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    Gibertoni (Misto): sostenere la via francese alla laicità dello Stato

    No a Imam stranieri, mappare i luoghi di culto lungo la via Emilia.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che invita la Regione Emilia-Romagna a sostenere la “via francese”. “Dal primo gennaio 2024 la Francia non ammette più sul suo territorio degli Imam provenienti dall’estero, una misura questa che rispecchia il cammino deciso dal Presidente della Repubblica francese due anni fa per neutralizzare i rischi interni del cosiddetto “separatismo islamico” piuttosto incline alle influenze straniere attraverso gli Imam, in un paese dove la comunità islamica è la seconda più numerosa del Paese dopo quella cattolica”, spiega Gibertoni per la quale “gli Imam in territorio francese non saranno più sostenuti finanziariamente da stati stranieri, grazie ad una Carta dei principi che non consente l’accettazione di nuovi Imam nominati dall’estero, allo scopo di distinguere tra gli Imam che sceglieranno di allinearsi alla Repubblica francese e coloro che non lo faranno, tramite la creazione di un cosiddetto Islam “illuminista”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quale sia la realtà dei luoghi di culto in Emilia-Romagna e se i rischi paventati in Francia possano essere attuali anche nel nostro territorio regionale e se non ritenga utile agire, nelle opportune sedi, per promuovere, anche nel nostro Paese, un approccio simile a quello francese”.
    (Luca Molinari)

    Scuola giovani e cultura

    19 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Pelloni (Rete Civica): Parma, chiarire cause liste d’attesa a gastroenterologia

    “Chiarire se rotture e obsolescenza delle apparecchiature in dotazione all’Ausl di Parma per le prestazioni di gastroenterologia, nonché le carenze di organico medico e infermieristico relative al personale addetto a tali prestazioni nella stessaazienda sanitaria, sono la causa dell’allungarsi dei tempi di attesa”.
    A porre il quesito è Simone Pelloni (Rete Civica) con un’interrogazione sottoscritta anche dal collega Marco Mastacchi, in cui si sottolinea il significativo aumento dei tempi di attesa per le prestazioni di gastroenterologia all’Ausl di Parma nel trimestre ottobre-dicembre 2023, come testimoniato dalle performance calate sensibilmente rispetto al trimestre precedente.
    Volendo trovare una giustificazione per questa situazione, Pelloni ipotizza “la rottura e obsolescenza di apparecchiature per le quali si registrano ritardi nella riparazione o sostituzione, oltre alla carenza di organico del personale medico e infermieristico”.
    Ricordando le problematiche derivanti dalla lunghezza dei tempi di attesa e gli obiettivi del servizio sanitario nazionale e regionale circa l’abbattimento dei tempi di attesa e per evitare “la chiusura delle agende di prenotazione, pratica alla quale si assiste sistematicamente e non permessa”, Simone Pelloni chiede conferma per gli scenari ipotizzati e, più in generale, chiede all’esecutivo regionale “quali iniziative intenda adottare per risolvere le suddette criticità e abbattere i tempi d’attesa delle prestazioni gastroenterologiche.”
    (Luca Boccaletti)

    Sanità e welfare

    19 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Marchetti (Lega): dubbi su open space in PS al Maggiore

    La Regione spieghi perché “in controtendenza rispetto ai Cau”, l’Ausl di Bologna investe “1,35 milioni per la creazione, presso il Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, di un “Open Space” destinato ai pazienti con codici verdi e bianchi”.
    La richiesta è del consigliere Daniele Marchetti (Lega) che, in un’interrogazione, vuole anche sapere “quale ulteriore assistenza riuscirà a fornire il Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore grazie all’Open Space ideato dall’Ausl Bologna e se la visita del medico di PS presso l’ospedale Maggiore sarà gratuita come avviene presso i Cau”. Secondo il consigliere, l’investimento “risulta in controtendenza e antieconomico rispetto all’indirizzo di gestione del servizio emergenza-urgenza disposto dalla giunta”.
    Daniele Marchetti ricorda che visite e accertamenti diagnostici nei Cau sono gratuiti per chi è assistito dalla Regione, “mentre l’accesso non appropriato al Pronto soccorso comporta il pagamento di un ticket di 25 euro per la prima visita del medico di Pronto soccorso”.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO

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    Evangelisti (Fdi): garantire il Creon, farmaco salvavita

    Garantire la presenza di tutti i farmaci, in particolare del Creon, medicinale legata ai problemi pancreatici.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “la carenza di farmaci può portare al razionamento dei medicinali ed a ritardi nei trattamenti critici, con un impatto significativo sulla cura dei pazienti: mi è stata segnalata la carenza di Creon, un farmaco salvavita per il trattamento dell’insufficienza pancreatica; questo farmaco surroga le funzioni del pancreas nei pazienti nei quali questo organo è stato in tutto o in parte asportato”.
    Evangelisti vuole sapere dalla giunta “quali siano i farmaci considerati di difficile reperibilità, oltre al menzionato Creon e quali iniziative abbia intrapreso per far fronte alla carenza di farmaci nella Regione Emilia–Romagna”.
    Evengelisti vuole inoltre sapere “di quante confezioni potrà disporre la Regione Emilia-Romagna del lotto di 38.000 confezioni di Creon sbloccate e messe a disposizione, in attesa delle prossime forniture calendarizzate, per garantire la continuità terapeutica ai pazienti; ovvero se la Regione Emilia-Romagna sta importando il farmaco dall’estero, con il promesso supporto di Aifa”.
    (Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    “Più garanzie per i diritti dei cittadini”: la parola a Corecom e Difensore civico

    “Il Difensore civico e il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), organi di garanzia della Regione che garantiscono servizi a tutela dei cittadini in forma gratuita, sono un importante presidio democratico a difesa dei diritti specie dei più deboli che va valorizzato e rafforzato”.
    È il messaggio che esce dall’incontro promosso dal Difensore civico e dal Corecom dell’Emilia-Romagna per far conoscere l’attività in ambito di controversie con enti pubblici e con soggetti privati che offrono un servizio pubblico, come, ad esempio, i gestori della telefonia (il Corecom) e i gestori di acqua, luce e gas (il Difensore civico), tenutosi oggi a Bologna nella sede dell’Assemblea legislativa.
    Ad aprire i lavori il Difensore civico dell’Emilia-Romagna, Guido Giusti: “Il Difensore civico è un organo di facile accesso, totalmente gratuito, che opera a garanzia dei diritti e degli interessi dei cittadini nei confronti dell’amministrazione pubblica e di tutti quei soggetti, anche privati, che svolgono una funzione pubblica o di pubblico interesse, come, ad esempio, i gestori di acqua, luce e gas.Nel 2023 le istanze pervenute al Difensore civico dell’Emilia-Romagna sono state 766; di queste, 456 quelle istruite perché di competenza e 416 quelle concluse. Nei giorni scorsi si è riunito per la prima volta in Emilia-Romagna, a Bologna, il Coordinamento nazionale dei difensori civici”.
    Per il presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici, Marino Fardelli “l’obiettivo è quello di superare, con anche la persuasione, quel muro che a volte separa il cittadino dalle pubblica amministrazione. La figura del difensore civico è diffusa in tutta Europa, ma solo in Italia la nomina avviene a livello locale: un limite che patiamo a livello internazionale. Serve, quindi, rafforzare il Coordinamento nazionale dei difensori civici”.
    Sull’attività del Corecom è intevenuto il vicepresidente Giorgio Tonelli: “Il Corecom, estensione locale dell’Agcom, vigila sul sistema delle comunicazioni regionale e opera anche per assicurare il rispetto delle norme, a partire dalla parità d’accesso durante le campagne elettorali. Inopltre, interviene nelle controversie tra i gestori dei servizi di telecomunicazioni e gli utenti”. “Nel 2023 – riferisce Tonelli – le istanze di conciliazione (primo grado) pervenute al Corecom sono state 4.781, di cui 3.298 concluse con accordo, con 1.139.195 euro riconosciuti ai cittadini. Mentre le istanze di definizione (secondo grado) sono state 459, con 345 accordi conclusi in udienza, per 393.037 euro riconosciuti ai cittadini, i provvedimenti di definizione sono stati invece 67, per 54.654 euro di somme riconosciute”.
    “Nel perseguire l’obiettivo di promuovere una società basata sui principi della giustizia e dell’equità – ha affermato la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti – è fondamentale riconoscere e sostenere il lavoro di questi organi di garanzia, che rappresentano un baluardo contro l’arbitrarietà e l’ingiustizia, per la pacificazione sociale”. “Queste due strutture, nel corso degli anni, hanno sviluppato competenze sempre più estese, fino a creare un ponte tra i cittadini e le amministrazioni pubbliche. Parliamo di forme di tutela gratuite, di facile accesso”, ha proseguito la presidente. “L’Assemblea legislativa – ha concluso Emma Petitti – mette al centro i diritti fondamentali dei cittadini, la cui promozione e la cui tela sono un valore strategico condiviso da tutte le forze politiche. Anche per questo Corecom e Difensore civico costituiscono un pilastro fondamentale del nostro sistema democratico”.
    “Le strutture di garanzia, a partire dal Difensore civico e il Corecom, non sono solo strumenti utili a dirimere controversie per cittadine e cittadini, ma un punto di riferimento per la costruzione di politiche regionali”, interviene poi il presidente della commissione assembleare di Parità, Federico Amico. “Con la commissione che presiedo, che ha rapporti costanti con i due organi, possiamo mettere a disposizione la tutela dei diritti per tutte e tutti”.
    A chiudere i lavori Gianluca Gardini, docente di diritto amministrativo all’Università di Ferrara, che in Emilia-Romagna ha guidato sia Difesa civica sia Corecom: “Gli organi di garanzia devono essere imparziali, sono dei sensori sui territori, a contatto diretto con i cittadini, uno strumento concreto per l’Assemblea legislativa e per questo devono essere valorizzati”. Con Corecom e Difensore civico, ha precisato, “si valorizza la partecipazione dal basso. Parliamo di istituti che il cittadino comprende in quanto risolvono i loro problemi concreti e, per giunta, in modo gratuito”.
    Fra i relatori all’incontro anche Nicola Posteraro, docente di diritto amministrativo all’Università degli studi di Milano, Marco Magri, docente di diritto amministrativo all’Università di Ferrara, Marco Macchia, docente di diritto amministrativo all’Università di Roma Tor Vergata, e Marina Caporale, docente di diritto amministrativo all’Università di Modena e Reggio Emilia.
    All’incontro, inoltre, sono stati presentati i volumi “Contributo allo studio della difesa civica quale strumento di risoluzione alternativa delle controversie”, di Nicola Posteraro, e “I Comitati regionali per le comunicazioni: riding two horses at once?”, di Marco Macchia.
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    (Cristian Casali)

    Assemblea

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Il Pd: sostenere la legge nazionale per il medico agli homeless

    Garantire il medico di base ai senza dimora anche a livello nazionale. A chiedere di sostenere l’iniziativa legislativa parlamentare volta a modificare la legge nazionale del 1978 sul Sistema Sanitario Universale con l’obiettivo di favorire l’accesso all’assistenza medica di base per i senza casa è una risoluzione del Partito democratico a firma di Antonio Mumolo (primo firmatario), Mirella Dalfiume, Luca Sabattini, Federico Alessandro Amico e Stefano Caliandro.
    “Nel 2023 sono state registrate 415 morti tra le persone senza dimora, un numero inquietante che rappresenta un incremento rispetto all’anno precedente. Questa situazione sottolinea una crisi umanitaria spesso trascurata all’interno dei nostri confini urbani e regionali”, spiegano i democratici per i quali “le condizioni di vita estreme e la mancanza di alloggi adeguati rendono l’inverno la stagione più mortale per questa popolazione vulnerabile, con oltre 130 decessi registrati durante questo periodo e le cause principali di morte tra le persone senza dimora includono malori, condizioni di abbandono e mancanza di cure adeguate, nonché eventi traumaticie accidentali”.
    Da qui la risoluzione per sollecitare la giunta “a sollecitare il Governo e il Parlamento ad adottare soluzioni a lungo termine, che includano alloggi adeguati, accesso alle cure mediche, supporto psicosociale e opportunità di integrazione sociale per le persone senza dimora”.
    (Luca Molinar)

    Sanità e welfare

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Assemblea legislativa: agenda dal 19 gennaio al 23 febbraio

    Lunedì 19 febbraio
    ore 9.45: commissioni Bilancio e Statuto
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024:
    Audizione di Gabriella Scipione, INFRAG observer della EuroHPC JU e responsabile Data Management & Analytics HPC (CINECA) e di Ivana Zeppa, Legal and Policy Assistant presso il “Directorate-General for Communications Networks, Content and Technology” della Commissione europea, sul tema dell’intelligenza artificiale al servizio dell’innovazione e della competitività europee come delineato nell’obiettivo 5 dell’allegato 1 del Programma di lavoro della Commissione europea 2024”
    Mercoledì 21 febbraio
    ore 9.30: commissione Territorio e Ambiente
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024:
    Audizione di Alessandro Polito (Commissione europea – DG Energy) sul Pacchetto Energia Eolica, come delineato nell’obiettivo strategico 1 dell’allegato I “Nuove iniziative” del Programma di lavoro della Commissione europea per il 2024
    Giovedì 22 febbraio
    ore 9.30: commissioni Statuto, Sanità e Cultura
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024:
    Audizione della dottoressa Silvia Testi, Direzione Generale della Giustizia e dei consumatori (DG JUST) della Commissione europea, e di Alessandro Barazza, dottorando di ricerca in Diritto Europeo presso l’Università di Bologna, sul tema della protezione dei minori come delineato nell’obiettivo 15 dell’allegato 1 del Programma di lavoro della Commissione europea 2024
    Venerdì 23 febbraio
    ore 9: Sala Fanti
    Convegno “Rapporti biennali e certificazione di genere: i dati sulla parità in Emilia-Romagna-Presentazione lettura dei rapporti biennali 2020/2021”. A cura della Consigliera Regionale di Parità
    I lavori delle commissioni assembleari possono essere seguiti in diretta streaming sul sito istituzionale dell’Assemblea legislativa al link www.assemblealegislativa.it

    Assemblea

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Incentivi fiscali per la montagna, proposta alla Camere del Pd

    Promuovere lo sviluppo economico dell’Appennino con misure concrete e incentivi fiscali per contrastare lo spopolamento e dare maggiore slancio alle politiche portate avanti sulla montagna. Sono i punti di forza di un progetto di legge alle Camere proposto dal Partito democratico a firma Palma Costi (prima firmataria), sottoscritto anche dai democratici Massimo Bulbi, Matteo Daffadà, Gianluigi Molinari, Luca Sabattini, Marcella Zappaterra, Antonio Mumolo, Mirella Dalfiume, Nadia Rossi, Andrea Costa, Francesca Maletti, e da Giulia Pigoni (Italia Viva), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) e Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa).
    Il progetto di legge “Fiscalità Incentivante per le Aree Montane Appenniniche Svantaggiate” si colloca nel quadro delle competenze statali in materia di tributi e mira a istituire un regime fiscale incentivante per stimolare lo sviluppo economico e sociale nelle aree montane appenniniche, affrontando in modo efficace il fenomeno dello spopolamento e incentivando le imprese a rimanere e investire localmente, oltre ad attrarre ulteriori attività economiche.
    “L’impianto legislativo da noi proposto – spiega la prima firmataria del progetto Palma Costi insieme ai colleghi Bulbi, Daffadà, Molinari, Sabattini e Zappaterra – in primo luogo riguarda la montagna appenninica e presenta una serie di misure fiscali su piccole e micro imprese e liberi professionisti, sui lavoratori, con particolare attenzione sul personale sanitario e docente al fine di attrarre personale per avere servizi sanitari e sociali adeguati, incentivi alla residenzialità sia in affitto che per acquisto, sul trasporto e altre spese  scolastiche, sui Comuni che devono avere le risorse per poter realizzare e gestire i servizi indispensabili per i propri cittadini. I provvedimenti sono temporanei come prevedono le norme e l’obiettivo è stimolare lo sviluppo economico, ridurre le disuguaglianze e valorizzare il territorio. Un impegno concreto per il rilancio e lo sviluppo delle aree montane appenniniche, zone che negli anni hanno affrontato sfide demografiche e economiche significative su cui come Regione abbiamo investito moltissimo con politiche che oggi iniziano a dare primi frutti: da tre anni in molti comuni dell’Appenino emiliano romagnolo è iniziata inversione di tendenza sulla popolazione. Proprio per questo è importante oggi avere un quadro legislativo nazionale che permetta di agire in modo costante sulle leve che sappiamo essere utili al superamento di gap di sviluppo. Le aree di intervento sono individuate con criteri trasparenti e oggettivi, basati sull’Indice di Fragilità Comunale. Il testo è stato costruito nel pieno rispetto delle norme europee e nazionali in quanto il la fiscalità è materia di competenza dello stato e molte direttive sono europee”.
    Il progetto di legge prevede infatti agevolazioni fiscali mediante credito di imposta o esenzioni, per piccole imprese e microimprese nelle aree identificate, incluse esenzioni da imposte sui redditi, e esonero da contributi previdenziali sotto specifiche condizioni. Introduce inoltre esenzioni Iva per prodotti di montagna. Offre crediti d’imposta per canoni di locazione e per l’acquisto dell’abitazione principale a chi trasferisce la residenza nelle aree target, includendo misure aggiuntive per personale sanitario e docente, con riduzioni del reddito imponibile e vincoli di permanenza. Il progetto consente ai comuni individuati come svantaggiati di trattenere l’intero importo dell’IMU e introduce un’aliquota IVA agevolata per interventi contro il rischio idrogeologico. Incoraggia Regioni e Comuni a definire ulteriori sistemi di agevolazione fiscale nelle aree interessate. Infine, si specificano le modalità di finanziamento delle misure introdotte, incluse le coperture finanziarie e il rispetto delle normative sugli aiuti di Stato.
    “È un progetto di legge basato sui principi di solidarietà e parità e -spiegano i democratici- intende promuovere la coesione sociale e l’equità territoriale, conformemente al dettato costituzionale e al diritto comunitario rappresentando un passo importante verso la realizzazione di un futuro più equo e sostenibile per le aree montane appenniniche. Crediamo che una norma siffatta dia un ulteriore slancio alle politiche portate avanti sulla montagna dalla nostra Regione, ma possa rappresentare uno strumento altrettanto importante per tutte le aree appenniniche delle altre Regioni. Vuole essere un contributo concreto a tutto il Paese che ha nei territori montani dell’Appennino una grande opportunità di sviluppo e non solo dei problemi”.
    (Luca Molinari)

    Imprese lavoro e turismo

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): ritiro taglio pesticidi in Ue, Regione spieghi l’impatto sul territorio

    Quali conseguenze avrà sul territorio regionale il ritiro, da parte della Commissione europea, “della proposta sul taglio all’uso dei pesticidi chimici in agricoltura cioè la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e quali gli impatti attuali, in particolare su ambiente, perdita di biodiversità, inquinamento dei corpi idrici e salute di agricoltori e cittadini, dell’uso odierno dei pesticidi sul nostro territorio regionale”.
    Sono alcune delle richieste contenute nell’interrogazione della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto). La capogruppo del Misto chiede anche alla giunta “se non ritenga opportuno mettere in campo ogni azione possibile affinché la Commissione europea riconsideri la propria scelta in materia di pesticidi e, comunque, imposti politiche rivolte alla consistente e progressiva riduzione nell’uso dei pesticidi”.
    La Regione Emilia-Romagna regola l’impiego dei fitosanitari e dà linee di indirizzo con i disciplinari di produzione integrata, spiega la consigliera, “sui prodotti più idonei che dovrebbero, al contempo, garantire la difesa delle colture e ridurre l’impatto ambientale e i rischi per la salute umana”. Una recente analisi “svolta su 6.085 alimenti provenienti da agricoltura convenzionale e biologica è emersa una percentuale molto bassa di alimenti irregolari” ma nel 39% dei casi sono state trovate tracce di uno o più residui di fitofarmaci, tra cui il 23,5% di multiresiduo “dato, questo, preoccupante se si considera che la compresenza di più residui in uno stesso alimento può provocare effetti additivi e sinergici in senso negativo per la salute umana. Appare evidente come la protesta degli agricoltori sia stata, per la Commissione europea, solo un utile strumento per il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi, rischiando così di porre la pietra tombale sulla progettata e tanto auspicata riduzione del 50% dell’uso di pesticidi chimici e sulla riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi più pericolosi entro il 2030”.
    I pesticidi erano considerati dalla Ue “una delle principali fonti di inquinamento dell’acqua, del degrado del suolo, della diffusione di malattie croniche e della sempre maggiore resistenza dei parassiti alle strategie di contenimento” e l’81% dei cittadini europei si era detto preoccupato del loro utilizzo.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Fabbri (Pd): completare la posa della fibra a Comacchio

    “Adottare iniziative di competenza al fine della ripresa di lavori del cantiere di Oper Fiber nel territorio comunale di Comacchio, per evitare la perdita dei finanziamenti stanziati per questo progetto, e garantire un fondamentale investimento per la digitalizzazione della costa ferrarese.”
    Èl’auspicio che Marco Fabbri (Pd) consegna alla giunta regionale con un’interrogazione in cui stigmatizza l’impasse determinatosi tra il soggetto aggiudicatario per i lavori di posa della banda ultra-larga in Emilia-Romagna (Open Fiber) e il Comune di Comacchio.
    “Fin dai primi mesi del 2023 -informa Fabbri- si sono svolti svariati incontri tra l’amministrazione comunale di Comacchio e Open Fiber per organizzare gli interventi di installazione e in tutti gli incontri si è affrontato il tema del rilascio delle autorizzazioni agli scavi da parte del Comune con il vincolo, nelle strade di sua competenza, di eseguire il ripristino dell’intera carreggiata oggetto degli scavi per la posa della linea. Stessa richiesta è stata avanzata per le opere sui marciapiedi e sulle strade non di recente riasfaltatura”.
    A fronte del diniego opposto da Open Fiber di adempiere al vincolo richiesto “perchè in contrasto con la normativa nazionale”, la progettazione si è arrestata a 837 civici senza un prosieguo sul resto del territorio comacchiese “e ciò ha determinato -conclude Fabbri – l’interruzione dei cantieri.”
    Se la situazione non verrà quindi superata, per il consigliere dem “potrà verificarsi il rischio concreto della perdita nel breve tempo del finanziamento previsto sul territorio, privando la costa ferrarese di un importantissimo investimento infrastrutturale, sono oltre 24 i milioni stanziati per portare la fibra nel territorio del comune ferrarese”, e da qui la richiesta di intervento dell’esecutivo regionale.
    In via più generale, infine, Marco Fabbri esorta la giunta a “evidenziare, nelle sedi istituzionali competenti, le criticità e i ritardi avvenuti anche ai fini di una fattiva collaborazione fra tutti i soggetti nazionali e locali coinvolti nell’opera, per la risoluzione delle problematiche emerse.”
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Peste suina, Occhi (Lega): prolungare la caccia al cinghiale

    La caccia al cinghiale andava prolungata oltre il 31 dicembre 2023 per scongiurare la diffusione della peste suina africana (Psa). Ad affermarlo è Emiliano Occhi (Lega) che ha presentato un’interrogazione per chiedere conto alla giunta del mancato coinvolgimento, nelle attività di depopolamento previste nelle zone di restrizione, di tutti i cacciatori in possesso di porto di fucile e assicurazione in corso di validità, previo assolvimento degli obblighi formativi sulla biosicurezza.
    “Considerata la grave situazione epidemiologica attuale -ha spiegato il consigliere- la letteratura scientifica recente concorda sulla necessità di diminuire significativamente il numero di cinghiali per ridurre la diffusione della Psa e a tal fine vengono predisposti i ‘Piani regionali di interventi urgenti’, con validità quinquennale, la cui entità del prelievo viene rimodulata annualmente. In Emilia-Romagna, nel periodo 2019-2021 sono stati effettuati circa 31mila prelievi di cinghiali di cui circa 23mila in caccia collettiva, 4.500 in selezione e circa 3.700 in controllo. Da questi dati emerge come la modalità collettiva sia quella che consente il maggior numero di abbattimenti. Per l’Emilia-Romagna il Piano di prelievo indica un obiettivo di 52mila abbattimenti di cui 28mila mediante l’attività venatoria, 12mila in selezione e 12mila mediante piani di controllo. La giunta spieghi quindi per quel motivo non è stato previsto il prolungamento dell’attività venatoria per il cinghiale sino al 31 gennaio 2024 come avvenuto in Liguria”.
    (Lucia Paci)

    Ambiente e territorio

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO

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    Le commissioni Bilancio e Statuto parlano di Ue e Intelligenza Artificiale

    La Sessione europea si occupa di Intelligenza Artificiale. L’appuntamento è per il 19 febbraio alle ore 9,30 nelle commissioni Bilancio e Statuto quando ci sarà l’audizione di Gabriella Scipione, INFRAG observer della EuroHPC JU e responsabile Data Management & Analytics HPC (CINECA), e di Ivana Zeppa, Legal and Policy Assistant presso il “Directorate-General for Communications Networks, Content and Technology” della Commissione europea.
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi al sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Scuola giovani e cultura

    16 Febbraio 2024 LEGGI TUTTO