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    Napoli, maltratta la compagna: arrestato 

    Nella mattinata di oggi, la Polizia di Stato ha arrestato un individuo nel centro storico per aver maltrattato la propria compagna.
    Gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato sono intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione di lite in famiglia. Una donna ha riferito di essere stata aggredita e minacciata dal compagno, già autore di simili comportamenti in passato.
    L’uomo, un 44enne di nazionalità algerina con precedenti di polizia, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Truffa coppia di anziani a Roma, 20enne arrestato a Napoli

    I Carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano hanno operato l’esecuzione di un’ordinanza giudiziaria che impone la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un giovane italiano di 20 anni, pesantemente coinvolto in un caso di truffa aggravata. L’episodio risale allo scorso dicembre, quando una coppia di anziani, residente nella stessa località, ha segnalato alle forze dell’ordine di essere caduta vittima della truffa del “finto nipote” e “finto Carabiniere”, perpetrata da un individuo.
    I coniugi anziani sono stati contattati ripetutamente da un individuo che, fingendosi il nipote della coppia, ha affermato l’urgente necessità di raccogliere una somma considerevole di denaro per saldare alcune fatture in sospeso del padre. Successivamente, si sono sentiti minacciati da un individuo che si è presentato come maresciallo dei Carabinieri, il quale ha indicato loro gravi conseguenze legali se non avessero pagato immediatamente il debito del presunto figlio, anche con gioielli in oro.
    Intimiditi dalle minacce, gli anziani hanno ceduto e consegnato gioielli in oro per un valore superiore ai 7000 euro a un truffatore che si è presentato sotto casa pochi minuti dopo. Dopo la denuncia, i Carabinieri hanno avviato un’accurata attività investigativa che ha raccolto prove significative contro il giovane di 20 anni, proveniente dalla provincia di Napoli, già noto alle autorità per reati simili.
    In collaborazione con la Procura, i Carabinieri hanno individuato e arrestato l’uomo a Napoli, sottoponendolo alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico presso la propria residenza, in ottemperanza a un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma. LEGGI TUTTO

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    Napoli, smaltimento di amianto senza controlli nella zona di Vigliena: gli abitanti protestano

    A inizio febbraio 500 grossi sacchi bianchi sono stati accumulati nella Darsena di San Giovanni a Teduccio, nell’area individuata per il progetto di ampliamento del porto commerciale.Un gruppo di abitanti delle palazzine immediatamente antistanti la zona dichiara: “La scena era costituita da questi sacchi movimentati da operatori appositamente vestiti. In una parola, la scena ha destato preoccupazione anche perché i sacchi sono stati tenuti sui piazzali per diverse settimane, esposti alle intemperie e ai venti che in quel tratto sono molto forti”.
    A questo si aggiunga che sui sacchi erano chiaramente visibili (foto 1 in allegato) la lettera “R” su sfondo giallo e la lettera “a” su sfondo rosso, simboli indicanti il contenuto rispettivamente di rifiuti pericolosi e amianto.
    Ma ai condomini non è stata data alcuna comunicazione di pericolo o indicazioni per la riduzione del rischio. A seguito delle segnalazioni dei residenti il giorno 14 febbraio si è tenuto un tavolo che ha visto presenti, oltre a una delegazione di cittadini, il direttore della centrale termoelettrica della Tirreno Power (incaricata delle operazioni di bonifica), il Presidente e il Vicepresidente della VI Municipalità Sandro Fucito e Nando Truglio.
    L’incontro ha avuto come tema centrale la richiesta di chiarimenti sul contenuto dei sacchi, ma è giunto a toccare anche la natura del resto della bonifica da effettuare, che è stato confermato comportare anche lo smaltimento di amianto.
    I cittadini intervenuti all’incontro hanno fatto richiesta esplicita di documenti dell’ASL che certifichino l’avvenuta supervisione da parte della stessa e il rispetto dei parametri di sicurezza nello svolgimento di questa prima operazione.
    Ad oggi, 14 marzo, a distanza di ben un mese dall’impegno preso dalle autorità competenti, ancora nessun verbale sottoscritto dall’ASL è giunto nelle mani dei cittadini, mentre la preoccupazione sale e si continuano a rintracciare sacchi simili ai primi osservati nella zona circostante la parte attualmente operativa del porto commerciale.
    In questo lasso di tempo trascorso, ingiustificabile a fronte della richiesta di semplici documenti certificativi, non sono mancate ulteriori richieste informali indirizzate alla VI Municipalità e i cittadini si sono trovati costretti ad inviare anche un sollecito formale al distretto n. 32 dell’ASL.
    La preoccupazione aumenta allo stesso ritmo dello scandalo e dello stupore per dei sacchi che appaiono, scompaiono e poi riappaiono dislocati, sparpagliati in vari angoli del porto commerciale di Napoli.
    I cittadini di Vigliena protestano: “È inaccettabile che vi sia tutto questo mistero, che vi sia tanto riserbo riguardo le operazioni avvenute e in procinto di avvenire, per di più nei confronti di chi abita a pochi metri dalle aree interessate da queste stesse operazioni”. LEGGI TUTTO

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    Sabato a Napoli manifestazione contro i suicidi in carcere

    Sabato 16 marzo il Centro di Pastorale Carceraria della Diocesi di Napoli, insieme alle associazioni Liberi di Volare onlus e Sbarre di Zucchero, organizza un presidio con corteo presso la Casa Circondariale di Napoli “Giuseppe Salvia” a Poggioreale.L’obiettivo è quello di dire basta ai suicidi in carcere, un fenomeno che coinvolge sia i detenuti che gli agenti penitenziari, a dimostrazione di una vita carceraria colma di frustrazione per tutti.
    L’iniziativa Sabato 16 marzo, ore 10:30 in Piazza Cenni, con corteo fino all’ingresso principale del carcere di Poggioreale.Interverranno Padre Alex Zanotelli, movimento No Prison; Don Franco Esposito, direttore della Pastorale Carceraria; Samuele Ciambriello, garante dei detenuti per la Regione Campania, Monica Bizaj, presidente dell’associazione Sbarre di Zucchero e Valentina Ilardi, dell’associazione Liberi di Volare onlus.
    La manifestazione vuole scuotere le coscienze e richiamare l’attenzione sul problema del carcere, con la sua violenza e le sue morti, che è un problema di tutti. Si denuncia la “violenza di una istituzione ‘di potere’, che troppo spesso pensando alla pena da fare espiare dimentica l’umano da salvare”.
    Obiettivi: Ribadire la necessità di misure concrete contro i suicidi in carcere; Ridurre il sovraffollamento; Trovare soluzioni per i detenuti con disagio psichiatrico e/o tossicodipendenza; Migliorare le condizioni di lavoro degli operatori penitenziari;Riportare l’art. 27 della Costituzione al centro della detenzione in carcere
    Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 16:30, l’associazione Liberi di Volare onlus organizza un convegno sulle drammatiche condizioni delle carceri presso la sua sede in via Buonomo 39 a Napoli.
    Interverranno: Don Franco Esposito, direttore della Pastorale Carceraria di Napoli, Ciro Corona, fondatore di (R)esistenza anticamorra, Samuele Ciambriello, garante dei detenuti per la regione Campania, Don Tonino Palmese, garante dei detenuti di Napoli, Stefano Vecchio, presidente del Forum Droghe, Previste le testimonianze degli ospiti della casa di accoglienza della Pastorale Carceraria.
    Un appello alla mobilitazione:
    La manifestazione e il convegno sono un appello alla mobilitazione di tutti i cittadini per chiedere una giustizia più umana e rispettosa dei diritti di tutti. LEGGI TUTTO

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    Arzano, sospesa l’autorizzazione all’impresa funebre Santa Chiara

    Arzano – Nessuna accertamento antimafia: il comune sospende l’autorizzazione all’impresa funebre Santa Chiara (nella foto). Falla nei controlli all’ufficio Suap del comune.
    Aveva aperto i battenti ben due volte e per ben due volte aveva chiuso fino all’autorizzazione finale rilasciata dall’ufficio SUAP del comune che, accortisi dell’assenza delle informazioni antimafia dei soggetti operanti nella medesima impresa, ha dovuto sospendere di nuovo l’attività.
    L’agenzia mortuaria che aveva aperto i battenti in città ( l’unica presente) è la succursale della omonima ditta che ha sede a Carbonara di Nola ed è gestita, in città, dal figliastro di Luigi Scafuro, quest’ultimo indagato e colpito da interdittiva antimafia appena qualche anno fa per la gestione dell’impresa funebre Scafuro &Ferone.
    Gli Scafuro, oltre ad essere imparentati con il boss del clan Moccia Giorlamo Scafuro, deus per anni delle pompe funebri e oggetto appena qualche mese fa di un sequestro preventivo da tre milioni di euro, sono in linea diretta legati ai Ferone, clan egemone tra Arzano e Casavatore.
    Proprio sulla gestione del servizio funebre e le procedure incardinate presso il comune di Arzano nel 2018, risultano indagati con l’emissione di emessi 7 avvisi di conclusione delle indagini preliminari funzionari dell’ufficio Suap dell’epoca, ex dirigenti comunali, vigili urbani e soggetti legati al clan Ferone tra cui proprio Luigi Scafuro, accusati a vario titolo dei reati di falso ideologico e in atto pubblico in concorso, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, abuso e omissione in atti d’ufficio.
    Intanto in molti segnalano che la tabella dell’impresa funebre risulta ancora non coperta e di sera luci accese come se fosse aperta.
    Vincenzo Angrisani LEGGI TUTTO

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    Mistero risolto: ritrovato il corpo di Aniello Ambrosio a San Giuseppe Vesuviano

    Aniello Ambrosio, pensionato di 71 anni scomparso lo scorso 20 febbraio, è stato ritrovato senza vita nel pomeriggio di oggi in un pozzo a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli.
    Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco e ora è sotto la custodia del magistrato di turno presso la Procura di Nola per l’autopsia.
    Le ricerche di Aniello Ambrosio si erano interrotte tre giorni dopo la sua scomparsa, ma oggi purtroppo è stata fatta l’inquietante scoperta.
    Gli abiti indossati dal pensionato hanno permesso ai familiari di riconoscerlo sul posto. Gli agenti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano stanno indagando sulla vicenda per capire come sia finito in quel pozzo. LEGGI TUTTO

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    Caivano: collegamento bus con stazione metropolitana Napoli-Scampia

    La Commissione Straordinaria del Comune di Caivano, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, comunica che, “a seguito di proficue e positive intese intercorse nelle ultime settimane con la Regione Campania, dal 18 marzo prossimo verrà attivato sul territorio di Caivano dalla società Eav, il servizio di trasporto pubblico su gomma Caivano-Afragola-Napoli Scampia (Stazione Metro)”.
    Gli orari del servizio sono consultabili sul sito istituzionale del Comune di Caivano. Le fermate sul territorio di Caivano saranno effettuate in via Necropoli Terminale, via Circumvallazione Ovest Parco Verde, via Diaz-strada provinciale Atellana, via Diaz-Chiesa San Nicolò.
    Saranno utilizzate le palline di fermata già in uso da CTP ed i titoli di viaggio saranno distribuiti presso i punti vendita che l’Eav a breve indicherà. Inizialmente, i servizi verranno garantiti fino al 30 aprile 2024; successivamente, saranno verificati sia l’efficacia del servizio sia il ritorno in termini di frequentazione da parte dell’utenza.
    La Commissione Straordinaria “esprime sincero apprezzamento alla Regione Campania ed alla società Eav per l’istituzione del suddetto utile servizio, ritenendo indispensabile la possibilità di mobilità urbana ed extraurbana per la cittadinanza di Caivano, da tempo priva di tale opportunità.
    I Commissari Straordinari ringraziano, altresì, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, che si è assunto l’onere di coordinare tutte le iniziative necessarie, al fine di garantire agli abitanti di Caivano di fruire del servizio di trasporto pubblico essenziale.
    La Commissione Straordinaria, infine, si adopererà ancora per incrementare la fruizione di altri similari servizi di trasporto sul territorio, nell’ambito del Piano degli interventi condiviso con il Commissario Straordinario di Governo per la riqualificazione del territorio, Fabio Ciciliano”. LEGGI TUTTO

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    Castellammare, ’Salviamo l’Istituto Salesiani’, superate le mille firme per la petizione 

    Castellammare. Superate in una settimana le mille firme per la petizione sull’Istituto Salesiani, lanciata lo scorso 5 Marzo dal gruppo Democratici e Progressisti.
    Tanti gli stabiesi che attraverso il tam tam sui social hanno sottoscritto la petizione che chiede alle Istituzioni, comune in primis di intervenire affinché il complesso non sia ‘’ svenduto’’ all’asta.
    Cittadini, giovani, professionisti, sacerdoti, ex rappresentanti delle istituzioni in tanti hanno apposto il loro nome e il loro cognome all’SOS lanciato da DeP.
    ‘’Abbiamo trasmesso il testo e le firme raccolte alla Commissione Prefettizia, nei prossimi giorni – annunciano gli organizzatori- le invieremo alla Presidenza della Regione Campania e presenteremo uno studio tecnico sul perché sia importante acquisire la struttura per la città di Castellammare.
    A maggio 2024 si terrà la terza asta per la vendita dell’Istituto Salesiani ,dopo le prime due deserte, per meno di tre milioni di euro . Ecco perché serve un gesto forte delle Istituzioni che scoraggi chi pensa di poter fare un affare con il gioco delle aste deserte.
    Le istituzioni partecipino all’asta e acquisiscano il bene realizzato grazie alla donazione di monsignor Starace a fine Ottocento, prima casa salesiana del Sud Italia. In un momento così delicato per la città dove la camorra ha rialzato la testa non possiamo permetterci la sottrazione di beni.
    Per noi, come già detto in precedenza, risulta fondamentale il coinvolgimento di Regione Campania, Città metropolitana, Ministerio della Cultura e dell’Università’’. LEGGI TUTTO

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    Castellammare, operaio straniero muore in Fincantieri: ipotesi malore

    Un tragico incidente è avvenuto all’interno dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia,  dove un operaio straniero ha perso la vita mentre si trovava a bordo di una nave di supporto logistico destinata alla Marina Militare italiana.
    Secondo le prime informazioni, l’uomo è deceduto a causa di un improvviso malore mentre stava salendo una scala interna.
    Il personale del 118, la capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia e i carabinieri locali sono immediatamente intervenuti sulla scena, ma purtroppo l’operaio è deceduto prima di poter ricevere assistenza medica.
    La Procura di Torre Annunziata ha avviato un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto. Il troncone della nave era stato varato di recente e attualmente sono in corso i lavori di allestimento a bordo.
    Al momento, non sono ancora state rese note le generalità dell’operaio deceduto. LEGGI TUTTO

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    Pozzuoli, “Stasera faccio il il parcheggio”: pistola in faccia a un uomo di 91anni che aveva reagito alle richieste di pizzo

    Nonostante i suoi 91 anni, il proprietario del parcheggio privato di Pozzuoli, ha avuto il coraggio di affrontare i tre estorsori ed è stato vittima di violenza fisica e minacce con una pistola.
    I tre parcheggiatori abusivi legati alla camorra, sono stati arrestati oggi dai carabinieri su ordine della Dda per i reati di estorsione e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso e dalla connessione con le attività illegali del clan Longobardi-Beneduce.
    “Per il parcheggio devi dare i soldi a me, qui comando io” e “stasera lo faccio io il parcheggio, devo lavorare”
    I tre Antonio e Cristian Di Roberto di 27 anni, e Alberto Ciotola, hanno usato la minaccia e il ricorso al nome di Salvatore Cerrone, noto come “Totore o’ biondo”, esponente di spicco del gruppo criminale di Pozzuoli, per intimidire la vittima.
    Oltre a richiedere il pagamento del “pizzo”, i parcheggiatori abusivi hanno impedito l’accesso ai clienti al parcheggio privato del anziano signore, che si trova nelle vicinanze di una discoteca.
     Uno dei tre banditi ha puntato la pistola in faccia il 91enne
    Inoltre, hanno dirottato le auto verso parcheggi abusivi in strada, dove poi hanno riscosso soldi illegittimamente. Le indagini sono state avviate dopo la denuncia del proprietario del parcheggio, il quale ha raccontato che uno dei tre malviventi, il 23 ottobre 2022, gli ha puntato una pistola in faccia dopo che egli ha reagito all’aggressione, nonostante la sua avanzata età e il bastone che usava per camminare.
    Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona hanno confermato la versione dei fatti fornita dalla vittima.
    (nella foto Antonio Di Roberto, uno dei tre arrestati) LEGGI TUTTO

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    I DISAGI Nuovi disagi su linee EAV, ritardi e cancellazioni: monta la protesta dei Comitati

    Prosegue il caos per gli utenti delle linee Eav, costretti a fare i conti con ritardi e cancellazioni a causa dell’assenza di personale disponibile a effettuare ore straordinario. La protesta, originata dalla proposta dell’Ente Autonomo Volturno di rivedere i turni di lavoro, ha reso il servizio ancora meno efficiente del solito, creando notevoli disagi per i viaggiatori.Come anticipato ieri dall’Ente Autonomo Volturno, la discordia si è scatenata a seguito della proposta aziendale di modificare i turni di lavoro, generando conseguenze dirette sulle operazioni quotidiane e influenzando negativamente l’esperienza dei passeggeri. Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, portavoce dei gruppi Facebook “No al taglio dei treni della Circumvesuviana” e “Circumvesuviana-Eav”, commentano l’attuale situazione affermando: “Dopo tanto tuonare alla fine è arrivata la tempesta”.
    I due portavoce evidenziano come segni evidenti della gestione fallimentare di Eav si siano manifestati sotto la luce primaverile di oggi, mettendo in risalto le crepe nella gestione del servizio ferroviario sulle linee della Circumvesuviana. Criticano aspramente un’offerta di servizio che, nel corso degli anni, non ha mai soddisfatto le esigenze dei pendolari, ignorando le loro richieste.
    “La gestione fantasiosa, caratterizzata da meno corse, tempi di attesa più lunghi, limitazioni alla Sorrento, soppressioni e ritardi, ha ottenuto il risultato di offendere le risorse più preziose dell’azienda: clienti e dipendenti”, aggiungono Ciniglio e Ferraro. L’esasperazione dei viaggiatori si è ora unita al malcontento dei dipendenti, i quali, di fronte al silenzio dell’azienda riguardo a ogni proposta, rifiutano di effettuare lavoro straordinario.
    “Nonostante più di mille assunzioni, il servizio ferroviario rimane ancorato agli straordinari del personale viaggiante, il che è eccessivo”, continuano i portavoce. “La nostra dignità e educazione meritano rispetto da parte di tutti: azienda, Regione, sindaci, prefetto e sindacati. Non occupiamo i binari non per viltà, ma per evitare ulteriori danni alla ‘famiglia’ dei viaggiatori. Il treno è un mezzo per raggiungere lavoro e scuola, non per riempire poltrone”. LEGGI TUTTO

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    IL PROGETTO Asilo nido nel Museo archeologico virtuale: l’annuncio del sindaco di Ercolano

    Nel 2024, verranno inaugurati tre asili nido per bambini da 0 a 36 mesi nel territorio di Ercolano, con uno di essi collocato negli spazi del Museo Archeologico Virtuale. Una notizia che è stata annunciata da Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci.
    Buonajuto spiega che l’apertura di un asilo nido all’interno del Mav non solo amplia le opzioni di assistenza per le famiglie di Ercolano, ma mira anche a promuovere l’accesso alla cultura e all’apprendimento fin dalla più tenera età. Il sindaco sottolinea che questo rappresenta un passo significativo nella costruzione di una comunità inclusiva, dove l’educazione e la cultura sono accessibili a tutti.
    Insieme agli altri due asili nido che apriranno presso l’Istituto Rodinò e gli spazi di Via Viola, l’impegno per il benessere e lo sviluppo dei bambini è più forte che mai. Queste nuove strutture offriranno un ambiente accogliente e professionale per i giovani cittadini, garantendo loro le basi per un futuro luminoso e promettente.
    L’istituzione di uno spazio dedicato all’infanzia all’interno del Mav è resa possibile attraverso la rifunzionalizzazione di alcuni locali di proprietà del Comune. Inoltre, in parallelo a questa iniziativa, i lavori di ristrutturazione del Teatro del Museo saranno completati entro la fine dell’anno grazie al cofinanziamento di Comune e Città Metropolitana di Napoli. LEGGI TUTTO