More stories

  • in

    Regione Emilia-Romagna. L’Assemblea si riunisce il 30 e 31 gennaio: Piano aria e cultura all’ordine del giorno

    Il nuovo Piano aria, gli interventi per la promozione culturale e la musica, il rinnovo dell’accordo sulla sanità con la Repubblica di San Marino e la scelta dei nuovi componenti della Scuola di Pace di Monte Sole.
    Questi i temi all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa che si riunirà il 30 e il 31 gennaio dalle ore 9,30 alle ore 17,30, con pausa ore 13-14,30.
    Prevista anche la discussione di question time, interpellanze e risoluzioni.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Assemblea

    26 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    L’Assemblea si riunisce il 30 e 31 gennaio

    Il nuovo Piano aria, gli interventi per la promozione culturale e la musica, il rinnovo dell’accordo sulla sanità con la Repubblica di San Marino e la scelta dei nuovi componenti della Scuola di Pace di Monte Sole.
    Questi i temi all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa che si riunirà il 30 e il 31 gennaio dalle ore 9.30 alle ore 17.30, con pausa ore 13-14.30.
    Prevista anche la discussione di question time, interpellanze e risoluzioni.
    I lavori potranno essere seguiti in diretta streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Assemblea

    26 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Liverani (Lega): completare i lavori alla torretta di osservazione nella Valle Mandriole

    Andrea Liverani (Ln)

    La Regione indichi quando inizieranno i lavori per la sostituzione della torretta di avvistamento presso la Valle Mandriole (Ravenna) distrutta da un incendio doloso nel 2021.
    A chiederlo è il consigliere Andrea Liverani (Lega) con una interrogazione in cui afferma che ad oggi la torretta non è ancora completata, dopo che il Comune di Ravenna aveva finanziato 190mila euro per i lavori. La torretta è l’unico punto di osservazione e monitoraggio della Valle, poiché l’argine circostante risulta inutilizzabile a causa della scarsa manutenzione. Il consigliere continua: “Nel 2021, grazie all’utilizzo della torretta della Valle Mandriole, si è riusciti a evitare un’ulteriore moria di animali. Il rischio di una stagione estiva torrida, con temperature sopra la media e scarse precipitazioni, potrebbero portare a situazioni analoghe al 2019″ quando il caldo torrido aveva fatto evaporare l’acqua alzandone la temperatura “e favorendo lo sviluppo di batteri come il botulino che hanno portato alla morte di circa 3mila animali”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    25 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Lega: incentivi per acquistare mezzi ecologici

    La Regione stanzi fondi per le aziende che dovranno cambiare i propri mezzi di trasporto perché rientranti nelle categorie di quelli inquinanti.
    A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma di Fabio Bergamini (primo firmatario), Stefano Bargi, Michele Facci, Maura Catellani, Andrea Liverani, Fabio Rainieri, Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Matteo Montevecchi, Gabriele Delmonte e Matteo Rancan.
    “L’applicazione del nuovo regolamento europeo ha come principale effetto quello di modificare il Codice delle assicurazioni private nella parte riguardante la possibilità di non ricadere nell’obbligo assicurativo per i veicoli non circolanti. Questo per effetto di una modifica normativa che precisa come «sono soggetti all’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile i veicoli a motore (…) a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento»”, spiegano i leghisti per i quali “per agevolare questa transizione che dovrebbe portare, nelle intenzioni dell’Unione Europea, ad una implementazione della sicurezza e dell’assicurazione dei veicoli, potrebbe essere opportuno che la Regione Emilia-Romagna sia in grado di fare la sua parte, sostenendo con apposito fondo le imprese che si vedranno costrette ad assicurare veicoli in precedenza esclusi”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere “quale sia la stima della Regione rispetto al numero di veicoli in dotazione alle imprese del territorio emiliano-romagnolo rientrati dallo scorso 23 dicembre 2023 nei nuovi obblighi assicurativi e quali misure intende adottare la Regione per sostenere almeno in parte lo sforzo economico richiesto dall’Europa alle imprese, per perseguire l’obiettivo di assicurare i mezzi in precedenza esclusi dall’obbligo di una copertura assicurativa”.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    25 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Zamboni (Europa Verde): no abbattimento daini a Lido di Dante

    No all’abbattimento di daini a Lido di Dante (Ravenna). A chiederlo è Silvia Zamboni (Europa Verde) che ha presentato un’interrogazione per accertare se effettivamente vi siano stati casi di uccisione degli esemplari in un’area in cui è vietata la caccia da una delibera di giunta regionale.
    “La zona di validità della delibera -ha precisato la consigliera- è l’area delimitata a nord dai Fiumi Uniti, dalla Pineta demaniale ad est, dal fiume Savio a sud e dalla Statale 16 Adriatica a ovest, per un’area di circa 64 km quadrati. Tutto il territorio di validità della delibera è classificato ‘area contigua’ del Parco del Delta del Po (dove non è in vigore alcuna delibera regionale specifica per i daini), eccezion fatta per le zone di Parco (A, B, C), per la Pineta demaniale e la Riserva statale Duna costiera, e per le zone abitate (Lido di Dante e di Classe, Savio)”.
    “Da segnalazioni -ha concluso Silvia Zamboni- e da notizie di stampa, risulta che al momento gli abbattimenti avvengono proprio all’interno del perimetro di validità della delibera e in particolare in zona Lido di Dante. La giunta faccia le opportune verifiche”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    25 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Pelloni (Rete Civica): riaprire il rifugio Marchetti di Pievepelago

    Riaprire nel più breve tempo possibile il rifugio Tullio Marchetti del Lago Santo di Pievepelago (Modena) e tutelare, anche con sostegni economici, l’attività e la permanenza dei rifugi di montagna dell’Emilia-Romagna, a difesa della loro importante funzione turistica, economica e di presidio del territorio. È l’oggetto di una risoluzione presentata da Simone Pelloni, primo firmatario, e Marco Mastacchi (Rete Civica).
    “Ormai da oltre otto anni -ha ricordato Pelloni- lo storico rifugio Tullio Marchetti del Lago Santo di Pievepelago è stato forzatamente chiuso poiché il confinante Comune Barga (Lucca) rivendica diritti verso fabbricati e terreni su tutta la zona del Lago Santo accusando il Comune di Pievepelago di non aver onorato una convenzione per pochi metri di terreno su cui sorge il rifugio. La chiusura ha ovviamente comportato una drastica riduzione dell’affluenza di turisti al Lago Santo. Inoltre, i cittadini devono pagare un tesserino per usufruire dei propri diritti come l’uso di legnatico, l’accesso al pascolo e la raccolta dei prodotti del sottobosco, funghi compresi.
    “Dato che tutte le forze politiche condividono l’esigenza di promuovere il turismo in Appennino -ha concluso il consigliere- sarebbe necessario un accordo tra i Comuni di Pievepelago e di Barga che permetta la riapertura nel più breve tempo possibile del rifugio Tullio Marchetti. L’attività dei rifugi di montagna deve essere salvaguardata e adeguatamente tutelata per la loro funzione turistica e di presidio del territorio”.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    25 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Lega: contrastare la diffusione della peste suina africana

    Fare il punto sugli abbattimenti dei cinghiali, al fine di contrastare il diffondersi della peste suina africana, con particolare riguardo alle province di Parma e Piacenza.
    A chiederlo è la Lega in un’interrogazione a firma Emiliano Occhi (primo firmatario), Valentina Stragliati eMatteo Rancan in cui si ricorda come “a fronte anche di una lettera inviata dagli ATC della Provincia di Parma all’assessorato della Regione Emilia-Romagna sul tema delle responsabilità dei cacciatori e sulla necessità da parte di questi ultimi di acquistare attrezzatture e strutture necessarie al contenimento della peste suina africana; inoltre, sull’anno 2023 erano previsti contributi economici che ammontavano a euro 90.000 e che a seguito di problematiche burocratiche non sono stati distribuiti ai soggetti a cui spettavano”.
    Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “quanti sono stati gli abbattimenti effettuati nel 2022 e 2023, ai sensi del piano di depopolamento, nelle provincie di Parma e Piacenza, e se in Emilia-Romagna le polizie provinciali sono o potrebbero essere coadiuvate da ditte private come avviene in Lombardia nonché quanti cacciatori sono coinvolti nelle squadre per il depopolamento del cinghiale nelle provincie di Parma e Piacenza”.
    La Lega vuole inoltre sapere “se è valutabile l’ipotesi di potenziare l’attività e l’efficacia dei piani di controllo, nelle zone non infette, utilizzando le squadre in braccata, dati i maggiori risultati ottenibili con questa modalità; se intende modificare o eliminare la norma che impone l’abilitazione dei cani nell’esecuzione dei piani di controllo e se intende ridistribuire sull’anno 2024 agli ATC di Parma le risorse per rimborso spese piani di controllo e acquisto attrezzature necessarie al contenimento della PSA che non sono state distribuite sull’anno 2023 e con quali tempistiche”.
    (Luca Molinari)

    Ambiente e territorio

    25 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Nove milioni per il sostegno al settore musicale

    Oltre 9 milioni per creare nuove competenze nello spettacolo dal vivo e nella musica, 3,3 milioni per favorire la produzione e la fruizione musicale della musica contemporanea originale, oltre 5 milioni per l’educazione musicale, 2,3 milioni per la qualificazione dell’alfabetizzazione musicale, 205 scuole di musica riconosciute. In regione sono 580 scuole di musica frequentate da 80mila studenti, di cui 4.800 stranieri e 1.700 diversamente abili, e in cui operano 4mila insegnanti (dati tratti dall’indagine nazionale sulle scuole di musica).
    Da camera, jazz, leggera, soul, classica: l’Emilia-Romagna si conferma “terra di musica” e non solo perché tra il Po e l’Appenino sono nati un “mostro sacro” della musica classica come Giuseppe Verdi o star del pop come Vasco Rossi, Luca Carboni, Gianni Morandi e Lucio Dalla. A trainare la musica lungo la via Emilia, infatti, è anche l’impegno delle politiche di sostegno messe in campo in questi anni dalla Regione. Il dato è emerso nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti quando è stato presentato e approvato il programma 2024-2026 per il sostegno al settore musicale alla luce della competente legge regionale.
    Per i prossimi anni la Regione vuole avvicinare sempre più persone al settore musicale e non solo come utenti degli spettacoli organizzati, ma in primo luogo come organizzatori e dall’altro potenziando l’educazione musicale. Obiettivi da raggiungere partendo dai risultati delle scelte fatte nello scorso triennio da cui emergono non solo l’entità dei finanziamenti e delle persone raggiunte, ma come il tessuto musicale emiliano romagnolo abbia saputo “sopravvivere” alla tempesta che Covid che ha quasi azzerato gli eventi pubblici.
    Michele Facci (Lega) ha osservato: “Giusto valorizzare l’attività di cori e bande ma un’attenzione speciale la meriterebbero i cori e le bande della montagna. Nella precedente legislatura venne presentata una risoluzione, a firma Pd e sottoscritta anche dalla Lega, in cui si chiedeva di valorizzare con priorità strategica i cori di montagna. Rispetto al tema della legalità occorre attenzione in senso più ampio perché spesso la musica è uno strumento per esprimere idee violente e di discriminazione. Tempo fa a Reggio Emilia è stata ospitata una band che inneggiava alle brigate rosse. Serve attenzione a chi si esprime e cosa esprime”.
    Per Francesca Maletti (Partito democratico) “dopo un periodo, quello della pandemia, che ha ‘bloccato’ l’attività, ci avete dimostrato con i numeri come siano aumentati gli studenti e le scuole di musica con una capillarità diffusa anche in territori difficili da raggiungere. In un tema di qualificazione dell’offerta giusto promuovere reti tra scuole, enti e associazioni. La maggior parte dei live club appartiene al mondo dell’associazionismo. La Regione interverrà a favore dei club che si impegneranno in una serie di azioni, dal sostegno agli artisti alla creazione di luoghi di aggregazione per aiutare anche quei giovani che hanno problemi di socializzazione”.
    La presidente Marchetti ha sottolineato il “gran lavoro dell’assessorato per traguardare questi risultati con ricadute sui territori anche in termini di inclusione perché la musica è convivialità”.
    (Lucia Paci)

    Scuola giovani e cultura

    25 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Cultura: obiettivo è aumentare fruitori di spettacoli e arte

    Dialogo fra culture e religioni, sostegno a letteratura, arti visive e performative, le scienze matematiche, fisiche e naturali, cinema e audiovisivo, le scienze umane e sociali, la conoscenza e alla divulgazione della storia, delle culture, delle identità e delle tradizioni locali, la formazione del pubblico, tenendo conto della pluralità e delle specificità in cui si articola, per favorirne l’avvicinamento alla consapevole visione, partecipazione e fruizione della cultura nelle aree di cui al primo punto, la promozione della creatività artistica e letteraria, e la diffusione di buone pratiche che tengano conto della riduzione dell’impatto ambientale delle attività di promozione culturale. Coinvolgimento e valorizzazione dei Comuni e del mondo del volontariato e associazionismo e della cooperazione.
    Questi gli obiettivi del programma di attuazione della legge 21 del 2023, il provvedimento con cui alla fine dell’anno scorso la Regione ha “riformato” il settore del finanziamento culturale, presentato nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti.
    “E’ molto importante avere già programma triennale della legge prima della fine di gennaio, si tratta di una legge approvata a fine 2023, i tempi di applicazione vanno molto bene, così come è notevole il programma di lavoro proposto”, spiega Marilena Pillati (Pd).
    “Il programma triennale proposto conferma i dubbi che avevo espresso quando è stata approvata la legge: rispetto al passato la nuova legge esclude i privati che svolgono attività culturale in maniera non prevalente nella loro attività, questa legge vuole circoscrivere l’attività culturale nel settore privato creando un filtro preventivo che avvantaggia solo il Terzo settore”, sottolinea Michele Facci (Lega) per il quale invece va nella giusta direzione la decisione di prevedere incentivi per le zone di svantaggiate come le aree interne e l’Appennino.
    “Il programma triennale va nella giusta direzione ed è molto bello che una legge approvata a fine 2023 abbia già il programma in approvazione a fine gennaio 2024: puntiamo a promuovere gli eventi e i prodotti culturali, è un modo per democratizzare la cultura ampliando la platea di chi vi accede”, spiega Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa).
    “E’ giusto operare per aumentare il numero dei fruitori della cultura e degli spettacoli”, sottolinea Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini)
    (Luca Molinari)

    Scuola giovani e cultura

    25 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Mori (Pd): sostenere gli operatori fluviali colpiti dalla siccità

    Prevedere “ristori o sostegni economici anche per la mancata fruizione del Po da parte di motonavi e operatori fluviali che hanno subito perdite a causa dell’emergenza siccità nel 2022”.
    È la richiesta della consigliera Roberta Mori (Partito democratico) in un’interrogazione alla giunta, firmata anche dal consigliere Andrea Costa.
    Mori ricorda l’impegno della Regione, coinvolgendo i territori, le imprese e i soggetti del Patto per il lavoro e il clima, “nel far fronte in modo equo alle perdite economiche determinate da emergenze ambientali e climatiche e nel fronteggiare emergenze come la siccità o l’alluvione del maggio 2023 in Romagna, intervenendo con ristori per la ripartenza delle diverse attività economiche e turistiche danneggiate”. La consigliera dem continua dicendo che “la Regione si è sinora distinta per non aver lasciato sola alcuna categoria colpita da calamità grazie allo stanziamento di risorse proprie, come è avvenuto per i privati alluvionati non rimborsati dallo Stato o per gli operatori della pesca colpiti dal granchio blu. Da ultimo, lo scorso dicembre sono stati assegnati a esito di un bando regionale oltre 4 milioni di euro di ristori a imprese che gestiscono impianti di risalita nonché ad alberghi, rifugi, ristoranti e bar dei comprensori sciistici dell’Appennino per compensare le perdite di incassi dovute alla mancanza di precipitazioni nevose del 2022″.
    Le scarse piogge del 2022 hanno fatto sì che “i valori idrici siano risultati inferiori alla norma anche dell’80%” e la mancanza di acqua ha portato ai minimi storici molti fiumi. Il Po, nel tratto emiliano, ha visto portate medie mensili “prossime ai minimi storici fin dal mese di marzo 2022”. Una situazione che ha inciso sugli operatori fluviali fra cui “spicca la motonave Stradivari che fa base al porto turistico di Boretto e che da decenni naviga nel tratto di Po della Bassa Reggiana offrendo ai gruppi e ai visitatori itinerari naturalistici e storici nonché ristorazione tipica ed eventi arricchiti dalla magia della navigazione fluviale”. La società che gestisce la motonave, dopo essersi risollevata dal periodo del Covid, “rispetto ai consueti introiti derivanti da 6/7 mesi di navigazione, ha dovuto annullare eventi e subire molte cancellazioni, con perdite tra primavera ed estate, che ammontano a circa 250mila euro non compensati dai ristori dello Stato, che non comprendevano le attività turistiche”.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO

  • in

    Montevecchi (Lega): istituire il Garante dei diritti degli anziani

    Introdurre in Emilia-Romagna “il Garante regionale dei diritti degli anziani, una figura che abbia primariamente la funzione di verifica che gli anziani abbiano facile accesso ai servizi sociali e sanitari, che gli stessi siano messi nella condizione di interagire agevolmente con le istituzioni pubbliche e possano partecipare attivamente alla vita comunitaria, una azione finalizzata a favorire il pieno godimento dei singoli diritti previsti dalle norme costituzionali e da quelle ordinarie, attraverso iniziative a ciò mirate”.
    Lo ha chiesto il consigliere Matteo Montevecchi (Lega) in un’interrogazione alla giunta firmata anche dalla consigliera Valentina Stragliati. Il consigliere ricorda che “nel 2023 i comuni di Fiorenzuola D’Arda (Piacenza) e Bellaria-Igea Marina (Rimini) abbiano istituito in proprio la figura del Garante comunale dei diritti delle persone anziane. In altre regioni, come ad esempio la Toscana, è da tempo in discussione l’istituzione del Garante regionale dei diritti degli anziani”.
    I tanti anziani presenti in regione, afferma Montevecchi, dovrebbero avere un Garante che collabori con altre istituzioni promuovendo “il diritto alla vita, alla famiglia, all’assistenza sociosanitaria, tenendo conto del loro interesse e favorendo lapartecipazione, l’inclusione sociale e adeguati standard di vita”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Sanità e welfare

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO

  • in

    Evangelisti (Fdi): chiarezza su sparizione animali dal canile di Finale Emilia

    Serve chiarezza sulla gestione del canile di Finale Emilia (Modena), “con particolare riguardo alla sparizione di cani e gatti ospitati in quella struttura”.
    Lo chiede alla Regione, la capogruppo Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) in un’interrogazione firmata anche dal consigliere Luca Cuoghi. La consigliera vuole sapere se la giunta “ritenga doveroso, indipendentemente dall’aspetto giudiziario, ricostruire la vicenda attraverso gli uffici regionali competenti e il confronto con l’Amministrazione comunale di Finale Emilia, accertando e denunciando contestualmente eventuali responsabilità”.
    Sulla stampa, afferma Evangelisti, è apparsa la notizia di un sit-in di protesta davanti al Tribunale di Modena, organizzato dai volontari di “Animal Liberation” per chiedere spiegazioni sulla gestione del canile di Finale Emilia e su “158 cani e gatti spariti”. L’anagrafe regionale indicava che nel canile, fino a maggio 2021, c’erano 196 tra cani e gatti “a fronte dei 38 dichiarati nella delibera di Giunta” dell’aprile 2020. Gli animalisti avevano avvertito la Regione che aveva segnalato il caso all’Asl. Dopo la segnalazione, il registro è stato aggiornato inserendo adozioni e decessi. “Ritenendo inverosimili le adozioni e i decessi sopra menzionati (a titolo d’esempio, 62 gatti adottati da un soggetto in due giornate e 21 cani adottati da altro soggetto in un solo giorno) – scrive la consigliera Fdi – l’associazione “Animal Liberation” ha sporto denuncia contro ASL, Comune di Finale Emilia e gestore del canile/gattile per reati di omissione di atti d’ufficio, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico”.
    La procura ha chiesto l’archiviazione, ma gli animalisti hanno presentato opposizione. Inoltre, l’attuale gestore della struttura “fu in passato condannato per ‘aver detenuto animali in condizioni produttive di grave sofferenza’ nello stesso canile/gattile, ma il Comune non trasferì gli animali e rinnovò la concessione col gestore limitandosi a stipulare convenzione con altra struttura per gli animali di nuova entrata”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    24 Gennaio 2024 LEGGI TUTTO