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    Amico (ER Coraggiosa): rendere più vivibile il Pratello

    Con un’interrogazione, discussa in Assemblea legislativa, Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa) sollecita soluzioni per superare le criticità nell’istituto penale minorile di Bologna, a partire dalla carenza d’organico su sicurezza e sanità. In particolare, il consigliere chiede all’esecutivo regionale di interpellare il ministero della Giustizia.
    Lo scorso 13 dicembre il presidente della commissione Parità Amico ha visitato con la vicepresidente Pillati l’istituto minorile del Pratello, accompagnati dal garante bolognese dei detenuti Antonio Ianniello.
    Amico evidenzia, citando le rilevazioni della CGIL (sindacato che ha visitato la struttura lo scorso settembre), “gravi carenze come la mancanza di letti (per alcuni minori il posto letto attualmente è garantito da un materasso di fortuna sul pavimento), scarsa pulizia, camere detentive senza finestre o senza il secondo cancello”. Inoltre, aggiunge, “i circa 30 agenti di polizia penitenziaria che lavorano nell’istituto non sono sufficienti ad assicurare la sorveglianza nelle sezioni, la vigilanza nella fase delle ore d’aria e il controllo delle attività trattamentali interne, così come a garantire la scorta dei detenuti diretti ai tribunali e a strutture sanitarie esterne”. Specifica poi il consigliere: “Il rapporto numerico tra agenti e minori, un tempo di due a uno, attualmente è quasi di uno a uno per effetto dell’apertura nell’ottobre 2021 del secondo piano detentivo, che ha di fatto raddoppiato la capienza regolamentare dell’istituto (passata da 22 a 40 posti)”. Al Pratello, prosegue, “risulta fortemente sottodimensionata anche l’area sanitaria, manca, ad esempio, una poltrona odontoiatrica”.
    Amico riferisce che “la Regione Emilia-Romagna ha già comunicato al dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità la sua preoccupazione riguardo a un assetto organizzativo e logistico che rischia di inficiare gli effetti positivi derivanti dagli sforzi profusi da tutti i soggetti coinvolti nei percorsi rieducativi e di inserimento sociale”. Rimarcando poi, sulle scelte romane, che “l’ampliamento dell’azione punitiva proposto dal cosiddetto decreto Caivano (convertito in legge a novembre) si pone in netto contrasto con i principi di un modello rieducativo che fino a oggi ha dato prova di funzionare, favorendo invece una pericolosa uniformazione degli strumenti penali destinati ai minori con quelli destinati agli adulti”.
    “In Italia – si legge nell’atto – al 30 novembre i detenuti minorenni erano 502 (di cui 14 ragazze). Nel carcere del Pratello attualmente sono 43 (un numero che nel corso dell’anno è arrivato a 48), di cui solo 6 sono nati in Italia e almeno 20 sono minori stranieri non accompagnati. Nella struttura bolognese sono presenti anche detenuti maggiorenni che hanno iniziato il percorso carcerario prima dei 18 anni”.
    La risposta arriva dall’assessore regionale Igor Taruffi: “Sul personale al Pratello condividiamo le preoccupazioni del consigliere Amico. Serve un confronto con il ministero e confermiamo la nostra attenzione sul tema. Anche il tribunale dei minori di Bologna soffre di carenza di personale e insisteremo affinché il governo nazionale faccia la propria parte”.
    Federico Amico, nel dichiararsi soddisfatto della risposta dell’assessore, ribadisce la necessità di recupero e reinserimento del detenuto, a partire dal minore.
    (Cristian Casali)

    Parità, diritti e partecipazione

    20 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete Civica): rendere più vivibile la Dozza

    “Chiarire le azioni che si vogliono attivare per risolvere una situazione già particolarmente complessa, intervenendo soprattutto sugli orari di apertura del riscaldamento nella struttura, per ridurre immediatamente i disagi di agenti, medici e infermieri nonché dei detenuti”.
    Ad avanzare la richiesta è Marco Mastacchi (Rete Civica) il quale accende una luce sulla situazione di sovraffollamento del carcere bolognese della ‘Dozza’: “La situazione è talmente delicata -specifica il capogruppo di Rete Civica- che sul finire di luglio è stato sospeso l’ingresso di nuovi carcerati per alcuni giorni, visto che celle doppie o addirittura singole arrivavano a contenere fino a quattro persone, con tutti i disagi igienici e psicologici del caso”.
    Mastacchi poi si riferisce all’ultimo episodio di violenza ai danni degli operatori delle forze dell’ordine riportato dalla stampa: “Un agente in servizio è stato ferito in un’aggressione da parte di un detenuto che lo ha sfregiato con una lametta, a conferma di una situazione molto delicata”.
    Riportando anche le preoccupazioni recentemente espresse dal Garante dei detenuti di Bologna sul sovraffollamento della ‘Dozza’, che si accompagna a un’inadeguata offerta di attività lavorative, a un’impronta architettonica votata esclusivamente alla custodia dei detenuti e alla ridotta erogazione del riscaldamento nella struttura, Mastacchi sollecita un primo intervento preventivo sugli “orari di apertura del riscaldamento nella struttura, per ridurre immediatamente i disagi di agenti, medici e infermieri nonché dei detenuti”.
    In fase di replica l’assessore al Welfare Igor Taruffi ha chiarito che “il problema della casa circondariale di Bologna è noto ma la competenza è del ministero della Giustizia e le problematiche oggi ricordate sono già state sollevate alle strutture ministeriali da parte degli uffici della Regione”. Taruffi, nel riportare le risposte date dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, conferma il sovraffollamento stimato dalle strutture del ministero in un 174% della capienza nominale mentre l’organico è sottodimensionato nella misura del 20% rispetto alla dotazione ordinaria. “Questa situazione -ha continuato Taruffi- ha portato a 75 trasferimenti in uscita dalla struttura bolognese. Per quanto riguarda il riscaldamento, una recente ispezione svolta nello scorso novembre ha certificato la temperatura media tra i 18 e i 20 gradi. Per ciò che invece compete i progetti di reinserimento, anche quest’anno è in vigore un progetto di reinserimento che ha erogato 534mila euro al Comune di Bologna. Le condizioni del carcere bolognese sono state riportate numerose volte al competente ministero, ma le risposte pervenute sono poche e non soddisfacenti”.
    Marco Mastacchi ha colto positivamente le risposte ottenute ma ha sottolineato “il disagio vissuto non solo dai detenuti ma anche dai tanti lavoratori che operano nella struttura, auspicando attenzione sia per questa struttura sia per quella minorile ‘del Pratello’”.
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    20 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bilancio 2024: l’Assemblea approva la manovra da 14 miliardi

    Sanità, scuola, imprese, lavoro, cura del territorio, turismo e commercio. Disco verde dell’Assemblea legislativa al pacchetto Bilancio 2024, la manovra da 14 miliardi di euro proposta della giunta. Fra gli altri, è stato approvato anche un ordine del giorno del Pd che, anche alla luce dei risultati della commissione tecnico-scientifica che ha definito “evento eccezionale” l’alluvione dello scorso maggio, chiede il rimborso anche per i beni mobili danneggiati e comunque il riconoscimento del “cento per cento dei rimborsi, come del resto promesso dalla presidente del Consiglio dei Ministri”. L’ordine del giorno è stato criticato da parte di Massimiliano Pompignoli (Lega), mentre è stato difeso da Manuela Rontini (Pd) che a sostegno ha citato le stesse ordinanze del commissario alla ricostruzione Figliuolo. Approvato anche un odg del leghista Pompignoli per la messa in sicurezza del territorio anche alla luce dell’alluvione dello scorso maggio.
    Il voto è arrivato dopo un dibattito nel quale Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini hanno sostenuto la bontà della manovra in grado di, spiegano, coniugare sviluppo economico e coesione sociale, e criticato il governo per la decisione di chiedere alla Regioni un contributo (per l’Emilia-Romagna 45 milioni di euro) per la compartecipazione al finanziamento del debito pubblico e per l’incertezza sulla destinazione del Pnrr. Lega, Fdi, Fi e Rete civica, invece, hanno bocciato la manovra della Regione criticando l’assenza di scelte strutturali sulla natalità, sulla sicurezza e sulla sanità. Il Movimento 5 Stelle, invece, ha stigmatizzato la scarsa attenzione della Regione Emilia-Romagna sui temi del cambiamento climatico. Nel dibattito è intervenuto anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha ribadito la bontà della manovra di bilancio non risparmiando critiche al governo e confermando come, nonostante i problemi della finanza pubblica, la Regione chiuderà in pareggio il bilancio della sanità.
    Scorrendo le varie voci del Bilancio si vede che la sanità si conferma quella principale: in attesa dell’accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale, vengono stanziati 9 miliardi di euro (di cui 8,5 milioni di euro l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose e 100.000 euro per l’iscrizione al SSN dei senza fissa dimora), mentre aumenta di mezzo milione di euro anche il Fondo per la non autosufficienza. Salgono a 40 i milioni di euro (+6,5 milioni rispetto al 2023) investiti dalla Regione per far viaggiare pendolari e studenti gratuitamente i cittadini dell’Emilia-Romagna, sono poi previsti 40 milioni di euro, fra fondi regionali ed europei attivati, per l’abbattimento delle rette dei nidi e la gratuità di quelli nei Comuni montani e delle aree interne. Per il diritto allo studio sono previsti 37 milioni di euro per la copertura del 100% delle borse di studio e altri 15,3 milioni di euro per il diritto allo studio scolastico. Sono previsti 800 milioni di investimenti (destinati a diventare 1,9 miliardi nel triennio) le cui principali voci sono la riqualificazione delle infrastrutture culturali (10 milioni), l’elettrificazione e la sicurezza delle linee ferroviarie regionali (31 milioni), per la sistemazione dei ponti (10 milioni) e altri 7,14 milioni di euro serviranno per la realizzazione di interventi attesi da tempo come l’incrocio a Borgo Secchi nel Comune di Bagnacavallo, la manutenzione straordinaria delle strade provinciali di interesse regionale ed il finanziamento dell’intervento “Completamento della Nuova Galliera in Comune di Bologna”. A sostegno degli investimenti privati sono previsti 13,2 milioni di euro per la legge regionale sulla attrattività, per l’internazionalizzazione delle imprese (6,7 milioni di euro per Expo 2025 e Fiere), per la legge sull’economia urbana (25,85 milioni nel triennio), per la legge sui talenti (4 milioni di euro nel triennio) e per il sostegno al credito (4,9 milioni per Confidi e abbattimento tassi). Di particolare importanza il capitolo relativo al Tecnopolo di Bologna: 23 milioni di euro per completare la struttura che ha sede nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi. Previsti 10 milioni di euro per il recupero di alloggi di edilizia pubblica, un milione per reperire alloggi per le donne che hanno subito violenze, 2 milioni per il Fondo affitti, un milione per recuperare alloggi per le donne che hanno subito violenza, viene incrementato il fondo manutenzioni di 8 milioni, consolidato il contributo ad Aipo di 5 milioni e rafforzato il Fondo imprevisti e somme urgenze per 5 milioni. E infine, 5 milioni all’anno per il Fondo montagna.
    (Cristian Casali, Luca Molinari e Lucia Paci)

    Governo locale e legalità

    19 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bilancio 2024: le posizioni dei partiti e l’intervento di Bonaccini

    “Abbiamo davanti anni che per il mondo, l’Europa e l’Italia saranno davvero sfidanti. Dovremo affrontare la questione demografica – prosegue – aumentando gli incentivi per le famiglie come la dotazione di asili e sostenendo politiche per l’immigrazione. I pilastri dell’offerta formativa e della sanità devono restare pubblici. La qualità della nostra sanità pubblica, pur con i problemi esistenti, è eccellente. Quest’anno chiuderemo come sempre a pareggio il bilancio sanitario regionale e reggerà nonostante le risorse del fondo sanitario nazionale siano insufficienti: per il prossimo anno sono stanziati 3 miliardi, 5 miliardi in meno di quelli necessari. Bisogna spingere sugli investimenti per non rallentare il resto del paese. Nonostante un terremoto, la pandemia, la recente alluvione continuiamo a essere la locomotiva d’Italia. Questo bilancio mette l’Emilia-Romagna sul binario giusto, al riparo da scossoni”. Così interviene il presidente della Regione Stefano Bonaccini nella replica finale sul Bilancio di previsione 2024-2026 della Regione, la manovra da 14 miliardi di euro proposta dalla giunta. Bonaccini, poi, rivolge un pensiero a tutte le aziende in crisi, dalla Marelli, alla Perla all’Azienda italiana autobus all’agenzia Dire: “Quando si restringono con una scelta surreale gli spazi di comunicazione e di informazione, si restringono gli spazi di democrazia. Saremo al fianco di chi non vuole perdere posti di lavoro”.
    Dopo l’intervento di Bonaccini sono iniziate le operazioni di voto, il cui esito è atteso in serata. Il presidente è intervenuto dopo i rappresentanti dei diversi gruppi assembleari: Pd, Italia Viva, ER Coraggiosa, Europa Verde e Lista Bonaccini hanno sostenuto la bontà della manovra in grado di, spiegano, coniugare sviluppo economico e coesione sociale, e hanno criticato il governo per la decisione di chiedere alla Regioni un contributo (per l’Emilia-Romagna 45 milioni di euro) per la compartecipazione al finanziamento del debito pubblico e per l’incertezza sulla destinazione del Pnrr. Lega, Fdi, Fi e Rete civica, invece, hanno bocciato la manovra della Regione criticando l’assenza di scelte strutturali sulla natalità, sulla sicurezza e sulla sanità. Il Movimento 5 Stelle, infine, ha stigmatizzato la scarsa attenzione della Regione Emilia-Romagna sui temi del cambiamento climatico.
    (Lucia Paci)

    Governo locale e legalità

    19 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bilancio 2024: le posizioni dei partiti

    In attesa del voto su Bilancio e sugli ordini del giorno collegati, prosegue in Assemblea legislativa il confronto tra i gruppi consigliari sulla manovra da 14 miliardi di euro proposta dalla giunta.
    Valentina Stragliati (Lega) illustrato l’emendamento che chiede garanzie in più per l’assistenza concreta alle donne che soffrono di endometriosi. “Occorre aggiungere servizi non garantiti dal servizio sanitario regionale”, spiega la consigliera che chiede anche, attraverso un ordine del giorno, “tempi certi per i rimborsi alle associazioni di volontariato sanitario da parte delle Ausl. Le associazioni svolgono un servizio fondamentale per tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna. Non si tratta di stanziare più soldi ma dare tempi certi per sostenere in particolare le realtà più piccole. Altro ordine del giorno riguarda la richiesta di garantire un risarcimento congruo a chi ha subito danni dal crollo del ponte di Lenzino, in provincia di Piacenza”.
    Marta Evangelisti (Fdi) sottolineato come: “Il tema più importante per noi è quello della sanità: non ci convince la riforma sui Cau, esiste grande confusione e gli eventi spiacevoli attestano tutto ciò che sosteniamo dalla fase di discussione. Questo modello mira a una razionalizzazione di risorse e a un tentativo di trovare soluzioni che dovrebbero guardare ad altri orizzonti. Ricordiamo anche i milioni di euro di ticket non riscossi e i punti nascita: in bilancio su questi ultimi non c’è nulla. Anche il tema del dissesto idrogeologico ci sta a cuore da sempre e l’approccio va cambiato. Occorre un’interlocuzione col mondo dei privati per una collaborazione nella manutenzione degli argini. Chiediamo inoltre di inserire la bretella Setta-Reno nel programma Anas 2023-2027”.
    Per Giulia Pigoni (Italia viva) “questa manovra è solida e sostenibile”. “Il nostro compito -aggiunge- è tenere insieme lo sviluppo tenendo conto della transizione energetica. La pressione fiscale resta costante e sono previsti sgravi con vantaggi concreti per i cittadini. Uno degli asset da monitorare sono gli investimenti su lavoro imprese, lavoro e ricerca per favorire la crescita economica. Doveroso ricordare gli oltre 12 milioni previsti con la legge sull’attrattività. Altro grande caposaldo del nostro bilancio è la sanità che deve rimanere in cima alla nostra lista delle priorità. Abbiamo presentato un ordine del giorno riguardante gli enti di formazione: chiediamo di prevedere progettualità per dare continuità alla programmazione”.
    Per Daniele Marchetti (Lega), “qui in Emilia-Romagna si dà la colpa dei tagli al governo Meloni, ma non è così, il fondo sanitario nazionale aumenterà di 11 miliardi in tre anni, mentre l’operato dei governi del passato ha portato allo smantellamento della nostra sanità”. Quindi, prosegue il leghista, “è legittimo richiedere più fondi ma occorre anche gestire al meglio le risorse che già ci sono, serve efficientare la macchina regionale”.
    Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) sollecita più elasticità nella gestione dei piani urbanistici, chiede poi, sul tema dei trasporti, che siano collegate le tratte ferroviarie Reggio-Sassuolo e Reggio-Guastalla, mentre Simone Pelloni (Rete civica) invita a riflettere sulle norme sulla gestione dei rifiuti a partire dalla raccolta differenziata e dalla tariffazione puntuale prendendo atto che in molti casi non sono stati raggiunti gli obiettivi che la Regione aveva dato in merito alla quantità di rifiuti conferiti in discarica e/o finiti nei termovalorizzatori.
    Alle osservazioni dei gruppi consigliari replica l’assessore al Bilancio Paolo Calvano: “Vi dico la verità, volevamo dialogare con il governo nazionale ma abbiamo trovato la porta chiusa, ci è stato proposto un accordo, la promessa di più risorse, sono invece arrivati nuovi tagli per le Regioni”. Calvano critica l’intera gestione da parte del governo delle scelte fatte in sanità con accordi bilaterali con alcune Regioni guidate dal centrodestra: “In Finanziaria il governo ha fatto delle vere e proprie marchette sanitarie ai danni della Regione Emilia-Romagna”. Sull’alluvione in Romagna l’assessore al Bilancio ha ricordato che “anche qui dovevano arrivare nuove risorse, che non sono arrivate”. L’assessore sulla sanità: “Vorremmo essere più bravi sui tempi d’attesa, ma dobbiamo scontrarci con un sistema che investe poco in sanità, le risorse statali sono tra le più basse in Europa”.
    (Lucia Paci, Cristian Casali e Luca Molinari)

    Governo locale e legalità

    19 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bilancio 2024: il dibattito fra le forze politiche

    Prosegue in Assemblea legislativa il dibattito sul Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna, la manovra da 14 miliardi di euro (di cui oltre 9 miliardi in sanità) proposta dalla giunta e il cui voto è previsto in serata.
    Giancarlo Tagliaferri (Fdi) ha spiegato: “Voteremo contro il bilancio regionale perché la proposta si basa su una grande ipocrisia. Guerre, pandemia e crisi economiche hanno cambiato il mondo ma voi continuate a essere fedeli all’assunto renziano dello storytelling e non dite che nulla cambia per tranquillizzare i cittadini ma proponete una politica vecchia, insufficiente e dannosa. Voteremo no al bilancio perché gli emiliano-romagnoli si meritano di meglio. Sulla sanità date la colpa al governo ma il governo ha messo i soldi affinché possa chiudere in pareggio. Basta bugie e basta piangersi addosso. Avete tagliato dimenticando intere fette del territorio regionale e fate show per coprire buchi che si potranno aprire in futuro”.
    Per Valentina Castaldini (FI) questo bilancio è un bilancio di emergenza. Cerca di dedicarsi alle due grandi emergenze regionali: sanità e sicurezza del territorio. Nel triennio si mettono a bilancio 32 milioni, briciole, per la manutenzione della rete idrografica e opere idrauliche quando tutto ciò poteva essere fatto prima. Il buco delle aziende sanitarie ha origini molto lontane: è strutturale, risale ai primi anni 2000 e resterà in eredità alla prossima legislatura. Chiediamo una riforma strutturale dall’inizio del mandato ma non c’è intenzione politica di attuarla. La nostra spesa pro-capite in tema di disabili e anziani è in costante decrescita e le politiche di aiuto non sono all’altezza. Va riformato tutto il sistema dei servizi sociali”.
    Massimiliano Pompignoli (Lega) ha sottolineato: “La situazione è molto critica. Ho presentato un ordine del giorno, dopo aver ascoltato con attenzione la commissione tecnico scientifica, riguardo la manutenzione dei fiumi. Tutti gli alvei vanno messi in sicurezza perché al momento non lo sono. Abbiamo criticità specie nelle zone dell’alluvione: interi quartieri in caso di maltempo vanno a vedere a che livello sono i fiumi. Chi vive in quelle zone rischia di trovarsi nuovamente un fiume esondato. Dobbiamo fare l’indispensabile affinché ciò che è accaduto nel maggio 2023 non accada più. Occorre intervenire in maniera diversa. Le corrette manutenzioni dovevano essere fatte  tempi addietro, a partire dalle zone montane”.
    Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) interviene sui cambiamenti climatici: “La Regione Emilia-Romagna non sta dando le risposte che servono, come se l’alluvione in Romagna non ci avesse insegnato nulla, non ci sono misure sulla sostenibilità, non c’è una legge sul clima, continuiamo a puntare su opere devastanti come la Cispadana o la bretella Sassuolo-Campogalliano”. “Un bilancio luci e ombre, spero che in questo ultimo anno di mandato si possa intervenire su queste criticità”, conclude.
    Maura Catellani (Lega) concentra il proprio intervento sulla montagna: “Serve migliorare le connessioni in Appennino, per fare un esempio a Civago (nel reggiano), località turistica, è attivo un solo operatore telefonico”. Poi sul tema sport: “Necessario supportare progetti sportivi nelle scuole”. Prosegue sul tema del welfare: “Sostegno alla domiciliarità per le persone anziane”.
    Per Silvia Zamboni (Europa verde) “si è deciso di non aumentare la pressione fiscale, per il nono anno consecutivo, ci sono però state spese straordinarie in sanità, in primi per il covid”. Sul clima: “Non si fa abbastanza, siamo critici sulla bretella Sassuolo-Campogalliano e sulla Cispadana, vanno aumentati gli investimenti sulla transizione ecologica, serve poi un piano sui cambiamenti climatici”. “Importanti poi gli investimenti per contrastare le disuguaglianze”, conclude.
    Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) sottolinea come “la priorità è la ricostruzione post alluvione, ricordiamoci che questo Bilancio arriva in un momento molto complesso di questo Paese segnato dalla minore crescita economica e dalle tensioni internazionali. La Regione opera per la coesione sociale e lo sviluppo economico, così come siamo interessati alla tutela delle aree montane e al potenziamento della conoscenza e della scuola, la conoscenza è un valore della nostra comunità e allo stesso tempo finanziamo il 100% delle richieste di borse di studio”.
    Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) ricorda come “questo Bilancio conferma l’indirizzo politico che questa Regione vuole dare: politiche per l’inclusione sociale e la crescita, l’impegno a ridurre le diseguaglianze come dimostrato dall’aumento del Fondo per la non autosufficienza: si permette così a tante persone di affrontare problemi seri. E’ importante operare a sostegno del terzo settore”.
    Marco Mastacchi (Rete civica) ricorda “i rischi che molte imprese corrono a causa di come è stato previsto il payback nel settore sanitario: molte piccole e medie aziende rischiano di essere danneggiate e avere seri problemi, serve una soluzione che tuteli imprese e lavoratori”.
    (Lucia Paci, Cristian Casali e Luca Molinari)

    Governo locale e legalità

    19 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Bilancio 2024: in Assemblea la manovra da 14 miliardi

    Tasse ferme per il nono anno consecutivo, misure antiinflazionistiche che faranno risparmiare ai cittadini 141 milioni di euro, fondi per sanità, sostegno alle imprese, sviluppo, scuola e trasporto pubblico, cura del territorio, Tecnopolo di Bologna. Al via la discussione in Assemblea legislativa sul pacchetto Bilancio 2024, la manovra da 14 miliardi (di cui oltre 9 per la sanità) proposta dalla giunta che, tra le altre cose, prevede risorse per il diritto allo studio, il fondo per la non autosufficienza, la cura del territorio, il Tecnopolo di Bologna, il sostegno alle imprese e al lavoro.
    “Proseguiamo con scelte a vantaggio della nostra comunità, per ridurre le diseguaglianze territoriali e sociali. Nonostante a livello nazionale ci sia uno stop nella crescita economica vogliamo che l’Emilia-Romagna rimanga una locomotiva di traino. La Regione ha deciso delle misure per garantire il bus gratis ad alcune categorie, una di queste misure costa 40 milioni, meno dei soldi che il governo ci chiede per il debito pubblico”, spiega il relatore di maggioranza sul Bilancio Luca Sabattini (Pd) che ha criticato la richiesta del governo alle Regioni a statuto ordinario di assicurare per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, un contributo alla finanza pubblica pari a 350 milioni di euro annui, contributo che per l’Emilia-Romagna del contributo annuo a carico della Regione Emilia-Romagna è di 44,8 milioni l’anno per il 2024 e il 2025.
    Netta la posizione del relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega): “Questa manovra ha due primati: è stata fatta in maniera frettolosa senza confronto e viene usata come una clava contro il governo. Per il resto no c’è nulla di ciò di cui ci sarebbe bisogno: si prosegue solo con green e politiche di genere. Il Bilancio è la fotocopia di quello degli altri anni, non ci sono novità e si va avanti come se non ci fossero problemi, ma invece sappiamo che così non è: penso all’industria o alla necessità di fare politiche per la natalità dove invece che scelte strutturali si fanno politiche assistenziali, così come servono scelte per la sicurezza e contro le baby gang e un cambio di passo sull’urbanistica perché così si sta penalizzando il settore edile senza tutelare realmente l’ambiente”.
    Scorrendo le varie voci del Bilancio si vede che la sanità si conferma quella principale: in attesa dell’accordo sul riparto del Fondo sanitario nazionale, vengono stanziati 9 miliardi di euro (di cui 8,5 milioni di euro l’esenzione dal ticket per le prime visite per le famiglie numerose e 100.000 euro per l’iscrizione al SSN dei senza fissa dimora), mentre aumenta di mezzo milione di euro anche il Fondo per la non autosufficienza. Salgono a 40 i milioni di euro (+6,5 milioni rispetto al 2023) investiti dalla Regione per far viaggiare pendolari e studenti gratuitamente i cittadini dell’Emilia-Romagna, sono poi previsti 40 milioni di euro, fra fondi regionali ed europei attivati, per l’abbattimento delle rette dei nidi e la gratuità di quelli nei Comuni montani e delle aree interne. Per il diritto allo studio sono previsti 37 milioni di euro per la copertura del 100% delle borse di studio e altri 15,3 milioni di euro per il diritto allo studio scolastico. Sono previsti 800 milioni di investimenti (destinati a diventare 1,9 miliardi nel triennio) le cui principali voci sono la riqualificazione delle infrastrutture culturali (10 milioni), l’elettrificazione e la sicurezza delle linee ferroviarie regionali (31 milioni), per la sistemazione dei ponti (10 milioni) e altri 7,14 milioni di euro serviranno per la realizzazione di interventi attesi da tempo come l’incrocio a Borgo Secchi nel Comune di Bagnacavallo, la manutenzione straordinaria delle strade provinciali di interesse regionale ed il finanziamento dell’intervento “Completamento della Nuova Galliera in Comune di Bologna”. A sostegno degli investimenti privati sono previsti 13,2 milioni di euro per la legge regionale sulla attrattività, per l’internazionalizzazione delle imprese (6,7 milioni di euro per Expo 2025 e Fiere), per la legge sull’economia urbana (25,85 milioni nel triennio), per la legge sui talenti (4 milioni di euro nel triennio) e per il sostegno al credito (4,9 milioni per Confidi e abbattimento tassi). Di particolare importanza il capitolo relativo al Tecnopolo di Bologna: 23 milioni di euro per completare la struttura che ha sede nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi. Previsti 10 milioni di euro per il recupero di alloggi di edilizia pubblica, un milione per reperire alloggi per le donne che hanno subito violenze, 2 milioni per il Fondo affitti, un milione per recuperare alloggi per le donne che hanno subito violenza, viene incrementato il fondo manutenzioni di 8 milioni, consolidato il contributo ad Aipo di 5 milioni e rafforzato il Fondo imprevisti e somme urgenze per 5 milioni. E infine, 5 milioni all’anno per il Fondo montagna.
    (Luca Molinari)

    Governo locale e legalità

    19 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Regione: in programma investimenti per 24 miliardi

    Un piano investimenti da oltre 24,2 miliardi di euro, con un incremento del 2,4% rispetto al DEFR con risorse destinate, in particolare, ad agricoltura, ambiente, sostegno alle imprese, turismo e sanità: l’Assemblea legislativa ha approvato la Nadef 2024, la Nota di aggiornamento al Documento economico e finanziario.
    La discussione è stata anche il momento in cui c’è stato uno scontro sulla guerra in Ucraina: Matteo Montevecchi (Lega) si è detto contrario all’invio di armi e al proseguo del sostegno a Kiev suscitando le reazioni del centrosinistra che ha sottolineato l’incongruenza tra le posizioni del consigliere del Carroccio e quelle del governo Meloni.
    Scorrendo le voci del documento di scopre come gli obiettivi della giunta per i prossimi anni siano la ricostruzione post alluvione, il sostegno alle imprese, il welfare, la sanità, la scuola, il lavoro e la cura del territorio. Il tutto in un quadro generale dell’economia nazionale segnato dalla fine della ripresa economica post Covid, da problemi sulla tenuta dell’occupazione e gli effetti delle tensioni internazionali. La relatrice di maggioranza sulla Nadef (la Nota di aggiornamento al Documento di programmazione economica, ndr) Palma Costi (Pd) sottolinea come “questa Nadef sottolinea soprattutto l’impegno per le zone alluvionate e le imprese, questo in un quadro dove la finanza pubblica è caratterizzata dalla scelte accentratrici del governo e dalla richiesta di rivedere le scelte su oltre 600 milioni del Pnrr senza sapere però cosa il governo vuole cambiare: si tratta di un quadro di confusione che non aiuta. Facciamo scelte chiare sul welfare, sullo sviluppo, sul lavoro e sui trasporti. Abbiamo risorse per la sicurezza e l’intero sistema produttivo”. Dal canto suo, invece, la relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega) parla di “una Nota di aggiornamento più povera che in passato, scarna che dimostra come o la giunta abbia idee confuse sul futuro della regione oppure proprio non abbia idee. Siamo davanti a un libro dei sogni dove si parla sempre delle stesse cose negli stessi termini come se non ci fossero dei problemi, a partire dall’industria. Ci sono problemi sul commercio e l’industria e mancano le scelte che ci dovrebbero essere sulla sanità”.
    “In un contesto macroeconomico complesso come quello attuale, questa Giunta prosegue nel rafforzamento dei servizi ai cittadini e alle comunità locali e nell’implementazione delle politiche a sostegno delle famiglie. Sono preoccupato perché il nostro Paese non sta crescendo. Vogliamo continuare a far crescere il nostro territorio e la nostra comunità”, spiega l’assessore al Bilancio Paolo Calvano.
    “E’ stato fatto tutto in maniera frettolosa, vedo che alcuni degli emendamenti e dei temi introdotti dalla maggioranza riprendono argomenti da noi proposti. Chiediamo di lasciare ai Comuni di dare un peso alla residenza su un determinato territorio per avere un punteggio aggiuntivo per le graduatorie di accesso agli alloggi di edilizia pubblica”, spiega Daniele Marchetti (Lega) nel presentare alcuni emendamenti della Lega, in particolare per quanto riguarda la prevenzione sanitaria, il welfare e la sanità in generale. Sempre dai banchi della Lega, Emiliano Occhi (Lega) ha presentato un ordine del giorno per incentivare la bonifica dall’amianto, oltre che la richiesta di maggiore interventi per la tutela del territorio, sostenendo anche l’attività delle aziende agricole il cui ruolo è importante per la difesa dell’ecosistema, mentre Simone Pelloni (Rete civica) ha chiesto chiarezza sulla gestione del welfare e del Fondo per la non autosufficienza.
    Sostegno a chi vive in montagna e al mondo rurale anche nelle parole di Matteo Daffadà (Pd) che ha chiesto un impegno e risorse per sviluppare i progetti e le buone pratiche di difesa attiva che coinvolgono gli agricoltori in particolare nella cura quotidiana del territorio, delle strade, dei boschi. Oltre a costituire una fonte di reddito aggiuntivo per chi vive in montagna e nelle aree periferiche ciò consentirà di costruire una rete a cui le amministrazioni locali potranno fare riferimento nella manutenzione e pulizia di strade vicinali e aree boscate e nella prevenzione del dissesto idrogeologico. Gli accordi possono essere gestiti attraverso la collaborazione tra istituzioni locali, consorzi di bonifica e associazioni di categoria.
    “Sono stati approvati alcuni nostri emendamenti in particolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e la cura dell’ambiente, specie per la vegetazione ripariale: non può essere che si passa dal non fare nulla allo sradicare tutto”, spiega Silvia Zamboni (Europa Verde).
    Tutta incentrata sulla politica estera e in particolare la guerra in Ucraina la dichiarazione di Matteo Montevecchi (Lega): “Leggo che la Regione approva la linea dell’Unione europea sulla guerra in Ucraina: non condivido nulla, sono contrario all’invio di armi e penso che si debba cambiare rotta: non è vero che inviando armi agli Ucraini li si aiuti, si allunga solo questa guerra per sostenere le volontà di poteri economici”, ha spiegato il leghista. Sul tema netta la replica Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) che ricorda come “il governo Meloni, non certo di centrosinistra, dice cosa opposte a quelle del collega Pelloni, il governo Meloni sostiene le posizioni dell’Ue sul tema Ucraina: c’è molta contraddizione in quello che ho sentito in questa Assemblea”. Sulla stessa linea Giulia Pigoni (Italia Viva): “Ancora una volta in quest’Assemblea è caduta la maschera della Lega, sono emerse le divisioni nel centrodestra sul tema Ucraina e non capiamo come la Lega governi questo Paese insieme a Fratelli d’Italia”.
    (Luca Molinari)

    Governo locale e legalità

    19 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Castaldini (Fi): fare chiarezza sui servizi informatici di Lepida

    Dare continuità nell’erogazione dei servizi informatici forniti ai cittadini da parte di Lepida.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Valentina Castaldini (Fi) che ricorda come “la Regione Emilia-Romagna è il socio di maggioranza di Lepida ScpA, società partecipata da oltre 440 Enti che fornisce soluzioni ICT a favore di cittadini, imprese e pubblica amministrazione, con una linea di alta specializzazione nei settori della sanità, dell’assistenza sociale, dei servizi degli enti locali alla persona e dei servizi socio sanitari. Nell’ultimo anno si sono succeduti diversi incidenti che hanno comportato la non disponibilità di servizi per i cittadini”.
    “Nel 2019 è stato effettuato il censimento del patrimonio ICT delle Pubbliche Amministrazioni e la classificazione delle infrastrutture idonee all’uso da parte dei Poli Strategici. I datacenter in uso alla P.A. sono stati suddivisi in tre classi e nei datacenter che non rientrano tra quelli candidabili a PSN non è possibile effettuare investimenti. Il 10 febbraio 2020 AgID ha comunicato che il censimento della classificazione dei datacenter di Lepida aveva fornito i seguenti risultati: il datacenter di Ferrara è risultato candidabile a PSN, il datacenter di Parma è risultato gruppo A, il datacenter di Ravenna è risultato gruppo A, il datacenter di Modena non era ancora stato completato e non è stato valutato”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quali sono le classificazioni AgID aggiornate dei datacenter di Lepida e se sussistano rischi per la continuità dei servizi erogati ai cittadini tramite Lepida”. Castaldini chiede inoltre “se sussistano rischi per la sicurezza dei dati privati e sensibili dei cittadini gestiti dalle pubbliche amministrazioni attraverso i servizi forniti da Lepida”.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    19 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Assemblea legislativa: “Più fondi per studenti e Viaggi della Memoria”

    Più fondi per i viaggi della Memoria e le attività con le scuole. Massimo impegno per una gestione oculata dei costi di gestione al fine di ottimizzare le risorse. Disco verde dell’Aula a Bilancio di previsione 2024 dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
    “Benché anche in Assemblea si registrino aumenti dei costi per le attività ordinarie, di gestione, di funzionamento, causati dagli aumenti dei prezzi di beni e servizi (un esempio su tutti: il costo del gas, aumentato del 20%, facendo così lievitare i costi per il riscaldamento delle sedi occupate dalla struttura), una gestione oculata della spesa ha permesso di garantire maggiori risorse a attività che hanno un forte seguito tra i cittadini”, spiega il consigliere Andrea Costa, nel ruolo di questore. Costa sottolinea: “Abbiamo accordato la richiesta di maggiori stanziamenti per quelle attività rivolte agli studenti e ai cittadini ed erogate attraverso i bandi che l’Assemblea cura. Faccio particolare riferimento ai Viaggi della Memoria e ai bandi per la cittadinanza attiva. Fortunatamente, dopo la contrazione provocata dalla pandemia da Covid, queste attività sono pienamente ripartite riscontrando una sempre maggiore attenzione da parte di istituti scolastici, enti locali e associazioni del territorio”.
    “Ci sono problemi che riguardano la gestione degli organici e i sistemi informatici dell’Assemblea. Altro problema la mancata informazione riguardoal l’informatizzazione degli emendamenti”, evidenzia Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), che, però, apprezza le attività rivolte alle scuole e i laboratori che coinvolgono gli studenti. Come già fatto in commissione Bilancio, la capogruppo ribadisce le critiche alla partecipazione della presidente dell’Assemblea Emma Petitti alla Cop 28 di Dubai perché “avvenuta a nome della giunta”.
    “Ringrazio la presidenza e tutti i colleghi per questo Bilancio che è di qualità e che va nella giusta direzione”, spiega Lia Montalti (Pd).
    Approvato anche un ordine del giorno a prima firma di Piccinini e sottoscritto anche da altre forze politiche a partire dal Pd che, partendo dall’apprezzamento per le attività svolte dalle scuole, ha chiesto di potenziare queste attività.
    Sostegno al Bilancio e all’odg anche da Silvia Zamboni (Europa Verde): “Parliamo di attività che già vengono svolte, ma che è giusto sostenere anche in futuro: ho personalmente avuto modo di vedere queste iniziative con i ragazzi, coinvolgenti e formative”.
    (Luca Molinari)

    Assemblea

    19 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Petitti: “Diamo un futuro all’agenzia di stampa Dire”

    “Esprimo piena solidarietà e totale vicinanza ai giornalisti dell’agenzia di stampa Dire, un punto di riferimento per l’informazione locale e territoriale della nostra regione, che hanno proclamato nei giorni scorsi 48 ore di sciopero dopo il licenziamento di 15 redattori deciso dall’azienda. Condivido e faccio mia la proposta di riaprire al più presto un tavolo di lavoro condiviso, con azienda, sindacati e redazione, per trovare soluzioni alternative. Servono risposte concrete, subito. Dobbiamo garantire il massimo impegno per assicurare un futuro ai giornalisti della Dire”. Così è intervenuta Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, sulla vertenza sindacale dell’agenzia di stampa Dire.

    Assemblea

    18 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO

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    Marchetti (Lega): mancata manutenzione su SP20 nel bolognese

    “Chiarire quali azioni per la messa in sicurezza degli utenti della strada sono state attuate dal 2010 a oggi sulla Strada provinciale 20 nel bolognese”.
    A sollecitare l’esecutivo regionale è Daniele Marchetti (Lega), il quale ricorda le problematiche riscontrate da una specifica delibera di giunta del 2010 per cui la Regione prevedeva la realizzazione di infrastrutture e dotazioni ecologiche “per garantire la sostenibilità del sistema della mobilità, la realizzazione delle infrastrutture viabilistiche necessarie e l’adeguamento funzionale della Strada provinciale 20”.
    Rilevando come “dal 2010 a oggi, la Strada provinciale n. 20 è rimasta priva di qualsiasi miglioria, il flusso di traffico (composto prevalentemente da mezzi pesanti) ha avuto un incremento notevole e il fondo stradale non è più adeguato al peso dei mezzi oggi in circolazione”, Marchetti ricorda anche l’incidente mortale che pochi giorni fa ha visto coinvolta un’ambulanza proprio nel tratto stradale oggetto dell’atto ispettivo.
    Specificando come al momento “le cause del tragico incidente non sono note ma la quasi totale assenza di manutenzione e il mancato adeguamento promesso nel 2010 possono essere considerate quasi sicuramente concause degli ultimi incidenti mortali accaduti sulla SP20”, Marchetti interroga la giunta regionale per sapere “perché gli impegni assunti nel 2010 dalla Regione sono stati disattesi, quali adeguamenti sono previsti, quali già finanziati e con quali tempi di realizzazione e quali azioni si vogliono mettere in atto per ridurre il più possibile il rischio di morte per gli utenti della Strada Provinciale 20.”
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    18 Dicembre 2023 LEGGI TUTTO