omonimo cugino, ignaro di quanto stava accadendo, utilizzando una carta d’identità contraffatta.
    Successivamente, avrebbe trasferito le cariche societarie a un prestanome, allo scopo di attribuire a quest’ultimo le responsabilità penali derivanti dalla mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali per l’anno d’imposta 2021.
     Avevano trasferito tutte le cariche societarie a un prestanome
    Anche il figlio di questo amministratore è coinvolto nell’inchiesta, poiché ha collaborato con il prestanome fin dall’inizio delle attività ispettive e investigative della Guardia di Finanza ed è stato identificato come co-responsabile della gestione societaria insieme al padre.
    Durante l’esecuzione del provvedimento cautelare, ancora in corso, verranno imposti vincoli giudiziari su immobili, quote societarie, disponibilità finanziarie e veicoli riconducibili alla società degli indagati, il cui valore complessivo è attualmente in fase di quantificazione. LEGGI TUTTO

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    Napoli, scippa i soldi dalle mani di un utente mentre paga il biglietto della metro: arrestato migrante

    Nel pomeriggio di ieri, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Polizia di Stato sono intervenuti in zona Porta Capuana a seguito di una segnalazione di rapina.
    Un uomo ha riferito ai poliziotti che, mentre stava pagando un biglietto della metro, un soggetto gli aveva sottratto del denaro ferendolo ad una mano e colpendolo al volto.
    Gli agenti hanno rintracciato e bloccato il rapinatore poco distante in via Cesare Rosaroll. Si tratta di un 40enne della Mauritania, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, anche per reati specifici. L’uomo è stato arrestati per rapina. LEGGI TUTTO

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    Napoli, lettere minatorie dal carcere di Spoleto ai proprietari di una casa occupata abusivamente a Sant’Erasmo

    Una famiglia residente a Sant’Erasmo, Napoli, ha segnalato al deputato Francesco Emilio Borrelli un caso di occupazione abusiva protrattasi nel tempo.La donna coinvolta ha raccontato di essere stata minacciata e persino aggredita da occupanti abusivi dell’appartamento, giungendo al punto di ricevere lettere minatorie dal marito detenuto a Spoleto.
    Quest’ultimo esprime la volontà di riavere la tranquillità per la sua famiglia e chiede che vengano presi provvedimenti. La situazione denunciata ha suscitato preoccupazione e indignazione da parte del deputato Borrelli, il quale ha sottolineato l’importanza di accertare rapidamente i fatti per restituire la casa ai legittimi proprietari.
    Questo episodio rappresenta solo l’ultimo di una serie di soprusi subiti dalla famiglia, costretta a vivere nel terrore per anni.
    “Voi dovete far stare tranquilla la mia famiglia” scrive l’uomo dal carcere dove sta scontando una pena per estorsione “a me queste cose non mi piacciono. Chiama tuo fratello e tua sorella, dovete togliere l’avvocato. Mo non voglio sapere niente più, io sto stanco di voi per le vostre st***te, voglio stare tranquillo”.
    “Non ce la facciamo più, viviamo nel terrore, sono anni che subiamo, queste persone devono andare via” è lo sfogo della donna che si è rivolta al deputato Borrelli. “Io ho denunciato tutto quello che ho subito – prosegue la donna – perché noi non ci affidiamo ai boss della zona ma ci affidiamo alla legge. Sono anni che buttiamo soldi in avvocati e paghiamo le tasse su una casa che non possiamo utilizzare. Siamo esasperati e non ci arrenderemo fino a quando la casa non ci verrà restituita”.
    “I fatti vanno accertati rapidamente così da restituire la casa ai legittimi proprietari” tuona Borrelli. “Questa famiglia da troppo tempo subisce i soprusi, le prepotenze e le violenze degli occupanti abusivi e dei parenti galeotti. Adesso le minacce arrivano direttamente dal carcere.
    I soggetti che credono di poter vivere impunemente sulle spalle della società, occupando abusivamente le case, vivendo di sussidi, commettendo reati, vanno stroncati duramente. La proprietà privata, così come quella pubblica, non sono a disposizione di chi se le prende con la violenza, quest’idea parassitaria va combattuta con ogni mezzo”. Ha così concluso Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. LEGGI TUTTO

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    Sorrento, rubano bici: arrestati due marocchini

    Nella mattinata di ieri, gli agenti del Commissariato di Sorrento hanno tratto in arresto due uomini, un 38enne e un 31enne di origine marocchine, per furto aggravato di bicicletta.
    Gli agenti sono intervenuti in via degli Aranci a seguito di una segnalazione di furto di una bicicletta parcheggiata davanti ad un esercizio commerciale.
    I poliziotti hanno intercettato due individui che spingevano la bicicletta segnalata e li hanno bloccati. In loro possesso sono stati trovati una pinza e una tronchese, utilizzati per forzare il lucchetto della catena che proteggeva la bici.
    I due uomini, entrambi con precedenti di polizia e irregolari sul territorio nazionale, sono stati tratti in arresto per furto aggravato.
    L’intervento tempestivo degli agenti del Commissariato di Sorrento ha permesso di arrestare i due ladri e di recuperare la bicicletta rubata. LEGGI TUTTO

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    Cimitile, vede i carabinieri e scappa: arrestato pusher 20enne

    I Carabinieri della stazione di Castello di Cisterna hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Ugo Viscovo, un ventenne di Cimitile già noto alle forze dell’ordine.
    Viscovo è stato rintracciato in via Leopardi e, una volta avvistata la pattuglia, ha cercato di fuggire. Dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto e immobilizzato dai Carabinieri.
    Durante la perquisizione, sono stati trovati addosso a Viscovo 2,9 grammi di crack, 4,93 grammi di cocaina e 105 euro in contanti, considerati provento illecito.
    Attualmente, Viscovo si trova in carcere in attesa del giudizio. LEGGI TUTTO

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    Controlli nella “movida” al Vomero: sequestri e multe per 6 commercianti

    Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Napoli nelle zone della movida, diverse forze dell’ordine hanno effettuato controlli nel quartiere Vomero, concentrandosi principalmente a San Martino, nelle piazze Vanvitelli e Medaglie D’Oro, e nelle vie Giordano, Scarlatti e Falcone.
    Gli agenti coinvolti provengono dai Commissariati Vomero, Pianura, Chiaiano, Nuovo Palazzo di Giustizia, Poggioreale, della Divisione Amministrativa e Sociale e Anticrimine insieme ai finanzieri della Guardia di Finanza.
    Durante l’operazione sono state identificate 247 persone, di cui 33 con precedenti penali, controllati 120 veicoli e sanzionate 2 violazioni del Codice della Strada. Inoltre, sono stati controllati 6 esercizi commerciali.
    In collaborazione con il personale sanitario dell’ASL Na1, sono stati controllati 6 esercizi commerciali che hanno ricevuto 45 prescrizioni per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
    Sono stati sequestrati 117 vasetti di sugo per un totale di 35 kg e elevate sanzioni per 4000 euro per violazioni delle normative HACCP relative alle norme di sicurezza alimentare e igiene. LEGGI TUTTO

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    Napoli, 11 strade a rischio crollo nella Municipalità 5

    Ci sono ben 11 strade a rischi crollo nella zona della Municipalità 5 di Napoli. La presidente Milena Cozzolino, dopo la voragine davanti al civico 63 in via Morghen al Vomero che ha inghiottito 2 auto, un grosso albero e un palo della pubblica illuminazione ha chiesto con urgenza alla Società Abc di intervenire per verificare i propri impianti idrici e fognari di una serie di strade.
    E dall’elenco diffuso ci si rende conto di quanti pericolo corrono ignari cittadini e automobilisti ogni giorno per le strade di Napoli.
    Ecco l’elenco delle strade segnalate ad ABC

    via Gino Doria pressi civ. 106: vari avvallamenti su marciapiede;
    via Ottavio Caiazzo, di fronte al  civico 16, in prossimità dell’ingresso del Pronto soccorso del Santobono: dissesto su marciapiede;
    via Michele Cammarano: avvallamento su marciapiede dal civico 8 al civico 10;
    via Giulio Palermo civ. 122: infiltrazioni negli edifici adiacenti;
    via Luigia Sanfelice civ. 93: infiltrazioni provenienti dai gradini del Petraio;
    via Giuseppe Bonito civ. 27: avvallamento su sede stradale e marciapiede;
    vico Cacciottoli. intersezione con via Settimio Severo Caruso: avvallamento e dissesto su sede stradale intorno a chiusino;
    via Montedonzelli civ. 9 e civ. 49: chiusini dissestati;
    via Timavo civ. 49: dissesto su sede stradale;
    via San Gennaro ad Antignano civ. 5: avvallamento su sede stradale;
    via Luca Giordano, all’altezza del civico n. 63: verifiche su sistema raccolta acqua piovana esistente.

    E’ stata inoltre richiesta, sempre con urgenza, una verifica del muro che divide via Francesco Solimena e via Giuseppe Bonito, come già richiesto dal Servizio Protezione Civile con nota PG/2024/172559 del 22/02/2024 LEGGI TUTTO